Bressanone, Inverno 2018 - Brixen, Winter 2018
Qualche breve scorcio dei mercatini di natale di Bressanone durante un'abbondante nevicata.
Buona visione e grazie!!
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Abbazia di Novacella e Duomo di Bressanone - Augustiner Chorherrenstift Neustift und Brixner Dom
Varna e Bressanone (Bolzano) - L'Abbazia agostiniana di Novacella, Augustiner-Chorherrenstift Neustift, si trova nelle vicinanze di Bressanone è una delle più prestigiose abbazie del nord Italia e dell'Arco Alpino, oltre che un grandioso complesso di edifici religiosi e civili. Nel maggio del 1956 papa Pio XII ha elevato la chiesa abbaziale alla dignità di basilica minore.L'Abbazia di Novacella è il più grande complesso conventuale del Tirolo. Fondato nel 1142, fin dall’inizio il convento era concepito come grande istituzione autonoma, dedita a svariate attività. Se un tempo era anche ospizio per i pellegrini, oggi diverse imprese, tutte economicamente autonome, sono legate al convento, dall’agricoltura alla viticoltura, dall’erboristeria alla cantina vinicola, dalla centrale elettrica al centro culturale e di formazione.
Messa a Bressanone per i 50 anni della Diocesi
Castelli Del Tirolo: Guida all' Abbazia Di Novacella - Travel & Discover
Il convento di Novacella è stato fondato nel 1142 dal vescovo della diocesi di Bressanone beato Hartmann, già preposito dell'abbazia di Klosterneuburg, con l'aiuto del burgravio di Sabiona Reginbert e della sua consorte Christina. L'Abbazia di Novacella appartiene alla Congregazione Lateranense Austriaca dei Canonici Regolari di San Agostino.
Le campane di Bressanone (BZ) / Die Glocken von Brixen - Parrocchiale - Suonata festiva e battiore
Bressanone - Brixen (BZ)
Chiesa parrocchiale di San Michele
6 campane (5 + campana dell'agonia) campane in Si²
Accordo Parsifal + ottava e decima minore
Luigi Colbacchini - Trento 1922
Re⁴ (campana dell'agonia) Carlo Chiappani - Trento 1899
Sistema: Slancio Tirolese
Carillon di 43 campane in Do⁴
Scala cromatica Do⁴-Fa#7 oppure scala cromatica Do⁴-Sol7 senza il Do#⁴
Eijsbouts - Asten 2007
[1:18] Distesa delle 4 minori per la messa festiva delle 9
Domenica 4 agosto, 8:55
[3:27] Battiore delle 16
[3:58] Battiore delle 17
Mercoledì 7 agosto
Benedetto XVI lascia Bressanone
L'attesa davanti al seminario. 11-08-2008
Immagini girate da Paparatzifan.
Tomasi, il nuovo vescovo di Treviso in versione (quasi) Rock and roll
Il tempo di giungere al termine della cerimonia di ordinazione, sabato scorso nel Duomo di Bressanone, e il nuovo vescovo di Treviso Michele Tomasi è già diventato uno dei presuli più social dItalia. Battezzato ormai a suon di like e condivisioni: il vescovo con la chitarra.A fare il giro del web grazie a Facebook con quasi 10 mila visualizzazioni, un video pubblicato ieri, dove si vede il nuovo vescovo di Treviso nel giardino del seminario maggiore di Bressanone, nel corso del gremito rinfresco, abbracciare sotto il sole una chitarra e agguantare il plettro (Video di Davide Cigana dal profilo di Enrico Renosto) L'articolo
Le campane di Bressanone (BZ) / Die glocken von Brixen - Duomo - Angelus festivo e battiore
Bressanone - Brixen (BZ)
Duomo di Santa Maria Assunta e San Cassiano
8 campane (6 + campana dell'agonia in Re#⁴ + campana dell'orologio in Do#⁵) in La²
Accordo Salve Regina + ottava e decima
Luigi Colbacchini - Trento 1922
La² Johann Grassmayr - Innsbruck (A) 1838
Do#⁵ Hofer - Lana (BZ) 1582
Sistema: 6 maggiori Slancio Tirolese
Campana dell'agonia a slancio
Campana dell'orologio fissa
[1:10] Distesa a 3 riprese del Do#³ per l'angelus festivo
Domenica 4 agosto
[2:59] Battiore delle 17
Mercoledì 7 agosto
Inoltre è presente una campana a slancio manuale sul campaniletto a destra della facciata, visibile a 1:05
Il Seminario Maggiore di Selvazzano da ancora problemi
Tratto da Zw Ch News edizione del 21 02 2017
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Il sostegno della Chiesa di Bolzano agli uomini in difficoltà
Il sostegno della Chiesa di Bolzano agli uomini in difficoltà
Santuario Nostra Signora dell' Agostina | Riccò del Golfo | La Spezia (Italy)
Il santuario di Nostra Signora dell'Agostina è un edificio religioso sito nella frazione di Valdipino a Riccò del Golfo di Spezia, nella media e bassa val di Vara in provincia della Spezia. La chiesa è posizionata a circa 300 metri sul livello del mare in posizione isolata, immersa tra la vegetazione boschiva.
