ilc@zziblog - Processione del Corpus Domini, terminata nella Parrocchia della Stella - Nola 23.6.19
UN GIORNO IN OSPEDALE
Domenica 3 Marzo e Lunedì 4 Marzo alle ore 19.00 i Giovani della Parrocchia vi invitano alla Rappresentazione teatrale Un Giorno in Ospedale, commedia in due atti in cui, tra malintesi ed equivoci, tre malcapitati pazienti si troveranno in situazioni al limite dell'irreale.
Le campane della Basilica di S. Magno a Legnano (MI) - Concerto II
Legnano (MI), Basilica di San Magno
Concerto di 6 campane a corda in Do3 calante (Pietro Luigi Comerio 1790; Sol3 Pasquale Mazzola 1894; Fa3 Felice Bizzozero 1850)
Concerto solenne come primo segno per la S. Messa nella vigilia della festa patronale di san Magno
La chiesa principale di Legnano sorgeva al posto dell'attuale basilica; questa venne edificata nel corso del X secolo e dedicata al Salvatore, chiaro segnale della dominazione longobarda dei secoli precedenti. L'antica chiesa cominciò a minacciare rovina sul finire del XV secolo; il suo stile romanico cominciò ben presto a non reggere le continue infiltrazioni d'acqua dell'Olonella, che scorreva poco distante. La chiesa di San Salvatore crollò parzialmente alla fine del XV secolo. A questo punto i legnanesi ottennero dall'arcivescovo di Milano e dal duca Ludovico il Moro il permesso di demolire i resti del vecchio tempio, con la promessa di ricostruirne uno sullo stesso. Il progettista della nuova basilica decise di realizzarla sullo stesso luogo dell'antica chiesa romanica. La nuova chiesa venne intitolata a Magno, arcivescovo di Milano dal 518 al 530, e realizzata seguendo lo stile rinascimentale lombardo, di forte influenza bramantesca. La chiesa venne edificata tra il 1504 e il 1513, sulla base di un disegno tracciato personalmente da Donato Bramante. Nel 1510 furono fuse le prime due campane della basilica, gettate rispettivamente il 10 aprile la minore e il 24 maggio la maggiore. Appena un anno dopo la città venne incendiata e saccheggiata dalle truppe svizzere, scese in Italia per combattere la Francia di re Luigi XII, accampata nella vicina Busto Arsizio. La basilica venne parzialmente danneggiata dall'incendio, che distrusse alcuni ponteggi installati per la sua costruzione. La basilica ospita un organo costruito nel 1542 dalla famiglia Antegnati: questo subì diversi spostamenti nel corso del tempo, ma è giunto fino a noi praticamente intatto (è forse l'unico strumento a canne fabbricato dalla famiglia Antegnati giunto sino a noi praticamente intatto). Durante il medesimo anno venne sopraelevato il campanile, dopo previo restauro. L'altare maggiore fu posato nel 1587 e consacrato il 23 maggio 1639. Il campanile venne ulteriormente rinforzato nel 1611 e alla sua sommità vennero aggiunte due campane più grandi delle precedenti, benedette dal cardinale Federico Borromeo il 2 agosto dello stesso anno. In seguito al peso delle campane la torre venne ulteriormente rinforzata qualche anno più tardi, nel 1638. L'interno della chiesa è arricchito da innumerevoli opere d'arte, realizzate nei secoli mantenendo lo stile cinquecentesco. Le decorazioni più importanti conservate nella basilica sono gli affreschi della volta principale, opera di Gian Giacomo Lampugnani, e le le pitture della cappella di san Pietro Martire, realizzate da Evangelista Luini. Accanto a queste opere si conservano numerosi affreschi delle pareti, dipinti da Bernardino Lanino; spicca certamente per bellezza il polittico di Bernardino Luini, considerato unanimemente dagli storici il capolavoro dell'artista lombardo. La chiesa legnanese acquistò sempre maggior splendore con la fondazione della pieve di San Magno il 7 agosto 1584, in sostituzione dell'antica pieve di Parabiago ormai in decadenza. Il campanile della basilica venne edificato tra il 1752 e il 1790, anno della posa del concerto di sei campane. Il concerto si conserva pressoché intatto, salvo la seconda e la terza campana, rifuse nella seconda metà del XIX secolo in seguito ad alcune screpolature. Il 19 marzo 1950 papa Pio XII elevò la chiesa di San Magno alla dignità di basilica romana minore. La pieve di Legnano venne soppressa assieme alle altre sedi plebane milanesi nel 1971, in seguito al decreto del cardinale Colombo, pur rimanendo il centro attivo della vita parrocchiale cittadina. Le campane della basilica rimasero completamente manuali fino al 1997, anno in cui vennero installati i motori per simulare il suono a corda; queste vennero mantenute per volontà del prevosto e sono talvolta utilizzate per eseguire i concerti durante le festività del santo patrono Magno.
