Santuario Madonna del Pozzo
In antico, il Santuario era detto anche della Madonna di fuori, essendo l'unico edificio posto fuori dalle mura del castello. Sorge sui resti dell'Osteria della Cervia, già esistente nel 1441. L'Osteria, meta di viandanti e avventurieri, fu distrutta da un incendio del 1522, nel quale si salvò solo un tabernacolo, posto sopra il pozzo dell'osteria. Per venerare l'immagine, contenuta nel tabernacolo, i fratelli della Compagnia di Sant'Andrea costruirono qui un oratorio, che poi si trasformò in chiesa. Nella pittura vasariana del Castello d'Empoli nel 1530, ora a Palazzo Vecchio in Firenze, si vede la forma primitiva della chiesa. Il bell'ottagono della cupola e il loggiato esterno furono aggiunti nel 1621, su disegno dall'architetto empolese Andrea Bonistalli, detto il Fracassa, mentre il campanile risale al Settecento.
Chiesa e lago di Sammontana - Empoli
un pomeriggio di primavera,
Chiesa e Convento Santa Maria a Ripa
Nella pergamena del 1119, sottoscritta dalla Contessa Immilia al pievano Rolando, vero e proprio atto di fondazione di Empoli, la chiesa è citata come Santa Maria, indicando probabilmente la dedica. La famiglia degli Adimari, nobili Fiorentini, con casa in via Chiara a Empoli, si trasferirono alla fine del 400 nella attuale Casa Zeffi, difronte alla Chiesa e iniziarono ad occuparsi delle vicende dell'edificio sacro. Per motivi a noi ignoti invitarono i frati francescani a prendere residenza in zona e nel 1483, il 2 ottobre, Papa Sisto IV firmò il placet che confermò l'insediamento francescano a Santa Maria a Ripa. Ripa sta per ripa d'Arno, che scorreva lì vicino. Già dal 1450 era stato costruito l'Oratorio dedicato all'Immacolata Concezione. Che venne restaurato con il Giubileo del 1600 e arricchito dalle pitture di Lorenzo Bonini, pittore fiorentino. Sono le uniche pitture da lui firmate di cui si sappia ad oggi notizie certe.
Empoli, Collegiata e Campanile 2011
girato il 29-10-2011 ore 18.00
La Torre dei Sogni
La Torre dei sogni, torre d'avvistamento al tempo delle vie del sale, sospesa tra i calanchi e avvolta tra i cipressi, al confine tra i comuni di Montespertoli e Empoli, si raggiunge facilmente da tutti i comuni limitrofi e da chi utilizza la strada di grande comunicazione Firenze Pisa Livorno.
Gli studi archeologici del territorio che la accoglie, indicano che i primi insediamenti risalgono all'VIII secolo A.C.. Tracce etrusche e romane ci rivelano il passaggio del tempo e delle attività umane. Nel XIV secolo apparteneva ai conti Ravegnati, la terza famiglia più importante del territorio empolese dopo i Conti Alberti e i Conti Guidi.
Fu ricostruita negli anni 50, con quel che restava dei crolli inflitti dal tempo, dalla famiglia De Plaisant per essere utilizzata come rifugio di caccia e luogo di svago. L'attuale denominazione, Torre (o Torrino) dei Sogni, ha un'origine magica, romantica: qua, nel dopo guerra, gli empolesi innamorati, usavano dichiararsi fedeltà e amore eterno.
Empoli, chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, interni
Interni della chiesa conventuale situata ad Empoli.
Filmato prodotto da Luigi Livi - nov. 2014
pubblicato su
Empoli - Torre dei Righi
Antica torre trecentesca della II° cerchia muraria del castello di Empoli, unica di tale tratto. Le riprese sono fatte sia da Via Ridolfi che da Via Paladini, ovvero nel cortile antistante lo Spedale Vecchio. La torre necessita di restauro urgente. 03-11-2011, filmato prodotto da Carlo Pagliai.
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Parco di Serravalle Empoli
Le mura di Empoli: il torrione di Santa Brigida
Il Torrione di Santa Brigida fa parte delle fortificazioni del Castello di Empoli: La sua costruzione ebbe inizio nel 1339 ai tempi della repubblica fiorentina e terminò dopo il ritorno a Firenze della famiglia Medici con Cosimo I (1537). Nell’Ottocento tutte le vecchie mura e le altre porte della città furono demolite, per poter realizzare nuove abitazioni civili a fronte dell’incremento demografico determinato da un rilancio dell’economia trainata, in particolare, dall'industria del vetro; solo Porta Pisana e il torrione di Santa Brigida rimasero intatte, a testimoniare l'antica Potenza di Empoli e il modo di costruire le strutture difensive in tempi di discordie civili e di invasioni esterne.
