Mantova - Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie (Grazie di Curtatone)
Grazie di Curtatone (MN) - Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie è una Chiesa di stile gotico lombardo, dedicata alla Beata Vergine Maria, e sorge nella piccola frazione di Grazie del comune di Curtatone a 9 km da Mantova. Edificata su un ampio piazzale, la Basilica sovrasta e s'affaccia sulle acque palustri del Mincio creando un'atmosfera suggestiva per le numerose delegazioni di turisti e fedeli devoti alla Madonna. Il Santuario ha la dignità di Basilica minore.
La Chiesa della Madonna delle Grazie - Castropignano, Italy
La Chiesa della Madonna delle Grazie - Castropignano, Italy
Grande proiezione sul Santuario della Madonna delle Grazie a Grazie di Curtatone - Mantova
Sansepolcro Santuario di S. Maria delle Grazie - MADONNA DELLE GRAZIE di Raffaellino del Colle
Sulla facciata è un portale in pietra con porta lignea - con figure di scheletri scolpite, in allusione all'ufficio di chiesa della Confraternita della Morte - disegnata da Alberto Alberti (1563). La Confraternita della Madonna delle Grazie è rimasta attiva fino agli anni '50 del secolo XX.
Nei secoli il santuario è stato luogo di preghiera e pellegrinaggio, in particolare in occasione di terremoti (come testimoniano le numerose lapidi collocate sulle pareti esterne, l'ultima delle quali risale al 1917). In particolare, nel XVII secolo si verificano ripetuti terremoti, che coinvolgono anche la dimensione religiose, sia personale che comunitaria.
L'interno conserva notevoli esempi della locale tradizione dell'intaglio del legno: un bellissimo soffitto della fine del XVI secolo attribuito ad Alberto Alberti, la cantoria e l'organo nella controfacciata con intagli lignei secenteschi. I tre altari in stucco risalgono al rifacimento settecentesco dell'interno. Sull'altare maggiore è conservata la tavola raffigurante la Madonna delle Grazie, realizzata nel 1555 dal pittore Raffaellino del Colle. La sala maggiore dell'oratorio, attiguo alla chiesa, conserva un ciclo di affreschi con Storie della vita della Vergine Maria, opera della seconda metà del XVI secolo.
Santuario Maria delle Grazie a Procida
Dalla trasmissione Bel tempo si spera del 29 dicembre 2016, belle testimonianze dal Santuario Maria delle Grazie a Procida (Napoli).
Santuario Madonna del Fuoco di Forlì
Santuario Madonna del Fuoco di Forlì
Sospeso tra cielo e terra: il Santuario della Madonna della Corona, una meraviglia tutta italiana
Il Santuario della Madonna della Corona è situato a Spiazzi, sul confine fra Caprino Veronese e Ferrara di Monte Baldo in provincia di Verona, in un incavo scavato nel monte Baldo. Sospeso tra cielo e terra, a 774 metri sul livello del mare, è a strapiombo sulla valle dell’Adige. Meta di pellegrinaggio e luogo di silenzio e di meditazione, è l’ideale per chi cerca un momento di serenità interiore e al tempo stesso desidera godere dello spettacolo della natura.
Fonte video:
Milano BASILICA DI S. MARIA DELLE GRAZIE *****
La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nel cuore di Milano, è un’ imponente opera architettonica, emblema della religiosità cattolica, ed è legata in modo indissolubile all’affresco di Leonardo da Vinci, il Cenacolo, conservato al suo interno, nel refettorio.
La chiesa è stata inserita nel 1980 nella World Heritage List dell'Unesco perché una delle massime testimonianze dell’arte rinascimentale, avvalorata dalla presenza dell'eccezionale opera del Da Vinci, eccelso rappresentante del genio creativo umano.
Crocevia di cruciali avvenimenti politici, sociali ed economici, Milano ha svolto un ruolo determinante nelle vicende della penisola. Qui nel 1460, il conte Gaspare Vimercati, comandante delle milizie di Francesco Sforza, donò ai Domenicani una cappella con affrescata l’immagine della Madonna, detta “delle grazie”, affinché edificassero una chiesa - Santa Maria delle Grazie, appunto - e un convento.
I lavori iniziarono nel 1463, progettati e guidati da Guiniforte Solari: il convento fu completato nel 1469, mentre per la chiesa fu necessario aspettare il 1482.
In seguito, per volontà di Ludovico il Moro, che la volle come mausoleo per la propria famiglia, la chiesa fu modificata.
