Santuario di Ercole Vincitore –Tivoli
Il Santuario di Ercole vincitore, dedicato al dio Ercole, protettore dell'antica Tibur Superbum, è considerato uno dei gioielli archeologici più belli della città.
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Tivoli: Il Santuario di Ercole Vincitore
Dopo secoli di oblio, qualche anno fa è tornato al suo antico splendore
Il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli
- Inaugurazione ufficiale del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli avvenuta dopo lunghi anni di restauro. I resti, rinvenuti ed accuratamente restaurati, sono stati riaperti definitivamente al pubblico. In questo video la cerimonia di inaugurazione al cospetto del direttore dell'Istituto Autonomo Villa Adriana - Villa D'Este Andrea Bruciati e dell'assessore alle politiche culturali del comune di Tivoli Urbano Barberini. Il servizio è di Roberto Mattioli, le riprese di Marco Santolamazza. ( Settembre 2017 )
Tivoli - Santuario di Ercole Vincitore (Tempio d'Ercole)
Pillola su territorio di Tivoli, inerente l'imponente struttura architettonica del Santuario di Ercole Vincitore (Tempio d'Ercole).
Servizio andato in onda sul Tg di Teletibur
Il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli
Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli - PROMO
- Il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli recentemente aperto al pubblico. Questo il promo che anticipa il servizio completo. Conduce Roberto Mattioli. Riprese Marco Santolamazza. Nel video l'assessore alla cultura del Comune di Tivoli Urbano Barberini, il Direttore dell' Istituto Autonomo Villa Adriana - Villa D?Este Andrea Bruciati. ( Settembre 2017 )
Tivoli, per l'Olio porte aperte al Santuario di Ercole vincitore
Roma, (askanews) - Promuovere una stretta relazione con il territorio, con le realtà sociali e le strutture economiche legate all'agricoltura di qualità. Questo l'obiettivo di Tivolio, manifestazione promossa dall'Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d'Este, nella sede del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, che ha riunito produttori e consorzi del mondo dell'olivicultura in un complesso
monumentale che ha vissuto ininterrottamente per duemila anni.
Herakles ha aperto così per la prima volta le porte del Santuario ai coltivatori di olivi e a quanti desiderano degustare, acquistare e apprendere le tecniche di produzione e di riconoscimento delle qualità di questo nobile prodotto.
Antichi spazi che hanno visto scambi commerci transito di persone e di greggi, riproposti oggi come luogo di esposizione e commercializzazione mentre analogamente la cultura dell'olio viene promossa attraverso una serie di conferenze che spaziano dai modi di produzione antichi a quelli rinascimentali
Il neo Direttore dell'Istituto Autonomo Villa Adriana e Villa d'Este, Andrea Bruciati:
Tivoli è dall'età del Bronzo luogo e territorio di produzione
olearia e mi sembrava logico unire delle eccellenze con altre
eccellenze.
Ma Tivoli nel finale di anno guarda avanti anche nella costruzione di una proposta e di un percorso unitario su questo territorio millenario, meta di viaggiatori da secoli, come conferma l'assessore alla Cultura Urbano Barberini:
Per la prima volta Tivoli, Palestrina, Subiaco e l'Istituto Villa d'Este e Villa Adriana ragionano insieme per la creazione di un distretto turistico comune, pensando non come singole realtà ma come territorio. Un territorio con delle unicità sia dal punto di vista di beni storici e monumentali sia ambientalistiche. Un territorio che deve pensarsi come un distretto.
Tiburno.tv - Soldi sul santuario di Ercole Vincitore, ma il sito resta chiuso.
Gino Paoli e Danilo Rea - Sapore di sale @Santuario d'Ercole Vincitore Tivoli 21 07 2016
Tempio di Ercole Vincitore
Triomfboog aan de Tiber bij de Tempio di Ercole Vincitore
Acropoli di Tivoli, Tempio di Vesta e Tiburno (o della Sibilla)
Nel centro storico di Tivoli, alla fine del percorso naturalistico di Villa Gregoriana, sorgono due templi la cui attribuzione è purtroppo confusa. Si tratta del Tempio di
Vesta (o della Sibilla) e del tempio di Tiburno (o ancora della Sibilla). Narra la legenda che a Tivoli nelle grotte sotto l'acropoli vivesse Albunea, la decima Sibilla. Famosa per la sua bellezza secondo la mitologia cattolica avrebbe vaticinato l'avvento di Cristo. Secondo un altro mito sul letto del fiume Aniene, ancora sotto l'Acropoli, sarebbe stata rinvenuta una statua raffigurante la Sibilla insieme al suo libro sibillino e poi le due reliquie sarebbero state conservate in uno dei due templi.
