Lago di Piediluco, Cascata delle Marmore e Speco di San Francesco
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website: lake is a little vulcaninc lake with a wonderful vegetation all around and you can take a walk all around the lake, it's called Via Francigena, and is a part of the ancient street from Avignone in France to Rome that the ancient christin wanderings (or pilgrins, anyway you know who I'm talking about) did every Giubileum.... the mountain it's called ECHO because there is a very particoloar echo, long and strong! MARMORE Falls are the highest of Europe and there is two different point from which you can watch them, on top and down where you can arrive walk in the paths in the nature (very beautiful but full of water! ^_^)
SACRO SPECO DI SAN FRANCESCO.mp4
Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo, situato nelle vicinanze di Narni a circa 600 m s.l.m.: costruito in prossimità delle grotte ove il santo di Assisi soleva ritirarsi in preghiera, è meta di numerosissimi pellegrinaggi. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante.San Francesco giunse nel 1213 in questo luogo, che era noto all'epoca come Eremo di Sant'Urbano: fondato dai Benedettini intorno all'anno 1000, comprendeva l'Oratorio di San Silvestro e alcune grotte.
L'eremo divenne luogo di meditazione e preghiera per la comunità francescana; Francesco si ritirava spesso in solitudine nella piccola chiesa, e più in alto nel bosco, in una fenditura della roccia. Trascorse qui anche un periodo di malattia, durante il quale i frati costruirono per lui, accanto allo speco, una celletta in pietra con un letto in legno, tuttora esposto in una teca di vetro, e un piccolo oratorio, per permettergli di raccogliersi in preghiera senza spostarsi in chiesa.
Tommaso da Celano nel Trattato dei miracoli narra alcuni eventi miracolosi che accaddero in questi luoghi. Durante la sua malattia, Francesco chiese del vino, ma poiché non ve ne era, gli fu portata dell'acqua. Egli la benedisse con un segno di croce, e l'acqua acquistò il sapore del vino; dopo averla bevuta, guarì dalla malattia. In seguito, ancora convalescente, si appoggiava ad un bastone; lasciando lo speco, volgendo un ultimo sguardo al bosco, piantò nella terra il bastone: il legno germogliò e diede vita ad un grande albero di castagno, che la tradizione identifica con quello ancora esistente nel prato antistante la cella del Santo(tratto da Wikipedia)
Rieti: in cammino con Francesco
Le telecamere di Itinera a Rieti, in cammnio sui sentieri della Francigena da Piediluco fino a Roma. Un servizio di Betarice Vergari con Federico Borghesi.
Rieti, Greccio (Santuario Francescano) - Drone - Dji Phantom 3 Adv - HD
Riprese in volo con drone Dji Phantom 3 su Greccio (Santuario Francescano), Rieti
Sacro Speco di Narni, Umbria Italy
Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo, situato nelle vicinanze di Narni a circa 600 m s.l.m.: strada san urbano, costruito in prossimità delle grotte ove il santo di Assisi soleva ritirarsi in preghiera, è meta di numerosissimi pellegrinaggi. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante.
giunse nel 1213 in questo luogo, che era noto all'epoca come Eremo di Sant'Urbano: fondato dai Benedettini intorno all'anno 1000, comprendeva l'Oratorio di San Silvestro e alcune grotte.
L'eremo divenne luogo di meditazione e preghiera per la comunità francescana; Francesco si ritirava spesso in solitudine nella piccola chiesa, e più in alto nel bosco, in una fenditura della roccia. Trascorse qui anche un periodo di malattia, durante il quale i frati costruirono per lui, accanto allo speco, una celletta in pietra con un letto in legno[1], tuttora esposto in una teca di vetro, e un piccolo oratorio, per permettergli di raccogliersi in preghiera senza spostarsi in chiesa.