Porta Pisana Empoli
Ispezione dall'alto di PortaPisana
Bicincittà Empoli 2014
BICINCITTÀ EMPOLI 2014
Domenica 11 maggio, giornata nazionale della bicicletta, torna Bicincittà: la 28° edizione. Manifestazione Uisp dedicata agli amanti della bicicletta e a tutti coloro che vogliono vivere una giornata sulle due ruote, alla riconquista degli spazi urbani. Oltre 130 comuni in tutta Italia partecipano alla manifestazione, declinandola secondo le necessità e le caratteristiche del territorio. Bicincittà è a misura di famiglia e totalmente priva di competizione: bastano due ruote e la voglia di muoversi in compagnia! Si pedala nel rispetto dell'ambiente e con un'attenzione particolare alla sicurezza dei ciclisti in strada, per ricordare ai cittadini e alle istituzioni che un'altra mobilità è possibile.
Quest'anno la UISP EMPOLESE VALDELSA coinvolgerà, oltre ai cittadini di Empoli, anche tutti i paesi dell'empolese valdelsa con vari punti di aggregazione nelle frazioni.
Nei prossimi giorni potrete consultare tutti i dettagli della
manifestazione.
Per la prima volta si Gemella con le varie associazioni di zona dell'Empolese Val d'Elsa tra cui l'Associazione RivAllegra.
3 grossi gruppi uno dal lato Est - Montelupo, uno lato Sud - Pozzale ed uno lato Ovest - Rivallegra Bassa, si ritroveranno tutti in piazza Giacomo Matteotti dalle loro rispettive località di partenza.
Per quanto riguarda il gruppo della WEST-COST l'Associazione RivAllegra organizzerà il ritrovo alle ore 9.00 e la partenza alle ore 9.30 dal Parco dell'albereta di Bassa.
Qui si ritroveranno i gruppi di Fucecchio, Pieve a Ripoli, Gavena, Cerreto Guidi e Bassa per poi andare ad incontrare i gruppi di Marcignana e Pagnana al circolo arci di Marcignana alle ore 9.45.
Tutto il gruppo percorrerà un percorso ad Hoc nelle strade bianche escluse dal traffico per raggiungere alle ore 10.45 Piazza Matteotti ad Empoli dove ci sarà la reunion degli altri gruppi e percorreremo dei percorsi cittadini nelle piste ciclabili esistenti fino ad arrivare al Parco di Serravalle per un eventuale Gigantesco Pic-Nic alle ore 12.30.
Consigliamo Biciclette con cambio in buono stato il casco per i bambini e chi volesse portarsi dietro panini può cogliere l'occasione di fare alla fine un grande Pic-Nic al Parco di Serravalle.
Vi aspettiamo numerosi ed allenati.
RITROVO ORE 9.00 Parco dell'albereta di Bassa
PARTENZA ORE 9.30 per Empoli
Chiesa San Francesco di Orvieto
Le immagini della Chiesa di San Francesco a Orvieto danno l'idea dell'antichità di questo luogo di culto, tra i primi costruiti in Umbria. La costruzione risale alla prima metà del tredicesimo secolo. Si raggiunge dal centro storico andando verso il punto più alto della piattaforma tufacea su cui sorge la città. Alla facciata romanica si contrappone lo spazio interno, ricostruito nel Settecento con uno stile tipicamente barocco.
***** COMO - Basilica di Sant'Abbondio - Presbiterio con affreschi del Maestro di Sant'Abbondio
La basilica di Sant'Abbondio è una chiesa romanica di Como. Al suo fianco sorge un monastero costruito nel Medioevo, che oggi, dopo essere stato restaurato, ospita la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria.
AFFRESCHI.
Gli affreschi che adornano il presbiterio costituiscono uno dei cicli pittorici più integri del primo Trecento in Lombardia realizzato da un artista anonimo. Il programma iconografico inizia nell'arco trionfale che porta al presbiterio affrescato con la usuale rappresentazione dell'Annunciazione e figure di santi poste nel sottarco; la volta della prima campata (ormai scarsamente visibile) reca tracce di un cielo stellato e di quattro troni sui quali erano verosimilmente assisi i Dottori della Chiesa. Nell'arco che precede il catino absidale troviamo un Cristo benedicente affiancato da due Arcangeli e, racchiusi in otto tondi, figure di Patriarchi, Profeti ed altri santi nel sottarco. Il catino absidale presenta una raffigurazione della Deesis (Cristo benedicente tra la Madonna e Giovanni Battista) con ai lati le immagini di San Pietro e di San Paolo. Il programma iconografico prosegue sul cilindro dell'abside, diviso in cinque bande da quattro semicolonne, con venti episodi della vita di Gesù (che mostrano due temi cristologici: la Natività di Gesù, in alto, e la sua Passione, in basso). Nella fascia inferiore troviamo, a fianco dell'episodio delle Crocifissione, figure di Apostoli ed il Tetramorfo (simboli degli evangelisti). Le immagini presenti sulle lesene e sulle semicolonne che separano gli episodi della vita di Gesù rendono alquanto complesso il programma decorativo con le figure dei re e dei profeti, degli apostoli, dei vescovi e dei dottori della Chiesa e una miriade di personaggi minori, assieme ad animali e figure fantastiche di gusto medievale. La volta del coro ha un cielo stellato dipinto con polvere di lapislazzuli.
