Apre il Parco Archeologico Naturalistico di Longola, un viaggio nella storia lungo 3.500 anni
Ha aperto le sue porte il Parco Archeologico sorto sull’area in cui nel 2000 fu rinvenuto il villaggio perifluviale di Longola del XV sec. a.C. , definito dagli studiosi “la Venezia della protostoria”. È stato ricostruito uno spaccato del villaggio protostorico, con la riproduzione di due capanne poste su un isolotto delimitato e isolato dall’acqua mediante palizzate; sono state inoltre realizzate strutture a supporto quali aree per laboratori, birdwatching, orti e serre didattiche, oltre alla passeggiata lungo il fiume Sarno, aree giochi e pic-nic. Il Direttore del Parco Archelogico di Pompei, Massimo Osanna: “Se ci sono le condizioni potremo portare qui, in un’apposita area museale, anche i tanti reperti che sono stati trovati, a cominciare dalle straordinarie canoe monossili”. La soddisfazione del Sindaco di Poggiomarino, Leo Annunziata, e della Consigliera Delegata UNESCO della Città Metropolitana, Elena Coccia: “Abbiamo già inserito Longola nei nostri itinerari che a marzo saranno presentati a Miami”.
Longola: la Venezia della protostoria
Longola. Poggiomarino (Na)
si precisa che il sito archeologico attualmente è interrato.
Il video è una produzione di Archeochannel (tutti i diritti riservati).
Per sapere di più del sito archeologico.
Anche se del sito di Longola si aveva già notizia da una pubblicazione dell'Accademia dei Lincei del 1903, la riscoprta nel 2005 dell'insdiamento ha suscitato vasto interesse tra gli studiosi dell'età del Bronzo. Il villaggio fu abitato senza soluzione di continuità almeno dal XVI-XV sec. fino al VII a. C., quando i Sarrasti abbandonarono l'area più che per l'ennesima sua alluvione. L'ultimo abbandono fu quello definitivo perchè proprio sul finire del VII secolo a. C.si era determinato un processo di urbaizzazione nella media valle del Sarno dopo la fondazione di Nuceria da parte degli Etruschi che cercavano di arginare la colonizzazione greca dell'Italia meridionale. La comunità terramaricola abitava isolotti sui quali aveva costruito capanne poggiate su palafitte. Delle capanne si sono ritrovati l'alzato delle pareti, i pavimenti ed i focolari. L'interno delle capanne era tenuto al riparo dall'umidità con strati di pomici e limo. I canali che si insinuavano tra gli isolotti della laguna fluviale erano percosi con imbarcazioni di legno, delle quali si conservano due esemplari. Gli argini dei canali erano rinforzati con tronchi d'albero, conficcati verticalmente sul fondo lagunare. L'acqua ci ha conservato i tronchi e questo fatto non solo ha consentito l'esatta datazione dei reperti col metodo dendrocronologico, ma ha fatto dire al Prof. Renato Peroni che si è avuta finalmente la prova della presenza delle terramare anche nel Mezzogiorno d'Italia. Nell'insdiamento di Longola si lavoravano l'ambra e i metalli che venivano commerciati nell'emporio fluviale fino a raggiungere posti assai lontani da esso .
