Giarre Uomo in preda a raptus incendia appartamento
GIARRE. Un atto di follia ha messo in pericolo la vita di numerose famiglie di un grande complesso residenziale, in via Manzoni, nel cuore di Giarre. I carabinieri e i vigili del fuoco, hanno lavorato duramente per tutta la serata di lunedì, allo scopo di evacuare le famiglie dello stabile, spegnere l’incendio e ripristinare la sicurezza del luogo. Il presunto autore, il 39enne giarrese Orazio Fichera, è stato subito individuato e arrestato in flagranza dai carabinieri della Stazione di Giarre. Dovrà rispondere dell’accusa di tentata estorsione e incendio. Tra i condomini, per fortuna, solo tanta paura ma nessun ferito. Secondo la ricostruzione l’uomo, da tempo vessava l’anziano padre convivente, obbligandolo a consegnargli il denaro per mantenere i propri vizi. Il poveretto, ormai sfinito per tutte le angherie subite, ha deciso di andare ad abitare con la figlia, lasciando da solo il suo carnefice, ma l’uomo, approfittando della bontà della sorella, che giornalmente lo riforniva di cibo e di qualche soldo, ha iniziato con insistenza a chiederle sempre più danaro, ricorrendo più volte alle minacce. Lunedì la donna stanca anch’ella di subire si è imposta al congiunto negandogli il danaro. Orazio Fichera per ripicca è tornato a casa propria ed ha dato fuoco all’appartamento fuggendo via. L’incendio dell’abitazione, collocata al terzo piano in un palazzo a cinque piani, abitato da numerose famiglie, ha rischiato di propagarsi in tutto il caseggiato e solo l’arrivo dei carabinieri e dei Vigili del Fuoco di Riposto, Acireale e Catania, ha scongiurato una tragedia. Difatti, i militari hanno aiutato le persone a lasciare le proprie case mentre i pompieri sono riusciti, dopo qualche ora, a spegnere definitivamente l’incendio. Il piromane, rintracciato ed arrestato mentre, dal vicino “Parco degli Eroi” una villetta comunale, si godeva lo spettacolo è stato rinchiuso nel carcere catanese di piazza Lanza.
di Mario Pafumi (ha collaborato Davide Bonanno)
Riposto, la Madonna subacquea
La statua della madonna che passa 10 metri sott'acqua per essere poi pescata dai sommozzatori, ogni anno a luglio
Prova ad uccidere la moglie con la benzina, lei scappa: tragedia sfiorata a Torre Archirafi
A 24 ore dalla sentenza di secondo grado che ha condannato Salvatore Capone a 30 anni per l'omicidio della moglie, bruciata viva nel 2009 davanti ai figli, tragedia sfiorata la notte scorsa a Torre Archirafi, frazione di Riposto, nel Catanese. La donna, una 49enne, si è svegliata appena in tempo per evitare che il marito desse a fuoco al letto, poco prima imbrattato di benzina.
Conferenza Riposto ed il Regno delle Due Sicilie - domenica 26 luglio 2009
Convegno organizzato dal Comitato Due Sicilie - SICILIA presso il Parco delle Kenzie a Riposto(CT) nell'ambito della manifestazione Estate Ripostese 2009
I relatori: Davide Cristaldi, Salvo Serio, Giuseppe Daidone, Elisabetta Alligo con interventi dei Prof. Franz Riccobono e Mario Giannetto