Sculture nella Citta, Andy Warhol & Jean Michel Basquiat visit Spoleto's 50th!
Sotto titolo Italiano: Andy Warhol (a.k.a Antonia Owens) & Jean Michel Basquiat (a.k.a Milena Testa) take a retro trip back to 1962 when Spoleto hosted Giovanni Carandente's infamous SCULTPURES IN THE CITY or SCULTURE NELLA CITTA' international outdoor art sculpture festival.
What if you found out about a place where International Modern Artists hung out leaving their ARTMARK on an ancient Village? That this village was just an one hour and 20 minute train ride northeast from Rome's main train station, Roma Termini? That there was also a Filippo Lippi 15th century renaissance fresco painting in their duomo's ceiling too? Would you visit, would you stop by? Well, this special place exists in historical center Spoleto in Umbria, about a 35 minute train ride from Assisi.
In 1962 post WWII Italian Art Historian and Art Critic Giovanni Carandente created the Sculptures in the City event. He invited 10 international Modern Artists to differently located steel mills across Italy to create their Iron Sculptures. The modern art pieces where then transported to Spoleto for the 5th Festival dei Due Mondi International Music Festival. The modern art pieces were displayed outdoors through the city for this magnificent event. Sculptures of six of these ten artists still remain outdoors... Beverly Pepper, Nino Franchina, Alexander Calder, Lynn Chadwick, Arnaldo Pomodora and Pietro Consagra, while numerous works are in displayed in the Civica d'Arte Moderna, Spoleto's Modern and Contemporary Art Museum. These outdoor art works can be found at:
Lynn Chadwick's Strange III 1959 at Piazza del Duomo
Alexander Calder's Teodelapio 1962 at Spoleto Train Station
Nino Franchina's Spoleto1962 at Pizza del Commune
Pietro Consagra's Interview Spoletino 1962 at Civica d'Arte Moderna
Beverly Pepper's The gift of Icarus 1962 at Piazzale Roma
Arnaldo Pomodora's Column of the Traveler 1962 at Viale Trento and Trieste
Prima parte del Saggio del Corso di Teatro ass. Il Teodelapio - Istituto d'Arte - Spoleto 28052011
Al confine tra il territorio del Mito e il tempo della Storia s'erge un faro a illuminare il cammino dell'Uomo occidentale moderno. Quel faro è l'Atene del V secolo a.C. culla della Politica, del Diritto, della Filosofia, della Scienza, dell'Arte e anche del Teatro. (Oggi non potremmo leggere o vedere rappresentati testi di Shakespeare di Molière, di Goldoni, di Pirandello, se circa duemila e cinquecento anni fa Eschilo, Sofocle ed Euripide non avessero composto le loro tragedie.)
Quest'anno noi partecipanti alla scuola di recitazione 'Teodelapio' e noi studenti dell'Istituto Statale d'Arte (leoncillo leonardi) abbiamo voluto affrontare l'impervio ma stimolante confronto con i tre grandi Tragici Greci: abbiamo letto e studiato le 'Coefore' di Eschilo, e le due 'Elettra' rispettivamente di Sofocle e di Euripide che trattano lo stesso argomento; abbiamo scelto i brani più significativi di ognuna delle tre tragedie e ne abbiamo fatto correre le trame parallelamente per tentare di mettere in evidenza le differenze, talvolta evidenti talaltra più nascoste, tra i personaggi di Elettra e di Oreste descritti dai tre tragici. E' nato in questo modo uno spettacolo che probabilmente farà inorridire i grecisti e per contro farà sbadigliare chi ritiene tragico dover assistere ad una tragedia greca (in questo caso sono addirittura tre!). Ma per noi e per il musicista e musicologo Andrea Rellini che ha composto le suggestive musiche, è stato un lavoro appassionante oltre che istruttivo.
Il nostro auspicio è che questo saggio, a prescindere dal giudizio sul suo valore artistico, possa far nascere in qualche spettatore, specialmente tra i giovani, l'interesse ad approfondire la conoscenza della più alta espressione di poesia drammaturgica di tutti i tempi, vale a dire la 'Tragedia Greca'.
Rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Preside del Liceo, Professoressa Galassi, che ha gentilmente consentito la rappresentazione nel bel cortile dell'Istituto d'Arte.... brano del Programma di Sala del regista dello spettacolo Claudio Trionfi
Seconda parte del Saggio del Corso di Teatro ass. Il Teodelapio - Istituto d'Arte - Spoleto 28052011
Al confine tra il territorio del Mito e il tempo della Storia s'erge un faro a illuminare il cammino dell'Uomo occidentale moderno. Quel faro è l'Atene del V secolo a.C. culla della Politica, del Diritto, della Filosofia, della Scienza, dell'Arte e anche del Teatro. (Oggi non potremmo leggere o vedere rappresentati testi di Shakespeare di Molière, di Goldoni, di Pirandello, se circa duemila e cinquecento anni fa Eschilo, Sofocle ed Euripide non avessero composto le loro tragedie.)
Quest'anno noi partecipanti alla scuola di recitazione 'Teodelapio' e noi studenti dell'Istituto Statale d'Arte (leoncillo leonardi) abbiamo voluto affrontare l'impervio ma stimolante confronto con i tre grandi Tragici Greci: abbiamo letto e studiato le 'Coefore' di Eschilo, e le due 'Elettra' rispettivamente di Sofocle e di Euripide che trattano lo stesso argomento; abbiamo scelto i brani più significativi di ognuna delle tre tragedie e ne abbiamo fatto correre le trame parallelamente per tentare di mettere in evidenza le differenze, talvolta evidenti talaltra più nascoste, tra i personaggi di Elettra e di Oreste descritti dai tre tragici. E' nato in questo modo uno spettacolo che probabilmente farà inorridire i grecisti e per contro farà sbadigliare chi ritiene tragico dover assistere ad una tragedia greca (in questo caso sono addirittura tre!). Ma per noi e per il musicista e musicologo Andrea Rellini che ha composto le suggestive musiche, è stato un lavoro appassionante oltre che istruttivo.
Il nostro auspicio è che questo saggio, a prescindere dal giudizio sul suo valore artistico, possa far nascere in qualche spettatore, specialmente tra i giovani, l'interesse ad approfondire la conoscenza della più alta espressione di poesia drammaturgica di tutti i tempi, vale a dire la 'Tragedia Greca'.
Rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Preside del Liceo, Professoressa Galassi, che ha gentilmente consentito la rappresentazione nel bel cortile dell'Istituto d'Arte.... brano del Programma di Sala del regista dello spettacolo Claudio Trionfi
Terza parte del saggio del Corso di Teatro ass. Il Teodelapio - Istituto d'Arte - Spoleto 28052011
Al confine tra il territorio del Mito e il tempo della Storia s'erge un faro a illuminare il cammino dell'Uomo occidentale moderno. Quel faro è l'Atene del V secolo a.C. culla della Politica, del Diritto, della Filosofia, della Scienza, dell'Arte e anche del Teatro. (Oggi non potremmo leggere o vedere rappresentati testi di Shakespeare di Molière, di Goldoni, di Pirandello, se circa duemila e cinquecento anni fa Eschilo, Sofocle ed Euripide non avessero composto le loro tragedie.)
Quest'anno noi partecipanti alla scuola di recitazione 'Teodelapio' e noi studenti dell'Istituto Statale d'Arte (leoncillo leonardi) abbiamo voluto affrontare l'impervio ma stimolante confronto con i tre grandi Tragici Greci: abbiamo letto e studiato le 'Coefore' di Eschilo, e le due 'Elettra' rispettivamente di Sofocle e di Euripide che trattano lo stesso argomento; abbiamo scelto i brani più significativi di ognuna delle tre tragedie e ne abbiamo fatto correre le trame parallelamente per tentare di mettere in evidenza le differenze, talvolta evidenti talaltra più nascoste, tra i personaggi di Elettra e di Oreste descritti dai tre tragici. E' nato in questo modo uno spettacolo che probabilmente farà inorridire i grecisti e per contro farà sbadigliare chi ritiene tragico dover assistere ad una tragedia greca (in questo caso sono addirittura tre!). Ma per noi e per il musicista e musicologo Andrea Rellini che ha composto le suggestive musiche, è stato un lavoro appassionante oltre che istruttivo.