Le modifiche, attribuite al Bramante, riguardano un geniale ampliamento della struttura, con l'aggiunta di grandi absidi semicircolari, una maestosa cupola circondata da colonnati, un bellissimo chiostro, e il refettorio.
La perfetta architettura della chiesa e il Cenacolo di Leonardo nel refettorio sono perciò i simboli della Milano rinascimentale che annuncia una nuova era nella storia dell'arte europea.
La chiesa presenta sui due fianchi sette cappelle quadrate per ciascun lato, realizzate dal Solari ad eccezione dell’ultima a sinistra, dedicata alla Vergine delle Grazie.
Dopo la costruzione dell’edificio, i più importanti casati milanesi richiesero il patrocinio delle cappelle per poterle utilizzare come sepoltura per i membri delle famiglie, e ne affidarono la decorazione a importanti artisti dell'epoca: come la Cappella di Santa Caterina che custodisce opere di Antonello da Messina, o le Cappelle della Vergine Adorante e di Santa Corona con affreschi di Gaudenzio Ferrari.
Il convento, articolato attorno a tre chioschi, è costituito, a nord, dal fianco nord della chiesa, mentre sugli altri tre lati corre un portico di colonne con capitelli gotici a foglie lisce.
Sul portico si affacciano l’antica Cappella delle Grazie, le sale del Capitolo e del Locutorio e la biblioteca, opera del Solari.
Il lato sud è invece interamente occupato dal refettorio, contenente sia la Crocefissione, una delle opere di maggiore levatura del pittore milanese Donato Montorfano, sia il celeberrimo Cenacolo Vinciano.
Anche noto come l'Ultima Cena, il Cenacolo è considerato tra le più conosciute e importanti opere dell’artista ed è l’unico dipinto a muro di Leonardo Da Vinci visibile oggi.
Il dipinto si basa sul Vangelo di Giovanni, nel quale Gesù annuncia che verrà tradito da uno dei suoi apostoli.
All'interno di una stanza, Leonardo ambientò in primo piano la lunga tavola della cena, con al centro la figura isolata di Cristo, dalla forma quasi piramidale per le braccia distese.
Attorno a Cristo gli apostoli sono disposti in quattro gruppi di tre, diversi, ma equilibrati simmetricamente. L'utilizzo prospettico e la disposizione dei personaggi attraggono l'occhio al punto che sembra di assistere all'ultima cena di Gesù dal vivo e di vivere intensamente questo decisivo momento.
La tecnica adottata da Leonardo da Vinci nella stesura dell’affresco commissionatogli da Ludovico il Moro è “a tempera”, per dare libero sfogo alla sua creatività, una tecnica che tuttavia non ha retto alle mutevoli condizioni climatiche, creando notevoli problemi all'affresco.
Nel 1943, i bombardieri anglo-americani colpirono la chiesa e il convento si Santa Maria delle Grazie: il refettorio fu raso al suolo, si salvarono pochi muri, tra cui quello del Cenacolo, rinforzato appositamente con sacchi di sabbia e che ancora oggi è simbolo della devozione dei cattolici milanesi.
Ex Voto Madonna di Montenero
Santuario Madonna di Montenero
Montenero, collocato su una collina che domina il mare e il porto di Livorno, è tra i luoghi della Toscana di maggior fama dovuta particolarmente al suo celebre Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie.
Le origini del Santuario risalgono al 15 maggio 1345, festa di Pentecoste, quando, secondo la tradizione, un povero pastore storpio trovò l'immagine miracolosa della Vergine Maria e seguendo un'intuizione interiore la portò sul colle di Montenero, luogo già conosciuto come rifugio di briganti e per questo considerato oscuro, tenebroso... il monte del diavolo.
Al di là delle molte leggende che circondano la storia del ritrovamento dell'immagine della Madonna, che la critica attribuisce invece ad un certo Iacopo di Michele detto Gera, sembra che tale immagine sia comparsa a Montenero in seguito a una rinascita di fervore religioso, intorno al 1341.
Proprio in questo anno gli abitanti di Livorno, allora poco più di un villaggio di pescatori, avrebbero organizzato un culto autonomo di immagini sacre, dipinte di recente, osteggiato però dalle autorità ecclesiastiche che intimarono la cessazione del culto e la sparizione delle relative immagini. (Wikipedia)
Festa Madonna delle Grazie - Altarino Via Creta
(1/2) CHÂTILLON (Valle D'Aosta) Santuario di S. Maria Delle Grazie - Santuario Notre-Dame des Graces
Il santuario fu costruito per iniziativa di un nobile poco dopo la peste del 1630. L’edificio, inaugurato nel 1643, fu ingrandito nel 1820. Nel 1885 fu collocata sopra al campanile una statua della Madonna in metallo dorato.