A volere un primo luogo di culto fu Agostina Bernabone, vedova di Giovanni Maria Mazaschi e nativa del borgo di Vadipino, che proprio per volontà testamentarie del defunto coniuge ereditò, nel 1528, una porzione boschiva nella località Tra la costa, sopra la piana del torrente Riccò, nella podesteria di Ponzò. Il piccolo oratorio fu intitolato alla Madonna di Loreto.
Nel 1532 la donna fece richiesta alla diocesi di Luni-Sarzana di usufruire del diritto di patronato che, tra le varie concessioni, permetteva alla donna, e quindi ai suoi eredi, la scelta di nomina di un cappellano e di amministrarne gli eventuali beni derivanti dalle offerte e donazioni.
Ciò causò una sorta di invidia al locale parroco di Santa Croce in Riccò, don Bartolomeo Costa, forse anche per il sempre crescente numero di fedeli diretti all'oratorio, e quindi delle relative donazioni nelle casse della famiglia Mazaschi, tanto che il prete decise di sporgere una formale denuncia al vescovo sarzanese. La questione legale e spirituale tra il religioso di Riccò e Agostina Bernabone fu ampiamente dibattuta a Genova - sede scelta dalla Santa Sede con la nomina del delegato Antonio Carrega, canonico della chiesa metropolitana genovese - con interminabili interrogatori, testimonianze, denunce e contro denunce, processi, sentenze e relativi appelli.
La sentenza definitiva arrivò dopo ben cinque anni di dibattimenti e diede pienamente ragione ai diritti acquisiti e concessi dal vescovo sarzanese ad Agostina e all'unico figlio Bartolomeo. Da allora il luogo di culto è conosciuto semplicemente come chiesa o santuario dell'Agostina e tale denominazione è stata tramandata sino ad oggi, offuscando, involontariamente, la primaria intitolazione alla Madonna di Loreto.
Con la morte di Agostina Bernabone il patronato passò al figlio Bartolomeo e quindi ai due figli Antonio (deceduto prematuramente senza eredi) e Giovanni Maria Mazaschi. Quest'ultimo, presi i voti, sarà vice rettore dal 1568 al 1570 della parrocchiale di San Giovanni Battista in Valdipino e amministratore della chiesa dell'Agostina fino al 1606 quando, per motivi sconosciuti, decise di rinunciare ai diritti di patronato in favore della locale confraternita di San Michele Arcangelo e di trasferirsi a Lumarzo, in provincia di Genova e nell'allora arcidiocesi di Genova, dove fu nominato parroco della chiesa di Santo Stefano in Pannesi nello stesso anno.
