La Piana di Marcesina - Lungo il vecchio confine
Marcésina (lingua cimbra Merck-wisen) conosciuta anche come Piana di Marcésina è un vasto pianoro situato nella parte nord-est dell'Altopiano dei Sette Comuni, tra la provincia di Vicenza e la provincia di Trento. Per la sua orografia e per il clima rigido viene denominata la Finlandia d'Italia infatti è nota per essere il luogo più freddo del Veneto e probabilmente d'Italia.
La gran parte della piana si trova in Veneto, nel territorio del Comune di Enego, interessando anche i Comuni di Foza, Gallio ed Asiago. La parte settentrionale ricade invece entro gli ambiti amministrativi del Comune di Grigno, in Trentino-Alto Adige. E’ stata per molti anni terra di frontiera con la controversa linea di confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l'Impero Asburgico. Questione risolta con un trattato internazionale e la posa dei cippi nel 1751/52.
SCI DI FONDO NELLA PIANA DI MARCESINA (Visit Marcesina)
La piana di Marcesina è un vasto pianoro situato nella parte nord-est dell'Altopiano dei Sette Comuni, tra la provincia di Vicenza e la provincia di Trento. Per la sua orografia e per il clima rigido viene denominata la Finlandia d'Italia.
Durante l'estate si possono percorrere i numerosi itinerari per la mountain bike e per il trekking, mentre nella stagione invernale i sentieri si trasformano in un sistema di piste per lo sci nordico. Sono presenti anche itinerari per le passeggiate con le racchette da neve. Il sentiero dei Cippi conduce invece ai Castelloni di San Marco, un labirinto costituito da una serie di passaggi tra canyon, intervallati da almeno un centinaio di incroci o bivi e resi percorribili nel 1915-18 dai soldati italiani.
ENEGO PRIMA DELLA GRANDE GUERRA
ANALISI DI UNA FOTO DELLA PIAZZA, LE CASE, LA GENTE, IL CONTESTO. SEMPRE GRAZIE A ROBERTO GABRIELI.
Gambe in spalla - Cima Caldiera, Monte Ortigara (sentiero CAI 841, 840)
Gambe in spalla - un cuore, due zaini è un progetto amatoriale ideato da Silvio e Lorenza, due ragazzi che vogliono condividere con altri amanti del trekking le loro esperienze in montagna. I video, composti da foto e spesso anche da frammenti di riprese, mirano alla condivisione delle informazioni base che sono necessarie qualora vogliate intraprendere gli stessi percorsi naturali. Una cartina con traccia gps, indicazioni su dove parcheggiare e punti notevoli dell'itinerario sono presenti fin all'inizio, mentre un riepilogo sulla durata (pause escluse), i km percorsi e il dislivello si trovano alla fine di ogni video.
Il percorso inizia dall’ampio parcheggio di piazzale Lozze, raggiungibile da una strada asfaltata solo in parte e molto maltenuta nelle parti sterrate. Dal piazzale si sale lungo la strada militare fino alla base di Cima Caldiera, dove si possono visitare i magazzini e i depositi italiani recentemente restaurati (consigliata una torcia elettrica). Salendo verso la cima, si può fare una breve deviazione per ammirare l’impressionante panorama a strapiombo dall’Osservatorio Torino. Proseguendo, si arriva nei pressi del fronte delle trincee italiane e in cinque minuti alla sommità di Cima Caldiera. Consigliamo caldamente di intraprendere la discesa che attraversa dapprima Pozzo della Scala e si inerpica poi sul versante orientale dell’Ortigara, collegandosi alla ferrata che segue Passo dell’Agnella e porta dritta alla cima del monte. Si giunge così al cippo austriaco e, seguendo la cresta, alla famosa colonna mozza eretta dagli Alpini (per chi desidera, è possibile una breve deviazione lungo il sentiero CAI 839 fino alla campana dell’Ortigara).
Per completare l’anello, bisogna discendere lungo il Sentiero Tricolore, passando per Baito Ortigara, fino alla Chiesetta del Lozze, per poi proseguire fino al parcheggio. Nonostante quest’ultima parte sia la più frequentata, in senso inverso, da chi intende raggiungere solo il Monte Ortigara (sentiero CAI 840), è la parte meno suggestiva dell’intero percorso.
Di tutti gli itinerari dell’Altopiano, questo è sicuramente il più notevole da un punto di vista storico e paesaggistico.