Priolo Gargallo - Piccola Grande Italia
A 14 chilometri da Siracusa, a nord ovest, nelle vicinanze dei Monti Climiti, sorge Priolo Gargallo, una splendida cittadina di 12000 abitanti, dal glorioso passato da scoprire ed ammirare.Le tracce di presenza umana nel territorio priolese risalgono al XV secolo a. C. quando fu fondata sulla penisola di Magnisi la città di Thapsos, che divenne un importante centro nel periodo medio dell'età del bronzo ed entrò sotto l'influsso miceneo a partire dal XIII secolo a. C.
Priolo Gargallo, cenere di pirite a Magnisi
Monti Climiti Scala Primosole Priolo Gargallo Sicilia
vedete di tutto: il golfo di Augusta, le saline di Priolo, la penisola di Thapsos, il mostruoso inquinamento chimico ed elettrico. Se questo è progresso meglio regredire al Neolitico. Vedo solo Morte non posti di lavoro. Godetevi, per quel poco che vi posso offrire la scala primosole per cui si accede agli imponenti monti Climiti. Sono certo che verranno trasformati in un'enorme discarica. Non è vivere questo! Accesso N37 06 53.1 E15 10 45.9
Pirrere saline e Thapsos - Sabbia lavica - 15.01.2017
Sabbia lavica propone un'escursione in un ambiente più mite spostandoci sui meravigliosi Monti Climiti, presso le suggestive Pirrere di Sant'Antonio di Melilli, antiche cave, in uso sin dal 1400, per l'estrazione di pietra calcarea utilizzata in varie costruzioni dell'Isola; la giornata continuerà con la visita delle saline di Priolo, una riserva naturale affidata in gestione alla Lipu, questa piccola zona umida è un oasi per tante specie ornitologiche migranti, stazionarie e nidificatrici.
All'interno delle saline si sosterà per il pranzo a sacco, e in fine ci avvieremo verso la zona costiera della penisola di Magnisi, dove si potranno ammirare gli antichi resti delle Thapsos (Θαψός in greco antico) è uno dei più importanti siti protostorici siciliani. È il centro eponimo per la cosiddetta Cultura di Thapsos che in Sicilia si identifica la media età del bronzo. Il sito è localizzato sulla penisola di Magnisi (dall'arabo Mismar, chiodo), nel comune di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, delle antichissime tombe a grotticelle scavate nei bianchi calcari che fanno parte della geologia del golfo di Targia a nord di Siracusa, e le meravigliose rodoliti, costituite da vari tipi di alghe rosse fotosintetiche (le specie Corallinacee e Rhodophyta) che formano strutture rigide man mano che crescono. Vanno alla deriva con le correnti, accumulando gradualmente carbonato di calcio nelle loro celle, finché diventano troppo pesanti per essere spostati dall’acqua. Si depositano sul fondo del mare, aumentano in dimensioni e si intersecano con altre rodoliti per formare vaste porzioni di costa.
Riaperta Thapsos nonostante la pirite
11 maggio 2014, riaperta alle visite guidate l'area archeologica di Thapsos, prestigioso emporio della Media Età del Bronzo nonostante le polemiche della vigilia per la massiccia presenza di rifiuti tossici e nocivi accatastati all'ingresso della Penisola Magnisi che non pongono in sicurezza il sito.
SINTESI:
Siamo stati per voi a Thapsos in occasione della sua riapertura per registrare, parola per parola, tutti gli interventi (così come facciamo sempre) affinché ognuno di voi potesse crearsi una propria opinione.
Quasi increduli, abbiamo ascoltato interventi piuttosto rancuorosi sia quello dell'ing, Geraci dell'Isab che del sindaco di Priolo Rizza, permeati di roboanti accuse contro coloro che per ben due anni vollero la chiusura di Thapsos.
Pur non avendo fatto nomi, ma conoscendo però le vicende passate, ci è apparso alquanto chiaro che tali attacchi velenosi fossero diretti verso la fallimentare politica archeologica dell'on. Mario Bonomo, dell'ex responsabile dell'area archeologica siracusana, dott.ssa Maria Amalia Mastelloni (unica a gestire parchi archeologici siracusani inesistenti) e del consigliere comunale di Priolo, Alessandro Biamonte e del suo gruppo, che, come è noto, volevano, senza riuscirci, impossessarsi di Thapsos anche attraverso la creazione di una Fondazione.
Giudicate voi.