Per sapere di più del gruppo archeologico Terramare 3000
terramare3000.it Via IV Novembre n.3 c.ap. 80040 Poggiomarino (NA)
Tel./Fax 081 528 4104 email info@terramare3000.it
Il Gruppo Archeologico Terramare3000 è sorto a Poggiomarino nel 2003,dopo la scoperta del Villaggio protostorico d i Longola, a Poggiomarino. Si è dato il compito di individuare e valorizzare i siti archeologici dell'intera Valle del Sarno, di diffonderne le conoscenze e di promuoverne la fruizione. Aderisce ai Gruppi Archeologici d'Italia, al Forum Europeo delle Associazioni per i Beni Culturali, al Koinè, Forum delle Associazioni dei Paesi del Mediterraneo, all'Associazione Regionale Amici del Sarno, e a Libera. Nomi e numeri contro le Mafie. Ha al suo attivo diverse collaborazioni con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Adesione alla Settimana della Cultura, con l'apertura al pubblico del sito di Longola, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Pompei, alle Giornate Europee per il Patrimonio, alle Giornate Nazionali di Archeologia Ritrovata), con le Soprintendenze Archeologiche di Pompei e Salerno, con la Regione Campania, con l'Ufficio Scolastico Regionale, con la Provincia di Napoli e di Salerno, col Comune di Poggiomarino, con il quale ha stipulato una Convenzione per la gestione di un percorso fra il fiume Sarno e il sito Archeologico di Longola. Il Gruppo Archeologico coopera attivamente con l'Ente Parco Regionale del Fiume Sarno, fin dalla sua costituzione, partecipando al tavolo istituzionale di concertazione e determinando la progettazione di interventi qualificati, in collaborazione con gli altri attori istituzionali. Ha predisposto per le scuole un Viaggio nell'Antica Terra dei Sarrasti per farne ammirare il Patrimonio Culturale, ancora poco conosciuto, attraverso vari itinerari di epoca diversa. Ha al suo attivo diversi cicli di conferenze e convegni di studio, in cui sono intervenuti studiosi di fama nazionali; ha progettato e condotto diversi laboratori di archeologia sperimentale, passeggiate sul fiume Sarno con gli studenti, numerosi pubblicazioni multimediali, curato un servizio di animazione ed accompagnamento al sito archeologico e al percorso archeofluviale di Longola. Studia e conduce ricerche, oltre che sulla storia archeologica del territorio (di cui ha in programma una prossima pubblicazione), anche sulle tradizioni popolari e sul patrimonio demoetnoantropologico.
Spot Sito Archeologico Longola 1080p HD
Video presentazione Longola
Antiquarium di Boscoreale, al via la mostra sul villaggio protostorico di Longola
Domani presso l’Antiquarium di Boscoreale aprirà la mostra, realizzata dal Parco Archeologico di Pompei, “Il villaggio protostorico di Longola” (Poggiomarino). Il sito protostorico di Longola fu scoperto casualmente nel 2000 durante i lavori per la realizzazione dell’impianto di depurazione di Poggiomarino-Striano. Lo scavo condotto dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei ha messo in luce un insediamento perifluviale frequentato dalla media Età del Bronzo fino al VI sec. a.C., unico per l’ Italia meridionale. L’abitato, al centro della valle del Sarno, godeva di una posizione strategica, ben collegata con i comprensori limitrofi e con la costa e sorgeva in ambiente umido, su isolotti artificiali circondati da canali per gli spostamenti interni ed esterni. Le abitazioni erano costituite da capanne diverse per orientamento, forma e per articolazione degli spazi.
L’acqua, che ha sempre caratterizzato la vita del villaggio, ha consentito la straordinaria conservazione di materiali deperibili delle abitazioni e delle infrastrutture. La mostra espone reperti connessi alle principali attività produttive, e non solo, dell’abitato di Longola: la produzione artigianale (lavorazione di legno, osso e metallo), la filatura e la tessitura, gli ornamenti personali, il sentimento religioso. Sono inoltre esposte per la prima volta al pubblico due piroghe monossili rinvenute nell’area della darsena del villaggio, alcuni esemplari di mangiatoie per animali e ruote di carro, viva testimonianza della vita quotidiana degli abitanti di Longola. La mostra resterà aperta fino al 18 gennaio 2020.
Storia della scoperta del sito archeologico di Poggiomarino
Storia della scoperta del sito archeologico di Poggiomarino. Una dettagliata ricostruzione di quello che era il territorio nell'era protostorica.