Tommaso da Celano nel Trattato dei miracoli[2] narra alcuni eventi miracolosi che accaddero in questi luoghi. Durante la sua malattia, Francesco chiese del vino, ma poiché non ve ne era, gli fu portata dell'acqua. Egli la benedisse con un segno di croce, e l'acqua acquistò il sapore del vino; dopo averla bevuta, guarì dalla malattia. In seguito, ancora convalescente, si appoggiava ad un bastone; lasciando lo speco, volgendo un ultimo sguardo al bosco, piantò nella terra il bastone: il legno germogliò e diede vita ad un grande albero di castagno, che la tradizione identifica con quello ancora esistente nel prato antistante la cella del Santo.
Lo speco e l'Oratorio di San Francesco.
Un viale nel bosco conduce dall'eremo allo speco e agli edifici attigui. Nella fenditura della roccia alcuni ex voto sono riposti nel luogo dove Francesco si ritirava in preghiera.
Nell'Oratorio di San Francesco due affreschi raffigurano l'episodio miracoloso dell'acqua trasformata in vino. La piccola cella accanto custodisce il letto del Santo.
Nello spazio antistante si erge un'alta roccia isolata, chiamata Colonna dell'Angelo, su cui, secondo la tradizione, un angelo apparve al santo suonando una cetra.
Si entra al santuario percorrendo una strada pedonale denominata Viale del perdono; all' ingresso si trova la piccola chiesa, edificata tra il 1585 e i primi anni del Seicento. Costituita da un solo ambiente, presenta un crocifisso ligneo cinquecentesco e un tabernacolo del Seicento.
Accanto si apre il chiostro[3], risalente al Quattrocento, da cui si accede alla Cappella di San Silvestro. L'oratorio, edificato dai Benedettini intorno all'anno 1000, presenta nell'abside un affresco del Trecento, con il Crocifisso e la Madonna, san Giovanni Evangelista, san Francesco e san Silvestro. Altri affreschi raffigurano santa Chiara, san Girolamo e santa Caterina d'Alessandria. Dietro l'abside, vi è l'antico pozzo da cui, secondo la tradizione, fu attinta l'acqua che san Francesco tramutò in vino.Dal chiostro si entra anche nel quattrocentesco Refettorio di San Bernardino, dove si conservano le antiche tavole e un lavello in pietra.Al piano superiore sono situate le celle del Convento di San Bernardino; fondato dal predicatore francescano per accogliere i novizi dell'ordine, ospitò, oltre allo stesso Bernardino, il beato Giovanni Bonvisi da Lucca e il beato Pietro da Rieti.
Ingrandito nel corso dei secoli, nell'Ottocento il convento fu prima soppresso e poi riaperto, e solo dal 1942, dopo un restauro, venne nuovamente abitato dai frati.
Il prato è dominato dal castagno secolare; poco distante, in una nicchia nella roccia, una cappella con altare ricorda la predicazione di san Bernardino.
Sacro Speco di San Francesco - Narni [360° Drone]
È il luogo francescano più antico della Valnerina. Francesco arrivò quassù nel 1213. Veniva da Narni, a piedi, con pochi suoi compagni, dopo una delle prime missioni apostoliche. Ricercatore di spazi solitari adatti alla preghiera, il luogo doveva essergli stato segnalato nella zona.
L'eremo del Sacro Speco è situato a pochi chilometri dal villaggio medievale di Sant'Urbano, che ha dato il primitivo nome al luogo. Infatti, per Francesco e i primi biografi, questo Santuario era conosciuto come L'eremo (o il deserto) di S. Urbano.
Discover Terni, Umbria, Italy
Image 1: Santuario Francescano del Presepio (Greccio)
Image 2: Star Trails a Sant'Erasmo
Image 3: Acqua
Image 4: Panorama vista da San Gemini
Image 5: Chiostro del Sacro Speco di S. Francesco d'Assisi - Narni TR
Image 6: La campagna umbra nei pressi di Narni
Image 7: Le Marmore in notturna
Image 8: Always together....
Image 9: LA CONCA TERNANA - La collina dei girasoli
Image 10: LA MIA TERNI -Terni: Piazza e Chiesa di S. Francesco.
