***** CHIUSI (Siena) MUSEO NAZIONALE ETRUSCO
Il Museo, fondato nel 1871 ed aperto nella sede attuale nel 1901, conserva ed espone reperti che illustrano la storia di Chiusi dall'Età del Bronzo fino a quella Longobarda, con particolare riguardo al periodo etrusco della città.
Il biglietto del Museo comprende anche l'ingresso a due suggestive tombe etrusche, quella del Leone (temporaneamente chiusa per motivi di sicurezza) e quella della Pellegrina, quest'ultima con ricco apparato di urne e sarcofagi ancora in posto; la visita è in programma alle ore 11.00 e alle ore 14.30 nel periodo novembre-febbraio e alle ore 16.00 nel periodo marzo-ottobre.
La Tomba della Scimmia, con ciclo di pitture parietali, e la Tomba del Colle sono visitabili (max 25 persone per volta) con prenotazione da effettuarsi presso il museo.
Le tombe sono situate a poco più di tre chilometri dal Museo, lungo la strada che porta al lago di Chiusi.
Presso il museo sono disponibili laboratori didattici e percorso di approfondimento per le scuole di ogni ordine e grado e per ogni tipo di utenza e accessibilità.
Sono disponibili le APP Guide per la visita al museo e la Guida Kids “Gli etruschi di Porsenna” (
Al Museo è annesso un importante laboratorio di restauro visitabile a richiesta.
L'URSEA ALLE TOMBE ETRUSCHE DI CHIUSI 25 aprile 2019
L'Ursea alle Tombe Etrusche di Chiusi - 25 aprile 2019 - Foto e video di Aldo Innocenti - ursea.it - Chiusi e' considerata una delle piu' antiche citta' etrusche: divenne una delle principali citta' della dodecapoli etrusca nel VI secolo a.C. A breve distanza dalla cittadina ci sono tombe etrusche famose, che possono essere visitate: la Tomba della Scimmia, la Tomba del Leone e la Tomba della Pellegrina.
La Tomba François
Era il 1857 quando l'archeologo Alessandro François, notando una lunga fila di querce nell'area della necropoli orientale nell'attuale parco di Vulci, decise di scavare... Scoprì così il lungo dromos (corridoio) che dava l'accesso ad una ricca camera funeraria, oggi conosciuta come tomba François, la più importante tomba etrusca di Vulci.
Servizio si Patrizia Notarnicola e Francesca Romana Gigli - riprese Marco Feliziani
Un recinto in spiaggia per soli migranti, le reazioni dei bagnanti [Esperimento sociale]
Ugo Capolupo costruisce un recinto sulla spiaggia per separare gli stranieri dagli italiani, e con l’aiuto di tre attori (Lola Bello, Jia Ruoshi e Liu Daini) mette in scena un vero e proprio incubo: la persecuzione e la ghettizzazione di esseri umani.
L’intento di questa provocazione elaborata dall’autore, é quello di capire se gli italiani siano o meno intolleranti ai profughi e agli immigrati, molte volte in fuga da paesi in guerra o dalla povertà.
L’esito dell’esperimento è del tutto inaspettato. Saranno più quelli che s’indigneranno o quelli che approveranno il folle recinto? Lo scoprirete soltanto guardando fino alla fine questo esperimento sociale.
- uomo della sicurezza: Ugo Capolupo
- attrice 1: Lola Bello
- attore 2: Jia Ruoshi
- attrice 3: Liu Daini
- operatori: Pier Francesco Lanzillo e Marco Rambaldi
- organizzazione: Nelly Tarasco
- location manager: Bruno Martirani
- assistente produzione: Ugo Esposito
- interprete: Malin Heimdal
- post produzione: Alessandro Gatto
- musica: Ciro Riccardi con la collaborazione di Paolo Petrella, Dario De Luca e Pietro Santangelo
Si ringrazia il ‘laboratorio Creativo’ di Quarto (Na) per la realizzazione del cartello.
