Sentiero della Pace - Teil 2 - Presenagruppe
Fortführung des Sentiero della Pace vom Teil. Wir besteigen noch einmal den Monte Tonale bevor wir uns in das Presenagebiet begeben. Es ist dies die Woche 2 unserer grossen Wanderung entlang der Front des Gebirgskrieges 1915 - 18
Il Sentiero della Pace della Lombardia
Ideato e realizzato da Giancarlo Corbellini e inaugurato da una staffetta di Alpini e di soci del CAI nel 1998 collega Livigno al Passo del Tonale lungo il fronte della Prima Guerra Mondiale unendosi al Sentiero della Pace trentino
Sentiero della Pace prima parte.mp4
Il Sentiero della Pace della Lombardia collega Livigno al Passo del Tonale seguendo il fronte della Prima Guerra Mondiale e poi prosegue come Sentiero della Pace trentino. Nella prima parte si descrivono le opere militari presenti dai laghi del Cancano al Passo dello Stelvio. E' stato inaugurato nel 1998 da una staffetta organizzata dal CAI e dall'ANA.
[IT] ???? Passo del Tonale | Museo della Guerra e Sentiero dei Fiori (reupload)
Ricarico questo vecchio video dal canale inglese, oggi vi porto a scoprire il Sentiero dei Fiori sul Passo del Tonale, ma devo dire che, nonostante le belle immagini, non è stata una delle mie escursioni preferite. Enjoy!
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N° 12 - 2013/14 - Speciali TG Giovani: Scout lungo il Sentiero della Pace
Nel mese di agosto un gruppo di scout di Trento 4 ha percorso un tratto del Sentiero della Pace. Identificato da una colomba, Il sentiero si snoda tra il Passo del Tonale e la Marmolada per circa 520 chilometri. Percorrendo strade forestali, mulattiere e sentieri si cammina lungo il vecchio confine tra l'Italia e l'Impero Austro-ungarico, su quella che fu la linea del fronte della Grande Guerra.
Partendo da Vetriolo Terme, nel comune di Levico, il gruppo di scout ha seguito il tratto di sentiero che porta alla frazione di Campestrini, nel comune di Torcegno. Le telecamere del TG Giovani in questo dodicesimo Speciale raccontano questo che non è stato un semplice giro in montagna ma un percorso nella memoria storica del Trentino.
Sentiero della pace seconda parte
Sentiero della Pace
Mountainbiking
Sentieri di guerra, sentieri di pace 2018
Trekking della rete di montagnaterapia Passaggio Chiave tra le trincee della prima guerra mondiale
Marco Patton e Gilberto Simoni insieme sul Sentiero della Pace
Il barbiere-maratoneta Marco Patton e il campione di ciclismo Gilberto Simoni, a 100 anni dal primo conflitto mondiale, hanno deciso di percorrere, a piedi e in bicicletta (per due tappe), 500 km lungo il Sentiero della Pace.
Intervista di Andrea Bianchi
Riprese e montaggio: Andrea Monticelli
TRENTINO: SUI SENTIERI STORICI E NATURALISTICI DELLA GRANDE GUERRA
Nel lungo centenario della Grande guerra Girovagando propone alcuni itinerari storici e naturalistici per rivivere le emozioni e le scoperte di un tempo.
Iniziamo dall’escursione sul monte Vignola sopra a Avio proposta dall’amico Mario Peghini, bibliotecario ed appassionato di storia che ha realizzato recentemente “Itinerari al fronte” un’opera quasi enciclopedica per l’escursionista appassionato di prima guerra mondiale.
Sul monte Baldo riviviamo l’epopea di uno scontro che ha anche significato un grande sacrificio per le popolazioni civili impegnate nella costruzione di strade, fortificazioni e manufatti di servizio che hanno cambiato il paesaggio alpino, modellandolo alle esigenze del conflitto.
Passiamo poi al Forte delle Benne in Valsugana dove possiamo ammirare un lavoro di ristrutturazione e conservazione mirabile che ha affascinato migliaia di turisti e curiosi grazie anche ai volontari dell’Associazione Chiarentana.
Il forte è figlio di un’epoca anteriore al conflitto del 1915-18 e descrive una strategia e un’architettura militare di tipo risorgimentale tanto che la struttura non è stata coinvolta nelle operazione belliche.
La seconda esperienza che viviamo ci porta da Serrada verso il Forte del Dosso delle Somme. Si tratta della Forra del lupo: in un canyon naturale è stato ricavato un camminamento difensivo molto originale e davvero curioso.
Il sentiero presenta un dislivello di circa 460 mt ed è lungo circa 4,8 km. Si snoda tra profonde gole, anfratti stretti, grotte, scalinate, passaggi a picco sulla roccia. Un percorso da cui si domina con lo sguardo la valle di Terragnolo, la cui posizione era strategica ai tempi della Grande Guerra: i tedeschi da qui controllavano l’accesso all’altopiano.
La particolare struttura militare ci viene descritta da Paolo Spagnolli, scopritore del camminamento nonché grande appassionato di storia locale, e da Fernando Larcher, autore di diverse pubblicazioni legate allo storia e all’identità dell’Alpe Cimbra.
Ci spostiamo poi a Passo del Cimirlo, alle porte di Trento, dove il monte Celva non smette di stupirci per le tante curiosità legate alla Grande guerra. Con Maurizio Fernetti, esperto accompagnatore di territorio e grande naturalista, iniziamo la nostra escursione dal Forte di Roncogno per innalzarci poi lungo la caratteristica montagna. Qui ritroviamo l’antica cinta fortificata di Trento fatta di camminamenti, fortificazioni, osservatori e un grande groviglio di caverne e tunnel sotterranei.
La nostra giornata termina sul monte Zugna, sopra a Rovereto, nella linea del fronte che opponeva le truppe alpine agli austroungarici. E’ qui che troviamo il “Trincerone” ovvero una linea difensiva dove i nemici si guardavano in faccia ad una distanza che poteva arrivare anche a soli 35 metri.
L’opera ci viene raccontata da due esperti di storia locale come Tiziano Bertè del Museo della Guerra di Rovereto e dall’architetto Alessandro Andreolli. Grazie ad un minuzioso lavoro di disboscamento è stato possibile riportare alla luce l’antico fronte di guerra e grazie ad un lavoro di ripristino e sistemazione logistica è stato ricostruito un passaggio fondamentale di questo quadro bellico che oggi è disponibile per i tanti turisti e ospiti del Trentino.
SOLO IL VENTO - CREINO
Sul Sentiero della Pace a 100 anni dallo scoppio della Grande Guerra in Trentino
Nei luoghi degli scatti con il fotografo Alberto Bregani, autore del progetto in collaborazione con Museo Storico Italiano della Guerra Rovereto e Accademia della Montagna TRENTO
Le tradizioni e la storia di Vermiglio di Marcello Serra
facebook.com/marcelloserra1950
Ad un secolo circa dagli eventi che hanno profondamente sconvolto la vita della popolazione di Vermiglio nel corso della Prima Guerra Mondiale, questo filmato vuole essere un omaggio al paese di Vermiglio e alla sua popolazione per i lutti, le sofferenze e le privazioni subite.
Il filmato illustra alcuni degli aspetti più significativi di questo meraviglioso territorio e della sua gente, descrivendone gli usi e le più note tradizioni, dedicando un doveroso richiamo agli storici eventi che hanno interessato Vermiglio e la sua Valle nel corso del primo conflitto mondiale, sul fronte di combattimento che si sviluppava in corrispondenza della zona del Tonale.
Marcello Serra
Giro dei 5 laghi
Dolomiti del Brenta - Da Madonna di Campiglio, cabinovia 5 laghi.
Un' escursione abbastanza lunga ma facile, ricca di panorami
stupendi.
Passo Paradiso (Passo del Tonale TN/BS)
Passo Paradiso (mt. 2585) è la prima tappa, partendo con la cabinovia dal Passo del Tonale, per poi raggiungere a piedi con una passeggiata non impegnativa o in seggiovia, il Ghiacciaio Presena (mt: 2738). In entrambe le tappe ci si può fermare nel ristorante in cui è possibile mangiare bene e rilassarsi. (sci estivo)
Ta Pum - il Cammino della Memoria dopo 2000 km lungo i fronti della Grande Guerra
La missione 'Ta Pum' ha coperto 2.000 km effettivi attraverso due percorsi. Il team alpinistico è partito il 24 agosto 2014 per seguire la linea dei cinque fronti di guerra (Stelvio-Adamello-Giudicarie, linea degli Altipiani, Cadore, Carnia, Fronte Giulia): 1.150 km, 53 tappe, circa 90 mila metri di ascese e discese. Il team escursionistico, partito il 12 settembre, ha toccato 850 km, con circa 27 mila metri di dislivelli, 35 tappe, lungo i luoghi più significativi dopo l'arretramento di Caporetto: Asiago, Grappa, Vittorio Veneto, Piave, Carso. I due gruppi si sono incontrati a Redipuglia per percorrere assieme la parte finale del Cammino e giungere a Trieste il 17 ottobre.
Il Cammino è stato compiuto per il centenario della Grande Guerra. “Volevamo arrivare 'dallo Stelvio al mare', come dicono gli atti ufficiali dell'epoca, e ce l'abbiamo fatta, commenta Walter Pilo, ideatore e promotore di Ta Pum. La nostra fatica è stata piccola cosa rispetto alla sofferenza patita 100 anni fa dai milioni di uomini che hanno combattuto e perso la vita per difendere la loro patria, ma andando con le nostre gambe chilometro per chilometro, paese per paese, cima per cima, trincea per trincea, abbiamo reso loro omaggio e capito ancora meglio come da quel sacrificio siano nate l'Italia e l'Europa unite di oggi. Il team alpinistico è costituito da Nicola Cozzio, Giacomo Bornancini, Gabriel Perenzoni, Gessica Spagnolli, il team escursionistico da Alex Pilo, Caporale Alessio Incagliato dell'11° Reggimento Bersaglieri Brigata Ariete e Caporal maggiore scelto Rossella Galopin del Reggimento Cavalleria Piemonte. Il Cnr ha partecipato, tra l’altro, dotando gli alpinisti di una centralina che ha consentito il monitoraggio della qualità dell’aria mediante la misura dei principali parametri atmosferici e meteorologici.
