Sabbioneta - Teatro all'Antica
Sabbioneta (Mantova) - Teatro all'Antica o Teatro Olimpico, fu realizzato tra il 1588 e il 1590 su progetto dell'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi (1548-1616). Committente dell'opera fu Vespasiano Gonzaga, duca della piccola e sontuosa cittadina padana, assai legato agli Asburgo di Spagna. Il teatro scamozziano può considerarsi uno tra i primi esempi tra gli edifici teatrali dell'età moderna: il primo europeo di teatro stabile inserito in un edificio appositamente costruito (il precedente, il Teatro Olimpico di Vicenza, era frutto di una ristrutturazione). È stato definito dalla storiografia anche teatro moderno per la presenza di elementi innovatori per l'epoca, quali la facciata autonoma, il diversificato sistema d'ingressi, la forma mistilinea della cavea, l'orchestra inclinata, il retropalco dotato di camerini per i comici e per i musici. Uno spazio teatrale in bilico tra tradizione e innovazione che genialmente sintetizzava la culturale teatrale del XVI secolo e si apriva al futuro.
Il raffinato prospetto esterno è ripartito in due ordini: la fascia marcapiano mostra la scritta ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET (Quanto fu grande Roma ce lo dicono le sue rovine). Il teatro di corte fu inaugurato, nel 1590, alla presenza del duca Vespasiano e della duchessa Margherita Gonzaga di Guastalla, sua terza consorte.
Sabbioneta (Mantova Lombardia) Teatro Olimpico o Teatro All'Antica arch. Scamozzi - slideshow
Nel 1587 Vespasiano strinse contatto con l'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi, che l'anno seguente giunse a Sabbioneta con il progetto del teatro di corte. L'edificio costituisce il primo esempio di teatro dell'epoca moderna edificato dal nulla e non vincolato nelle struttura ad edifici preesistenti.
L'elegante architettura dell'esterno è divisa in due ordini da una cornice marcapiano su cui campeggia l'iscrizione latina ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET che declama come la città eterna sia il modello ispiratore di tutta la costruzione di Vespasiano. Nella parte inferiore le finestre e i tre portali sono contornati da conci in bugnato liscio; quella superiore è invece costituita da lesene binate tra cui si alternano nicchie e finestre sormontate da frontoni curvospezzati.
Lo schema interno richiama quello dei teatri classici: il semicerchio con le gradinate della cavea, l'orchestra rettangolare e il palco sopraelevato con la scena fissa privo di arcoscenio.
La sala delle rappresentazioni oggi è priva delle due importanti strutture che la caratterizzavano fortemente nel Cinquecento: la copertura a finto cielo e l'originale scena scamozziana .
In luogo dell'odierno soffitto a cassettoni, che incombe pesantemente sull'aula, Scamozzi aveva ideato un tetto a carena di nave rovesciata e una controsoffittatura a botte costituita da un canniccio ricoperto di stucco, dipinto d'azzurro per simulare il cielo. La volta a botte a livello della scenografia scendeva a mo' di velario unendosi ai dipinti delle pareti, creando così un cono prospettico con l'inclinazione del palcoscenico.
La scena fissa rappresentava una piazza con una via in prospettiva lungo la quale si affacciavano palazzi nobili e borghesi ed era realizzata in legno, in stucco ed in tele dipinte in finto marmo e finta pietra.
Le due strutture mancanti unite ai due archi trionfali con vedute di Roma affrescati sulle pareti lunghe, dovevano creare nello spettatore l'illusione di trovarsi in un ambiente aperto all'esterno.
Gli affreschi furono realizzati da artisti della bottega di Paolo Veronese come dimostra la bella loggia, popolata da personaggi del tempo, dipinta immediatamente sotto la copertura che ricorda gli affreschi di Villa Barbaro a Maser. Gli stucchi della loggia furono modellati da Bernardino Quadri e dalla sua equipe di stuccatori veneziani tra il luglio e l'ottobre del 1589.