Con la cessione alla confraternita, formalmente dal 1607, il piccolo luogo di culto conobbe un nuovo slancio architettonico: la primaria struttura verrà infatti quasi demolita con l'aggiunta di un nuovo fabbricato che diede vita ad una chiesa a due navate di forma e dimensioni uguali. Tra il 1701 e il 1750 avverrà una nuova rivisitazione dell'edificio, che definitivamente assunse le forme e i volumi odierni, con la commissione di un nuovo altare marmoreo (sullo stile di quello del santuario di Nostra Signora di Soviore a Monterosso al Mare), e del rifacimento del pavimento, del coro, del campanile e relative campane. (FONTE WIKIPEDIA)
Musica:
Take me to Church - Hozier - Fingerstyle Guitar Cover
16/03/2018 - S. Messa nella solennità dei Ss. Patroni di Gorizia - Presiede mons. Carlo Redaelli
S. Messa nella solennità dei Ss. Ilario Vescovo e Taziano Diacono, patroni di Gorizia - Gorizia, Chiesa Metropolitana, 16 marzo 2018.
Riprese di Luciano Stobil, si ringrazia Telemare per il montaggio.
Via Velturno 16 Bressanone,
A
L' Abbazia di Novacella, Varna (BZ)
L' Abbazia di Novacella, Varna (BZ)
Music: Ever Mindful (excerpt) - Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0 License
Messa in Duomo 2018 - Discorso presidente sezione di Milano.
Il discorso ufficiale al termine della S. Messa tenuto tradizionalmente dal presidente della sezione di Milano Luigi Boffi.
TORNEO DIOCESANO ORATORI PAVIA - DON ROSARIO CHIRICO
Dalla Parrocchia San Carlo Borromeo di Pavia, il Parroco Don Rosario Chirico, presenta l'attività estiva e in particolare il Torneo degli Oratori della Diocesi di Pavia, che si svolge in contemporanea nei vari oratori del territorio diocesano in alcune serate.
Treviso, la protesta in Piazza Duomo contro i Benetton a un anno da Ponte Morandi
Striscioni, flash-mob e slogan di protesta: a Treviso stamattina, mercoledì 14 agosto, è andato in scena un sit-in contro la famiglia Benetton a un anno esatto dalla tragedia di Ponte Morandi a Genova
Saluti. Laura Moro, Maria Vittoria Marini Clarelli, Maura Picciau
Saluti. Laura Moro, Maria Vittoria Marini Clarelli, Maura Picciau
Il 15 giugno 2015 l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ICCD ha organizzato, a Roma il seminario di studio “La catalogazione dei beni demoetnoantropologici materiali e la scheda BDM 4.00”: un’occasione per presentare la nuova normativa BDM di versione 4.00 e per riflettere sulla definizione dei beni demoetnoantropologici materiali e sul campo di applicazione della scheda.
La nuova versione della scheda, prodotta da un gruppo di lavoro specialistico entro un tavolo istituzionale costituito dall’ICCD alla fine del 2012, attualmente rilasciata nel SIGECweb ( è allineata alla Normativa trasversale 4.00 e presenta una maggiore congruità rispetto ai tratti specifici dei beni culturali demoetnoantropologici nel loro complesso e una maggiore coerenza con la normativa BDM-Beni demoetnoantropologici immateriali 4.00.
Al seminario hanno partecipato funzionari dell’ICCD e componenti del gruppo di lavoro specialistico che operano in campo museale e territoriale.
Programma del seminario:
1. Saluti
Laura Moro, Direttore Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
Maria Vittoria Marini Clarelli, Direzione generale Educazione e ricerca
Maura Picciau, Direttore Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia
2. Roberta Tucci, ICCD
I beni demoetnoantropologici materiali: stabilmente dati o frutto di contestualizzazioni culturali?
3. Maria Letizia Mancinelli e Roberta Tucci, ICCD
Dalla ‘nuova generazione’ di normative ICCD di versione 4.00 alla scheda BDM 4.00
4. Daniela Perco, Museo etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi
L’applicazione della scheda BDM in un museo provinciale
5. Loretta Paderni, Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”
L’applicazione della scheda BDM in un museo di etnografia extra-europea
6. Alberto Groff, Provincia autonoma di Trento
L’applicazione della scheda BDM in un contesto territoriale
7. Diego Mondo, Regione Piemonte
L’applicazione della scheda BDM: qualche ipotesi di programmazione regionale
Riprese video: Stefano Sestili
Montaggio: Fabrizio Magnani
Edizione: ICCD, giugno 2016
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