Veleni di Sicilia- Augusta,Melilli,Priolo,Siracusa
Negli anni '50 lo sbarco in Sicilia dell'industria petrolchimica ha portato nella regione sviluppo ed occupazione. Ma la contaminazione di aria, suolo e acque ha provocato un impatto devastante, sia sull'ambiente che sulla salute dei siciliani.
Il distretto industriale di Siracusa è uno dei poli più grandi d'Europa: un agglomerato industriale che comprende i comuni di Priolo, Melilli ed Augusta e che si estende per quaranta chilometri di costa nella Sicilia Sudorientale.
Nato negli anni '50, ha visto avvicendarsi numerose aziende che operano principalmente nell'industria chimica, petrolchimica e di raffineria.
Nel 1998 con la legge n. 426 sui nuovi interventi in campo ambientale il ministero dell'Ambiente ha avviato i primi interventi di bonifica che riguardavano oltre 58mila chilometri quadrati sulla terraferma e 100mila chilometri quadrati di mare. Siracusa è così entrata a far parte dei siti di interesse nazionale (Sin), cioè delle aree industriali e siti ad alto rischio di crisi ambientale.
Nonostante ci siano state dotazioni a livello nazione, regionale ed europeo -- spiega Giampiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione Ambiente e territorio della Regione Sicilia --, ben poco è stato fatto e non tutti i fondi sono stati capitolati. Molte opere di bonifica sono state fatte, ma molte altre devono ancora iniziare. E se da una parte le industrie hanno favorito lo sviluppo economico e occupazionale, dall'altra hanno provocato un enorme impatto ambientale contaminando suolo e acque.
Accompagnati da Giuseppe Giaquinta, presidente dell'associazione Anatroccolo di Legambiente Priolo, visitiamo una vecchia cava abbandonata, poco distante dal centro di Priolo, un luogo senza recinzione nè segnaletica. Nel sottosuolo c'è un po' di tutto: cenere di pirite, catalizzatori e sacchi di materiali ormai deteriorati. Ci sono almeno quattro metri di materiale che ha innalzato il livello di tutta la discarica, racconta Giaquinta, che da diversi anni chiede l'intervento delle istituzioni. Un altro sito contaminato è la penisola di Magnisi, meglio conosciuta con il nome di Tapsos: un'area archeologica dell'età del Bronzo in cui è stata ritrovata una necropoli. Anche qui si è depositata una notevole quantità di cenere di pirite, sostanza ricca di arsenico e vanadio.
La stessa cenere è stata poi utilizzata anche altrove: il fondo del campo sportivo di Priolo e quello di Augusta sono stati interamente realizzati con la pirite. Attualmente le strutture sono sotto sequestro e in attesa di bonifica.
Le bonifiche sono una spesa enorme per la collettività -- spiega Francesco Licata Di Baucina, direttore generale dell'Azienda regionale protezione ambiente in Sicilia --. E il principio 'chi inquina paga', pur sacrosanto, presenta notevoli difficoltà applicative.
Solo raramente infatti le aziende hanno provveduto alle bonifiche: nella maggior parte dei casi gli impianti passano di mano in mano tra i vari gruppi industriali e chi è incolpato di aver inquinato scarica la responsabilità sui predecessori. Insomma nessuno paga e a rimetterci sono il contribuente e lo Stato.
Nel 2004, con l'accordo di programma quadro per il risanamento ambientale delle aree Sin, sono stati stanziati 64 milioni di euro per l'agglomerato di Priolo, di cui il 90% già erogati. Si trattava di fondi destinati alle bonifiche della rada di Augusta, dello stabilimento Eternit, della penisola di Magnisi e dei porti di Siracusa. Tutte opere realizzate solo in parte.
Se da un lato le bonifiche ritardano, dall'altro sempre più stretto è il legame tra industria e istituzioni pubbliche. La raffineria sponsorizza numerose attività, sportive e religiose, e come compensazioni elargisce fondi per la realizzazione di campi sportivi, parchi giochi e impianti di illuminazione.
Vivere a ridosso degli impianti, significa vivere nell'angoscia -- conclude Giaquinta --. Priolo è al centro del polo petrolchimico, è circondato da impianti: qualsiasi cosa accada là dentro si ripercuote inevitabilmente sul paese.