Durante le rappresentazioni i gentiluomini prendevano posto sulle gradinate, mentre le dame nella loggia. Il loggiato è composto da dodici eleganti colonne in stile corinzio sormontate da una trabeazione mistilinea su cui poggiano altrettante statue di divinità olimpiche. Sulla parete di fondo sono dipinte nicchie in cui capeggiano statue monocrome di imperatori romani. Al centro, nel luogo in cui sedeva Vespasiano, l'imperatore Tito Flavio Vespasiano sembra porgergli la corona di lauro per consacrarlo novello imperatore della nuova Roma, appellativo attribuito a Sabbioneta nel Cinquecento. Durante il carnevale del 1590 si costituì compagnia di comici formata da giovani sabbionetani, i quali ogni sera rappresentavano commedie nel teatro, da poco ultimato. I comici furono stipendiati ed obbligati a recitare nella città ducale due mesi nel corso di ogni anno. Il duca diede loro il nome di Confidenti e il privilegio di esporre lo stemma ducale durante le recite, ovunque essi si recassero.
Dopo la morte di Vespasiano il teatro subì svariati utilizzi che ne snaturarono la struttura. Dalla fine del Settecento fu trasformato dapprima in caserma e poi in magazzino, vennero smantellate la scena fissa e rifatta la copertura. Nel ventennio fascista fu addirittura trasformato in cinematografo. Solo negli anni Cinquanta del Novecento, per interessamento delle Belle Arti di Verona, fu rifatta la gradinata in legno, il palco sopraelevato e fu risistemato il pavimento. Negli anni Ottanta furono restaurati i dipinti e gli stucchi mentre nel 1996 fu montata l'attuale scena fissa ad imitazione di quella originale. Attualmente il teatro è utilizzato per concerti di musica antica e per convegni.
Teatro antica olimpico Sabbioneta
Il Teatro all'Antico (detto anche Olimpico) è un capolavoro del Rinascimento italiano voluto ed edificato dal duca Vespasiano Gonzaga, signore di Sabbioneta, tra il 1588 e il 1590, su progetto dell'architetto Vincenzo Scamozzi. In accordo con l'Amministrazione comunale, EAN e l'associazione culturale BORGO DI URANIA; proporranno la realizzazione di alcuni importanti eventi culturali al suo interno, già a partire dal 2014 e, nel 2015, sia nell'ambito delle celebrazioni dell'Anno Internazionale della Luce 2015 sia per EXPO 2015.
Sabbioneta - danze rinascimentali nel Teatro all'Antica
Sabbioneta, città ideale del Principe Vespasiano Gonzaga, ramo cadetto dei Gonzaga di Mantova, fu costruita in circa trentacinque anni per volontà del principe. Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità da parte dell'UNESCO.
Nel video, una particolare rappresentazione in costume di danze Rinascimentali e dei personaggi della Corte del principe Vespasiano. Osservando la rappresentazione ho notato che i passi di danza (nel '500) mimano proprio una passeggiata, magari nella piazza della città, ed il corteggiamento garbato, ma sufficientemente distaccato, tra l'uomo e la donna. La musica inoltre, composta da pochi strumenti, non risulta molto creativa ma ripetitiva, probabilmente è legata in parte al mondo dei cantastorie che usavano uno strumento per accompagnare la cantata di norma era la chitarra.
Sabbioneta, the ideal city of Prince Vespasian Gonzaga, a cadet branch of the Gonzaga of Mantua, was built in about thirty-five years to the will of the prince. 7 July 2008 Sabbioneta has been inserted together in Mantua in the list of World Heritage Sites by UNESCO.
In the video, a special costume representation of Renaissance dances and the characters of the Court of Prince Vespasian. Looking at the performance I noticed that the dance moves (in '500) precisely mimic a walk, perhaps in the town square, and the courtship polite, but sufficiently detached, between man and woman. The music also requires few tools, not very creative but repetitive, probably due in part to the world of storytellers who used an instrument to accompany the cantata rule was the guitar.
Progetto Incursioni al Teatro all'Antica di Sabbioneta (Mantova)
Il Progetto Incursioni -- narrare il museo oltre i limiti e i confini è entrato nella splendida cornice del teatro All'Antica di Sabbioneta (Mantova).
