La Reggia sconosciuta - Terzo episodio: Il TEATRO DI CORTE
Vi portiamo nelle parti meno conosciute della splendida Reggia di Caserta. In questa puntata il Teatro di Corte.
Reggia Caserta teatrino di corte
saraci
REGGIA CASERTA TEATRINO DI CORTE
Saraci
Il Majorana alla Reggia di Caserta - Teatro di Corte 360°
La Settimana del PNSD - Reggia di Caserta
Video realizzato con la collaborazione di:
ITS VR
DAF - Digital Art Factory
Springo studio
Teatrino di Corte Reggia di Caserta
Coro delle Voci bianche del Teatro San Carlo di Napoli
saraci
TEATRINO di CORTE - Reggia di Caserta
Teatrino di Corte - Reggia di Caserta, aperto tutti i sabato e domenica (esclua la 1^ domenica del mese) dalle 10 alle 13, grazie ai Volontari Touring per il Patrimonio Culturale.
foto G. Liparilo
video M. di Giambattista
TEATRO DI CORTE REGGIA di CASERTA canta Carmela Maffongelli 2011
195° Anniversario del Corpo di Commissariato dell'esercito - L' INNO SVELATO chiacchierata musicale su il CANTO DEGLI ITALIANI a cura di Michele d'Andrea Il Soprano Carmela Maffongelli e il Tenore Daniele Penco cantano: Donna Lombarda e La bandiera Italiana al Pianoforte il M° Alfonzo Zenga- TEATRO DI CORTE della REGGIA di CASERTA 23 novembre 2011.
Il Majorana alla Reggia di Caserta - Sottopalco del Teatro di Corte 360°
La Settimana del PNSD - Reggia di Caserta
Video realizzato con la collaborazione di:
ITS VR
DAF - Digital Art Factory
Springo studio
Teatro reale di corte Reggia di Caserta
Spiegazione del signor Alfonso , riprese Bye il poeta ( Simone Savarro ) .
Roberta Adelini e Lino Cappabianca al teatro di Corte
Esibizione al Teatro di Corte della Reggia di Caserta di Roberta Adelini e Lino Cappabianca.
Napoli, Palazzo Reale - Il Teatro di Corte
I ragazzi dell'associazione culturale 'Heracles 2015' narrano la storia del Palazzo Reale di Napoli. Per ulteriori informazioni su come associarsi per poter partecipare alle iniziative dell'associazione, questa è la pagina facebook
Palacio Real De Caserta – Parque – Nápoles – Audioguía – MyWoWo Travel App
El escenario del Teatro de la Corte, construido por Vanvitelli, se organiza de tal manera que se puede abrir ofreciendo una panorámica del parque, que desde el primer momento se consideró una parte indispensable del proyecto del Palacio Real. A partir de aquí puedes disfrutar de un espectáculo muy diferente al del edificio, tan inmenso y un poco severo: un paraíso verde bañado por la luz de la fantástica naturaleza mediterránea, con preciosos detalles escultóricos y arquitectónicos. El parque es tan grande que incluso lo atraviesa una línea de autobús, que al menos parcialmente puede hacerte menos pesadas las largas aunque espléndidas excursiones a pie.
El parque está organizado en torno a un curso de agua que discurre por un canal rectilíneo de unos tres kilómetros en ligera pendiente, por detrás de la fachada del Palacio Real, y está adornado con cascadas, estatuas y fuentes.
El jardín rectangular que se encuentra inmediatamente detrás de la fachada posterior, denominado parterre, está organizado de acuerdo con las reglas del jardín a la francesa, según el modelo de Versalles, con parterres regulares y caminos que dibujan recorridos geométricos. En las partes laterales, por el contrario, está inspirado en el nuevo concepto de parque a la inglesa, con grupos de árboles, prados y manchas de vegetación que parecen espontáneas y naturales. Al fondo a la izquierda, encontrarás el gran estanque de la Peschiera, que servía para proporcionar pescado siempre fresco a la cocina de la corte…
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La Reggia di Caserta (CASERTA, Campania, ITALY): pt 2
La Biblioteca Palatina fu voluta dalla regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando IV di Borbone, e realizzata in poco più di tre anni alla fine del Settecento. Si sviluppa lungo il lato orientale del Palazzo e si compone di cinque ambienti, ovvero due anticamere a cui seguono le tre sale che accolgono la raccolta libraria.