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Quando le Città etrusche sfidarono Roma. Il romanzo di Matteo Bruno
Un pezzo dell’antica Etruria che torna a rivivere nelle pagine di un romanzo. È la dodecapoli etrusca la vera protagonista di Dodici città, il nuovo romanzo del giovane scrittore Matteo Bruno ed edito da Leone Editore. Una narrazione tra vicende storiche e fantasia che ci fa immergere nell’epoca del grande Porsenna, il mitico Re dell’Etruria
Un piccolo contributo al dibattito in corso sul riconoscimento delle 12 città etrusche come patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco.
Servizio di: Lorenzo Canali
Doctor Dolittle 2
When unscrupulous human developers threaten to destroy their forest, outraged animals turn to their famous doctor friend for help in this sequel to the popular Eddie Murphy comedy. In order to help save the animal habitat, Dolittle must play Cupid to Ava, a lone endangered bear living in the condemned forest, and Archie, a city-dwelling, wise-cracking, fast food-loving, circus-performing bear. Unfortunately, it's hardly a love connection for the mismatched bears, as Ava is unimpressed by Archie's bumbling antics. With the aid of his mangy, madcap animal friends, Dolittle must teach this overgrown teddy the ways of true romance in time to save his species and his home!
MI HANNO QUASI UCCISO E GABBY NON HA FATTO NIENTE!! - The Forest #6
Uno Si Porta gli Amici...e Poi Restano a Guardare!!
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Cranio Randagio, la mamma del rapper morto di overdose: Troppa omertà dagli amici, voglio la verità
Carlotta Mattiello il 12 novembre 2016 ha perso suo figlio Vittorio, meglio noto con il nome di Cranio Randagio. Il ragazzo, diventato famoso dopo la partecipazione al talent X Factor, è morto di overdose a soli 21 anni durante una festa a casa di amici. A più di un anno dalla sua morte l'indagine risulta ancora aperta ma non c'è nessuno nel registro degli indagati.
Tante domande affollano la mente di mamma Carlotta: chi ha venduto la droga? L'ha portata tutta Vittorio o anche qualcuno presente alla festa? A che ora è morto Vittorio? Ma soprattutto c'è stata omissione di soccorso?
Vittorio sembra non aver cenato quindi dall'autopsia purtroppo è difficile stabilire l'ora esatta del decesso e perciò se c'è stata omissione di soccorso. Quello che è certo - ci racconta Carlotta - che fin da subito c'è stato molto silenzio e molta omertà tra i ragazzi presenti. Dopo nessuno si è più fatto sentire.
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CORPI TRAILER ITALIANO
IL FILM DI MALGORZATA SZUMOWSKA VINCITORE DELL'ORSO D'ARGENTO AL FESTIVAL DI BERLINO 2015 E DEL LEONE D'ORO A GDYNIA QUALE MIGLIOR FILM POLACCO DEL 2015. CANDIDATO AGLI OSCAR EUROPEI 2015. L'AMORE, LA SPIRITUALITA', L'UMORISMO. ATTORI ECCELLENTI COME JANUSZ GAJOS (ATTORE CON KIESLOWSKI) E MAJA OSTASZEWSKA. AL CINEMA DAL 5 NOVEMBRE!
La Verna - BASILICA - SANTA MARIA DEGLI ANGELI - CAPPELLA STIMMATE di S. Francesco d'Assisi
Il santuario francescano della Verna, a pochi chilometri da Chiusi della Verna (provincia di Arezzo), nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è famoso per essere il luogo in cui san Francesco d'Assisi avrebbe ricevuto le stigmate il 14 settembre 1224. Costruito a 1128 metri di altezza, ospita numerose cappelle e luoghi di preghiera e raccoglimento.
Cappella (chiesetta) di Santa Maria degli Angeli. Fu il primo nucleo del sito, voluta direttamente nel 1216 dallo stesso San Francesco, dedicato all'apparizione mariana al santo, avvenuto in quell'anno. Essa viene introdotta da un basso porticato situato a destra della Basilica Maggiore, ed alla quale si accede attraverso il portone. Il basso porticato comprende anche due ingressi al convento e una saletta, oggi adibita a mercatino, adiacente ad un passaggio verso il bosco della frazione Beccia.