I ragazzi del liceo classico Virgilio di Mantova e dell'istituto comprensivo di Sabbioneta hanno concluso, con una performance finale, un percorso didattico tra mitologia, storia e scienza.
Il progetto Incursioni è stato proposto dal Sistema dei Musei e dei Beni culturali mantovani con il sostegno di Regione Lombardia e con la collaborazione di Pantacon, consorzio mantovano di cooperative culturali.
Sabbioneta presentato da Passepartout
Sabbioneta presentato da Passepartout nel settimanale d'arte e cultura di Rai3, scritto e condotto da Philippe Daverio
Teatro olímpico Sabbioneta
The theater was constructed in 1588 and 1590 by the celebrated Vicentine architect Vincenzo Scamozzi under a commission from Duke Vespasiano I Gonzaga, as part of Gonzaga's effort to turn his tiny Ducal seat into an idealized classical city.[2] The importance that theater had come to hold, as a sign of the civilized society that the Duke was trying to create, is indicated by the prestigious location that was reserved for the theater in the principal street of the town, the Via Giulia, and by the fact that a separate building was erected to hold the theater. This prestige location had a cost, however, in the form of a cramped and narrow setting that could be successfully converted into a theater only by the considerable ingenuity of one of the Renaissance's most gifted architects.
The influence of the Teatro Olimpico upon the Teatro all'antica is evident in a number of features—most notably in the colonnade at the rear of the seating area and in the set designs. Such influences are to be expected; Scamozzi had overseen the construction of the Teatro Olimpico following the death of the great Andrea Palladio, who had laid out its original design. In particular, Scamozzi had been responsible for the remarkable perspectives which form the onstage scenery at the Teatro Olimpico.
Sabbioneta teatro all'Antica
Sabbioneta
Imagine Teatro All'Antica Sabbioneta MN
JOHN LENNON (punto e a capo)
Storia di un uomo che sognava la pace.
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Lo spettacolo nasce da un’idea di Giò Veneziani, Fondatore dell’Imaginepeople, gruppo che si prefigge di promuovere
“Imagine “ come inno del mondo.
Il desiderio di Giò di diffondere il messaggio di pace di John Lennon si concretizza in una sceneggiatura di Matteo Treccani con la collaborazione “tecnica “dell’esperta beatlesiana Emi Baronchelli. Treccani è anche regista della pièce che vede il noto attore Sergio Isonni come voce narrante della storia della vita , dei dolori e dei sogni di John mentre il musicista Salvatore Rinaldi fa da contrappunto al racconto con chitarra canto.
Lo spettacolo vuole particolarmente puntare sull’aspetto umano di questo tormentato artista e sul suo desiderio di spingere a un cambiamento che porti serenità al mondo
Mantua: the Olympic Theatre of Sabbioneta | Italia Slow Tour
The city of Sabbioneta (Mantua) was designed and built by the Duke Vespasiano Gonzaga Colonna. Here stands the Olympic Theatre, the first theatre bulding designed for entertainement in 1500. Vespasiano wanted Sabbioneta to be a strategic town, so he hired the greatest architects and had relations with the European courts, making it the heart of the Renaissance.
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Ariosto - L'arme gli amori (Teatro All'Antica di Sabbioneta)
In occasione dei 500 anni dell'Orlando Furioso questo spettacolo è stato rappresentato in italia e all'estero.
SABBIONETA TEATRO
Uno dei cinque video creativi realizzati dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di San Matteo delle Chiaviche per il concorso Cittadini di domani - conosciamo il patrimonio mondiale.
Trailer Antico Teatro Olimpico Sabbioneta
JOHN LENNON (punto e a capo)
Storia sulla vita di questo straordinario artista.
Lo spettacolo nasce da un’idea di Giò Veneziani, Fondatore dell’Imaginepeople, gruppo che si prefigge di promuovere “Imagine “ come inno del mondo. Il desiderio di Giò di diffondere il messaggio di pace di John Lennon si concretizza in una sceneggiatura di Matteo Treccani con la collaborazione “tecnica
“dell’esperta beatlesiana Emi Baronchelli.Treccani è anche regista della pièce che vede il noto attore Sergio Isonni come voce narrante della storia della vita , dei dolori e dei sogni di John mentre i musicisti Filippo Caretti - Salvatore Rinaldi
fanno da contrappunto al racconto con chitarra canto e pianoforte.