Le campane della Basilica di S. Magno a Legnano (MI) - Concerto I
Legnano (MI), Basilica di San Magno
Concerto di 6 campane in Do3 calante (Pietro Luigi Comerio 1790; Sol3 Pasquale Mazzola 1894; Fa3 Felice Bizzozero 1850)
Concerto solenne per la S. Messa della domenica di Pasqua
La chiesa principale di Legnano sorgeva al posto dell'attuale basilica; questa venne edificata nel corso del X secolo e dedicata al Salvatore, chiaro segnale della dominazione longobarda dei secoli precedenti. L'antica chiesa cominciò a minacciare rovina sul finire del XV secolo; il suo stile romanico cominciò ben presto a non reggere le continue infiltrazioni d'acqua dell'Olonella, che scorreva poco distante. La chiesa di San Salvatore crollò parzialmente alla fine del XV secolo. A questo punto i legnanesi ottennero dall'arcivescovo di Milano e dal duca Ludovico il Moro il permesso di demolire i resti del vecchio tempio, con la promessa di ricostruirne uno sullo stesso. Il progettista della nuova basilica decise di realizzarla sullo stesso luogo dell'antica chiesa romanica. La nuova chiesa venne intitolata a Magno, arcivescovo di Milano dal 518 al 530, e realizzata seguendo lo stile rinascimentale lombardo, di forte influenza bramantesca. La chiesa venne edificata tra il 1504 e il 1513, sulla base di un disegno tracciato personalmente da Donato Bramante. Nel 1510 furono fuse le prime due campane della basilica, gettate rispettivamente il 10 aprile la minore e il 24 maggio la maggiore. Appena un anno dopo la città venne incendiata e saccheggiata dalle truppe svizzere, scese in Italia per combattere la Francia di re Luigi XII, accampata nella vicina Busto Arsizio. La basilica venne parzialmente danneggiata dall'incendio, che distrusse alcuni ponteggi installati per la sua costruzione. La basilica ospita un organo costruito nel 1542 dalla famiglia Antegnati: questo subì diversi spostamenti nel corso del tempo, ma è giunto fino a noi praticamente intatto (è forse l'unico strumento a canne fabbricato dalla famiglia Antegnati giunto sino a noi praticamente intatto). Durante il medesimo anno venne sopraelevato il campanile, dopo previo restauro. L'altare maggiore fu posato nel 1587 e consacrato il 23 maggio 1639. Il campanile venne ulteriormente rinforzato nel 1611 e alla sua sommità vennero aggiunte due campane più grandi delle precedenti, benedette dal cardinale Federico Borromeo il 2 agosto dello stesso anno. In seguito al peso delle campane la torre venne ulteriormente rinforzata qualche anno più tardi, nel 1638. L'interno della chiesa è arricchito da innumerevoli opere d'arte, realizzate nei secoli mantenendo lo stile cinquecentesco. Le decorazioni più importanti conservate nella basilica sono gli affreschi della volta principale, opera di Gian Giacomo Lampugnani, e le le pitture della cappella di san Pietro Martire, realizzate da Evangelista Luini. Accanto a queste opere si conservano numerosi affreschi delle pareti, dipinti da Bernardino Lanino; spicca certamente per bellezza il polittico di Bernardino Luini, considerato unanimemente dagli storici il capolavoro dell'artista lombardo. La chiesa legnanese acquistò sempre maggior splendore con la fondazione della pieve di San Magno il 7 agosto 1584, in sostituzione dell'antica pieve di Parabiago ormai in decadenza. Il campanile della basilica venne edificato tra il 1752 e il 1790, anno della posa del concerto di sei campane. Il concerto si conserva pressoché intatto, salvo la seconda e la terza campana, rifuse nella seconda metà del XIX secolo in seguito ad alcune screpolature. Il 19 marzo 1950 papa Pio XII elevò la chiesa di San Magno alla dignità di basilica romana minore. La pieve di Legnano venne soppressa assieme alle altre sedi plebane milanesi nel 1971, in seguito al decreto del cardinale Colombo, pur rimanendo il centro attivo della vita parrocchiale cittadina. Le campane della basilica rimasero completamente manuali fino al 1997, anno in cui vennero installati i motori per simulare il suono a corda; queste vennero mantenute per volontà del prevosto e sono talvolta utilizzate per eseguire i concerti durante le festività del santo patrono Magno.