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Tivoli: Il Misterioso Tempio della Tosse
Si sa poco di questo capolavoro. Un vero mistero sul tracciato della antica via Tiburtina
Roma, Tempio di Vesta Ercole Vncitore manortiz
Tivoli Chiama, il duo Paoli-Rea tra mistica e sold out
Roma, (askanews) - Due come noi. O meglio 3. Per un tris perfetto, quello che ha
visto Gino Paoli e Danilo Rea, portare il loro spettacolo al Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli, nell'ambito della seconda edizione del Festival delle Arti, Tivoli Chiama. Perchè ad essere protagonista, in una serata da emozioni forti e con l'ennesimo sold out che il duo stratosferico Paoli-Rea ha finora raccolto
sui palcoscenici più prestigiosi in Italia e all'estero, è anche l'immutabile potenza, architettonica e monumentale, di un sito altrimenti non fruibile, ennesima perla di una città che vanta, come location dei 40 eventi del festival, gli scorci unici di ben
2 siti Unesco.
Urbano Barberini, assessore alla cultura del Comune di Tivoli e curatore di Tivoli Chiama:
Nessun altro festival al mondo può vantare dei siti di una tale importanza e di una tale varietà. Tivoli offre dei palcoscenici unici al mondo che sono illuminati da artisti veramente speciali.
Riflettori allora puntati sui due artisti, impegnati con un ricco calendario di concerti a base di voce e pianoforte, e con una scaletta che si rinnova di spettacolo in spettacolo. Con le canzoni più amate da Paoli insieme a chicche dei cantautori
genovesi e l'omaggio alla melodia napoletana di cui Paoli e Rea, sono appassionati conoscitori e ascoltatori.
Per entrambi, nella serata di Tivoli, forte il richiamo alla magia del Santuario di Ercole Vincitore, come ribadisce lo stesso Rea:
Il bello dell'improvvisazione e del duo è che ti permette di cambiare a seconda del pubblico che hai di fronte o della location. Questo è un posto mistico.
Mistico e, ancora oggi, afferma Gino Paoli, perfetto per l'artista grazie ad un mix progettuale che 2 millenni fa trovò fusi elementi oggi ancora attuali:
Situazioni che tutto sommato si potrebbero ripetere quando si progetta uno spazio per spettacoli, perchè credo sia lo spazio migliore in assoluto tanto come acustica quanto come situazione. L 'Anfiteatro è veramente straordinario.
TIVOLI E SE SUE FONTANE
Antica città latina con il nome Tibur, chiamata da Virgilio con il titolo di Tibur Superbum (Eneide, Lib. VII) che tuttora campeggia nello stemma cittadino, si vanta di essere più antica di Roma, secondo lo storico Dionigi d'Alicarnasso sarebbe stata fondata dagli Aborigeni in conseguenza del rito della primavera sacra[4].
L'insediamento arcaico nacque e si fortificò sulla riva sinistra dell'Aniene ad opera dei Siculi , dove successivamente sorsero dapprima le fortificazioni nell'attuale contrada di S.Paolo (presumibilmente nei secoli VII-VI) e qualche secolo più tardi (VI-V sec.), avvicinandosi gli abitanti al fiume, l'acropoli e gli edifici antichi (dove sarebbero tornati poi ad arroccarsi i cittadini tiburtini del Medioevo), avvantaggiandosi della posizione dominante sul guado che costituiva il percorso più breve per la transumanza delle greggi fra l'Agro Romano e l'Abruzzo, lungo la direttrice che sarebbe poi diventata la via Valeria. Ancor oggi la contrada dell'antica acropoli si chiama Castrovetere.
Il fatto che l'antica Tibur fosse punto di confluenza di popolazioni diverse (soprattutto sabini e latini), è confermato dall'esistenza del grande santuario di Ercole Vincitore[5] (restaurato dal giugno 2011), classico eroe latino divinizzato, i cui resti sono databili al II secolo a.C., ma che si può facilmente far risalire ad un più antico luogo di culto (forse nella zona dell'attuale Ponte dell'Acquoria) comune a popolazioni che si incontravano per commerciare.
