ORISTANO ANTICA !!! di Fausto Camba
La città di Oristano è particolarmente ricca di monumenti importanti e che si trovano quasi tutti all'interno della città storica, a breve distanza gli uni dagli altri.
Il monumento simbolo di Oristano, non può essere altrimenti che la statua di Eleonora d'Arborea, dedicato alla Giudicessa oristanese, vissuta a cavallo tra il 1300 e i primi del 1400, famosa per aver dato alla comunità oristanese la Carta de Logu, una sorta di ordinamento giuridico che regolava la vita sociale del tempo. La statua, eretta nella piazza omonima, fu realizzata dallo scultore Ulisse Cambi ed inaugurata nel 1881.
Di fronte alla statua di Eleonora, si erge il Palazzo degli Scolopi. Originariamente convento dei Padri scolopi, poi, ristrutturato nel secolo scorso dall'architetto Antonio Cano, divenne sede del Tribunale ed oggi dell'Amministrazione comunale della città. All'interno di questo edificio si trova quella che un tempo era una chiesetta ottocentesca dedicata a San Vincenzo ed oggi adibita ad aula Consiliare del Comune.
Sempre nella piazza Eleonora, sorge il Palazzo Carta, edificato in stile neoclassico, il Palazzo Mameli e il Palazzo Corrias.
Nel corso Umberto, meglio conosciuta dagli oristanesi come la via dritta, si trova quella che fu anche la sede del Marchese D'Arcais: il Palazzo Siviero risalente al XVIII° secolo, finemente impreziosito da una splendida cupola policroma.
Al termine della via dritta che congiunge la piazza Eleonora con l'altra piazza principale della città, la piazza Roma, si erge maestosa la torre di San Cristoforo, o Porta Manna, che fu fatta edificare dal Giudice Mariano II° nel XIII° secolo come porta di accesso principale alla città storica. La torre, dal 1430, è stata arrichita con l'inserimento, nella parte più alta di una grande campana.
È l'unica traccia della cinta muraria cittadina andata distrutta, in parte anche per non meglio precisate esigenze di ammodernamento del piano regolatore che denunciano una profonda insensibilità nei confronti del prezioso patrimonio architettonico e culturale della città.
In conseguenza di tali sconsiderate azioni, oggi siamo costretti ad ammirare l'obrobrioso palazzo so.ti.co impietosamente sovrastare l'antica torre di Mariano II°.
Purtroppo dobbiamo segnalare che lo stesso destino è toccato anche alla Porta a Mari (Porta al mare), l'altra porta di accesso, gemella di quella sita in piazza Roma, che si trovava nell'odierna piazza Mannu e che delimitava le cinta murarie nella parte Ovest della città. Anch'essa fu costruita su iniziativa del Giudice Mariano II° nel XIII° secolo, periodo in cui i traffici commerciali provvenienti dal mare erano molto intensi, per cui si sentiva la necessità di proteggere la città da possibili attacchi.
Nella stessa piazza Manno si trova anche l'antico Palazzo giudicale, nei tempi recenti ristrutturato completamente per essere (purtroppo) adibito a Casa Circondariale. Di queste enormi perdite, oggi ne possiamo ammirare la bellezza solo attraverso fotografie sbiadite e nostalgiche.
Lungo la via Vittorio Emanulele, troviamo il Palazzo Arcivescovile, edificio costruito dai Piemontesi e ristrutturato ai primi del XX° secolo. All'interno di questo edificio si trova un altare su cui è sistemata una statua della Madonna col Bambino Gesù, creata dall'artista Memmo di Filippuccio.
Adiacente questo edificio si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, un tempo anche luogo di sepoltura della famiglia dei Giudici d'Arborea, a fianco della quale si eleva un imponente campanile a pianta ottagonale risalente al 1400
Violenza contro le donne, a Oristano in campo anche Eleonora d’Arborea
64 scarpette rosse di ceramica davanti all’ingresso del Municipio e di Oristano in occasione della Giornata internazionale promossa dalle Nazioni unite contro le violenze sulle donne. Le scarpette sono quelle preparate dai ceramisti oristanesi nell’ambito di un progetto esportato anche nella penisola in collaborazione con l’Associazione italiana delle città di antica tradizione ceramica di cui Oristano fa parte. Una storia particolare è quella della giudice Eleonora d’Arborea, che nel 1392 inserì nella sua Carta de Logu una norma contro lo stupro che non aveva eguali in nessun altro territorio italiano di allora. Una storia che racconta Barbara Masulli
Visita Oristano - La Sardegna ancora da scoprire
La provincia di Oristano è un territorio ricco di storia e di fascino. Venite a visitare i famosi giganti di Monte Prama, l'affascinante Tharros e la Statua di Eleonora d'Arborea. I monumenti, le chiese e i nuraghi che raccontano la storia millenaria dell'isola, e le spiagge tra le più belle al mondo.