Scheda
Autori:
Saul CAIA
Rosario SARDELLA
Credits:
Giuseppe GIAQUINTA. Legambiente Priolo
Giampiero TRIZZINO, Commissione Ambiente Regione Sicilia
Francesco LICATA DI BAUCINA, Arpa Sicilia
Musiche: Andy Vidersky Farewell, Koke Nunez Gomez Game Of Kings
Data: 18 giugno, 2014 - 15:14
Priolo. Tromba d'aria di fronte penisola Magnisi
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torre Magnisi
Restituita simbolicamente alla città di Priolo Gargallo la Torre di penisola Magnisi. La cerimonia, con relativo taglio di nastro,domenica 17 giugno, alle ore 18:30, alla presenza del sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza, dell'assessore ai BB. CC. e Pubblica Istruzione, Salvatore Leanza, dell'assessore alle Pari Opportunità, Veronica Nasonte, del dirigente alle Politiche culturali, Domenico Mercurio, del vice coordinatore nazione Fli, on. Fabio Granata, del presidente dell'associazione Lamba Doria, Alberto Moscuzza, del referente per Priolo dell'associazione Lamba Doria, Rosario Pulvirenti, del presidente dell'associazione Koiné di Priolo, Marinella Tino. Tra le tante personalità del mondo civile e militare intervenute anche il comandante della Stazione dei Carabinieri di Priolo, Santo Parisi
CENERI DI PIRITE ED ECO-MOSTRO. A PRIOLO SCHIFI DA SPIAGGIA
OPERAZIONE SCHIFI DA SPIAGGIA - A PRIOLO 30 SACCHI DI IMMONDIZIE PRESSO L'ECOMOSTRO EX ESPESI E LA MEGA DISCARICA DI CENERI DI PIRITE.
29 maggio 2016 - Guanti, rastrelli, sacchi e tanta buona volontà per ripulire dalle zozzerie l'area adiacente l'ex stabilimento Espesi, un' angolo di litorale sempre dimenticato dall'amministrazione comunale.
Una trentina i sacchi di immondizie recuperate dai volontari che stamani hanno aderito alla manifestazione nazionale di Legambiente. Oramai sulle spiagge è difficile intravedere le poetiche conchiglie però al loro posto non è difficile trovare rifiuti spiaggiati o gettati consapevolmente di ogni forma e genere, dimensione e colore.
E così uno dei tanti angoli del litorale di Marina di Priolo, dimenticati dall'amministrazione comunale, mostra adesso un volto molto più decoroso. L'operazione spiagge e fondali puliti a Priolo ha avuto come obiettivo anche la richiesta di bonifica delle tonnellate di ceneri di pirite ammassate all'ingresso della Penisola Magnisi/Thapsos oramai da circa 8 anni e su cui recentemente è caduta la scure del ministero dell’Economia e delle finanze con onerose sanzioni annue (800 mila euro) per la mancata realizzazione delle bonifiche industriali. Come ormai risaputo, quei veleni costituiscono un gravissimo pericolo di contaminazione di un'area archeologica tra le più rinomate del Mediterraneo oltre che un rischio per la salute pubblica. Tra gli obiettivi dell'iniziativa priolese vi è stato anche l’abbattimento dell'ex stabilimento Espesi, ribattezzato da alcuni ecomostro.
Alla manifestazione di oggi hanno partecipato, tra gli altri, il Circolo Culturale T. Gargallo, il meetup M5S di Priolo, l'Asd. Priolo sub, il PD priolese , il Movimento Siciliani Liberi e gli scout priolesi.
NEL VIDEO:
Al microfono ascolterete le impressioni di Pippo Giaquinta (presidente Legambiente Priolo), di Angelo Musumeci (presidente Circolo Culturale T. Gargallo), di Giorgio Pasqua (Meetup M5S Priolo) e di Salvatore Leanza (ASD-Priolo Sub).
Arrivederci al prossimo anno.
Tracce di sport 2 - Intervista a Sofia Vinci | Priolo Siracusa
Priolo è un paese a pochi km dalla splendida Siracusa dove si trova uno dei più importanti poli petrolchimici italiani. A pochi metri dagli impianti sorge il Palapriolo, casa della Trogylos basket femminile, la squadra due volte campione d'Italia e nel 1990 campione d'Europa. È legato a questa vittoria il più grande esodo sportivo della storia siciliana (fatta eccezione per il Palermo calcio).
Questo miracolo sportivo è raccontato da tre dei suoi protagonisti, in tre interviste separate:
1) Sofia Vinci, protagonista da sempre di questa vicenda - prima come giocatrice e ora come allenatrice -- ci ha raccontato la storia del palazzetto, il suo legame con questa struttura e con questa terra.
2) Santino Coppa, allenatore della Trogylos Priolo e artefice di questi successi ha ripercorso per noi le tappe principali di questa storia e ci ha raccontato che cosa hanno rappresentato le vittorie del basket per questo territorio duramente segnato dalla presenza delle industrie trie.