Contiene oltre quattordicimila volumi, tra i più significativi della cultura europea; molte sono le opere in tedesco, tra cui uno dei primi resoconti di viaggi che parlano della Reggia di Caserta, Reise durch Oestreich und Italien del Gerning (1802) che descrive un Palazzo dotato (addirittura!) di 6000 stanze... In una delle ali anteriori vive la famiglia reale, nell'altra Acton con la Segreteria di Stato... le due ali posteriori non sono ancora arredate.
Ovviamente, anche la cappella palatina si trova all'interno della reggia di Caserta, anche se per accedervi non è necessario entrare negli appartamenti reali. Per formazione si ispira alla cappella della reggia di Versailles. Fu inaugurata nel Natale del 1784 nel corso della messa di mezzanotte celebrata in presenza del re Ferdinando IV.
La tribuna reale è decorata da semicolonne e ad essa si accede tramite una scala a chiocciola. Nell'abside è posta una grande pittura di Giuseppe Bonito raffigurante l'Immacolata Concezione. Questa è l'unica tela superstite tra quelle originariamente commissionate per la chiesa, tutte perdute in seguito ai bombardamenti anglo-americani del 27 settembre 1943 che colpirono la città di Caserta.
La cappella, specie nel periodo natalizio, diventa location per concerti di musica lirica e classica in genere. Spesso vi si tiene il gran concerto di Capodanno, quando lo stesso non è organizzato nel teatro di Corte.
Reggia di Caserta Napoli Millecolori 2017 GWCI
Teatro Greco del Parco Archeologico Pausilypon (Napoli - Campania)
Nome: TEATRO GRECO del PARCO ARCHEOLOGICO PAUSILYPON
Località: NAPOLI, CAMPANIA, ITALIA.
Formato: 1920x1080, 25p.
Durata: 01' 29''
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La Reggia di Caserta (CASERTA, Campania, ITALY): pt 3
Oltre la soglia dell'entrata principale alla reggia si apre un vasto vestibolo ottagonale del diametro di 15,22 metri, adorno di venti colonne doriche. A destra e a sinistra si inseriscono i passaggi che portano ai cortili interni, mentre frontalmente un triplice porticato immette al centro topografico della reggia.
In fondo, un terzo vestibolo dà adito al parco. Su un lato del vestibolo ottagonale si apre il magnifico scalone reale a doppia rampa, un autentico capolavoro di architettura tardo barocca, largo 18,50 metri alto 14,50 metri e dotato di 117 gradini, immortalato in numerose pellicole cinematografiche. Ai margini del primo pianerottolo della scalinata si trovano due leoni in marmo di Pietro Solari e Paolo Persico, mentre il soffitto, caratterizzato da una doppia volta ellittica, fu affrescato da Girolamo Starace-Franchis con Le quattro Stagioni e La reggia di Apollo; sulla parete centrale è addossata una statua di Carlo di Borbone, opera di Tommaso Solari, affiancata da La verità e Il merito, realizzate rispettivamente da Andrea Violani e Gaetano Salomone.
La doppia rampa si conclude in un vestibolo posto al centro dell'intera costruzione. Di fronte si trova l'accesso alla grande Cappella Palatina, ispirata a quella della Reggia di Versailles; questo spazio, definito da un'elegante teoria di colonne binate che sostengono una volta a botte, è stato danneggiato durante la seconda guerra mondiale, quando andarono perduti gli organi e tutti gli arredi sacri, e quindi restaurato. Sul retro della cappella, ancora inglobato all'interno del palazzo, è posto il Teatro di Corte, caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo, con una capienza di 450 posti: fu inaugurato nel 1769 alla presenza di Ferdinando I delle Due Sicilie.
Invece, alla sinistra del vestibolo si accede agli appartamenti veri e propri. La prima sala è quella degli Alabardieri, con dipinti di Domenico Mondo (1785), alla quale segue quella delle guardie del corpo, arredata in stile Impero e impreziosita da dodici bassorilievi di Gaetano Salomone, Paolo Persico e Tommaso Bucciano. La successiva sala, intitolata ad Alessandro il Grande e detta del baciamano, è affrescata da Mariano Rossi, che vi rappresentò il matrimonio tra Alessandro e Rossane (1787). Si trova al centro della facciata principale e funge da disimpegno tra l'Appartamento Vecchio e l'Appartamento Nuovo.