Longola. Inaugurazione Parco Archeologico
saraci
Longola Interramento 1 di 3.MOD
Manifestazione a difesa del villaggio preistorico di Longola, Poggiomarino
Longola. Intervista Carmine Ferrara di Amici del Sarno
Longola (Poggiomarino). Intervista Carmine Ferrara dell'associazione Amici del Sarno
Una nuova primavera per Longola, il percorso archeo-fluviale
Scavi archeologici rinvenuti a Napoli.
Successo degli Itinerari della Città Metropolitana di Napoli al Salone Mondiale dell’UNESCO di Siena
La Consigliera Delegata Elena Coccia: “Partire dai Siti cha hanno già ricevuto il sigillo UNESCO - il Centro Storico di Napoli, i siti archeologici di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, Nola con i suoi Gigli - per valorizzare tutto il patrimonio storico-artistico e culturale dell’area metropolitana: Cimitile e le sue Basiliche Paleocristiane, i Campi Flegrei, Liternum, Boscoreale con l’Antiquarium, Poggiomarino con il suo sito protostorico di Longola, Striano e le sue tombe, Terzigno con le Ville Rustiche e i suoi Musei, i Comuni del Parco Nazionale del Vesuvio, Agerola e i Monti Lattari, i Siti Reali Borbonici”. Il programma di itinerari che la Città Metropolitana di Napoli ha presentato al WTU è stato accolto con grande successo dai visitatori e dai buyers e tour operators internazionali. Il plauso del Sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni. Il Consigliere Metropolitano Delegato, Rosario Ragosta: Occasione per inversione di rotta per territori come Liternum.
La Città Metropolitana ha anche organizzato due convegni, nel corso dei quali il Generale Curatoli ha illustrato il Grande Progetto Pompei e il Presidente Alessandro Manna, ha presentato ufficialmente il progetto di candidatura a Bene Patrimonio dell’Umanità per le Residenze Borboniche.
Presenti a Siena anche il Delegato per l’UNESCO della Regione Campania, l’ambasciatore Francesco Caruso, e il professor Luigi Petti, Segretario generale di ICOMOS, il Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti Unesco.
Villa Regina ed Antiquarium di Boscoreale
Un filmato sugli scavi archeologici di Boscoreale, realizzato mediante un estratto di un documentario di Alberto Angela e uno di Pompeii Sites
IL TEMPIO DI VENERE BY NICOLETTA
IL TEMPIO DI VENERE BY NICOLETTA
PULSANO: REPERTI ARCHEOLOGICI IN MARE, LA SCOPERTA DI MATTACCHIERA
PULSANO: REPERTI ARCHEOLOGICI IN MARE, LA SCOPERTA DI MATTACCHIERA
O zi obisnuita in Pompei i scavi
filmarea a fost facuta ieri la ora 12-16
Capua, 5 ott.14 - Tre perle antiche della Terra di Lavoro
Eduardo Carbone da Buenos Aires : sorprendente, che belle immagini, che bei posti, quanto, ma quanto c'è in italia da scoprire, mi fa veramente male, mi angoscia tanta impotenza in confronto a tale arte, storia e bellezza. Senza dubbio questa è la vostra forza, la storia e l'arte che c'è in tutta l'Italia, sorprendente.
Pare che la prostituta sia lui.
via YouTube Capture
Pompei Affreschi e Mosaici di gio co.wmv
Pompei part one
Pompei sorge su un altopiano di formazione vulcanica, sul versante meridionale del Vesuvio, a circa 30 metri sul livello del mare ed a breve distanza dalla foce del fiume Sarno, in una suggestiva posizione, decantata in epoca romana anche da Seneca. La mancanza di sorgenti o corsi d'acqua sull'altopiano impedì il suo popolamento nelle epoche più remote, anche se nel corso dell' VIII secolo a. C. nella vicina valle del Sarno si erano formati alcuni insediamenti , come testimoniano numerose tombe a fossa.
La popolazione che fondò Pompei era sicuramente osca, ma è dubbio se il nome stesso della città derivi dal greco o dall'osco.
Semper Fidelis - Tribute to Aniello