L'interno della cappella è ad aula unica, suddivisa in due da un tramezzo.
Al suo interno, sulle pareti, due tele del pittore fiorentino Ferdinando Folchi del 1877.
Ai due lati del tramezzo due rilievi in terracotta invetriata, uno raffigurante la Natività con San Francesco e San'Antonio, l'altro il Cristo in Pietà tra la Vergine e San Giovanni, entrambe opere di Andrea col figlio Luca II Bartolomeo detto Il Giovane Della Robbia; entrambe datate tra il 1490 e il 1493.
Sopra l'altare, il grazioso dossale, in terracotta invetriata, raffigurante l Assunta che dona la sua sacra cintola a San Tommaso, tra i Santi Gregorio, Francesco e Bonaventura, attribuito al solo Andrea della Robbia, realizzato intorno al 1488.
Quadrante. E' il piazzale lastricato del belvedere esterno, da cui è possibile accedere a tutti i luoghi visitabili del santuario; circondato da un muro di pietra, deve il suo nome alla meridiana, l'orologio solare inciso sulla parete del campanile della Basilica. Nel piazzale è presente una grande croce di legno, piantata nella roccia, oltre la quale è possibile osservare il suggestivo panorama della valle del Casentino.
A sinistra si trova invece il pozzo della foresteria: si tratta di una cisterna del XVI secolo che veniva utilizzata per pellegrini e ospiti, un valido esempio di architettura spontanea.
Antistante al piazzale, vi è il loggiato della Basilica maggiore; sotto il loggiato di destra, terminato nel 1536 ma completamente ricostruito nel secondo dopoguerra, è presente un Crocifisso che abbraccia San Francesco, copia in bronzo tratta da una tela dello spagnolo Murillo ed opera di Vincenzo Rosignoli, donato alla Verna nel 1888 da papa Leone XIII. Lo stesso artista eseguì, nel 1903, la statua in bronzo raffigurante San Francesco con un fanciullo, posta al cancello d'ingresso dell'intero complesso religioso.
La costruzione della Basilica maggiore fu iniziata a ridosso della chiesetta Santa Maria degli Angeli nel 1348, e terminata molto dopo, nel 1509.
Prospiciente al piazzale del Quadrante, la Basilica fu dedicata alla Madonna Assunta, e consacrata nel 1568, quindi più volte rimaneggiata negli anni successivi. Essa è introdotta dal portico rinascimentale, che si prolunga sul fianco destro fino quasi al campanile, e presenta un impianto a croce latina a navata unica, con volte a crociera.
All'interno, importanti rilievi in terracotta invetriata; sulla parete di destra, vicino al portone d'ingresso, la Madonna del Rifugio, opera dei bottegai di Andrea Della Robbia, e datata 1500-1510.
Sempre sul lato destro, la piccola cappella delle Reliquie, risalente al 1635, dove sono conservati il saio del santo, al centro in alto un residuo del suo sangue, più altre reliquie custodite sotto vetro.
Sempre sulla destra, la cappella frontale della Natività, con l'omonima opera di Andrea Della Robbia datata 1479. Ancora più avanti, vicino al presbiterio e all'ingresso della sagrestia, fu quindi ricavata ancora una piccola cappella laterale, cappella Ginori, del 1939, e sul quale spicca il secondo organo a canne.
Dietro il presbiterio si trova il coro, composto da due file di stalli in noce con tarsie raffiguranti Santa Maria Assunta, San Lorenzo e il Beato Giovanni, opera novecentesca. Di qualità è il bancone del 1509, intarsiato da Piero di Zanobi. Sui due lati del presbiterio le figure di San Francesco e Sant'Antonio abate.
La cappella laterale a sinistra del presbiterio, è dedicata all' Ascensione di Gesù, opera omonima in terracotta invetriata, di Andrea Della Robbia e il figlio Luca II Bartolomeo detto Il Giovane, eseguita nel 1480.
La cappella frontale gemella con il colonnato è dedicata all' Annunciazione, opera omonima di Andrea della Robbia, 1475.
