Viaggio nel Molise: il Teatro sannitico di Pietrabbondante spiegato da Franco Valente (1 di 2)
Nell’Alto Molise, in provincia di Isernia, vi è un paese dal nome insolito, Pietrabbondante. Non è sbagliato associare questo toponimo all’abbondanza di roccia presente nelle aree circostanti. D’altronde ci troviamo in alcuni casi in zone particolarmente elevate e brulle. Un’altra etimologia, invece, vuole che esso sia un richiamo al culto della dea Ops Consica, dea dell’abbondanza, che era venerata dai Sanniti Penti stanziati secoli fa in Molise.
Pietrabbondante è conosciuto per l’antico santuario italico prospicente il piccolo centro abitato, noto per il possente basamento del tempio principale e per lo straordinario teatro, di cui si è conservata nel tempo la splendida cavea. Nell’attuale territorio comunale, inoltre, vi erano due antichi centri sanniti, Bovanium Vetus e, forse, la notoria Aquilonia, citata più volte da Tito Livio.
L’area monumentale venne realizzata per finalità prettamente religiose e questo carattere lo conservò fino al definitivo abbandono dello spazio sacro. Non conosciamo, purtroppo, tutti i culti curati a Pietrabbondante per la scarsità di indizi archeologici (iscrizioni, statuette votive…) ed è certo solo quello dedicato alla dea Vittoria, molto diffuso in Campania, Molise e Lazio. Secondo l’archeologo Adriano La Regina, che per decenni ha scavato in quella località, si tratta di un’antica divinità di origine sabina, Vacuna, ellenizzata e venerata anche in territorio pentro. Il santuario venne costruito per volere delle famiglie aristocratiche sannite più eminenti con funzioni sacre legate alla guerra. Il ritrovamento di armi nelle tombe e nei pressi dei templi confermerebbe questa ipotesi. È probabile, quindi, che a Pietrabbondante si consacrassero le armi sottratte ai nemici al termine delle battaglie campali e dagli esiti positivi. Ciò spiega, per esempio, il culto tributato alla dea Vittoria.
teatro-pietrabbondanteL’elemento più interessante dell’intero complesso è il teatro, costruito in asse con l’ingresso del tempio principale. Non è un caso isolato e altri esempi di santuari così modellati sono presenti in diverse aree dell’Italia Centrale, come a Castelsecco, in provincia di Arezzo. La struttura presenta una cavea rialzata, perfettamente conservata, nonostante le spoliazioni secolari, insieme alle gradinate inferiori, disposti su tre file. Erano i posti riservati all’aristocrazia o ai capi tribù che si recavano a Pietrabbondante per svolgere i riti religiosi o per adempiere ad impegni politici. Degli altri edifici scenici sono rimaste solo rovine, sia degli edifici sia dei camminamenti laterali. Il resto della cavea era probabilmente costituito da panche di legno. Ciò spiega la presenta della nuda terra nella parte superiore della gradinata.
Per quale motivo i Sanniti edificarono un teatro? A questa domanda non esiste una risposta certa a causa della scarsità di prove archeologiche o documentarie che possano confermare una qualsiasi ipotesi di lavoro. Si è affermato che in origine avesse una funzione prettamente politica e militare. Lì avvenivano le adunate dei capi del popolo sannita, che provenivano da tutte le regioni abitate da queste tribù italiche. Non è erroneo affermare che, al mutare delle condizioni politiche, quando nel II secolo a.C. tutta l’area venne pacificata, il teatro servì per la realizzazione di spettacoli teatrali, sul genere di quelli molto amati dal mondo ellenistico.
A quel secolo, inoltre, risale il definitivo rifacimento dell’area sacra. Si ipotizza, infatti, che già in età antica l’intero santuario fosse caduto in disuso. Con la nascita del municipio di Terventum (l’odierna Trivento, in provincia di Campobasso), l’intera vita sociale, culturale, politica ed economica dell’area montana venne a concentrarsi nella città molisana. Le zone più interne e impervie, come quella di Pietrabbondante, vennero progressivamente abbandonate e tutti gli antichi centri sanniti si spopolarono. Anche il santuario sannita perse la sua funzione sacrale e venne riutilizzato come area sepolcrale. La fruizione del luogo si interruppe intorno al 346 d.C., quando un terremoto causò il crollo di buona parte degli edifici rimasti in piedi fino a quel momento.
