Chiesa di Sant'Agata al Carcere
Visita al santo carcere di Sant'Agata
Un breve filmato dell'interno del santo carcere di Sant'Agata
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Chiesa Sant'Agata alle Sciare
Servizio sulla chiesa di Sant'Agata al Carcere, realizzato da Telecolor e mandato in onda durante la diretta della Festa di Sant'Agata 2017. Interventi a cura della dott.ssa Matilde Russo (Associazione Etna 'ngeniousa)
Il Santo del giorno Sant Agata
Liturgia del giorno: Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16
Cresciuta in una famiglia illustre e ricca, sentì presto il desiderio di donarsi totalmente a Cristo e a 15 anni ricevette dal vescovo il velo rosso portato dalle vergini consacrate, dedicandosi poi a varie attività all’interno della comunità cristiana. Nell’anno a cavallo tra il 250 e il 251 giunse a Catania il proconsole Quinziano per far rispettare l’editto imperiale che chiedeva ai cristiani l’abiura pubblica della loro fede. Costui, affascinato da Agata, le ordinò di adorare gli dei e al suo secco rifiuto la affidò per un mese alla cortigiana Afrodisia con lo scopo di corromperla. Fallito anche questo tentativo, avviò un processo di cui conosciamo i dialoghi tra lei e il suo accusatore. Tradotta in carcere fu sottoposta a tortura, le fu strappata la mammella, ma nella notte San Pietro la visitò risanandole le ferite. Allora Quinziano la fece porre nuda su cocci di vasi e carboni ardenti, ma un terremoto fece crollare l’edificio seppellendovi i carnefici. Sottoposta al supplizio dei carboni ardenti, secondo la tradizione, mentre il fuoco bruciava le sue carni, il velo che lei portava rimase intatto. Nel primo anniversario della morte, una violenta eruzione dell’Etna minacciava di seppellire Catania ma gli abitanti, compresi molti pagani, presero il velo deposto sul suo sepolcro usandolo come scudo contro la lava, che immediatamente si arrestò. Da questo episodio si sviluppò lo straordinario culto dedicatole dalla città, di cui è patrona. Ancora nel 1886, il velo fermò la lava al borgo Nicolosi, posto sulle pendici del vulcano. Nel 1040 il corpo della martire fu trafugato e portato a Costantinopoli, ma nel 1126 due soldati della corte imperiale, ai quali era apparsa la santa, lo riportarono a Catania con una nave. Il nome di Agata fu inserito nel canone della Messa romana e in quello ambrosiano e ravennate. Il suo culto è ampiamente diffuso non solo in Italia, ma in tutto il mondo: è compatrona di Malta insieme a san Paolo, come pure della Repubblica di San Marino.
Quadro di Lanfranco San Pietro cura sant'Agata in carcere in movimento
Made in movements A. Nino Giuffrida canvas is the episode of the miraculous healing of the martyr Agatha of Catania, accomplished, according to the Golden Legend, by Saint Peter at the time of the Roman persecutions against the early Christians.
Sant' Agata 2014 - Rientro in Cattedrale dal giro esterno della città - Catania
- I festeggiamenti del giorno 4 hanno inizio con la messa dell'aurora. Essa rappresenta la prima funzione religiosa in onore della santa e anche il primo incontro, molto intimo, fra la santa e i suoi devoti. La chiesa è invasa dai fedeli con il camice bianco già dalle ore piccole (03.30) e sono momenti caratterizzati da forte attesa spasmodica nella quale i devoti esprimono tutta la loro devozione con grida e canti. Così, una volta arrivate in cattedrale le alte autorità comunali che custodiscono le chiavi del sacello, si procede all'apertura dello stesso, potendo così assistere prima all'uscita del mezzobusto reliquiario e dello scrigno dalla stessa camera blindata in cui vengono conservati. Ancora una breve attesa e poi finalmente Sant'Agata si mostra nella sua meraviglia, venendo fuori dai cancelli neri e rivolgendo il suo sguardo benevolo prima alla navata destra e poi a quella centrale. La scena è molto toccante e suggestiva con migliaia e migliaia cittadini(così vengono chiamati i devoti) che sventolando il fazzoletto bianco esplodono nell'urlo:
(SCN)
« Jè chiamamula ccu 'razzia e ccu cori,
pì sant'Àjtuzza bedda, ca stà niscennu,
cittatini!
semu tutti divoti, tutti?
cittatini, cittatini!
evviva sant'Àjta
cittatini!
evviva sant'Àjta.
tutti divoti, tutti?
cittatini, cittatini! »
(IT)
« Chiamiamola con grazia e con cuore,
per sant'Agatuccia bella, che sta uscendo,
cittadini!
siamo tutti devoti, tutti?
cittadini, cittadini,
evviva sant'Agata,
cittadini!
evviva sant'Agata.
tutti devoti, tutti?
cittadini, cittadini! »
- Viene poi portato il mezzobusto contenente le reliquie sull'altare maggiore ed ha inizio la messa detta dell'aurora, mentre fuori il fercolo (il carro con la quale la santa sarà portata in processione) viene posizionato per l'imminente uscita. Sono le ore 06.00. Durante il tragitto dalla camera del tesoro all'altare maggiore viene intonato l'inno di sant'Agata.
