Gemona del Friuli - Santuario di Sant'Antonio - by Giovanni Rosin - John
Recensione tratta dal sito ufficiale.
Santuario di Sant' Antonio in Gemona del Friuli - Il primo Santuario Antoniano del mondo.
I frati Minori si trovano a Gemona del Friuli da prima del 1227, anno in cui è accertata la presenza anche di S. Antonio di Padova, che vi fece edificare una cappella (i cui ruderi sono ancora visibili) in onore della B. Vergine Maria.
S. Antonio si fermò a Gemona per alcuni mesi, predicando e compiendo miracoli, lasciando nella popolazione una profonda convinzione della sua santità.
Non è insignificante il fatto che proprio a Gemona sia sorta la prima chiesa del mondo dedicata a S. Antonio, consacrata nel 1248.
Nel corso dei secoli, questa chiesa venne ampliata, ristrutturata, arricchita d'opere d'arte e...distrutta dal terremoto del 1976.
Sulla sua area è sorto l'attuale santuario, in stile moderno, adeguato alle attuali esigenze liturgiche, funzionale e gradito, sembra, pure a S. Antonio, che dalla nuova sede continua a distribuire grazie con la generosità di sempre, come attestano i tanti devoti che vi accorrono e i numerosi ex voto che ricoprono ampiamente gli ampi spazi loro riservati.
Comunità Stimmatina di Gemona del Friuli
Gli Stimmatini a Gemona sono presenti fin dal 1903. Gemona ha camminato con gli Stimmatini...!
S Antonio Gemona 2009
processione 13 giugno 2009, festa del patrono
dal Castello di Gemona del Friuli
Ricordi..., prima e dopo il terremoto 1976.
Insieme tra le note - Gemona del Friuli 13.06.2015
Insieme tra le note
13.06.2015 sagrato del Santuario di San'Antonio Gemona del Friuli (UD).
Le bande musicali di Venzone, Gemona e Artegna
unite per un grande spettacolo musicale.
Sulle note di I do it for you - Bryan Adams
Gemona Del Friuli (UD) città nuova (edificata dopo il terremoto)
Ho creato questo video con YouTube Slideshow Creator (
La campana storica del duomo di Gemona del Friuli
All' interno del duomo di Gemona del Friuli, si trova l' antica campana datata 1429 della vecchia torre campanaria.
Questa campana cadde dal campanile di Gemona dopo il terremoto del 1976 e i tedeschi la rubarono.
Pochi anni dopo i tedeschi restituirono la campana che successivamente venne esposta all' interno del duomo.
Nel video si vede la campana ed io che gli dò qualche colpetto per farne sentire il suono.
Video 037
Il duomo di Gemona del Friuli
Ecco alcune immagini sul duomo di Gemona e sul suo campanile.
Concerto di 4 campane in Sib2 scala lidia fuse da Daciano Colbachini. Le tre grandi sono state fuse negli anni 20 mentre la piccola è stata rifusa nel 1986 dopo essere stata lesionata con il crollo del campanile con il terremoto del 1976.
Video 036
Edicola Friuli del 21 Settembre 2018 - Gemona
Descrizione
giro in Gemona del Friuli
Puntata 19 I MiIllepiedi: I Bravi Ragazzi di Gemona del Friuli
Paesi Illustrati: Gemona del Friuli con Elia Venturini de I Bravi Ragazzi
Gemona del Friuli - #FVG
Questa settimana sono a Gemona, una delle città rase al suolo dal Terremoto
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Lenti: Sony 16-55mm
Sony 55-210mm
Sigma 30mm
Fujian 35mm
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ANCHE A GEMONA DALLE CENERI DI COOPCA NASCE SUPERONE
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Tra i danni economico-sociali generati dal crack CoopCa in Friuli Venezia Giulia e Veneto, c’era anche l’ipermercato di Gemona del Friuli (UD) in via Osoppo, all’interno del centro commerciale Gli Aquiloni, chiuso ormai da tre anni. Come già accaduto a Codroipo (UD) e Sacile (PN), nonché con gli stagionali di Grado (GO) e Lignano Sabbiadoro, la famiglia d’imprenditori Andretta, originaria di Lignano Sabbiadoro, investe in un altro supermarket rilevato dalla liquidazione del Tribunale. Ricordiamo che CoopCa nel 2014 presentò un bilancio dell’esercizio con una perdita di 43 milioni di euro portando il debito consolidato a 85 milioni di euro. Nel 2015 le perdite sono state stimate in un milione di euro al mese e nel 2016 tutto il personale rimase a casa senza lavoro. Nel frattempo molti ex dipendenti hanno risolto la situazione lavorativa trovando altra occupazione, ma quattro di loro hanno festeggiato il san Valentino 2019 insieme a nuovi colleghi del SuperOne con un sorriso di felicità.
La famiglia Andretta è attiva nel settore turistico da tanti anni con la gestione di campeggi, hotel appartamenti, a Lignano Sabbiadoro, a Grado e in Croazia e negli ultimi anni stanno puntando al settore alimentare con super e ipermercati. L’aspetto economico e sociale è stato .......
iGemona - Gemona a 360°
Questa è iGemona, la prima applicazione di Gemona del Friuli. Chiara, completa, intuitiva. Il nostro scopo con questo progetto è quello di mettere la persona al centro del territorio, agevolandolo in tutta la ricerca di informazioni di cui ha bisogno. Con iG, Gemona è davvero nella tua tasca.
Gemona del Friuli (UD). Panorama
Gemona alta, vista da Gemona bassa (Campolessi).
In una splendida giornata di sole, di fine marzo.