Teatro Sannitico di Pietrabbondante
Teatro Sannitico di Pietrabbondante (IS) Molise - Italy (4 Ottobre 2015)
TEATRO SANNITA A PIETRABBONDANTE
Il Molise: Franco Valente racconta il Teatro sannitico di Pietrabbondante
Il Molise, questa bellissima e piccola regione raccontata in pillole dal professore e archeologo Franco Valente. Nelle sue piccole lezioni di storia, arte e cultura, vedremo descritti in breve, e con sagace minuzia le architetture, le vicende storiche, i monumenti, le chiese e i castelli più interessanti del Molise.
Pietrabbondante ISERNIA
Video su PIETRABBONDANTE - ISERNIA. Piccolo paese in Alto Molise. Museo della Pietra a Pietrabbondante. Teatro Sannitico di Pietrabbondante
LUGARES SECRETOS NA ITÁLIA - TEATRO SANNITA - MOLISE - 2019
No vídeo de hoje levamos você para conhecer um dos sítios arqueológicos mais bem preservados da ITÁLIA - o Teatro Sannita de Pietrabbondante. Um lugar incrível que há cerca de 3 mil anos foi um centro de grande importância para o povo Sannita, que se encontravam ali para assistir peças de teatro, discutir decisões políticas e fazer cultos aos Deuses.
Assista ao vídeo completo e deixe nos comentários qual show vocês gostariam de assistir neste teatro ?????
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Viaggio nel Molise: il Teatro sannitico di Pietrabbondante spiegato da Franco Valente (2 di 2)
Nell’Alto Molise, in provincia di Isernia, vi è un paese dal nome insolito, Pietrabbondante. Non è sbagliato associare questo toponimo all’abbondanza di roccia presente nelle aree circostanti. D’altronde ci troviamo in alcuni casi in zone particolarmente elevate e brulle. Un’altra etimologia, invece, vuole che esso sia un richiamo al culto della dea Ops Consica, dea dell’abbondanza, che era venerata dai Sanniti Penti stanziati secoli fa in Molise.
Pietrabbondante è conosciuto per l’antico santuario italico prospicente il piccolo centro abitato, noto per il possente basamento del tempio principale e per lo straordinario teatro, di cui si è conservata nel tempo la splendida cavea. Nell’attuale territorio comunale, inoltre, vi erano due antichi centri sanniti, Bovanium Vetus e, forse, la notoria Aquilonia, citata più volte da Tito Livio.
L’area monumentale venne realizzata per finalità prettamente religiose e questo carattere lo conservò fino al definitivo abbandono dello spazio sacro. Non conosciamo, purtroppo, tutti i culti curati a Pietrabbondante per la scarsità di indizi archeologici (iscrizioni, statuette votive…) ed è certo solo quello dedicato alla dea Vittoria, molto diffuso in Campania, Molise e Lazio. Secondo l’archeologo Adriano La Regina, che per decenni ha scavato in quella località, si tratta di un’antica divinità di origine sabina, Vacuna, ellenizzata e venerata anche in territorio pentro. Il santuario venne costruito per volere delle famiglie aristocratiche sannite più eminenti con funzioni sacre legate alla guerra. Il ritrovamento di armi nelle tombe e nei pressi dei templi confermerebbe questa ipotesi. È probabile, quindi, che a Pietrabbondante si consacrassero le armi sottratte ai nemici al termine delle battaglie campali e dagli esiti positivi. Ciò spiega, per esempio, il culto tributato alla dea Vittoria.
teatro-pietrabbondanteL’elemento più interessante dell’intero complesso è il teatro, costruito in asse con l’ingresso del tempio principale. Non è un caso isolato e altri esempi di santuari così modellati sono presenti in diverse aree dell’Italia Centrale, come a Castelsecco, in provincia di Arezzo. La struttura presenta una cavea rialzata, perfettamente conservata, nonostante le spoliazioni secolari, insieme alle gradinate inferiori, disposti su tre file. Erano i posti riservati all’aristocrazia o ai capi tribù che si recavano a Pietrabbondante per svolgere i riti religiosi o per adempiere ad impegni politici. Degli altri edifici scenici sono rimaste solo rovine, sia degli edifici sia dei camminamenti laterali. Il resto della cavea era probabilmente costituito da panche di legno. Ciò spiega la presenta della nuda terra nella parte superiore della gradinata.