3) Fabrizio Milani nella sua intervista ci chiarisce molto bene la capacità che la squadra ha avuto di rappresentare il 'campanile' che in questa città, abitata da lavoratori giunti qui da tutta Italia, è sempre mancato. Il clima di allerta costante con cui hanno convissuto i priolesi per molti anni, dove il suono delle campane annunciava solo lo stato di emergenza per incidenti negli impianti e la necessità di evacuare il centro abitato, hanno suonato finalmente a festa solo per annunciare le vittorie della squadra.
MELILLI NO RIGASSIFICATORE G8 SIRACUSA PRIOLO THAPSOS STENTINELLO GARGALLO
NO RIGASSIFICATORE MELILLI G8 SIRACUSA
il 26 aprile si vota contro il rigassificatore . REFERENDUM si deve superare il 50%, cntro il rigassificatore vota NO.
Priolo a fuoco - Incendio ErgMed Nord del 30 aprile 2006
PRIOLO (Sicilia) - Dalla Sicilia in esclusiva le agghiaccianti immagini dell'incendio indomabile avvenuto domenica 30 aprile 2006 all'interno della raffineria ErgMed, impianti nord di Priolo Gargallo (Siracusa). La causa dell'incendio, seguito da esplosioni, secondo il responsabile ambiente, salute e sicurezza della raffineria Erg nord, sarebbe stata dovuta alla perdita di petrolio grezzo da una tubazione ubicata in un sottopassaggio della ex statale 114. Le eccezionali sequenze sono state girate da Salvo Maccarrone (priolo.altervista.org)alle ore 19:03,circa tre ore dopo un principio di incendio (sviluppatosi alle ore 15:40 circa) che si voleva tenere nascosto come spesso si tenta di fare con tantissimi altri incidenti quotidiani industriali. L'obiettivo ha saputo cogliere tutta la drammaticità del pauroso incendio proseguito, indomabile, nei giorni successivi. Le proporzioni dell'incendio sugli impianti sono paurose: i serbatoi di stoccaggio e le ciminiere appaiono dei giocattolini nei confronti di fiamme e fumi. Sarebbe bastato un venticello capriccioso per innescare un effetto domino (a catena) e fare esplodere l'intera zona industriale priolese, provocando una strage.
Video realizzato da:
salvomac@tin.it - maccarrone.da.ru - priolo.altervista.org (more) (less)
I pazzi ra kiazza ranni!!!!!!!!! priolo gargallo(siracusa)
I MIGLIORI SIAMO NOIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!
Omicidio Gurreri a Marina di Melilli (Sr), un anno dopo
Un anno dopo l'omicidio dell'ottuagenario Gurreri (avvenuto il 13 giugno 1992) la magistratura siracusana , attraverso la prova del Dna, incrimina un giovane tossicodipendente fortemente sospettato di essere tra gli autori dell'omicidio.
QUELLA DELL'UCCISIONE DI GURRERI E' UNA BRUTTA STORIA DAI CONTORNI NON TROPPO CHIARI
Un'intero paese venne fatto sgomberare con la forza per fare posto a stabilimenti industriali maledettamente inquinanti che porteranno poi una sequela di morti per tumori. Tutto questo accadde in Sicilia, esattamente a Marina di Melilli in provincia di Siracusa.
Addirittura l'ultimo abitante di quel paese derelitto venne barbaramente ucciso. Si chiamava Salvatore Gurreri e fu strenuo difensore di quel paese denunciando alle altissime cariche dello Stato (che mai presero in considerazione le sue denunce) le demolizioni selvagge, eseguite con la forza e contro ogni legge. Per costringere Gurreri ad abbandonare la propria abitazione in riva al mare un famigerato giorno giunsero a Marina di Melilli un nugolo di forze dell'ordine con appresso una ambulanza ed una ruspa. Gurreri si oppose strenuamente e la demolizione venne sospesa. Oggi a Marina di Melilli la sua abitazione, simbolo della lotta contro le ingiustizie, è stata inglobata (è meglio dire inghiottita) in un'area Asi . Altri particolari su:
priolo gargallo provincia siracusa STI CAZZU DI ELEZIONI
STI CAZZU DI ELEZIONI A priolo gargallo provincia siracusa
Ceneri di pirite viste dall'alto
Priolo Gargallo - Penisola Magnisi - 7 luglio 2015 - Ceneri di Pirite viste dall'alto.
PRIOLO GARGALLO 30/09/18 GARA PODISTICA ASDATLETICA PRIOLO
Vdeo made BY Anthony Cocola Priolo Gargallo 30/09/2018
Raffineria di Priolo Sicilia