Best Attractions and Places to See in Terni, Italy
Terni Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Terni. We have sorted Tourist Attractions in Terni for You. Discover Terni as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Terni .
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List of Best Things to do in Terni, Italy
Cascata delle Marmore
Carsulae - Parco Archeologico
Umbria Outdoor
Maneggio Jolly Horse
Basilica san Valentino
Chiesa di San Salvatore
Chiesa San Francesco d’Assisi
Santuario di San Francesco
La Passeggiata
Parco Chico Mendes - Il Mare di Terni
Greccio riprese aeree
Greccio (Rieti), riprese aeree con drone epaudiovision.com - Sito nella parte occidentale della Valle Reatina, a 17 km da Rieti, si trova Greccio, conosciuto nel modo come la Betlemme Francescana: fu qui che, nel Natale del 1223, San Francesco rappresentò, per la prima volta nella storia della Cristianità, la nascita di Gesù, istituendo la Sacra Rappresentazione del Presepe.
AREZZO Basilica di S. FRANCESCO con Storie della Vera croce di Piero Della Francesca HD Remix 2019
Lago di Piediluco RIETI drone Hubsan h 501s
Lago di Piediluco drone Hubsan h 501s
Gaeta: la città in 15 minuti
Gaeta è un comune italiano di 20 630 abitanti[2] della provincia di Latina nel Lazio meridionale (coordinate geografiche: 41°13′N 13°34′E). Si estende su una superficie di circa 29 kmq, gli abitanti si chiamano gaetani.
Sorge nel golfo omonimo sul mar Tirreno.
Sotto l’Impero Romano Gaeta divenne un luogo di villeggiatura molto rinomato frequentato dagli imperatori, senatori, consoli e nobili romani.
Del periodo romano restano visibili molte opera tra cui il Mausoleo di Lucio Munazio Planco.
Da Gaeta è possibile vedere le isole di Ischia, Ventotene, Santo Stefano e le isole Ponziane: Ponza, Palmarola e Zannone.
Da vedere Gaeta: la montagna spaccata, spiaggia di Serapo, grotta del turco, santuario della Santissima Annunziata, cattedrale di Gaeta.
Link utili:
Rieti città. italy. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, dell città di Rieti. Italy.
Luoghi Visitati.
Rieti città: Belvedere di Rieti città 0:12. Porta d'Arci 0:32. Viale Tommaso Morroni 0:43. Porta Conca 0:48. Piazza Giuseppe Mazzini 1:00. Piazza Guglielmo Oberdan 1:06. Basilica Sant'Agostino 1:14. Stazione Ferroviaria 1:31. Porta San Giovanni 1:55. Cancello Antico di Porta Cinta 2:00. Palazzo Inps 2:06. Piazza Mariano Vittori 2:12. Palazzo Papale 2:23. Piazza Cesare Battisti con Campanile del Duomo 2:33. Cattedrale di Santa Maria Assunta 2:39, con la parte sotterranea la più antica 3:02. Prefettura di Rieti 3:11. Porticati del Centro 3:22. Piazza Vittorio Emanuele II 3:27. Comune di Rieti 3:34. Palazzo delle Poste 3:40. Chiesa di San Rufo 3:45. Piazza del Centro Italia 3:50. via Giuseppe Garibaldi 3:55. Teatro Flavio Vespasiano 4:00. via dei Pozzi la parte più Vecchia della città 4:05-4:10-4:19. Monastero delle Clarisse di Santa Chiara 4:32. Piazza San Francesco 4:38. Monumento dell'Orologio Storico 4:47. Ponte Monsignor Angelo Pietrolucci 4:54. Fiume Velino 5:01. Ponte Romano 5:07. via Roma 5:13. Palazzo Vecchiarelli 5:19-5:25. Resti del Vecchio Ponte Romano sul Fiume Velino 5:32. Colle San Marco 5:38. Piazza Cavour 5:46. Chiesa San Michele Arcangelo 5:52. Porta Romana 5:58. Tribunale di Rieti 6:09. Stadio di Atletica Studentesca 6:19.