Visita oristanoturismo.it
Oristano 1967 - Ritratti di città
Il documentario offre numerose vedute di Oristano e degli stagni circostanti con i loro habitat. Viene mostrato un vivido spaccato della città di Oristano, con la Via Dritta, i grandi magazzini e il suo hinterland a tratti impietoso,ma anche ricco di risorse come i campi di riso,il bestiame e il buon vino. L'assessore illustra il progetto di costruzione del porto di Oristano, mentre le immagini mostrano successivamente il villaggio deserto di San Salvatore,il centro storico con la statua di Eleonora d'Arborea,la torre e la chiesa. L'avvocato Aldo Uras parla dello stagno di Cabras che risulta da secoli di proprietà privata.
One Billion Rising Oristano - Io ci sono!
ore 17 - sala consiliare del Comune di Oristano.
Incontro dibattito sulle ragioni della violenza di genere con le scrittrici Lorella Zanardo e Isoke Aikpitanyi e Luisanna Porcu, direttrice del centro antiviolenza di Nuoro Ondarosa; coordina Michela Murgia. Il dibattito si concluderà con una esecuzione canora del gruppo Tenores di Neoneli.
ore 19 - scalinata del palazzo comunale.
Narrazione pubblica di Gianluca Medas su Eleonora d'Arborea e sulla Carta de Logu, legislazione d'avanguardia sulla violenza alle donne. Accompagneranno lo spettacolo i figuranti del gruppo di rievocazione giudicale Assa Sardisca e gli attori del Teatro Tragodìa in abiti del tempo. Introduce la professoressa Pupa Tarantini.
ore 20 - piazza Eleonora
Cena conviviale con cibi semplici realizzati dalle stesse partecipanti.
ore 21:30 - piazza Eleonora
Balleremo tutti insieme la coreografia internazionale Break the Chain, supportati dalle allieve della scuola di danza Artist Project di Oristano. Seguiranno balli tradizionali accompagnati dalle musiche del Trio Cuncordia e dai canti dei Tenores di Neoneli e del Tenore Populos di Nuoro. Durante la serata l'attore teatrale Alessandro Melis leggerà il testo di Eve Ensler Preghiera di un uomo. A conclusione della serata balleremo ancora la coreografia internazionale Break the Chain.
ore 23:00 - piazza Eleonora
Grande Ballu Tundu finale intorno alla statua Eleonora d'Arborea.
Per tutto il tempo saranno presenti in piazza Eleonora alcuni stand con le operatrici dei centri antiviolenza della provincia di Oristano, con artiste locali (Valeria Tola, Wilda Scanu e Antonia Dettori) e altre associazioni e istituzioni che si occupano di valorizzare la presenza sociale femminile. In un apposito gazebo sarà possibile acquistare le magliette ufficiali del One Billion Rising Oristano e il ricavato andrà a coprire i costi della manifestazione.
ATS® Flash Mob World Wide 2013 - Oristano, Sardinia, Italy
One Dance - One Song - One World United
We choose Piazza Eleonora as a special location for the 1st ATS Flash Mob in Sardinia. Dancers from all the island came to dance under the statue of the female local heroine Eleanor of Arborea (1347 -- 1404). She was the Giudicessa (female judge) of Arborea and was one of the last, most powerful and significant Sardinian queens, as well as the island's most renowned Medieval heroine.
Organization by Jana 'e Mari, under the direction of Isabel De Lorenzo
Special guest dancer Isabel De Lorenzo (FCBD Sister Sudio in Rome).
Video editing by Andrea Atzori Fara.
Mistral2 Hotel **** Hotel Review 2017 HD, Oristano, Italy
Save money booking hotel Mistral2 Hotel in Oristano, Italy
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Property Location
A stay at Hotel Mistral 2 places you in the heart of Oristano, walking distance from Church of San Francesco and Tower of St. Christophoros. This 4-star hotel is within close proximity of Piazza Eleonora and Eleanor of Arborea Statue.
Rooms
Make yourself at home in one of the 132 air-conditioned rooms featuring minibars and LCD televisions. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and digital programming is available for your entertainment. Private bathro...
Il castello medievale di Sanluri
Il castello di Sanluri, in Sardegna, custodisce storie e leggende affascinanti. Due minuti e mezzo in giro tra le stanze dove (forse) abitò la mitica giudicessa Eleonora d'Arborea e dove il re Martino il Giovane venne ucciso da una notte d'amplessi con La bella di Sanluri.
MODOLO
Modolo is a town of 180 inhabitants in the province of Oristano.
