Ciclovia dell'Arno, inaugurato a Stia il tratto della sorgente
Inaugurata stamani a Stia (Ar) la parte iniziale della più grande tra le ciclovie toscane, il sistema integrato Ciclovia dell'Arno-Sentiero della Bonifica. Si tratta del cosiddetto ‘tratto della sorgente', lungo 16 km, altamente simbolico e di grande bellezza paesaggistica, che collega Stia alla zona industriale di Castel San Niccolò e Ponte a Poppi a Bibbiena, dove si congiunge al tratto già realizzato.
Al taglio del nastro ha partecipato l'assessore regionale alle infrastrutture, mobilità e urbanistica Vincenzo Ceccarelli, insieme a Lorenzo Remo Ricci (presidente Unione Comuni Montani), a Giampaolo Tellini (assessore alle infrastrutture Unione Comuni Montani Casentino), al sindaco di Pratovecchio Stia Nicolò Caleri e ai sindaci degli altri Comuni interessati.
Una bellissima giornata oggi - ha sottolinea l'assessore Ceccarelli – nonostante la pioggia. Abbiamo inaugurato i primi 16 km di quella che possiamo definire una delle più belle ciclovie d'Europa, 400 km di infrastruttura che porteranno i ciclisti ad attraversare la Toscana dalle sorgenti dell'Arno fino a Pisa, con una proiezione verso il lago di Chiusi col sentiero della Bonifica, entrando in contatto diretto con valori ambientali e paesaggistici, storici e culturali di assoluto rilievo.
Ciclovia dell'Arno: il tratto della sorgente tra Stia e Pratovecchio
L'ARNO ALLA SORGENTE
ARNO 2016, il progetto di Unicoop Firenze nato per scoprire il fiume dei toscani nel cinquantenario dalla grande alluvione, fa tappa a Stia, nel Casentino.
Ciclovia dell'Arno, inaugurato a Stia il primo tratto
Taglio del nastro per il tratto della sorgente, la parte iniziale di una delle più belle ciclopiste d'Europa. Lunga 400 chilometri, permetterà di percorrere la Toscana dalle sorgenti dell'Arno fino a Pisa, attraversando territori di straordinaria bellezza
La ciclopista dell'Arno. Dalla sorgente alla foce in bicicletta
Dalla sorgente alla foce. Dalla montagna al mare. Seguendo l’Arno.
E’ un viaggio in Toscana insolito quello che si potrà fare grazie alla realizzazione della Ciclopista dell’Arno. Un grande progetto per la promozione e lo sviluppo del territorio, nonché di una nuova cultura della mobilità, fortemente voluto dalla Regione Toscana.
Monte Falterona - Sorgente Arno
Estratto video - Documentario Arno: dalla sorgente alla foce (4K)
Estratto video del documentario Arno: dalla sorgente alla Foce ideato per documentare il percorso dell'Arno (fiume Toscano) e gli effetti che ha sulle città che attraversa.
Girato nel 2016 e inedito da Far Argo Produzioni
Intervista Gaia Checcucci Sorgente Arno
Intervista Segrtetario Generale dell'Autorità di Bacino del fiume Arno Gaia Checcucci, durante il viaggio dal Monte Falterona alla foce per documentare lo stato del fiume alla sorgente.
L'URSEA ALLA SORGENTE DELL'ARNO.wmv
L'URSEA ALLA SORGENTE DELL'ARNO - FOTO DI ALDO INNOCENTI - WWW.URSEA.IT
Casentino: alle sorgenti dell'Arno e Lago degli Idoli
Un servizio in onda sul canale digitale terrestre di Teletruria 2 -Tvs a cura dell' a.c. Centodue SubbianoTv realizzato per la promozione del territorio da Antonio Volpe
DIGA DI LEVANE SUL FIUME ARNO (MONTEVARCHI, AREZZO, ITALY)
DIGA E LAGO DI LEVANE SUL FIUME ARNO, RISERVA NATURALE DELLA VALLE DELL'INFERNO E BANDELLA E APPRODO DI BANDELLA, provincia di Arezzo, Toscana, Italia. La diga di Levane è un impianto per la produzione di energia idroelettrica che appartiene all'ENEL ed insieme alla diga della Penna poco più a monte forma dei bacini lacustri lungo il primo tratto del fiume Arno. Entrambe le dighe sono situate in provincia di Arezzo nei comuni di Montevarchi (presso la frazione di Levane) e di Pergine Valdarno. E' a partire dalla diga di Levane che il corso dell'Arno passa dalla piana di Arezzo al Valdarno Superiore. Entrambe le dighe sono state costruite alla fine degli anni '50, a breve distanza l'una dall'altra, al fine di produrre energia sfruttando il moto delle acque del fiume ed anche per costituire un bacino utile alle irrigazioni dei comuni valdarnesi e per rifornire parte dell'acquedotto che arriva fino a Firenze: infatti tali dighe sbarrano il corso dell'Arno a circa cinquanta chilometri dal capoluogo regionale. La creazione di questo sistema di dighe ha fatto sì che le piene invernali nel Valdarno Superiore ed a Firenze siano sensibilmente ridotte. La diga di Levane nel cui invaso sono presenti circa 3 milioni di metri cubi di acqua determina un ristagno delle acque fluviali, poiché queste superano il livello fluviale naturale e dunque dalla fine degli anni '50 la risalita delle acque lacustri nella valle dell'Ascione e nelle profonde gole della Valle dell'Inferno ha determinato l'origine di estesi ambienti palustri. La realizzazione di tale sistema di dighe ha creato una zona naturalistica di notevole importanza sebbene artificialmente: si è venuto a ricreare un ambiente acquitrinoso che è attualmente rifugio di numerose specie faunistiche ed oggi tale area gode della protezione della Riserva Naturale di Levane e Bandella, che si estende su un tratto discreto del fiume Arno: all'incirca dalla località Ponte Buriano nel comune di Arezzo fino alla diga di Levane. Questo bacino viene a volte chiamato anche lago di Levane, quello tra le due dighe, mentre quello tra la diga della Penna e Ponte Buriano viene detto Invaso della Penna. Fotografie scattate il 19 aprile 2013, inframmezzate ad altre di archivio.