Ringrazio della Visualizzazione.
MTB - Da Croce San Valentino allo Speco di Narni
Tratto che dalla sella di Croce San Valentino scende per un piacevolissimo sentiero attraverso i boschi fino all'Eremo del Sacro Speco di Narni e poi prosegue fino a Vasciano
Riferimento percorso:
Eremo e Lago di San Domenico - Villalago AQ
San Domenico Abate, monaco benedettino ed eremita itinerante nato a Foligno nel 951, morto a Sora nel 1031, intorno al 1010 passò dalla valle dell’Aventino, sul versante orientale della Maiella, in quella del Sagittario, fissando la sua dimora, denominata Prato Cardoso, in un antro naturale dirimpetto alla sorgente del fiume Sega.
Qui visse alcuni anni in solitudine, nella preghiera e nelle penitenze più austere, guadagnandosi, per la santità e la fama dei miracoli, l’ammirazione degli abitanti del luogo, che presero a venerarlo come loro patrono e nume tutelare.
Il ritiro di Prato Cardoso divenne presto luogo di culto e vi fu costruito un eremo, che oggi si specchia nelle limpide acque del bacino artificiale creato negli anni ‘20 con una diga sul Sagittario.
Nel piccolo portico antistante la facciata, che si apre sul lago con una graziosa bifora cinquecentesca, sono dipinte 4 scene illustranti altrettanti miracoli di S. Domenico.
All’interno, cui si accede attraverso un bel portalino in pietra di epoca rinascimentale purtroppo pesantemente ridipinto, si erge un altare in stile neogotico che accoglie la statua del santo. Il paliotto in scagliola dipinta è di epoca più antica, essendo stato relaizzato nel 1761 da tal Giuseppe Mancini su commissione dell’eremita villalaghese Francesco Iafolla, come si legge sull’iscrizione commemorativa.
Una porta in fondo all’edificio immete in una ripidae stretta scala in pietra che conduce alla buia spelonca dove fino a pochi anni fa si conservavano le travi di legno su cui dormiva il santo, ora trasferite nella chiesa parrocchiale dopo esser state gravemente danneggiate da un incendio.
Per ulteriori informazioni visita il sito:
UMBRIA - CITTA' DI CASTELLO - Full HD
© CLAUDIO MORTINI -
L'Umbria è un territorio ricco di bellezze naturali, di storia e di cultura. I suoi monumenti, gli edifici civili, le chiese gotiche, i conventi e i borghi medievali raccontano storie senza tempo, stagliandosi tra il verde delle colline e l'azzurro del cielo.
Città di Castello, adagiata sul corso superiore del Tevere, a 20 km a nord di Umbertide e 17 km a sud est di San Sepolcro, è una delle città più rappresentative. Con circa 40 mila abitanti è anche una delle città maggiori della provincia di Perugia (la distanza con il capoluogo regionale è di circa 56 km).
Legata alla Toscana e alle Marche, sospesa tra la cultura umbra ed etrusca, la città si cela dietro le colline dell'Appennino.
La città attuale occupa il sito dell'antica Tifernum Tiberinum (dal nome datogli dagli antichi Romani), che nel VI secolo venne devastata da Totila re degli Ostrogoti e anche rex Italiae, cioè della penisola italica (dal 541 al 552).
Venne ricostruita dal vescovo Florido, divenuto poi santo e attuale patrono della città. Longobardi, Franchi e Stato Pontificio, si susseguirono tutti al governo del piccolo borgo, che trovò il suo maggiore splendore da prima come libero Comune (con il nome di Civitas Castelli), quindi qualche secolo dopo, sotto l'oligarchia delle famiglie dei Vitelli, dei Fucci e dei Tartarini. I primi guadagnarono successivamente il potere assoluto della città. Con la Congiura di Senigallia, Cesare Borgia (detto il Valentino) si impadronì della città autoproclamandosi duca.