Modolo was founded in the third century a.c. The name originated from the nuragic population madal. The name was retained throughout Roman times, becoming Modolo in medieval times.
Modolo stands at 134 meters above sea level, not far from the sea. The town is on a charming hill surrounded by a series of small valleys, which are used for agriculture.
In the seventh century D.C., Byzantine monks settled in the town and evangelized Modolo. They built the parish church of St. Andrew the Apostle.
In the sixteenth century, Carmelites founded a convent with their lannessa church dedicated to Our Lady of Caramel. Passed in 1628, with the whole of Sardinia, in the domains of Spain which gives Modolo feud in the family of Cagliari Bronda. In 1716 through the streets hereditary Paliacio, receiving the title of Marquis of Planargia. A few years after Modolo enters the domain of Savoy, which confirm that they Paliacio. Only in 1839 was finally abolished in the kingdom of Sardinia, the feudal domain Modolo and then became an independent town, first in the province of Cagliari from 1927 onwards in the province of Nuoro, and then in the province of Oristano
Modolo è un comune di 180 abitanti della provincia di
Oristano. E il più piccolo comune per estensione territoriale dItalia.
Il nome deriva dal termine nuragico Madala di cui a tutt'oggi ignoriamo il significato. Il nome venne mantenuto per tutta lepoca romana, trasformandosi nell'attuale Modolo nel periodo medievale.
Il paese sorge a 134 metri sul livello del mare a pochi chilometri dal mare. Il centro abitato si sviluppa su una ridente collina circondata da una serie di piccole vallate, impiegate per lagricoltura.
Modolo fu fondato nel III secolo a.C. da una popolazione nuragica: il paese passò successivamente sotto il controllo dei fenici, dei cartaginesi e quindi dei Romani.
Nel VII secolo d.C. vi si stabilirono dei monaci bizantini che evangelizzarono Modolo e vi edificarono la chiesa parrocchiale di Sant'Andrea apostolo.
Nel Duecento fa parte del Giudicato di Torres, del quale ne seguì le vicende storiche e politiche, passando nel 1259 ai Malaspina e quindi al Giudicato di Arborea. Nel 1468 entrò nei domini della signoria della Planargia.
Nel Cinquecento, i Carmelitani vi fondarono un loro convento con lannessa chiesa dedicata alla Vergine del Carmelo. Nel 1628 passa, con lintera Sardegna, nei domini della Spagna che affida Modolo in feudo alla famiglia cagliaritana dei Brondo. Nel 1716 passa per vie ereditarie ai Paliacio, che ottengono il titolo di marchesi di Planargia. Qualche anno dopo Modolo entra nei domini dei Savoia, che confermano il possesso dei Paliacio. Solo nel 1839 venne finalmente abolito in tutto il Regno di Sardegna il dominio feudale e Modolo diventò quindi un comune autonomo, dapprima nella provincia di Cagliari poi dal 1927 nella provincia di Nuoro e infine nella provincia di Oristano.
AMI Sardegna 2016 parte 2 Agricola Monte ACRI, produzione di polline
AMI Sardegna 2016 visita l'azienda Agricola Monte Acri specializzata nella produzione di polline fresco.
Casa di Riposo Bonora - Camposampiero - Padova - 2013 -
Altra tappa del pellegrinaggio della statua della Madonna di Fatima nel padovano, presenziato dall'infaticabile don Bruno Bevilacqua, parroco di San Marco e da Vittorio Ambrosioni dell'Apostolato Eucaristico Mariano. Dopo la Celebrazione Eucaristica, la visita ai malati nelle loro stanze.
Inediti e indizi sul monumento a Eleonora - relatore Gigi Piredda
Inediti e indizi sul monumento a Eleonora; prospettive e indagini per una nuova ricerca.
Relatore: Gigi Piredda.
Oristano, Sala Consiliare del Palazzo degli Scolopi, 07/10/2017.
L’iniziativa, a cura dell’Assessorato alla Cultura e dell’Archivio Storico del Comune di Oristano, rientra nel progetto “Domenica di carta” promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con l’apertura straordinaria di Archivi e Biblioteche statali per valorizzare il patrimonio conservato in splendidi luoghi della cultura.
Si ringraziano il Sindaco di Oristano Andrea Lutzu, l'Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, la responsabile dell’Archivio Comunale Antonella Casula.
Riprese video: Nicola Marongiu
BEATA GIUSEPPINA NICOLI
Pellegrinaggio delle reliquie della Beata Giuseppina Nicoli
Figlia della carità
Parrocchia Santa Maria della Neve Arzachena
Video amatoriale di : Sebastiano Giovanni Mendola
Energie in Circolo Tappa Arborea - Emanuele Cera - Sindaco San Nicolò d'Arcidano