Il nostro auspicio è che questo saggio, a prescindere dal giudizio sul suo valore artistico, possa far nascere in qualche spettatore, specialmente tra i giovani, l'interesse ad approfondire la conoscenza della più alta espressione di poesia drammaturgica di tutti i tempi, vale a dire la 'Tragedia Greca'.
Rivolgiamo un sentito ringraziamento alla Preside del Liceo, Professoressa Galassi, che ha gentilmente consentito la rappresentazione nel bel cortile dell'Istituto d'Arte.... brano del Programma di Sala del regista dello spettacolo Claudio Trionfi
LA FABBRICA E LA CITTA' - ROMANO MIRENGO [PARTE I]
Intervista a Romano Mirengo pubblicata il 05 febbraio 2013.
Artigiano del ferro, racconto il suo primo contatto con l'ILVA di Savona.
Nel 1961 gli fu commissionata la produzione del Teodelapio di Alexander Calder che fu posto nella piazza vicino alla stazione di Spoleto (ed ancora oggi presente) in occasione del Festival dei Due Mondi del 1962.
Alexander Calder:
Festival dei Due Mondi:
Teodelapio:
LABORATORIO AUDIOVISIVI BUSTER KEATON = CAMPUS UNIVERSITARIO DI SAVONA
Teodelapio... la scuola di teatro che fa per voi!
A Spoleto presso Palazzo Collicola ingresso da San Domenico, Scuola di Teatro Teodelapio.
venerdì 24 ottobre 2014 riprendono i corsi della Scuola di Teatro Teodelapio.
La scuola che da 13 anni è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di teatro e per quanti vogliano apprendere il linguaggio della scena o anche semplicemente acquisire strumenti comunicativi per migliorare il proprio rapporto con gli altri e nel proprio ambito professionale.
La scuola si distingue per la documentata professionalità dei suoi insegnanti, per l’impostazione laboratoriale, basata però su una solida conoscenza delle tecniche e dei metodi, sperimentati in lunghi anni di esercizio da parte di docenti con ampio curriculum nei vari settori dello Spettacolo e della Comunicazione.
Accanto ai corsi tradizionali di dizione, educazione del corpo, recitazione, stage specifici tenuti da maestri di livello internazionale, due corsi di gioco teatro, dedicati ai bambini ed ai ragazzi ed un corso di arte terapia.
Prezzi competitivi con sconti speciali per studenti under 20, completano un’ offerta che si distingue per la qualità, la continuità ed i risultati.
Se amate il gioco, l’impegno, il lavoro di gruppo, se avete rispetto per le vostre emozioni e la vostra intelligenza, questa è la scuola che fa per voi!
Iscrizioni e selezioni d’ingresso dal 20 al 22 ottobre presso la sede della scuola in Palazzo Collicola – ingresso S. Domenico , di fronte alla scuola materna- dalle ore 17 alle ore 19.
Per informazioni: 338 2860867; scuolateodelapio@gmail.com
AMORE E GUERRA...E ALTRE STORIE
Il 16 dicembre scorso si è tenuto a Spoleto il concerto organizzato dall' associazione culturale Back Beat, in collaborazione con il corso Turistico dellIpssart e con lIstituto dArte del ISS di Spoleto, Amore e Guerra .. e altre storie, un recital-concerto realizzato da I cuccioli del maggio , una ensemble di giovani coristi e strumentisti della nostra città, dedicato alla musica e alla poesia di Fabrizio De Andrè, nel decennale della sua scomparsa.
Giovanni Carandente come divenni spoletino
Come divenni spoletino
Il mio primo incontro indiretto con Spoleto avvenne trenta anni fa, mediante un acquarello inglese ottocentesco che raffigurava la Rocca, il Duomo e il ponte delle Torri immersi in un turneriano pulviscolo azzurro. Preparavo, nel 1957, una delle mie prime mostre alla Galleria Nazionale d’arte moderna: di Acquarelli inglesi dell’800, per l’appunto.