Castello di Gemona in timelapse
Video in timelapse del castello di Gemona in costruzione
Le campane di Gemona del Friuli (UD)
Le campane di Gemona del Friuli (UD)
Duomo di Santa Maria Assunta.
Scampanotata per la tradizionale processione dell'Epifania del Tallero, 6 gennaio 2015.
Il campanile possedeva un concerto di quattro campane, una delle quali risalente al 1423. Queste vennero fatte precipitare dal campanile dalle truppe Germaniche-Austro-Ungariche per la requisizione bellica del 1918 e la campana antica, detta Campana di Dante venne trascinata dietro ad un carro per le vie della cittadina, ed in seguito restituita al Duomo, ove attualmente è ancora conservata all'interno della Chiesa.
Il concerto di quattro campane venne ripristinato nel 1920 dalla fonderia Daciano Colbachini e Figli di Padova, con un peso complessivo di 7015 Kg.
Durante il terremoto del 6 maggio 1976 la torre campanaria crollò. Nel crollo le tre campane maggiori rimasero miracolosamente integre, mentre la campana minore andò in frantumi.
La torre campanaria venne interamente ricostruita uguale alla precedente e le tre vecchie campane ricollocate su questa. La campana minore venne rifusa dalla stessa fonderia Daciano Colbachini e Figli di Padova nel 1984.
Dati del concerto (Analisi dei toni parziali con riferimento La3 ±440 Hz, suddivisione del tono in Sedicesimi (1/16) di Semitono = Trentaduesimi (1/32) di Tono):
Piccola:
Nota Nominale: Mi3 +4.5/16
Fonditore ed anno: Daciano Colbachini e Figli - Padova 1984
Peso: 930 Kg
Diametro: 1143 mm
Tipologia: Ottava cal.
Mezzana:
Nota Nominale: Re3 -2/16
Fonditore ed anno: Daciano Colbachini e Figli - Padova 1920
Peso: 1327 Kg
Diametro: 1305.5 mm
Tipologia: Ottava°.
Mezzanona:
Nota Nominale: Do3 +3.5/16
Fonditore ed anno: Daciano Colbachini e Figli - Padova 1920
Peso: 1327 Kg
Diametro: 1474 mm
Tipologia: Ottava°.
Grande:
Nota Nominale: Sib2 +1/16
Fonditore ed anno: Daciano Colbachini e Figli - Padova 1920
Peso: 2840 Kg
Diametro: 1669 mm
Tipologia: Ottava cresc.
Gemona prima del 6 maggio 1976
DVD, 2012, b/n e col.; 120 min. - Con saggio introduttivo di Mauro Vale.
In collaborazione con il Comune di Gemona del Friuli e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Gemona prima del 6 maggio 1976 comprende tutti i film noti girati a Gemona nel mezzo secolo che va da La sentinella della Patria di Chino Emarcora (1927) alla Giornata di mercato di Pietro Londero a ai Castelli del Friuli di Eraldo Sgubin (primi mesi del 1976). Alcuni dei filmati sono inediti; quelli precedentemente pubblicati in VHS sono stati sensibilmente migliorati dal punto di vista visivo e sonoro grazie a nuovi riversamenti dagli originali.
In Cammino con Sant'Antonio a Messina 31 maggio 2019 - parte 1
31 maggio 2019 A PALAZZO ZANCA IL CONVEGNO “IN CAMMINO CON SANT’ANTONIO PEREGRINANDO LUNGO L’ITALIA DALLA SICILIA A PADOVA”
L’assessore al Turismo Dafne Musolino ha introdotto stamani a Palazzo Zanca i lavori del convegno “In Cammino con Sant’Antonio peregrinando lungo l’Italia dalla Sicilia a Padova”, evidenziando che “Per la devozione della nostra città a Sant’Antonio, per le testimonianze storiche del suo passato, le reliquie, il pozzo realizzato dallo stesso Santo nella chiesa dell’Immacolata sul viale Boccetta e per quel grande sentimento di affetto che tutti i messinesi nutrono verso il Santo, quest’anno Messina diventa protagonista in quanto tappa del Cammino”. Sono seguiti i saluti del viceprefetto Katia Minutoli; del delegato del rettore dell’Università degli Studi di Messina Filippo Grasso; dell’assessore alla Cultura di Gemona del Friuli Flavia Virilli; del presidente della Provincia di Padova Fabio Bui; del sindaco di Milazzo Giovanni Formica; del funzionario della Città Metropolitana di Messina Ferdinando Barone; di padre Giuseppe Catalano dell’OFM Conv, guardiano del convento di San Francesco all’Immacolata; di padre Mario Magro rettore della Basilica Santuario di Sant’Antonio; di Franz Riccobono del Consiglio Regionale dei Beni Culturali della Regione Sicilia; e di don Roberto Fucile incaricato regionale Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della CEI. Sul tema “Con Antonio dalla Sicilia verso Padova: 1221 – 2021” sono intervenuti Alessio Bui coordinatore del progetto CAMSAnt con “Il progetto del CAMSAnt da Capo Milazzo a Padova via Messina e Assisi”; Luciano Catalioto medievista UniMe con “Messina in età sveva 1194 – 1266”; padre Alessandro Ratti dell’OFM Conv teologo con “Antonio itinerante e il PRIMO cammino da Messina a Assisi”; Marco Grassi storico LUMSA con “Sant’Antonio nel Meridione d’Italia, una devozione che supera i secoli”; e le antropologhe UniPd Donatella Schimdt e Vanna Napolitano con “La devozione contemporanea a Sant’Antonio di Padova”.