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La Tomba François di Vulci, ricostruzione in 3D a cura dell'Associazione Canino info Onlus
La Tomba François
Era il 1857 quando l'archeologo Alessandro François, notando una lunga fila di querce nell'area della necropoli orientale nell'attuale parco di Vulci, decise di scavare... Scoprì così il lungo dromos (corridoio) che dava l'accesso ad una ricca camera funeraria, oggi conosciuta come tomba François, la più importante tomba etrusca di Vulci.
Servizio si Patrizia Notarnicola e Francesca Romana Gigli - riprese Marco Feliziani
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (4 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (3 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (1 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
VULCI E PONTE DELL'ABBADIA, VITERBO, ITALY (2 of 4)
AREA ARCHEOLOGICA DI VULCI, PONTE DELL'ABBADIA E MUSEO ETRUSCO, Montalto di Castro e Canino, provincia di Viterbo, Lazio, Italia. Vulci è un'antica città etrusca che si trova nella Maremma laziale. Nonostante sia relativamente lontana dal mare, sorge su di una piattaforma calcarea lungo la riva destra del fiume Fiora. Fu una delle più grandi città-stato dell'Etruria con un forte sviluppo marinaro e commerciale con Grecia ed Oriente, come testimoniano i sontuosi corredi funebri ritrovati nelle necropoli adiacenti ed oggi sparsi nei musei di tutto il mondo. Le necropoli che circondano la città sono situate nei territori di Montalto di Castro e Canino, nelle località di Cavalupo, Ponte Rotto, Polledrara, Osteria, Campo di Maggio e Camposcala. Vi si trovano migliaia di tombe dalle forme e tipologia diverse: fosse, tumuli, tombe a cassone, a camera ed a corridoio. Tra le più note: il grandioso tumulo della Cuccumella (alto 18 metri con 75 metri di diametro), la Cuccumelletta, la Rotonda, la tomba François, situata nel territorio di Canino, quelle dei Tori, delle Iscrizioni e dei Due Ingressi. All'Osteria sono presenti diverse tombe a camera caratterizzate dal soffitto scolpito come era in uso nelle abitazioni etrusche. Tra i monumenti più suggestivi il maestoso ponte detto del Diavolo (III secolo a.C.), che domina dall'alto dei suoi 30 metri di altezza il Fiora nei pressi del castello medievale della Badia (XIII secolo). Il castello di Vulci, situato sul territorio di Canino, venne costruito a ridosso di un ponte costruito dai romani per attraversare una grande gola dove passa il fiume Fiora, il quale oggi divide i territori di Canino e Montalto di Castro. Il castello venne edificato dai monaci cistercensi nel XII secolo su quella che era nel IX secolo un'abbazia dedicata a San Mamiliano, distrutta poi dalle incursioni dei saraceni. Il castello divenne dal XIII secolo importante centro di assistenza ed accoglienza dei pellegrini e fu per mezzo secolo gestito in collaborazione con i cavalieri del Tempio, i cosiddetti Templari. Nel XVI secolo passò nelle proprietà di Alessandro Farnese, conosciuto come Papa Paolo III, che vi operò alcuni restauri. Successivamente fu utilizzato quale dogana dello Stato Pontificio, in quanto il castello era situato ai confini con il Granducato di Toscana. Passò poi ai Bonaparte, nel 1859 ai Torlonia e succesivamente fu acquistato dallo Stato Italiano.
160 anni dalla scoperta della tomba François, visita straordinaria alla Vulci sotterranea
MONTALTO DI CASTRO – Alcuni rappresentanti del mondo politico, economico e della comunicazione hanno visitato uno dei più preziosi luoghi della Maremma. Presente all’incontro anche il deputato del Movimento Cinque Stelle Massimiliano Bernini.
Visita al Museo della ricerca acheologica di Vulci a Canino 25/10/09
I proff. Stephan Steingraber e Friedhelm Prayon in visita a Canino (VT) al Museo della ricerca archeologica di Vulci.
vulci superquark
alberto angela a vulci con superquark
Castello di Vulci .museo Etrusco.
Vulci. Viterbo.antico luogo Etrusco.
Vulci, sito archeologico
Vulci, visita al sito archeologico ed alle tombe di Cuccumella, delle Iscrizioni e di Francois
Il tumulo principesco della Cuccumella
La nostra visita alla necropoli orientale del Parco di Vulci si chiude con il tumulo principesco della Cuccumella. Seguiteci nel labirinto misterioso!!!
Benvenuti al Parco di Vulci
Il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci è un meraviglioso luogo ricco di storia, testimonianze archeologiche, natura a circa 120 km da Roma . Si estende per 900 ettari alle porte di Montalto di Castro, nella Provincia di Viterbo. Siamo nella Tuscia, nella zona della Maremma laziale.