La particolarità del santuario di Nostra Signora delle Grazie è che è un santuario a répit inteso come luogo dove venivano portati i bimbi nati morti, con la speranza, che, posti vicino a un’immagine miracolosa, rivivessero il tempo necessario per ricevere il battesimo.
Si narra anche di un miracolo ricevuto da un povero sventurato che cadde dal ponte Marmoire vicino al quale sorge il santuario.
All’interno possiamo ammirare l’altare maggiore in legno intagliato e in parte dorato. Al centro, in una nicchia, statua della Madonna tra due colonne tortili, sotto l’altare,entro un’urna protetta da vetro, la statua di Cristo deposto nel sepolcro. In alto il Padre Eterno tra due angeli. Purtroppo la statua raffigurante la Madonna seduta con in grembo il bambin Gesù è stata rubata e oggi sostituita da una copia. Gli ex Voto sono raccolti lungo la parete nord.
La festività principale si svolge l’8 settembre in coincidenza liturgica con la natività di Maria Vergine. La Messa serale viene seguita da una processione.
Mantova Curtatone SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DELLE GRAZIE
I manichini sono stati realizzati con cartapesta, a grandezza naturale (attribuite per la maggior parte a Frate Francesco da Acquanegra). La struttura delle statue è realizzata con strati di carta e tela induriti col gesso e dipinti con coloranti e aggiunta di miele nei leganti, ad essa sono state successivamente applicati diversi elementi realizzati con calchi o in alcuni casi in legno per viso mani e piedi (a seconda della posa assunta dal manichino), crine equino per i capelli e ghiande per alcuni particolari, tramite incollaggio. Gli abiti, sono pezzi di cotone tessuto applicati alle statue con ganci, risalenti alla fine dell'Ottocento. Dodici sono le armature che sono state riassemblate dalle varie statue. Si tratta di armature difensive in stile gotico-italiano realizzate nel 1400, sono completi che rivestivano completamente il cavaliere perché costituiti da vari elementi d'acciaio che andavano componendosi armonicamente assicurando una protezione efficace. Sotto le nicchie sono presenti delle metope riportanti la grazia ricevuta. A volte i manichini non coincidono con la metopa sottostante.
metopa dell'impiccato: IO VEGGO E TEMO ANCOR LO STRETTO LACCIO; MA QUANDO PENSO CHE TU L'HAI DISCIOLTO RIBENEDICO IL TUO PIETOSO BRACCIO.
metopa dell'uomo appeso per le mani: DALLA FUNE, ONDE IN ALTO ERA SOSPESO, VERGINE BENEDETTA IO TE CHIAMAI, LEGGER DIVENNI, E NON RIMASI OFFESO.
metopa dell'impiccato: INNOCENTE T'IMPLORO E TU SEI PRESTA: QUATTRO VOLTE SI FRANGE IL LACCIO INGIUSTO, PERCHÉ TUA MAN L'ALTRUI FIEREZZA ARRESTA.
metopa del condannato alla ghigliottina: PER MIO DELITTO CONDANNATO A MORTE, E INVAN DATOMI UN COLPO IL GIUSTIZIERE L'ALTRO SOSTENNE POR TUA DESTRA FORTE.
metopa del condannato ad essere gettato dentro un pozzo: FUOR D'ESTO POZZO FUSCI LIBERO E SCIOLTO COL GRAVE SASSO, CHE PENDEA DAL COLLO, PERCHÉ FUI DA LE TUE BRACCIA ACCOLTO.
metopa del guerriero vicino al suo cannone: QUESTA DI FUOCO RAPIDA PROCELLA PER COLEI SOLO NON PROVAI NOCENTE, CHE PUÒ SPEZZAR DI MORTE LE QUADRELLA.
Presenza del tutto particolare, un COCCODRILLO (Crocodilus niloticus) imbalsamato è appeso al soffitto al centro della navata. Si tratta di un vero e proprio coccodrillo, non un modellino, in tutta la sua interezza che è stato aggiunto nella chiesa nel XV o XVI secolo e che è stato da poco oggetto di restauro.