L'Appartamento Vecchio, posto sulla sinistra, fu il primo a essere abitato da Ferdinando IV e dalla consorte Maria Carolina ed è composto da una serie di stanze con pareti rivestite in seta della fabbrica di San Leucio. Le prime quattro stanze, di conversazione, sono dedicate alle quattro stagioni e affrescate da artisti come Antonio Dominici e Fedele Fischetti. Segue lo studio di Ferdinando II, con dipinti a tempera di Jakob Philipp Hackert che rappresentano vedute di Capri, Persano, Ischia, la Vacchieria di San Leucio, Cava de' Tirreni e il giardino inglese della reggia stessa. Dallo studio si accede, mediante un disimpegno, alla camera da letto di Ferdinando II, i cui mobili però furono distrutti e rifatti in stile Impero dopo la morte del sovrano a causa di una malattia contagiosa. Oltre la camera è la sala dei ricevimenti, che, mediante una serie di anticamere, è collegata direttamente alla Biblioteca Palatina e quindi alla cosiddetta Sala Ellittica, che ospita un fulgido esempio di presepe napoletano.
L'Appartamento Nuovo, posto sulla destra della sala di Alessandro il Grande, fu costruito tra il 1806 e il 1845. Vi si accede tramite la Sala di Marte, progettata da Antonio de Simone in stile neoclassico e affrescata da Antonio Galliano. Proseguendo oltre l'adiacente Sala di Astrea, con rilievi e stucchi dorati di Valerio Villareale e Domenico Masucci, si giunge quindi all'imponente Sala del Trono, che rappresenta l'ambiente più ricco e suggestivo degli appartamenti reali. Questo era il luogo dove il re riceveva ambasciatori e delegazioni ufficiali, in cui si amministrava la giustizia del sovrano e si tenevano i fastosi balli di corte. Una sala lunga 36 metri e larga 13,50, ricchissima di dorature e pitture, che fu terminata nel 1845 su progetto dell'architetto Gaetano Genovese. Intorno alle pareti corre una serie di medaglioni dorati con l'effigie di tutti i sovrani di Napoli, da Ruggero d'Altavilla a Ferdinando II di Borbone (tranne Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat), poi un'altra serie con gli stemmi di tutte le province del regno, mentre nella volta domina l'affresco di Gennaro Maldarelli (1844) che ricorda la cerimonia della posa della prima pietra. Le successive stanze rappresentano il cuore dell'Appartamento Nuovo e furono ultimate dopo il 1816. Tra queste si ricorda la camera di Gioacchino Murat, in stile Impero, con mobili in mogano e sedie con le iniziali dello stesso Murat.
Voyager - Una notte da Favola - Lo scalone d'onore - La Reggia di Caserta - video 360° in 4K
- Voyager - Una notte da Favola - Lo scalone d'onore - La Reggia di Caserta
Reggia Di Caserta – Parco – Napoli – Audioguida – MyWoWo Travel App
Il palcoscenico del Teatro di corte, costruito da Vanvitelli, è organizzato in modo tale da potersi aprire offrendo la vista sul parco, che è sempre stato considerato parte irrinunciabile del progetto della reggia. Da qui godi uno scenario ben diverso dall’edificio immenso e un po’ severo: un paradiso verde immerso nella luce di una fantastica natura mediterranea, con preziosi inserti di scultura e di architettura. Il parco è talmente vasto che è attraversato perfino da una linea di autobus, che può alleggerirti almeno parzialmente le lunghe ma splendide escursioni a piedi.
Il parco è organizzato intorno a un corso d’acqua che scorre in un canale rettilineo di circa tre chilometri in leggera salita, alle spalle della facciata della reggia, ed è ornato di cascate, di statue e di fontane.
Il giardino rettangolare che si trova subito dietro la facciata posteriore, detto “parterre”, è organizzato secondo le regole del giardino alla francese, sul modello di Versailles, con aiuole regolari e viali che disegnano percorsi geometrici. Nelle parti laterali viceversa è già ispirato al nuovo concetto di parco “all’inglese”, con gruppi di alberi, prati e macchie verdi che appaiono spontanee e naturali. In fondo, sulla sinistra, trovi il bacino della Peschiera grande, che serviva a fornire alla cucina di corte sempre pesce fresco…
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Tempio e Teatro di Pietravairano (Caserta) - Riprese aeree da drone
Veduta aerea da drone del sito archeologico di Pietravairano (Caserta): tempio e teatro, II-I sec. a.C.
Video a cura dell'Università degli Studi di Lecce - I diritti sono dei rispettivi autori
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Music: They're coming... by Zapac (c) 2011 Licensed under a Creative Commons Attribution Noncommercial (3.0) license. Ft: greg_baumont
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La Castelluccia - in 3D
La ricostruzione in 3d della Castelluccia in un video esplicativo realizzato in maniera molto diretta. A cura di CSI e l'ufficio Parco e Acquedotto guidato da Leonardo Ancona