Solo il Vento | Trincee Monte Creino - HD
I backstage video di Solo Il Vento. Sul Sentiero della Pace a cento anni dallo scoppio della Grande Guerra in Trentino. 1914-2014. Il nuovo progetto 2013 di Alberto Bregani per la Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con il Museo Storico Italiano della Guerra, Rovereto e l'Accademia della Montagna, Trento | Per seguire il progetto in corso di realizzazione
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Great War 1915-18 Fortificazioni Conca del Montozzo
La zona montuosa, compresa fra il Passo Gavia e il Passo del Tonale, fu parte integrante della prima linea durante tutto lo svolgersi della Grande Guerra.
E' quindi di notevole importanza tener conto di questo particolare settore che, di fatto, rappresentava una via alternativa alla sella del Tonale sia per gli italiani sia per gli austroungarici.
La sopraccitata via alternativa era rappresentata dalla Forcellina dei Montozzo, transitata fin dall'antichità da pastori, cacciatori e contrabbandieri.
Qualche mese prima dello scoppio della guerra, il battaglione Edolo presidiava già la zona con le compagnie 50a e 52a trasformando la casermetta della Finanza in sede del comando.
In seguito si aggiunse la 245a compagnia del battaglione Val d'Intelvi, costituendo in tal modo il Distaccamento Montozzo, al comando del Capitano Negri-Cesi.
Gli uomini erano alloggiati in tende costruite sui terrazzamenti realizzati nella conca sottostante la casermetta comando; in seguito, durante l'estate dei 1915, furono iniziate e portate a termine numerose costruzioni in muratura per il ricovero della truppa, dei muli e i depositi di armi e munizioni.
Furono scavate trincee coperte, gallerie per il ricovero delle truppe, caverne con sbocchi sulla Val Montozzo dove venivano via via piazzati i pezzi d'artiglieria capaci di colpire le posizioni austriache fronteggianti, poste sulle Cocchiole, sul Comiciolo, sul Redival e su tutta la cresta fino al Torrione d'Albiolo.
Il villaggio militare del Distaccamento Montozzo fu anch'esso dotato di apprestamenti difensivi, in particolare fu scavata una trincea che, partendo dal retro della baracca comando, saliva sul dosso erboso sottostante la Punta di Montozzo. Lo scavo, profondo più di due metri, fu arginato con muri a secco e con un andamento lineare che seguiva il profilo dei dosso. Lungo tutto il tratto, rivolto verso la Forcellina di Montozzo, era stato realizzato nel muro di contenimento un gradino di circa 50cm di altezza, che consentiva ai difensori di affacciarsi sul bordo della trincea per sparare, mentre altri militari potevano transitare lungo il camminamento restando protetti dal tiro dell'avversario.
la Val di Sole d'estate
Sport, natura, cultura e tradizioni
Cent'anni dopo, ricordi di guerra, sguardi di pace -Giulia Bianchi -
“Cent’anni dopo – Ricordi di guerra, Sguardi di Pace”
è un progetto FUJIFILM Italia in collaborazione con Trentino Marketing e supportato da Montura.
Quattro fotografi, un videomaker: cinque sguardi, cinque visioni che ripercorrono i luoghi teatro della Prima Guerra Mondiale, un territorio che si distende dal Passo del Tonale sino alla Marmolada per 500 chilometri, il confine conteso tra l’esercito italiano e quello austro ungarico.
Giulia Bianchi
Videomaker backstage Simone Raso
LA GUERRA BIANCA
Quando il 24 maggio 1915 il regno d'Italia dichiarò guerra all'impero austro-ungarico, gli eserciti schierarono sui monti i rispettivi reparti: gli italiani misero in campo gli Alpini mentre gli austriaci schierarono gli Standschuetzen.
Sulle vette più inaccessibili dell’acrocoro adamellino, sulle distese innevate dei ghiacciai, in ogni angolo più remoto del fronte, una indimenticabile pagina di storia è stata scritta, col sangue, da uomini che, senza odio, combatterono per la difesa della loro Patria.
I battaglioni alpini valdostani furono coinvolti anch’essi in quella guerra che, viste le quote in gioco, prima di allora non era mai stata combattuta da essere umano.
L’Aosta ne fu interessato per circa un mese e il Val Baltea per oltre due anni!
La permanenza e l’operatività di quei soldati ha contribuito notevolmente alla costruzione di un mito ancora oggi ben presente nell’immaginario collettivo del Paese.