L'interno è in stile gotico a unica navata, e il soffitto è a volta a crociera decorato con affreschi floreali. La fascia mediana delle pareti della navata è foderata in tutta lunghezza da un'impalcata lignea. Ricavate nell'impalcata, ottanta nicchie disposte su due file parallele, ospitavano altrettante statue di grandi dimensioni, simili a manichini, rappresentanti episodi di pericolo scampato per intercessione mariana. Oggi le statue rimaste sono solo circa una quarantina. Sull'impalcata non c'è parete, colonna, angolo disadorno, decorazioni composte da filari di modellini anatomici in cera occupano infatti il resto delle pareti non occupato dalle statue, disegnando motivi serpentiformi che avvingono le colonne o che seguono gli archi delle nicchie. Si tratta anche in questo caso di ex voto, di modelli rappresentanti cuori, mani, occhi, seni, bubboni pestiferi.
Assai prestigiose le cappelle ai lati dell'unica grande navata: la prima cappella a destra, entrando dal grande portone di legno scuro, è quella di San Bonaventura con il mausoleo dedicato a Baldassarre Castiglione e alla moglie Ippolita Torelli, progettato da Giulio Romano, e il mausoleo del figlio Camillo Castiglione.
Opera di Giulio Romano e della sua scuola è la tela, conservata sempre in questa cappella, raffigurante la Madonna in trono con Bambino e i santi Bonaventura e Francesco d'Assisi. Proseguendo lungo la parete di destra si incontra la cappella della famiglia Bertazzolo con l'opera di Lorenzo Costa Il martirio di S. Lorenzo e la cappella Aliprandi che conserva l'icona lignea composta da una statua di Madonna con Bambino e da pannelli rappresentanti Dio Padre e le sante Elisabetta, Caterina, Anna e Apollonia, opere dell'intagliatore Giovanni Battista Viani e di suo fratello, il pittore Antonio Maria Viani. Superato l'accesso alla sagrestia, si trova la quarta e ultima cappella della parete destra prima dell'abside, quella dedicata all'immagine della Madonna col Bambino. La cappella Mater Gratiae conserva, oltre all'immagine sacra, le spoglie di Carlo II di Gonzaga-Nevers e della moglie e quadretti votivi di epoca più o meno recente. Sul lato sinistro, nella cappella degli Zimbramonti, di notevole importanza è la pala di San Sebastiano realizzata da Francesco Bonsignori. Gli affreschi delle pareti laterali della cappella sono opera di un discepolo di Giulio Romano, Rinaldo Mantovano.
Santuario delle Grazie
A Grazie di Mantova c'e' un bellissimo Santuario mariano....
Rientro dalla Processione della Madonna delle Grazie 02/07/2018
BENEDIZIONE ICONA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE - Stilo, 11 maggio 2013
Una devozione che dura sin dai primi anni della vita, quando la fede era così forte che ci portava spesso sul sentiero che giunge alla Chiesetta della Madonna delle Grazie. In particolare, nel mese di maggio, dove tutti e quotidianamente si recavano in quel luogo sacro per pregare la Madre di Dio. Da allora, quei posti son rimasti sempre un punto fermo nella mia mente e nel mio cuore. Ancora oggi, la Chiesetta fuori le mura accoglie le preghiere di tante anime e ai piedi della sinopia che raffigura la Vergine delle Grazie, c'è sempre un fiore fresco raccolto di giornata. Anche se manca il flusso di allora, c'è chi si reca a pregare...magari anche da solo. In questo giorno, tra l'evidente emozione dei presenti, ho voluto dedicare all'immagine sacra della Madre Santa l'icona installata in Via 21 Aprile e benedetta dal Parroco di Stilo, Don Salvatore Monte. Alla cerimonia è intervenuto il Sindaco di Stilo, Giancarlo Miriello, il Gruppo di Preghiera di Padre Pio e tutti coloro che conducevano in processione la statuina della Madonna di Fatima. Grazie di cuore. Marcello Stillitano.
Santuario Beata Vergine Maria delle Grazie Mantova
Riprese video effettuate a Grazie di Curtatone, a 9 km circa da Mantova. Si apprezza l'interno del Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie; il sagrato dove ogni anno il 15 di Agosto in occasione della solennità dell'Assunta, è possibile ammirare i dipinti a gessetto dei Madonnari. Alcune vedute anche dell'area verde circostante ed in particolare del fiume Mincio da cui è possibile avventurarsi in una gita in barca alla scoperta dei luoghi bagnati dal fiume nel tratto compreso tra Mantova, Grazie di Curtatone e Rivalta.
Madonna delle Grazie - Pollica 2 Luglio 2016
La Madonna all'uscita della Chiesa Parrocchiale
Il Santuario Madonna di Saiano di Valmarecchia (RN)
Il Santuario Madonna di Saiano di Valmarecchia (RN)
Santuario delle Grazie Curtatone - Ave Maria
Cardito. Piazza Madonna delle Grazie e via Donadio in ginocchio per gli allagamenti