I visitatori possono ammirare gli scavi archeologici dell'antica metropoli etrusco-romana di Vulci, le nobil...i tombe etrusche, i reperti esposti nel Museo Nazionale Archeologico, il tutto immerso in una Natura dai tratti incontaminati, che offre colori, suoni ed emozioni sempre diverse... Il canyon formato dalla scura roccia vulcanica scolpita dalle acque del fiume Fiora; il pianoro popolato dalle maestose vacche maremmane e da cavalli bradi; la rigogliosa vegetazione lungo le sponde del fiume, rifugio per cinghiali, lepri, istrici e, a Primavera, il cielo colorato dai tanti arcobaleni dei gruccioni.
Il Parco di Vulci ha dunque 3 anime: Natura, Archeologia, Tradizioni
Natura:
◦ al confine tra Lazio e Toscana, cuore della Maremma tosco-laziale, nel comune di Montalto di Castro e Canino, a pochi chilometri dal mare.
◦ è bagnato dalle acque del fiume Fiora e al suo interno c'è il bellissimo Laghetto del Pellicone, set di film come Non ci resta che piangere, Tre uomini e una gamba Eros.
◦
• Archeologia:
◦ Vulci città etrusco -- romana: passeggiando dentro la città, si possono ammirare i basolati romani, le mura etrusche, la domus del criptoportico. Sono da ricordare:
◦ Tomba François : è la principale attrazione archeologica del Parco, essendo nota in tutto il mondo per la bellezza dei suoi affreschi della metà del IV secolo (ora collezione Torlonia a Roma)
▪ Il simbolo della storia etrusca di Vulci è Mastarna, eroe etrusco poi diventato Servio Tullio;
◦ Tumulo della Cuccumella , il più grande tumulo dell'Etruria meridionale.
◦ il Museo Archeologico nel Castello della Badia e Ponte del Diavolo
• Non mancano le tradizioni:
◦ Maremma, butteri,
◦ passeggiate a cavallo,
◦ cucina tradizionale e storica,
◦ evento Trofeo di Vulci II edizione, con squadre di butteri e lavoro di monta maremmana
• Modalità di visita:
◦ apertura tutto l'anno (biglietto intero € 8,00; tariffe ridotte per bambini fino ai 13 anni, per gli over 65, per le famiglie; per i gruppi sopra le 20 unità)
◦ si può visitare da soli oppure usufruire di visite guidate (a pagamento) secondo un calendario proposto dal Parco o prenotandole con anticipo.
◦ Nei week end servizio di navetta interno al Parco
◦ Locanda del Parco dove assaggiare i menù storici
• Eventi estivi: attività a pagamento che si svolgono per lo più su prenotazione (i dettagli sul sito vulci.it):
◦ Archeologia:
▪ suggestive visite guidate in notturna,con percorsi illuminati, tutti i martedì alla Necropoli e tutti i giovedì alla città antica, la prenotazione è obbligatoria
▪ visita guidata necropoli tutte le domeniche pomeriggio alle 16,00
◦ Natura
▪ Dimensione Acqua: tutti i sabati canoa nel Laghetto del Pellicone, per tutti
▪ Vivere il Parco: tiro con l'arco, attività sensoriali, tutti i mercoledì dalla mattina al pomeriggio
▪ Racconti di Stelle: la mitologia e il cielo stellato, tutti i lunedì e tutti i venerdì sera
▪ Osservazione degli Astri il 30 luglio con gli Astrofili
◦ Tradizioni
▪ II Trofeo di Vulci, area della Tradizioni Maremmane il 20 agosto alle ore 17,00
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Sito Web
Le mani d'argento brillano al museo archeologico nazionale di Vulci
Dalle sale di Villa Giulia alle suggestive stanze del museo archeologico nazionale di Vulci. Le mani d'argento sono ora esposte in tutto il loro splendore alla mostra Principi immortali. Fasti dell'aristocrazia etrusca a Vulci, inaugurata martedì 15 luglio al castello della Badia.
Una mostra unica nel suo genere dove sono esposti gli ultimi reperti archeologici recuperati nella necropoli dell'Osteria, un complesso monumentale in cui gli studiosi hanno scoperto straordinarie sepolture e i cui corredi risalgono alla fine del VII secolo a.C. Tra questi, oltre alla Sfinge, le mani d'argento, recuperate in una tomba principesca durante i lavori di scavo degli archeologi della Mastarna nel 2013. Un progetto che il Comune di Montalto di Castro, assieme alla Soprintendenza per i beni archeologi dell'Etruria meridionale, La Regione Lazio e il Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo, sta portando avanti per valorizzare il territorio ricco della storia di un popolo dai mille segreti, alcuni dei quali svelati, altri tutti da scoprire.