Per quale motivo i Sanniti edificarono un teatro? A questa domanda non esiste una risposta certa a causa della scarsità di prove archeologiche o documentarie che possano confermare una qualsiasi ipotesi di lavoro. Si è affermato che in origine avesse una funzione prettamente politica e militare. Lì avvenivano le adunate dei capi del popolo sannita, che provenivano da tutte le regioni abitate da queste tribù italiche. Non è erroneo affermare che, al mutare delle condizioni politiche, quando nel II secolo a.C. tutta l’area venne pacificata, il teatro servì per la realizzazione di spettacoli teatrali, sul genere di quelli molto amati dal mondo ellenistico.
A quel secolo, inoltre, risale il definitivo rifacimento dell’area sacra. Si ipotizza, infatti, che già in età antica l’intero santuario fosse caduto in disuso. Con la nascita del municipio di Terventum (l’odierna Trivento, in provincia di Campobasso), l’intera vita sociale, culturale, politica ed economica dell’area montana venne a concentrarsi nella città molisana. Le zone più interne e impervie, come quella di Pietrabbondante, vennero progressivamente abbandonate e tutti gli antichi centri sanniti si spopolarono. Anche il santuario sannita perse la sua funzione sacrale e venne riutilizzato come area sepolcrale. La fruizione del luogo si interruppe intorno al 346 d.C., quando un terremotò causò il crollo di buona parte degli edifici rimasti in piedi fino a quel momento.
I sanniti a Pietrabbondante
Sul pendio di Monte Saraceno, i Sanniti edificarono un maestoso complesso di culto costituito da un teatro, un tempio e due edifici porticati ai lati di quest’ultimo. I lavori iniziarono alla fine del II secolo a. C. e terminarono nel 95 a. C.
L’edificio, così articolato, era destinato sia al culto che alle attività istituzionale, perché, se nel grande tempio si svolgevano riti religiosi, nel tetro si riuniva il senato per adottare deliberazioni importanti nell’interesse dello Stato.
Sito ufficiale
Un film in computer grafica: Gaetano Capasso
Computer grafica: Mariano Soria – Raffaele Gentiluomo
Testi: Gaetano e Mico Capacco
Scenografia: Marina Martinelli
Musica: Giusto Pappacena
Voce: Enzo Salomone
Montaggio: Mario Capasso
Authoring: Salvatore Musella
Una produzione CAPWARE 2005 - Tecnologie per la Cultura per il Comune di Pietrabbondante e la Regione Molise
Pietrabbondante teatro sannita
Teatro Sannita.Pietrabbondante Molise.it
teatro sannitico Pietrabbondante
Ecclesiazuse_Trailer_Regia di maurovanni - Teatro Sannitico di Pietrabbondante
Ecclesiazuse_Donne all'Assemblea_Aristofane_Regia di maurovanni - Teatro Sannitico di Pietrabbondante - Sabato 23 Luglio 2016 - ore 19
PIETRABBONDANTE (Molise, Italy)
I resti delle fortificazioni sannitiche sul monte Caraceno testimoniano la presenza umana sul territorio di Pietrabbondante sin da epoca remota. Nei pressi del centro abitato, si trovano i resti dell'antico insediamento che fu il più importante santuario e centro politico dei Sanniti tra il II secolo a.C. e il 95 a.C.
Fu capoluogo delle 34 Contee che formavano il ducato di Benevento. Il feudo appartenne a Roberto di Cornay, alla famiglia Carafa, a Guglielmo d'Alemagna, al Cantelmo, ai Galluccio, i De Raho, i Marchesano e i D'Andrea che furono gli ultimi proprietari del feudo. Fino al 1807 faceva parte, insieme ad Agnone, Cantalupo e Belmonte del Sannio, dell'Abruzzo Citeriore; in seguito al riodinamento napoleonico venne ceduto al Molise.