Non si conosce l'autore dell'importante ciclo di affreschi, convenzionalmente chiamato Maestro di Sant'Abbondio. Studi recenti collocano quest'opera tra il 1315 e il 1324 durante l'episcopato del vescovo francescano Leone Lambertenghi, committente dell'opera[1] Nella esecuzione delle scene riguardanti la vita di Gesù l'artista si connota per un linguaggio capace di unire il ritmo pacato del racconto con l'attenzione naturalistica ai dettagli degli abbigliamenti, che offrono uno interessante spaccato sui costumi del tempo. Sull'altare si trovano dei corpi di persone morte di cui se guardi bene si vede la pelle rosa scuro e delle ossa di costole. Appena vicino all'altare sulla destra c'é il corpo di un bambino morto. È sulla sinistra una donna morta. Sotto il pavimento ci sono delle bare con persone morte. Poi se guardi bene c'è un buco sulle scalette della sacristia dove si vede il vecchio altare della chiesa vecchia e delle bare delle persone morte.
ESTERNO.
La basilica presenta quattordici colonne assai slanciate. A sviluppare il senso di altezza e verticalità contribuiscono anche due notevoli campanili gemelli posti nella zona absidale, soluzione piuttosto comune nella zona renana, ma eccezionale in Italia. La prossimità della città alle vallate alpine - importanti vie di comunicazione con l'Oltralpe - ha garantito una reciproca influenza del romanico espresso al di qua e al di là delle Alpi: allo stesso modo si spiega il forte verticalismo dell'interno della basilica, che dimostra, peraltro, la vitalità - ancora agli inizi del II millennio - della tradizione tardo-antica (soprattutto nella facciata, in cui tanto i contrafforti quanto delle tozze semicolonne evidenziano la partizione interna delle navate). Sui portali e intorno ad alcune delle finestre si trovano alcune sculture.
INTERNO.
L'interno della chiesa è una moltitudine di colonne composte con conci di pietra e sormontate da una notevole varietà di capitelli, da quelli semplici che ricordano le due forme geometriche basilari: il cubo e la sfera a quelli corinzi o a quelli decorati con motivi liberi. La chiesa ospita poi bassorilievi romanici e una serie completa di affreschi della metà del Trecento. Sotto l'altare maggiore si conservano le reliquie del patrono.
Le strutture della basilica paleocristiana, scoperte durante i lavori di restauro avviati nel 1863, sono ancor oggi segnate nel pavimento della chiesa con lastre di marmo scuro, mentre in corrispondenza delle antiche aperture è posto del marmo chiaro.
Sulla cantoria in controfacciata è collocato l'organo Mascioni op.733, costruito nel 1956. Lo strumento consta di due tastiere, 15 registri ed è a trasmissione elettrica.
Empoli Arte, storia, sapere e mestieri
Intro video dell'opera multimediale Empoli - Arte, storia, sapere e mestieri
artmirc@yahoo.com.-Cufarul cu Diamante...~MASOLINO da Panicale~Italian painter~2016~25(328)-P.-1-a
MASOLINO da Panicale,
(b. 1400, Panicale, d. 1447, Firenze)
Italian painter. He is generally considered to be a member of the Florentine School, but he travelled a good deal and even went to Hungary. His career is closely linked to that of Masaccio, but the exact nature of the association remains ill-defined. The tradition that he was Masaccio's master is now dismissed, for he became a guild member in Florence only in 1423 (a year after Masaccio) and although he was appreciably the older man it was he who was influenced by Masaccio rather than the other way round. They are thought to have collaborated on The Madonna and Child with St Anne (Uffizi, Florence, c. 1424), but the major undertaking on which they worked together was the decoration of the Brancacci Chapel of Santa Maria del Carmine in Florence. Masolino's style was softer than Masaccio's and there is a fair measure of agreement about the division of hands. Masolino's contributions, completed between 1424 and 1427, include The Preaching of St. Peter, The Raising of Tabitha, and The Fall of Adam and Eve.
After Masaccio's death Masolino reverted to the more decorative style he had practiced earlier in his career. At his best he was a painter of great distinction, his masterpiece perhaps being the fresco of the Baptism of Christ (c. 1435) in the Baptistery at Castiglione d'Olona, near Como, a graceful and lyrical work that is a world away from Masaccio's Baptism of the Neophytes in the Brancacci Chapel. Other important frescoes were done for the Church of San Clemente, Rome; and for the Church of Sant'Agostino, Empoli.