Frescobaldi presenta Aurea Gran Rosé delicata unione tra Syrah e Vermentino
Anteprima di rango a Milano per Aurea Gran Rosé, prodotto da Frescobaldi a Magliano, Bassa Maremma, tra Grosseto e l’Argentario. La prima annata, il 2017, debutterà a Vinitaly. «Siamo partiti da zero nel 1999 - ha ricordato Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi - su terreni collinari difficili e sassosi, dove non era presente un ettaro di vigna. Abbiamo cominciato a impiantare nel 2001 e nel 2006 abbiamo creato una cantina moderna, discreta, in armonia con il territorio, una fenditura nella collina. All’inizio abbiamo prodotto rossi importanti, ma abbiamo capito che si può fare struttura e intensità con vini dal colore più tenue. E ci siamo appassionati al mondo del rosé, una tipologia in passato poco considerata. Nel 2016 abbiamo dato vita alla prima annata che però non abbiamo messo in commercio». Un vino che ha fatto da apripista all’Aurea Gran Rosé 2017 che nasce nella Tenuta Ammiraglia, situata a soli 20 chilometri dal mare. È il matrimonio tra Syrah e Vermentino, vitigni diversi ma complementari. Il Syrah esprime al meglio le potenzialità enologiche della Maremma, mentre il Vermentino conferisce complessità.
«Il Syrah inoltre - ha sottolineato l’enologo Nicolò D’Afflitto - è ricco di antociani nella polpa, mentre i floavonoidi del Vermentino permettono la stabilizzazione del colore, che è una delle caratteristiche distintive di Aurea». «L’idea di questo vino - ha annotato Frescobaldi - nacque una mattina, guardando l’alba tra i vigneti della tenuta. I raggi di sole che illuminavano le coste della Maremma hanno ispirato Aurea Gran Rosé».
In sintonia con questa intuizione e per mantenere la freschezza delle uve, la vendemmia viene effettuata alle prime luci del giorno, avviene a mano a opera di un team di sole donne. Una scelta voluta per aggiungere ulteriore cura in un momento essenziale e delicato, quello che segue la seconda selezione su tavolo di cernita, una volta in cantina. A rendere ancora più speciale Aurea Gran Rosé, la vinificazione e l’affinamento. Alla pigiatura soffice effettuata a basse temperature, dopo la scelta dei mosti, segue la fermentazione in tonneaux di rovere francese. Solo all’assemblaggio un tocco di “vin de reserve” di Syrah vinificato in bianco, affinato in barrique per 20 mesi, aggiunge struttura e piacevolezza.
«Suadente, morbido ed elegante, Aurea Gran Rosé esprime l’anima femminile e fiera della Maremma, in una profonda e complessa armonia con la natura, tra mare e vigneti. Un vino che sa esprimere una decisa territorialità», ha commentato D’Afflitto.
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