Lo spettacolo vuole particolarmente puntare sull’aspetto umano di questo tormentato artista e sul suo desiderio di spingere a un cambiamento che porti serenità al mondo.
Sabbioneta
Mantova - Sabbioneta è stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Le due città sono accomunate dall'eredità lasciata loro dalla Signoria dei Gonzaga che ne ha fatto magnifici centri del Rinascimento italiano ed europeo. La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello Stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa. Il centro abitato di Sabbioneta è attraversato dal 45º parallelo.
Sabbioneta (Mn).wmv
Sabbioneta is a town and comune in the province of Mantua, Lombardy region, northern Italy. It is situated about 30 km north of Parma, not far from the northern bank of the Po River. It was inscribed in the World Heritage List in 2008.Sabbioneta was founded by Vespasiano I Gonzaga in the late 16th century along the ancient Roman Via Vitelliana, on a sandy bank of the Po (whence the name, meaning Sandy in Italian; he was its first duke, using it as a personal fortress and residence. It was also during this period that it became a minor musical centre; composers such as Benedetto Pallavicino were employed here by Vespasiano Gonzaga, prior to his moving to the main Gonzaga city of Mantua.In 2008, Sabbioneta was inscribed in the UNESCO World Heritage List as a recognition of its perfect example of practical application of Renaissance urban planning theories.Sabbioneta is The town is also known for its historic Jewish Ghetto and Synagogue, and in particular for its Hebrew printing-press. In 1551 Tobias Foa set up the press; he had, however, published certain anti-Christian books and his career was forcibly ended. His work and possibly his type were taken up by a Christian printer, Vicenzo Conte.Vespasiano Gonzaga's town, designed according to the Renaissance principles of the Ideal City.
Sabbioneta è un comune italiano di 4.372 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il 1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la piana bresciana e l'Emilia.Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principe Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.
Font : Wikipedia
Il Duca di Sabbioneta, servizio Mantova Tv (19 05 2013)
A oltre 20 anni dalla prima edizione, il libro Il duca di Sabbioneta, guerre e amori di un europeo errante (Mimesis Edizioni, 2013) è stato presentato a Sabbioneta, nel Teatro all'Antica, primo esempio, dopo la parentesi medievale, di teatro costruito interamente ex novo, secondo i canoni dell'età classica. Il libro, frutto di una vita di ricerche, che hanno coinvolto archivi di vari Paesi d'Europa, ricostruisce l'epopea di Vespasiano Gonzaga Colonna (1531-1591), condottiero, agente segreto, mecenate, urbanista, letterato, tormentato dal sogno, caro ai principi del suo tempo, di attuare una città ideale, Sabbioneta appunto, oggi nota nel mondo come la Piccola Atene de' Gonzaga. La nuova edizione, forte di notevoli aggiornamenti documentari, tra cui le oltre 370 illustrazioni, quasi tutte d'epoca, ha richiesto otto giri di bozze. Il presente video è a cura di Mantova Tv.
Sabbioneta ... una Domenica cosi' ...
Sabbioneta (Mantova) Borgo fortificato del '500
Da visitare
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il 1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca del nonno Ludovico e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.
Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo Stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo Stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.
Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
Sabbioneta la piccola Atene (MN).
Sito dell'Unesco, #Sabbioneta è definita la piccola Atene, arte e storia per non farsi mancare il teatro all'antica, il mausoleo di Vespasiano Gonzaga fondatore della città ideale.
SABBIONETA 14-GIUGNO-2015 TEATRO OLIMPICO
sabbioneta Aprile 2015 - Largo al factotum della città
TEATRO ALL'ANTICA di SABBIONETA - Il 10 aprile 2015, la PRgroup-Orchestra di Venezia ha l'onore di inaugurare il prestigioso monumento per la stagione culturale primaverile.