Invece, l’ingresso con i miei piedi a Spoleto avvenne per un altro tramite e questo è più noto oggi e famigliare in tre continenti: il Festival.
Vi giunsi la prima volta da giornalista. Scrivevo articoli sulla danza per un giornale romano. Era difficile allora vivere in quei minuscoli alberghi in borgo (il centro storico era riservato alle signore illustri di qua e di là dall’Atlantico)e una camera era un bene così prezioso che le amiche che giungevano per gli spettacoli ti chiedevano spesso di usarla per agghindarsi e sciamare poi per le ripide strade che da borgo salgono alla Salara vecchia. Ma l’atmosfera mi parve così affascinante e autentica, e la città era di una bellezza così struggente che incominciai a covarvi il mio amore.
E quando, nel 1961, fu il Museum of Modern Art di New York a darmi l’opportunità di realizzare qualcosa per Spoleto e per il Festival non esitai un minuto. Come ho altre volte raccontato, fu Porter McCray, che allora era il direttore dell’International Council del Museo, ad affidarmi l’incarico di realizzare una mostra di Disegni Americani moderni scelti con cura da Bill Lieberman e, di quel soggetto, la più precisa e sottile delle antologie, rimasta in tal senso, insuperata. Il successo fu grande a tal punto che Giancarlo Menotti mi invitò a programmare per l’anno successivo qualcosa di più sensazionale.
E nacque l’irripetibile esperimento delle Sculture in città.
Era sindaco…il dott. Toscano. di lui ricorderò soltanto quel celebre manifesto che gli Spoletini lessero allora sui muri antichi della loro Città e una frase in particolare che diceva pressappoco: Spoleto si è trasformata per una sola stagione nel più grande museo oggi pensabile di scultura moderna, un museo senza biglietto d’ingresso e senza altri custodi che voi, cittadini!
E infatti centodue sculture fra le più importanti del secolo se ne stettero tranquille per vie e piazze senza molestare altri che i soliti benpensanti che dai giornali di tutte le provincie ne scrissero il peggio che si potesse(mentre i giornali stranieri esaltavano quell’avventura come una delle più memorabili del secolo nel campo artistico) e senza essere molestate da chicchessia.
Pensate oggi una mostra del genere! Quanti VIVA e ABBASSO si vedrebbero segnati con lo spray sulle basi o sulle stesse sculture?
…gli scultori che passarono per Spoleto, David Smith e Moore, Calder e Franchina, Giglioli e Alicia Penalba se ne innamorarono anch’essi a prima vista. Nessuno più di loro è vivo. Volevano contrattare con il Comune opere in cambio di case, per risiedervi un tempo dell’anno e della loro vita. E Spoleto forse sarebbe diventata la Saint-Paul de Vence italiana. Ma per come è passata la stagione di Leger e di Miro, di Chagall e di Nicolas de Stael, così anche la loro si è conclusa.
Di tutto ciò non restano oggi che il Teodelapio di Alexander Calder e Spoleto ’62 di Nino Franchina in piazza del Comune, memorie più durature. Un giorno, i figli dei nostri figli ricorderanno gli eventi che accaddero nella loro Città nella seconda metà del secolo XX anche attraverso quel nero “cavallo” impennato che si erge in piazza della Stazione (il “cavallo”, chiamano infatti il Teodelapio molti spoletini), quell’unico antimonumento che in una piazza italiana stia a celebrare, di questo secolo, nel nome di un antico duca longobardo, nient’altro che la fantasia geniale di un grande artista.
Giovanni Carandente
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- SPOLETO E CAMPELLO, PAZZI DI GIOIA PER ISCRIZIONE UNESCO - AGGIORNAMENTI (Video della notte TO®: Sgarbi, Flamini, Pacifici, Cintioli, Casali, Emili, Benedetti e Sgarbi
affettività patetiche cattività affettiva 56° Festival dei due mondi di Spoleto
affettività patetiche cattività affettiva
Voci. Impronte. Gesti. Oggetti.