Ciclopista dell'Arno: in bici da Stia a Ponte Buriano
Nuovi finanziamenti per la ciclopista dell'Arno. Intervista Vincenzo Ceccarelli, assessore della Regione Toscana
Il Casentino... questo sconosciuto DAY II
Viaggio alla scoperta delle bellezze del territorio casentinese, una zona a noi sconosciuta e che abbiamo scoperto essere piena di bellezze architettoniche e naturalistiche. In questo secondo giorno visitiamo il santuario di Camaldoli immerso nella bellissima foresta Casentinese per poi trasferirci nel castello di Porciano dove però la visita è stata solamente esterna perché chiuso nel periodo invernale. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Stia, piccolo e pittoresco borgo edificato nei pressi delle sorgenti dell'Arno dove a farla da padrone è l'interessantissimo museo della lavorazione della lana, collocato in un vecchio lanificio industriale proprio sulle sponde del fiume.
Muoversi in bicicletta - La Ciclovia dell'Arno asse della mobilità ciclabile in Toscana
Tuscany Hall - Teatro di Firenze
esplorando Monte Falterona - lago degli idoli Etruschi
Alex Revelli Sorini nel programma televisivo esplorando, con la regia di Giuliano e Giulietta Sodi, propone un itinerario dedicato agli Etruschi. Con al collaborazione di Luca Alterini un viaggio da Cortona al Monte Falterona.
Ciclopista dell'Arno, da Stia a Marina di Pisa in bicicletta
Il cammino di Dante sorgenti dell'Arno SanMiniato Firenze SanGodenzo
Il cammino di Dante sorgenti dell'Arno San Miniato Firenze San Godenzo con Riccardo Starnotti Un servizio in onda sul canale digitale terrestre di Teletruria 2 -Tvs a cura dell' a.c. Centodue SubbianoTv realizzato per la promozione del territorio da Antonio Volpe intervento di Stefanella Baglioni
Gualchiere di Remole e Parco fluviale dell'Arno
Nel 2006 questa intervista a Giorgio Pizziolo e Rita Micarelli completava la documentazione audio visiva che Sergio Morozzi, per i comitati di difesa del territorio di Bagno a Ripoli, aveva iniziato a produrre con il precedente video dedicato solo alle Gualchiere di Remole in collaborazione con Italia Nostra. Questo è forse l'unico documento audiovisivo esistente sull'avveniristico e rigenerante progetto che i due architetti svolsero, non senza l'aiuto di altri validi collaboratori, intorno all'anno 1986 quando questo lavoro fu pubblicato sulla rivista internazionale di architettura Parametro
Arno Azzurro
Un percorso brioso alla scoperta di un tratto sconosciuto dove l'Arno, le cui acque scorrono azzurre e trasparenti sulla roccia bianca e liscia, tra rapide, schiume bianche, cascate e sorgenti: un paesaggio incredibilmente bello, inatteso e visitabile soltanto dall'acqua. A metà del percorso si affaccia l'antichissimo abitato di Borgo a Guovi, ove sono stati rinvenuti reperti che dimostrano prima la presenza dell'uomo preistorico, e degli etruschi poi nel VII-VI secolo a.C. La città, fortificata con possenti mura nel V secolo a.C., divenne un caposaldo dell'avanzata etrusca verso Nord e per la costruzione della strada che giungeva fino a Bologna assunse rilevante importanza per il collegamento fra Tuscia e Val Padana. Giovi fu infatti crocevia viario di notevole interesse e con l'assoggettamento della città di Arezzo a Roma (III secolo a.C.), e deve il nome alla costruzione del tempio dedicato a Giove. Lungo il percorso si incontrano anche ruderi di ponti, cartiere e l'abitato di Vado, arroccato su uno sperone di roccia baciato dal sole. Il miglior rafting del Casentino, a soli 15 minuti di auto dall'uscita autostradale di Arezzo.
Il mare entra nel nuovo porto di Bocca d'Arno a marina di Pisa
Il mare entra nel porto di Bocca d'Arno a Marina di Pisa.
Gita in Barca a vela, tutte le info qui: