Luoghi di Sicilia nel tempo – Castelluccio e Casmenai siti archeologici
Queste immagini provengono dal mio archivio personale che ho realizzato nel corso degli anni e che vogliono mostrare i cambiamenti nel territorio, nelle città e nei piccoli borghi che si sono avuti nel corso degli anni.
UNA VISITA AL CASTELLUCCIO
NOTO ANTICA
Il Monte Alveria ha ancora molte cose da raccontare sull'antica Noto, sin dal suo primo insediamento preistorico. Quello che è possibile visitare è solo una minima parte di quanto miracolosamente si è conservato, nonostante il terribile terremoto del 1693 abbia raso al suolo ogni emergenza architettonica. Noto Antica merita più di 29 minuti in video, merita una visita.
SICILIA ANTICA - 2 - CASTELLUCCIO DI GELA
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Noto Antica, Sicilia
Loc: 36°56'43.98N 15° 1'23.71E
Noto Antica ovvero Netum, è l'antico abitato di Noto distrutto a seguito del terremoto dell'11 gennaio 1693. Municipium sotto il dominio dei Romani, capovalle dalla dominazione araba in poi e fregiata del titolo di civitas ingegnosa da Ferdinando il Cattolico, fu patria di molti elementi di spicco fra il XIV e il XVI secolo, nonché uno dei principali centri culturali, militari ed economici della Sicilia sud-orientale. Circondata da imponenti mura (molte delle quali ancora in piedi) e da profonde vallate del monte Alveria, non fu mai presa con la forza. Solo il violento terremoto del 1693 riuscì a distruggerla, causando nel Val di Noto oltre 60 mila vittime.
[Fonte wikipedia
Music thanks to
Seysey - Dust of Time (rights owner)
Contrada Castelluccio-La strada della vergogna
Reportage/Inchiesta sulla contrada su citata; una vera e propria discarica a ciel sereno. Tutti i commenti su questo video mi sembrano superflui.
MISSIONE SEGRETA - IL CASTELLUCCIO DI GELA
Ciao a tutti ragazzi, io sono Roman e oggi vi mostrerò un posto molto vicino a Gela
IL CASTELLO SVEVO, detto il castelluccio di Gela, un castello molto antico dai mille misteri.
Il Castello è stato costruito utilizzando la calcarenite gilla ea grandi blocchi di calcare bianco che danno all'intera struttura un aspetto davvero gradevole ed imponente, si presenta inoltre privo di decorazioni e merletti, caratteristiche che ne esaltano maggiormente la sua funzionalità.
Spero che questa missione segreta con i miei amici vi sia piaciuta, fatemi sapere nei commenti, lasciate un like e condividete! :)
alla prossima!
Video registrato con gopro hero 5 black
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Gela terra di Tesori
Il video è stato realizzato in soli tre giorni, grazie alla collaborazione di giovani studenti, abbiamo presentato alcuni aspetti del territorio di Gela. I giovani avanzano lungo la strada del tempo, man mano i vecchi devastatori vengono eliminati dal tempo, i giovani dovranno riappropriarsi dei valori contenuti nel paesaggio, nella natura, nell'archeologia.
Le scene più forti sono state quelle di volare assieme a 60 cicogne nella Piana di Gela, un' esperienza unica, che può essere vissuta solo nella piana di Gela.
Gela, rinvenuta necropoli del quinto secolo
SCAVI LUCUS FERONIAE (CAPENA - ROMA) 1953
VALLE DEI TEMPLI E SCAVI
Le terme e l’agorà superiore, le nuove scoperte della Valle dei Templi saranno presto fruibili ai visitatori. Lo annuncia il direttore del Parco, Giuseppe Parello. Sappiamo per certo che le Terme pubbliche, ad un certo punto, sono state defunzionalizzate e la zona è stata utilizzata per altre finalità. Non una necropoli, ma è stata utilizzata per le sepolture dice Parello.
Mineo - Visita ai resti del castello Ducezio
Mineo, città di fondazione sicula, da qui sono passati millenni di storia. Il contesto della Sicilia orientale nella fase della colonizzazione greca porta a una fuga delle popolazioni autoctone dalle coste verso l’interno dell’Isola. Nascono nuovi insediamenti nelle alture degli Iblei e degli Erei, soprattutto dal settimo secolo avanti cristo. Ecco il substrato da cui nasce la cultura della “synteleia”, l’alleanza delle tribù in una lega per resistere all’invasore che avrà come protagonista Ducezio. Era un’area molto vasta, fino a Monte Bubbonia presso Mazzarino, a ovest Mussomeli, a nord Castel di Judica, a est Catania e Lentini. Una specie di “riserva indiana” priva di accessi al mare per impedire vie commerciali dirette senza la mediazione speculativa delle colonie greche. Una situazione relativamente stabile fino al IV secolo, quando gran parte degli insediamenti siculi vengono distrutti, non sono arrivate notizie dagli storici ma gli scavi archeologici lo dimostrano.
Oggi, nonostante la ricchezza di testimonianze sui territori, non è stato progettato un percorso conoscitivo per il turismo culturale che sia capace di divulgare e far conoscere una serie di eventi di tale importanza. Il lavoro del fotografo Diego Barucco da anni ha gradualmente costruito un ricchissimo archivio di immagini e notizie sull’archeologia in tutta la Sicilia. I materiali sono accessibili a tutti attraverso la rete nel portale “siciliafotografica.it” e recentemente anche in una pubblicazione a stampa, “Sicilia dimenticata”. La visita di Diego Barucco a Mineo domenica 11 gennaio 2015 in compagnia del gruppo di escursionisti “Trazzeri Trazzeri” e della Pro Loco di Mineo è stata l’occasione per riaprire una volta tanto i cancelli dell’area verde ove si trovano i resti dell’antico castello, un’area dimenticata del paese come del resto gran parte del suo centro storico, nonostante la bellezza dei luoghi e del panorama molto vasto che da qui si ha su ampie zone della Sicilia. Attraverso il sito “Sicilia Fotografica” e altri spazi di visibilità vengono lanciati dei messaggi all’opinione pubblica e alle Istituzioni, si ricordino che, pur nei tempi notoriamente poco felici, tanta parte del patrimonio culturale arrivato fino a noi ha bisogno delle cure necessarie per essere trasmesso in eredità alle generazioni a venire, in caso contrario i posteri avranno pieno diritto a definire i nostri tempi “barbari e oscuri”, dominati da una miseria culturale che supera di gran lunga le ristrettezze economiche.
Gela, ritornano nella loro ''casa'' 18 reperti archeologici''
Canale 10 | Tg10
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Via Mantova, affiorano i resti della Gela greca
MUSEO SIRITIDE, CASTELLUCCIO: GRANDE ATTRATTORE
“Valorizzare le potenzialità di tutta l’area del Metapontino”
2018 10 25 Scoperta archeologica, emergono tombe medievali durante gli scavi in città.
Quotidiano di Gela
Luoghi di Sicilia nel tempo – Lentini e il sito archeologico di Leontinoi
Queste immagini provengono dal mio archivio personale che ho realizzato nel corso degli anni e che vogliono mostrare i cambiamenti nel territorio, nelle città e nei piccoli borghi che si sono avuti nel corso degli anni.
Norchia, la necropoli - Voglia di vivere..prima parte, di Franco's Artist
Prima parte del mio racconto sullo stato della Necropoli di Norchia, nei pressi di Vetralla, anche se sia le necropoli che i resti della città ricadono nel territorio del comune di Viterbo. Si dice di tutto, perduta, fantasma, sospesa? Io direi semplicemente che ha voglia di vivere..Tanti sono coloro che manifestano interesse per salvaguardare il sito. Il tempo ci dirà la verità.. Oggi è abbandonata, priva di tutele e per nulla valorizzata. Una volta entrati si vive una grande e splendida avventura come l'ho vissuta io per girare, riprendere e raccontare questo film documentario..Eppure, è un affascinante sito archeologico preistorico, etrusco, romano e medievale poco conosciuto dai più ma che vale sicuramente la pena scoprire. Da anni, il sito aspetta risposte alle promesse. Nel frattempo è terreno fertile per atti di vandalismo di ogni genere. Non credo che Norchia meriti tutto questo. Trovandosi all'interno, sembra sentire un lamento.. HO VOGLIA DI VIVERE.. Oltre alla seconda parte e le conclusioni, seguiranno entro breve tempo testimonianze reali su ciò che sarà l'evolversi per tutelare e salvaguardare la Necropoli..
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La Tuscia Etrusca
Gli scavi archeologici nella campagna di Tuscania, tra tombe e misteri le tracce antiche degli Etruschi. La necropoli della Madonna dell'Olivo a Tuscania. Necropoli etrusca Ara del Tufo.
Locri - Moschetta - Commemorazione archeologo Paolo Orsi.
Si è svolta a Moschetta alla presenza delle autorità civili la cerimonia commevorativa dell' Insigne Archeolo Paolo Orsi che aveva fissato momentaneamente la sua dimora in un Palazzo di Moschetta in una sua campagna di scavi a Locri.