Linea Verde in Molise: Pietrabbondante, il borgo dei Sanniti
Puntata del 22 ago 2010
In provincia di Isernia, ecco l'antica tout di Bovianum Vetus, l'antica città sannita di Pietrabbondante, di cui resta l'area sacra assieme al teatro romano.
Pietrabbondante(Tonino Fiore)
Teatro Sannitico di Pietrabbondante, in provincia di Isernia, Molise, Italia
ARCANO MOLISE - PIETRABBONDANTE (IS) - [Episodio 3]
Pietrabbondante, paese costruito sulla pietra, famoso per il suo teatro in un nostro video un po' inconsueto...
Spot Miseria e Nobiltà Sannita Teatro Festival Pietrabbondante 2015
Vi aspettiamo il 16 agosto ore 19:30 a Pietrabbondante...noi ci saremo e voi?
Pietrabbondante, chiuso il 41esimo Sannita Teatro Festival - 22/08/2015
Servizi TG | Pietrabbondante, chiuso il 41esimo Sannita Teatro Festival | 22/8/2015
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Altomolise -Pietrabbondante
Teatro Sannita
I Sanniti in Molise: il tempio italico di Bovianum (Pietrabbondante)
Documentario sulla storia del Molise, e sul sito di Bovianum Vetus dei Sanniti Pentri, nell'area sacra e del teatro ellenistico di Pietrabbondante (Isernia)
Il territorio di Pietrabbondante, nel cuore del Sannio pentro, è caratterizzato da emergenze archeologiche di notevole interesse. Le testimonianze più antiche, risalenti al V secolo a.C., sono quelle dei corredi restituiti dalla necropoli in località Troccola, sulle pendici occidentali del monte Saraceno. La sommità di questo monte verrà fortificata con una cinta muraria in opera poligonale, raccordata ad opere di difesa poste a quote più basse, in un momento in cui il territorio viene dotato di strutture difensive per opporsi alla minaccia romana. In questo momento (seconda metà del IV secolo a.C.) inizia la frequentazione del luogo di culto in località Calcatello. Stretto appare, fin dalle fasi più antiche, il legame tra questo santuario e l’esercito, come testimoniano le numerose armi dedicate nell’area sacra.
Il luogo di culto testimonia una sistemazione monumentale nel III secolo a.C. con la costruzione del cosiddetto tempio ionico ed una seconda sistemazione all’inizio del secolo successivo, in seguito alla distruzione di Annibale del 217 a.C., con la costruzione del tempio A. Solo alla fine del II-inizi del I secolo a.C. verrà realizzato il complesso teatro-tempio (B) con uno schema tipico dell’età ellenistica mediato dall’ambiente campano e latino. Gli ultimi scavi hanno indagato l’area a sud-ovest del complesso monumentale teatro-tempio individuando l’importante domus publica.
A poca distanza dall’area del santuario, in un territorio probabilmente ancora di sua competenza, è stato individuato il monumento funerario della famiglia dei Socellii, della seconda metà del I secolo a.C. Questa famiglia fu infatti proprietaria del santuario e delle sue pertinenze, quando, in conseguenza della guerra sociale, l'area sacra venne confiscata e ceduta ai privati.
Al III secolo a.C. appartiene anche il santuario in località Colle Vernone, nella valle del Verrino testimoniato dagli elementi architettonici dell’edificio e da una parte dell’altare con l’iscrizione in osco di dedica ad uno dei Dioscuri. Altre zone del territorio frequentate in questo momento sono l’area dell’attuale abitato di Pietrabbondante e la località di Arco.
Con l’instaurarsi del sistema municipale, gli interessi e le attività di natura amministrativa, sociale, economica e religiosa vengono concentrati nel municipio di Terventum, con il conseguente spopolamento e isolamento delle zone più elevate e meno accessibili. Una volta cessato il culto, gli edifici vennero abbandonati e solo in parte riutilizzati, come mostra un tesoretto monetale di epoca triumvirale, individuato in un vano del porticato sinistro del tempio maggiore. L’ultima frequentazione si ha nel III-IV secolo d.C. con l’uso sepolcrale dell’area dei due porticati, seguita dalla distruzione degli ultimi edifici per un evento violento, probabilmente il terremoto del 346 d.C.
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