Le campane di Besano (VA)
Besano (VA)
Chiesa Parrocchiale di San Martino
Concerto di 5 campane in Reb3 crescente
Felice Bizzozero 1808
(Solb3 rif. Felice Bizzozero - Varese 1874, Mib3 rif. Angelo Bianchi - Varese 1956)
Distesa a 5 campane per la Santa Messa Vigiliare. Ore 16:30
Le campane della Basilica di S. Magno a Legnano (MI) - Concerto III
Legnano (MI), Basilica di San Magno
Concerto di 6 campane a corda in Do3 calante (Pietro Luigi Comerio 1790; Sol3 Pasquale Mazzola 1894; Fa3 Felice Bizzozero 1850)
Concerto solenne come secondo segno per la S. Messa nella vigilia della festa patronale di san Magno
La chiesa principale di Legnano sorgeva al posto dell'attuale basilica; questa venne edificata nel corso del X secolo e dedicata al Salvatore, chiaro segnale della dominazione longobarda dei secoli precedenti. L'antica chiesa cominciò a minacciare rovina sul finire del XV secolo; il suo stile romanico cominciò ben presto a non reggere le continue infiltrazioni d'acqua dell'Olonella, che scorreva poco distante. La chiesa di San Salvatore crollò parzialmente alla fine del XV secolo. A questo punto i legnanesi ottennero dall'arcivescovo di Milano e dal duca Ludovico il Moro il permesso di demolire i resti del vecchio tempio, con la promessa di ricostruirne uno sullo stesso. Il progettista della nuova basilica decise di realizzarla sullo stesso luogo dell'antica chiesa romanica. La nuova chiesa venne intitolata a Magno, arcivescovo di Milano dal 518 al 530, e realizzata seguendo lo stile rinascimentale lombardo, di forte influenza bramantesca. La chiesa venne edificata tra il 1504 e il 1513, sulla base di un disegno tracciato personalmente da Donato Bramante. Nel 1510 furono fuse le prime due campane della basilica, gettate rispettivamente il 10 aprile la minore e il 24 maggio la maggiore. Appena un anno dopo la città venne incendiata e saccheggiata dalle truppe svizzere, scese in Italia per combattere la Francia di re Luigi XII, accampata nella vicina Busto Arsizio. La basilica venne parzialmente danneggiata dall'incendio, che distrusse alcuni ponteggi installati per la sua costruzione. La basilica ospita un organo costruito nel 1542 dalla famiglia Antegnati: questo subì diversi spostamenti nel corso del tempo, ma è giunto fino a noi praticamente intatto (è forse l'unico strumento a canne fabbricato dalla famiglia Antegnati giunto sino a noi praticamente intatto). Durante il medesimo anno venne sopraelevato il campanile, dopo previo restauro. L'altare maggiore fu posato nel 1587 e consacrato il 23 maggio 1639. Il campanile venne ulteriormente rinforzato nel 1611 e alla sua sommità vennero aggiunte due campane più grandi delle precedenti, benedette dal cardinale Federico Borromeo il 2 agosto dello stesso anno. In seguito al peso delle campane la torre venne ulteriormente rinforzata qualche anno più tardi, nel 1638. L'interno della chiesa è arricchito da innumerevoli opere d'arte, realizzate nei secoli mantenendo lo stile cinquecentesco. Le decorazioni più importanti conservate nella basilica sono gli affreschi della volta principale, opera di Gian Giacomo Lampugnani, e le le pitture della cappella di san Pietro Martire, realizzate da Evangelista Luini. Accanto a queste opere si conservano numerosi affreschi delle pareti, dipinti da Bernardino Lanino; spicca certamente per bellezza il polittico di Bernardino Luini, considerato unanimemente dagli storici il capolavoro dell'artista lombardo. La chiesa legnanese acquistò sempre maggior splendore con la fondazione della pieve di San Magno il 7 agosto 1584, in sostituzione dell'antica pieve di Parabiago ormai in decadenza. Il campanile della basilica venne edificato tra il 1752 e il 1790, anno della posa del concerto di sei campane. Il concerto si conserva pressoché intatto, salvo la seconda e la terza campana, rifuse nella seconda metà del XIX secolo in seguito ad alcune screpolature. Il 19 marzo 1950 papa Pio XII elevò la chiesa di San Magno alla dignità di basilica romana minore. La pieve di Legnano venne soppressa assieme alle altre sedi plebane milanesi nel 1971, in seguito al decreto del cardinale Colombo, pur rimanendo il centro attivo della vita parrocchiale cittadina. Le campane della basilica rimasero completamente manuali fino al 1997, anno in cui vennero installati i motori per simulare il suono a corda; queste vennero mantenute per volontà del prevosto e sono talvolta utilizzate per eseguire i concerti durante le festività del santo patrono Magno.