Alla fine della messa, Sant'Agata viene portata in trionfo al fercolo, salutata da assordanti fuochi e, preceduta dalle cannalore, inizia il giro esterno della città. La prima parte del percorso si snoda sotto Porta Uzeda con 'a calata da marina e poi in via Dusmet passando sotto i bastioni delle cinquecentesche mura di Carlo V. Qui fino agli anni settanta avveniva un lancio di fettucce colorate da parte dei seminaristi. I platani sottostanti, spogli di foglie data la stagione, si rivestivano così di nastri colorati creando una fantastica immagine cromatica.
Il fercolo prosegue poi per le altre strade del giro esterno della città fra due straboccanti ali di folla. Nel corso del giro effettua una sosta in piazza Carlo Alberto davanti al Santuario della Madonna del Carmine. Raggiunge poi la piazza Stesicoro dove si trovano i luoghi che ricordano il martirio di sant'Agata. Qui infatti esistono la Chiesa di Sant'Agata al Carcere e la Chiesa di Sant'Agata alla Fornace in cui la vergine Agata subì il martirio. A questo punto c'è l'avvenimento più caratteristico della giornata. Lungo a cchianata de' Cappuccini, il fercolo di sant'Agata viene trainato di corsa fino al culmine della stessa, giungendo così dinanzi alla Chiesa di san Domenico, nella omonima piazza. Negli ultimi anni tuttavia la salita non viene più percorsa di corsa.
Raggiunta la Chiesa di Sant'Agata la Vetere,[18] la prima cattedrale di Catania, la processione si ferma qui per alcune ore. Verso sera, dopo una messa nella piccola Chiesa di Sant'Agata la Vetere, riprende il giro esterno della città che attraversa i quartieri dell'antico corso, dei cappuccini, del 'u futtinu, di san Cristoforo e degli Angeli custodi, per rientrare in cattedrale, alle prime luci dell'alba e negli ultimi anni la mattina del giorno 5. Qui si dà luogo a fantasmagorici spettacoli di fuochi pirotecnici.
Panis Angelicus
Concerto del 24 Gennaio 2010. Santuario di S. Agata al Carcere, Catania
Nei luoghi del Martirio di Sant'Agata (versione ridotta)
Estratto dal documentario Nei luoghi del martirio di Sant'Agata, realizzato nel febbraio 2017 per la Camera di Commercio. di Catania dall'Associazione culturale IDENTITAS, in collaborazione con la casa di produzione cinematografica FAERIA. Testi e presentazione Marina Cafà (docente di Storia, Arte e Tradizioni di Sicilia e Guida Turistica). Fotografie: Antonio Parrinello, Consulenza: Stefania Di Vita e Francesca Marchese.
In esclusiva il velo dei miracoli di Sant'Agata
In esclusiva il velo dei miracoli di Sant'Agata
Biancavilla: riprodotto fedelmente il busto di Sant'Agata in ceramica fredda
Servizio realizzato giovedi 25 gennaio 2018
Lavori in corso all'ex carcere di Sant'Agata
Arriva un altro passo significativo verso la riqualificazione dell’ex carcere di Sant’Agata: Gli spazi sopra l'ex circoscrizione, il cortile de “l’ora d’aria, l'intera copertura dell’ex carcere e il campanile verranno sistemati grazie all’integrazione di convenzione che il Comune di Bergamo e la Cooperativa Città Alta approvano in questi giorni.
,un'ora di aria Ex carcere di Santa Agata
Scena angosciante
Ave Verum
Concerto del 24 Gennaio 2010. Santuario di S. Agata al Carcere, Catania
CATANIA con le case museo di Vincenzo Bellini e Giovanni Verga - di R. Mancini
Museo dello sbarco a Catania ,un museo per non dimenticare.
Rievocazione
AGATHA CATANENSIS... tra fede e ragione... tra storia e leggenda
SERVIZIO TV SULLA CONFERENZA CHE ABBIAMO TENUTO MARTEDI 25 GENNAIO 2011, PRESSO LA BIBLIOTECA VINCENZO BELLINI DI CATANIA
RELATORI: DOTT. ORESTE LO BASSO, DOTT.SSA MATILDE RUSSO, DOTT. ARISTIDE TOMASINO
Nei primi giorni di Febbraio del 251, durante l'ultima fase della persecuzione di Decio contro i non pagani, a Catania si consuma la vicenda del martirio di una giovane fanciulla cristiana arrestata, torturata e uccisa per non aver voluto sacrificare agli dei del...l'Impero.
Un'accurata indagine sul martirio di Sant'Agata tra i resti dell'antica Catania romana e le vestigia dei luoghi in cui si svolsero i fatti.