Tivoli
Tivoli è un comune italiano di 56 474 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Antica città latina con il nome Tibur, chiamata da Virgilio con il titolo di Tibur Superbum (Eneide, Lib. VII) che tuttora campeggia nello stemma cittadino, si vanta di essere più antica di Roma, secondo lo storico Dionigi di Alicarnasso sarebbe stata fondata dagli Aborigeni in conseguenza del rito della primavera sacra. L'insediamento arcaico nacque e si fortificò sulla riva sinistra dell'Aniene ad opera dei Siculi, dove successivamente sorsero dapprima le fortificazioni nell'attuale contrada di San Paolo (presumibilmente nei secoli XI-X a.C.) e successivamente (VIII-VII sec.), avvicinandosi gli abitanti al fiume, l'acropoli e gli edifici antichi (dove sarebbero tornati poi ad arroccarsi i cittadini tiburtini del Medioevo), avvantaggiandosi della posizione dominante sul guado che costituiva il percorso più breve per la transumanza delle greggi fra l'Agro Romano e l'Abruzzo, lungo la direttrice che sarebbe poi diventata la via Valeria. Ancor oggi la contrada dell'antica acropoli si chiama Castrovetere. Il fatto che l'antica Tibur fosse punto di confluenza di popolazioni diverse (soprattutto Sabini e Latini), è confermato dall'esistenza del grande santuario di Ercole Vincitore[8] (restaurato dal giugno 2011), classico eroe divinizzato di origine greca, protettore dei commerci e dei luoghi in cui si svolgevano, i cui resti sono databili al II secolo a.C., ma che si può far risalire ad un più antico luogo di culto (forse nella zona dell'attuale Ponte dell'Acquoria) comune a popolazioni che si incontravano per commerciare, analogamente a quanto accadeva vicino al guado del Tevere nel Foro Boario già in epoca pre-arcaica. Dopo essere stata definitivamente sottomessa da Roma, in espansione nel IV secolo a.C., fu riconosciuta municipio romano con la Lex Iulia municipalis nel I secolo a.C.. Dalla tarda età repubblicana, Tivoli divenne sede di molte ville di ricchi romani, come testimoniano i numerosi resti. Quelle ancor oggi note e identificate sono attribuite a Orazio, a Cassio, a Publio Quintilio Varo, a Manlio Vopisco (i resti di quest'ultima sono incorporati nell'attuale Villa Gregoriana). Lo stesso Augusto vi soggiornò ed amministrò la giustizia sotto i portici del santuario di Ercole Vincitore.[9] Il culmine di questi insediamenti fu rappresentato dalla villa di Adriano, nel II secolo d.C. Qui a Tivoli,nel 275 d.C.,passò i suoi ultimi giorni la regina Zenobia di Palmira. Nel Medioevo Tivoli fu sede vescovile (nota dall'anno 366) e fortemente implicata nelle contese feudali. Sempre gelosa della propria indipendenza, ma stretta tra i baroni romani e il feudo benedettino di Subiaco, per sottrarsi al patrimonio vescovile si schierò con i ghibellini; tuttavia questo non le risparmiò di dividersi continuamente in fazioni e di rimanere ostaggio della contesa fra i potenti romani, come i Colonna e gli Orsini, per tornare infine, nel XV secolo, nel patrimonio della Chiesa, del cui stato seguì le sorti. Nel 1550 fu nominato governatore di Tivoli il cardinale Ippolito II d'Este (1509-1572), che promosse la realizzazione della celebre villa che dalla sua famiglia prende il nome. La sistemazione di Villa d'Este fu continuata dai suoi successori, il nipote cardinale Luigi d'Este (morto nel 1586) e il cardinale Alessandro d'Este (morto nel 1624). Nel 1867 la città fu testimone della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma con la colonna garibaldina Pianciani. Negli anni dell'avvento del fascismo (1921-1922) Tivoli, con la giunta Parmegiani, eletta nel 1919 e a forte componente operaia, fu uno degli ultimi comuni d'Italia a guida socialista e comunista, insieme ad Ancona, Parma e Cremona, e la sua strenua resistenza alle pressioni del fascismo romano fu strettamente legata allo sfruttamento pubblico delle acque della cascata per la produzione di energia elettrica, che restò tale fino alla caduta della Giunta. Soltanto un uso massiccio della violenza da parte del Fascismo che all'uopo trasferì a Tivoli il gerarca di Civitavecchia Pollastrini, nonché l'attività di quest'ultimo che tese a dividere le maestranze della Centrale Elettrica, consentì ai fascisti di esautorare, con la complice passività dei regi carabinieri, la Giunta Parmegiani, esiliandone i principali membri. Il fascismo prese il potere a Tivoli e immediatamente la Centrale Elettrica fu privatizzata passando nelle mani della società Anglo-Romana. Durante la seconda guerra mondiale la città, che si trovava sul percorso della ritirata dei nazisti verso il nord lungo la via Valeria, fu duramente e ripetutamente bombardata dall'aviazione anglo-americana.
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Passeggiata per Tivoli e visita sia al tempio di Ercole vincitore che alla villa Gregoriana
The Sanctuary Of Victorious Hercules At Tivoli
TIVOLIO - L' olio dell'Imperatore Adriano - Parte 1 -
- La sintesi scenografica tra architettura romana ed ambiente circostante, culla naturale dove si erge il Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli recentemente riportato alla luce dopo una interminabile opera di restauro durata quasi 40 anni, ha fatto da madrina alla presentazione dell'Olio di Adriano, una manifestazione che ha per slogan Tivolio, fortemente voluta dal Dott. Andrea Bruciati direttore Istituto Autonomo Villa Adriana / Villa D'Este che ha la mira di far divenire l'antico sito di culto e scambi commerciali un luogo di aggregazione e confronto culturale, ridonando al luogo la sua antica vocazione, riadattata ai tempi correnti. In questo video Roberto Mattioli intervista, oltre al direttore Andrea Bruciati, il fondatore di Top Network Roberto Dottarelli ed il più importante teorico della dieta mediterranea e dell'olio extra vergine di oliva prof. Publio Viola. ( Dicembre 2017 )