Le mura medievali di Città di Castello per lunghi tratti sono rimaste ancora intatte e circondano l'antico centro. La città si suddivide in tre quartieri (o rioni): Mattonata-Santa Maria, Prato (il più antico) e San Giacomo.
La presenza spiccata di musei nel centro della città fa capire immediatamente quanto, a Città di Castello, sia considerato importante il passato del borgo, con il ricco repertorio di tradizioni, ricordi e reperti che include. Alle esposizioni tematiche, dedicata a particolari vicende storiche o sociali, si possono visitare numerose gallerie tutte incentrate sull'arte, coi capolavori di maestri quali Raffaello, Luca Signorelli o Alberto Burri.
Un itinerario particolarmente suggestivo, da rintracciare nel cuore della città, è quello che segue le orme del Rinascimento. Si può dire che tutta la zona più antica assomigli a un museo all' aperto, dove si incontrano le dimore patrizie del Cinquecento, il campanile cilindrico dell'XI e XII secolo, la Torre Civica del Trecento o il Palazzo del Podestà, con una facciata barocca del 1686 che guarda verso la piazza.
Il Palazzo Comunale o Palazzo dei Priori, edificio gotico concepito da Angelo da Orvieto, è un altro colosso da non farsi scappare, ma vale la pena anche solo di passeggiare per le stradicciole, godendosi gli angoli più semplici e segreti, apprezzando scorci nuovi e inaspettati.
Particolarmente interessanti si riveleranno la Piazza Matteotti e la Piazza Gabriotti,
soprannominate rispettivamente Piazza de' Sopra e Piazza de' Sotto.
Non mancano poi le chiese, eccezionali testimoni della fede d'un tempo, erette a Città di
Castello in periodi differenti. L'elenco è davvero ricco: non si possono non citare lo splendido Duomo, la chiesa di San Francesco, quella della Madonna delle Grazie o di Santa Maria Maggiore
FIRENZE BASILICA DI S. LORENZO Cappella Martelli e ANNUNCIAZIONE di Filippo Lippi
Santuario La Verna (Toscana)
Santuario La Verna (Toscana)
Santuario dello Speco di S. Urbano - Narni (Terni) - 3
Esterno del Santuario dello Speco di S. Urbano - Narni (Terni). Quì trovate tutto il post:
ASSISI - LA ROCCA MAGGIORE [HD 1080p]
© CLAUDIO MORTINI *
La Rocca Maggiore, imponente fortezza medievale, domina la città di Assisi dall'alto del colle del Paradiso. Eretta forse sul luogo di un'antica arce umbra nei primi anni del XII, ne esistono fonti accreditate solo dal 1174, quando Cristiano, arcivescovo di Magonza, ne prese possesso per conto di Federico Barbarossa.
Da allora la fortezza rimase il centro del potere feudale germanico fino al 1198, quando la città, passando alla fazione guelfa di Innocenzo III, cacciò Corrado di Urslingen, duca di Spoleto e con lui l'ancora bambino Federico II. La popolazione, in rivolta contro l'imperatore, abbattè mura e torri. Nel 1365, il cardinale Egidio Alvarezde Albornoz, riorganizzando le rocche del territorio umbro, la fece riedificare secondo la pianta originale.
Al centro di numerose battaglie, la Rocca Maggiore si è trovata a cambiare più volte capitani di ventura sostenuti da eserciti di mercenari. La fortezza è stata arricchita con l'allestimento di un Parco Medievale: la Sala delle Armi, la Sala del Banchetto e la Sala della Musica. Nella Torre del Maschio è esposta una mostra fotografica che illustra la più importante e sentita festa laica della città di Assisi (primo giovedì, venerdì e sabato del mese di maggio), il Calendimaggio.
La Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto si contendono con esecuzioni musicali e canore, con rievocazioni di vita medievale e cortei storici l'assegnazione del Palio decretata da una giuria di esperti, registi, storici e musicologi.