Un percorso tra fede e ragione, tra storia e leggenda.
Un culto antico, profondamente sentito e vissuto, un culto che da Catania si è diffuso in tutto il mondo e che ha ispirato i più grandi artisti.
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Catania: la città del fuoco. Linea Verde Orizzonti RAI1
Catania la Città del fuoco Servizio andato in onda durante la puntata di Linea Verde Orizzonti (© RAI 2016 - Tutti i diritti riservati) di sabato 20 Febbraio 2016 in versione completa.
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Sant' Agata 2014 - Fuochi pirotecnici di Piazza Palestro Catania
- La Festa di Sant'Agata è la più importante festa religiosa della città di Catania. Si celebra in onore della santa patrona della città. Si svolge tutti gli anni dal 3 al 5 febbraio e il 17 agosto. La prima data è quella del martirio della Santa catanese, mentre la data di agosto ricorda il ritorno a Catania delle sue spoglie, dopo che queste erano state trafugate e portate a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace quale bottino di guerra e dove rimasero per 86 anni.
Dal 3 al 6 febbraio giungono a Catania pellegrini, turisti e curiosi provenienti da tutta la Sicilia.
Insieme con il Patrimonio dell'Umanità delle città tardo barocche del Val di Noto (Sicilia sud orientale) conferito dall'UNESCO nel 2002, la Festa di Sant'Agata risulta come Bene Etno Antropologico Patrimonio dell'Umanità della Città di Catania nel mondo.
- I festeggiamenti del giorno 4 hanno inizio con la messa dell'aurora. Essa rappresenta la prima funzione religiosa in onore della santa e anche il primo incontro, molto intimo, fra la santa e i suoi devoti. La chiesa è invasa dai fedeli con il camice bianco già dalle ore piccole (03.30) e sono momenti caratterizzati da forte attesa spasmodica nella quale i devoti esprimono tutta la loro devozione con grida e canti. Così, una volta arrivate in cattedrale le alte autorità comunali che custodiscono le chiavi del sacello, si procede all'apertura dello stesso, potendo così assistere prima all'uscita del mezzobusto reliquiario e dello scrigno dalla stessa camera blindata in cui vengono conservati. Ancora una breve attesa e poi finalmente Sant'Agata si mostra nella sua meraviglia, venendo fuori dai cancelli neri e rivolgendo il suo sguardo benevolo prima alla navata destra e poi a quella centrale.
Viene poi portato il mezzobusto contenente le reliquie sull'altare maggiore ed ha inizio la messa detta dell'aurora, mentre fuori il fercolo (il carro con la quale la santa sarà portata in processione) viene posizionato per l'imminente uscita. Sono le ore 06.00. Durante il tragitto dalla camera del tesoro all'altare maggiore viene intonato l'inno di sant'Agata.
Alla fine della messa, Sant'Agata viene portata in trionfo al fercolo, salutata da assordanti fuochi e, preceduta dalle cannalore, inizia il giro esterno della città. La prima parte del percorso si snoda sotto Porta Uzeda con 'a calata da marina e poi in via Dusmet passando sotto i bastioni delle cinquecentesche mura di Carlo V. Qui fino agli anni settanta avveniva un lancio di fettucce colorate da parte dei seminaristi. I platani sottostanti, spogli di foglie data la stagione, si rivestivano così di nastri colorati creando una fantastica immagine cromatica.
Il fercolo prosegue poi per le altre strade del giro esterno della città fra due straboccanti ali di folla. Nel corso del giro effettua una sosta in piazza Carlo Alberto davanti al Santuario della Madonna del Carmine. Raggiunge poi la piazza Stesicoro dove si trovano i luoghi che ricordano il martirio di sant'Agata. Qui infatti esistono la Chiesa di Sant'Agata al Carcere e la Chiesa di Sant'Agata alla Fornace in cui la vergine Agata subì il martirio. A questo punto c'è l'avvenimento più caratteristico della giornata. Lungo a cchianata de' Cappuccini, il fercolo di sant'Agata viene trainato di corsa fino al culmine della stessa, giungendo così dinanzi alla Chiesa di san Domenico, nella omonima piazza. Negli ultimi anni tuttavia la salita non viene più percorsa di corsa.
Raggiunta la Chiesa di Sant'Agata la Vetere, la prima cattedrale di Catania, la processione si ferma qui per alcune ore. Verso sera, dopo una messa nella piccola Chiesa di Sant'Agata la Vetere, riprende il giro esterno della città che attraversa i quartieri dell'antico corso, dei cappuccini, del 'u futtinu, di san Cristoforo e degli Angeli custodi, per rientrare in cattedrale, alle prime luci dell'alba e negli ultimi anni la mattina del giorno 5. Qui si dà luogo a fantasmagorici spettacoli di fuochi pirotecnici.
Presepe Vivente Sant'Agata de' Goti 2020
L56 - Massannunziata Festa di San Michele - Seconda Parte