Campane di Vicenza - S. Lorenzo
Suonata manuale a corda da parte della scuola campanaria di S. Marco in onore del patrono d'Italia S. Francesco.
10 campane in Do3, suonate 9. 5 maggiori fuse da Cavadini nel 1930, le 5 minori fuse da Colbachini Pd tra il 1981 e 1988.
Le campane di Nerviano (MI) - Concerto
Nerviano (MI), Chiesa Prepositurale Plebana di Santo Stefano
Concerto di 6 campane in SI2
Giuseppe Bizzozero 1812 (SOL#3, MI3 Felice Bizzozero 1855)
Concerto solenne a 6 campane per la S. Messa festiva
La chiesa di Santo Stefano protomartire fu costruita nel XII secolo in stile romanico, sulle fondamenta di un edificio anteriore all'anno 1000, i cui resti sono stati rinvenuti durante alcuni scavi interni alla pieve. Nel 1593 il campanile romanico, danneggiato nel corso di una tempesta, venne interamente ricostruito in stile rinascimentale. La precedente chiesa romanica è testimoniata da alcuni disegni, eseguiti dall'architetto che si occupò della demolizione dello stabile. L'antica pieve era un edificio a tre navate, realizzato nel classico stile del romanico lombardo, rimaneggiato nel corso dei secoli. Durante un importante sopralluogo del 1830 la struttura risultò essere fatiscente e nel 1834 la volta iniziò a presentare vistose e profonde crepe. L'edificio venne completamente ricostruito, salvo il campanile, a partire dal 1835, recuperando alcuni elementi dalla chiesa romanica. Durante i lavori di ricostruzione della chiesa venne ritrovato un cimitero medievale, situato al di sotto della pavimentazione. Durante la ricostruzione la chiesa venne spostata verso est e realizzata in perfetto stile neoclassico. I lavori si conclusero il 5 settembre 1841 e la nuova chiesa fu benedetta in un primo tempo dal prevosto, alla presenza di tutti i canonici del capitolo della pieve, mentre venne solennemente consacrata il 29 luglio 1899 alla presenza cardinale Andrea Carlo Ferrari. Il campanile ospita un pregevole concerto di sei campane, fuso a inizio Ottocento; durante le maggiori feste dell'anno le campane sono ancora azionate manualmente dai campanari locali. La pieve di Nerviano viene citata a partire dal XII secolo. A partire dal XIII secolo lo storico Goffredo da Bussero ci fornisce alcuni dati più precisi, come il numero di parrocchie (30) che dipendevano da Nerviano. Nel 1797 le truppe francesi conquistarono la Lombardia e le strutture legate alla Chiesa vennero presto soppresse. La pieve venne ripristinata al termine dell'occupazione francese, finché il sinodo diocesano del 1972 decise per l'accantonamento definitivo della struttura plebana. La pieve di Nerviano è oggi una semplice parrocchia, che però conserva ancora alcune peculiarità, come la nomina di un prevosto, che ha diritto alle insegne proprie come la manica rossa e la ferula, da utilizzarsi durante le celebrazioni più solenni nel corso dell'anno liturgico.