Tracce di spazi e strutture. Segni di una presenza vitale che da una cella trasparente riprodotta in scala 1:1 si irradia sul pubblico, e oltre, come l'esploso degli elementi lignei che compongono la cella copre il pubblico fino a diventare, in un orizzonte indefinito, puro colore.
Affettività patetiche, ideato, realizzato e messo in scena dagli studenti delle classi 1°, 2° e 3° Istituto d'Arte sede associata Casa di Reclusione sotto la guida del Prof. Giorgio Flamini non è uno spettacolo-verità né un documentario: è certo uno spettacolo che vuole dare voce alle Voci di dentro, ai pensieri, ai sogni dei suoi protagonisti, nei gesti quotidiani, negli oggetti, negli spazi significativi, nei ritmi che scandiscono il tempo della detenzione.
Ma la sostanza di verità di Affettività patetiche diventa, per opera dei suoi Autori-Attori, sostanza di una rielaborazione in cui è il trattamento formale a dominare.
E così il passeggio diventa performance dal sapore quasi Baushiano, nei suoi rigorosi incastri geometrici.
Le voci indistinte dei cortili diventano rap. La riflessione solitaria, nella sua ostinata ripetizione, si piega a basso di bordone su cui intessere un crescendo di intarsi umoristici e autoironici. I dialoghi del risveglio si trasfigurano in una sorta di eidyllion dal sapore teocriteo.
I colloqui prestano la verità dei gesti, delle cure, degli affetti ad un trattamento contrappuntistico
Affettività patetiche è, per molti versi, in-sostenibile, come può esserlo una verità che si vorrebbe celata o rimossa.
Ma vuole soprattutto mostrare che la parola e il gesto teatrale, con il controllo formale che essi esigono, forniscono le chiavi di accesso alla più piena e autentica ποίησις e agli spazi di incomprimibile libertà che essa è capace di dischiudere a chi la conquisti.
A tutti gli Studenti che hanno contribuito alla realizzazione di Affettività patetiche e a Giorgio Flamini che li ha guidati nella difficile arte dell'inventio, il mio ringraziamento più sentito.
Prof.ssa Roberta Galassi
(Dirigente scolastico)
Video catalogo grafica Spoleto 2011 (0318)
Il 24 Giugno 2011 in occasione del Festival dei Due Mondi Spoleto PG, si terrà una mostra antologica di Silvestro Migliorini nel chiostro di San Nicolò. Successivamente sarà pubblicato un catalogo per la pittura e per la scultura.
La mostra è curata dal signor Alberto D'Anastasio, docente di storia dell'arte e semialogia dei linguaggi non verbali.
SULLE STRADE DI RODARI
Sulle strade di Rodari: un progetto importante di promozione della lettura che ha coinvolto oltre 5000 piccoli e grandi lettori. Un viaggio a bordo del Filobus 75 per riscoprire il mondo dei libri, usanto le parole di Rodari: ad alta voce e in comunit: - Intervistati: MARA FABRO (Cooperativa Damatr)
Comenius Performance (I^ part)
La prima parte dello spettacolo realizzato, il 3 Maggio 2012 ad Anagni, nell'ambito del gemellaggio Comenius tra la nostra scuola media Bonifacio VIII e la scuola Na Habru di Horice in Repubblica Ceca. Si ringraziano tutti i professori referenti e tutti quanti hanno partecipato fattivamente alla buona riuscita di questo progetto.
Riprese di Antonio Ferrari (I liceo a.s.2011-12).
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Cucinare in massima sicurezza il manuale di cucina che raccoglie le ricette e i metodi per cucinare in carcere. Lo hanno concepito un gruppo di detenuti che da due anni si sta formando nella progettazione e nella produzione editoriale.
presentato venerdì 13 aprile 2012 alla Biblioteca di Palazzo Mauri alle ore 18.
Cucinare in massima sicurezza è un manuale diverso da tutti quelli che conosciamo. Le ricette raccolgono le esperienze di chi cucina all'interno della cella grazie ai pochi materiali di cui ogni detenuto dispone. È anche omaggio alla donna, assolutamente maschile, da parte di chi, difficilmente, ha la possibilità di avere il pranzo o la cena cucinata al femminile.