All'inaugurazione, che ha visto una massiccia partecipazione di cittadini, erano presenti, oltre al vicesindaco Luca Benni e all'assessore alla cultura Eleonora Sacconi, l'amministrazione comunale, la soprintendente Alfonsina Russo con le dottoresse Patrizia Petitti e Simona Carosi, il sindaco di Canino Mauro Pucci e il liquidatore della società Mastarna Alessandro Fiordomi.
L'evento è stato arricchito dalla Tessitura dello svelamento, una performance di danza e pittura dell'artista Maurizio Pio Rocchi con la musica dell'Ensemble Roma Sinfonietta.
«E' stato un evento straordinario - afferma l'assessore Sacconi - che ha suscitato al pubblico presente molte emozioni, ognuna delle quali differenti dalle altre. Sono soddisfatta che i turisti stiano rispondendo alla promozione del museo e del parco naturalistico e archeologico di Vulci che sta diventando sempre più un attrattore culturale. Sono infatti in corso i lavori di valorizzazione della necropoli dell'Osteria, il cui termine è previsto alla fine di quest'anno. Il nuovo percorso turistico potrà permettere di ammirare le straordinarie bellezze degli etruschi, che hanno vissuto in questo territorio lasciando a noi un'eredità ineguagliabile. Insieme al sindaco Sergio Caci, al soprintendente dell'Etruria meridionale e al primo cittadino di Canino abbiamo deciso di credere in Vulci - conclude l'assessore - con il raggruppamento dei due comuni. Questo permetterà di promuovere maggiormente il territorio con degli obiettivi che vadano a favorire un turismo anche di livello internazionale».
Le mani d'argento saranno infatti esposte anche a Bruxelles, in occasione del semestre della presidenza italiana dell'Unione Europea.
«Questa nuova offerta turistico-archeologica che stiamo proponendo ai cittadini e che comprende anche la realizzazione di mostre di alto livello come quella delle mani d'argento - aggiunge il sindaco Sergio Caci - sta ottenendo i risultati previsti. Solo nell'ultimo anno, infatti, le visite al parco sono incrementate del 25%. Siamo convinti che con la realizzazione di nuovi percorsi archeologici all'interno del parco di Vulci e la promozione all'estero della nostra offerta turistico-archeologica, proprio come nel caso della mostra a Bruxelles del prossimo ottobre, riusciremo a far fare un salto di qualità al nostro territorio».
Alla scoperta del Parco di Vulci
Quando la tutela dell'ambiente si sposa con la scoperta e la valorizzazione di un'antica civiltà, nasce la suggestione di un posto magico come il Parco Naturalistico Archeologico di Vulci, a Montalto di Castro (VT). Quinto Elemento tv comincia oggi un viaggio in questa parte della Maremma laziale, dove è possibile visitare i resti di una delle più importanti antiche città dell'Etruria, circondata dalla rigogliosa vegetazione sulle sponde del fiume Fiora.
Video Promozionale di Canino VT - Trailer
I luoghi più significativi di Canino, un bellissimo borgo dell'Alta Maremma Laziale
vulci
area archeologica di vulci
Silvestro Palma - I Vampiri 1_2 (1812)
Silvestro Palma, anche De Palma o Di Palma (Barano d'Ischia, 15 marzo 1754 – Napoli, 8 agosto 1834)
Performed by:
Eleonora - Alessandra Ruffini
Marcantonio - Bruno de Simone
Floridoro - Luigi Petroni
Celidea - Daniela Uccello
Asdrubale - Romano Franceschetto
Silvia - Stefania Donzelli
Zulfariello - Roberto Marcucci
Orchestra filarmonica Marchigiana, direttore Fabio Maestri
Live recording 1990, Fermo
Picture by: Antoine Wiertz - l'inhumation précipitée 1854
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Vulci, passeggiata intorno al castello
Passeggiata intorno al castello di vulci
Tarquinia: Tomba dei Demoni Azzurri
Inaugurazione della tomba dei Demoni Azzurri. Tarquinia 27 maggio 2017. La tomba fu scoperta per caso nel 1985. È databile al IV secoli a.C. La denominazione della tomba è dovuta dalla presenza di figure di Demoni dal colore azzurro. Una nuova perla che va ad arricchire la Necropoli di Tarquinia e sarà sempre aperta ai visitatori. Vale la pena di venire a Tarquinia per vederla e per visitare tutte le sue bellezze.