L'evento è stato organizzato dal Comune di Spoleto, l'Associazione Teodelapio e CO.MO.DO.
Le splendide attrici della Teodelapio hanno letto cinque ricette scelte tra quelle del libro di cucina dei detenuti della Casa di Reclusione di Spoleto. Verrà infine realizzata una ricetta che poi sarà offerta agli ospiti.
All'azione scenica hanno partecipato Barbara Celesti, Silvia Maria Garbini, Diletta Masetti, Sara Ragni e Nicoletta Sinibaldi. Al sax Cristian Panetto.
Regia di Anna Leonardi...
Spoleto Festival Art - Parte V - Filipponi Esmeralda Cucchi - Spoleto 26 settembre 2010
I Edizione dello Spoleto Festival Art.
Video realizzato da Simone Fagioli e Jacopo Feliciani per Spoleto 7 Giorni ( ) e NotitiAE ( ).
Simone Fagioli intervista il Presidente Luca Filipponi, Esmeralda e lo scrittore Cucchi.
I Parte
II Parte
III Parte
IV Parte
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ex aquis ad astra..... l'11 aprile 2012
21 di 41 Un patrimonio da riscoprire
Questo video è condiviso con invocazione del “FAIR USE” (senza scopo di lucro) tutti i diritti sono dei rispettivi proprietari. L’unico scopo è quello di divulgare conoscenza e cultura. Un grazie alla Rai (Rai Storia, Rai Cultura, Rai 5), che ci da la possibilità di godere di questi video e di diffondere cultura e bellezza. Questo è il vero servizio pubblico…Un grazie anche al MiBACT (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), che ha finanziato questo progetto.
L’Italia e il suo patrimonio culturale, una splendida eredità del nostro passato e un investimento nel futuro. Una dote immensa e straordinaria, migliaia di siti culturali diffusi capillarmente lungo tutto lo stivale. Non solo le città d’arte con i loro monumenti più celebri, ma anche una rete di luoghi della bellezza sparsa sul territorio ancora da conoscere, ancora da scoprire.
Partiamo dalla scoperta di Kainua, l’odierna Marzabotto, città dell’Etruria padana: una città etrusca perfettamente conservata nella sua planimetria dove per la prima volta vengono trovare le testimonianze del rito di fondazione delle città etrusche, lo stesso rito con cui venne fondata Roma.
Poi il paesaggio cambia radicalmente e siamo nelle sotterranee stazioni della metro di Napoli: un complesso artistico-funzionale composto da fermate della metropolitana che accolgono circa 200 opera d’arte realizzate da artisti di fama internazionale sotto la guida di Achille Bonito Oliva.
Dalla contemporaneità all’arte di un antico popolo invasore che ha lasciato segni duraturi e di inaspettata bellezza: a Cividade del Friuli i longobardi hanno realizzato alcuni fra gli esempi più belli di scultura ed architettura altomedievale, come l’altare di Ratchis e il Tempietto di Santa Maria in Valle.
A Spoleto tracce della storia più vicina a noi: 6 sculture contemporanee, della straordinaria mostra del 1962, sono esposte come in un museo a cielo aperto. Fra tutte svetta il Teodelapio, maestosa opera di Alexander Calder che accoglie i visitatori alla stazione.
Nel Molise c’è Sepino, un piccolo municipio romano nel cuore del Sannio sorto lungo le vie della transumanza. A Palestrina, 40 km da Roma, sorge il Santuario della Fortuna Primigenia, una splendida fusione di arte romana ed ellenistica. E a Galatina, nel Salento, la Basilica quattrocentesca di Santa Caterina con i suoi ricchissimi cicli di affreschi riflette il disegno di un’ambizione politica di respiro europeo. Tutto questo in un viaggio attraverso l’Italia, un Viaggio nella Bellezza.
'68 - Scuola di Teatro Teodelapio
Alfonsina - Parte Seconda
Vorrei Baciarti negli occhi...
Coreografia: Antonio Della Monica
Interpreti: Classe V Coreutico Liceo Teatro Nuovo Torino