Museo Fellini. Gnassi: Rimini città d'arte, meglio di Bilbao
Intervista di Icaro Tv al sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Si parla degli ultimi interventi per l'area di Castel Sismondo e del futuro della città
SAN FRANCESCO DA ASSISI: La storia
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La straordinaria storia di San Francesco
San Francesco d'Assisi, nato Francesco Giovanni di Pietro Bernardone (26 settembre 1182 -- Assisi, 3 ottobre 1226)
Fondatore dell'ordine dei Francescani è stato proclamato, con a Santa Caterina da Siena, patrono d'Italia il 18 giugno 1939 da papa Pio XII.
Vi raccontiamo la sua giovinezza, la conversione, la missione in Terra Santa, la sua amicizia con l'islamico Melek El Kamel, la fondazione del suo ordine, Santa Chiara, la comparsa delle stigmate e la sua scomparsa.
Oltre all'opera spirituale, Francesco, grazie al Cantico delle creature, è riconosciuto come uno degli iniziatori della tradizione letteraria italiana.
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ATESBOCEGI EPISODIO 3 SUB. ITA.
Duomo Di Napoli – Succorpo Carafa – Napoli – Audioguida – MyWoWo Travel App
Riprendi ora la visita del Duomo e prosegui lungo la navata destra fino al braccio trasversale: qui, nella seconda cappella detta cappella dell’Assunta, trovi la pala con l’Assunzione della Vergine, prestigiosa e grande opera di Pietro Perugino, commissionata dal cardinale Oliviero Carafa, che vedi ritratto mentre prega.
La prima cappella a sinistra in fondo alla chiesa è quella che ha meglio conservato l’impianto gotico originale trecentesco, dell’epoca angioina. Nei sepolcri puoi vedere le spoglie di alcuni componenti della famiglia dei Minutolo, tra cui quella del cardinale Filippo. È proprio in questa cappella che si svolge una celebre novella del Decamerone di Boccaccio in cui un giovane ingenuo rimane chiuso dentro la tomba insieme al cardinale appena morto!
Sulle pareti puoi vedere un ciclo di affreschi ben conservato dell’inizio del ‘300, al quale si dice che lo stesso Giotto avrebbe dato qualche colpo di pennello.
Altri affreschi del ‘300 li puoi vedere nella cappella qui accanto, dedicata a Sant’Aspreno, primo vescovo di Napoli…
Visita la pagina di MyWoWo dedicata a questa meraviglia:
...e scarica gratis la Travel App di MyWoWo, potrai ascoltare audioguide che descrivono le più bella città del mondo e scoprirne le meraviglie.
Google Play (Android):
iTune (Apple):
MyWoWo è disponibile in 7 lingue!
Arezzo: il sito archeologico etrusco chiuso al pubblico
Sportello Reclami sul sito archeologico etrusco ancora chiuso al pubblico.
L'Arco di Palmira ricostruito in 3D in mostra a Londra
Londra (askanews) - L'Arco di Palmira svetta su Trafalgar Square. Nella piazza di Londra è stata inaugurata una copia del monumento diventato simbolo dell'arte minacciata dalla barbarie dello Stato Islamico. La riproduzione dell'arco del Tempio di Bel, in marmo egiziano, è stata realizzata in Toscana con tecnologia digitale ad altissima precisione, in pratica con una megastampante 3D. La riproduzione è figlia di un progetto concepito dall'istituto di archeologia Digitale (IDA) di Oxford. Il direttore dell'Ida, Roger Michel.
Il fatto che le cose possano essere ricostruite in questo modo, a questo livello di qualità e che producano tanta emozione significa che questi oggetti ricostruiti hanno un valore. Questo taglia l'erba sotto ai piedi di chi crede di avere un potere distruttivo.
Per quasi un anno nelle mani dello Stato islamico, Palmira, sito Unesco conosciuto come la Perla del deserto, è stata riconquistata nel mese di marzo dall'esercito siriano appoggiato dall'aviazione russa. I jihadisti hanno distrutto parte dei tesori archeologici e hanno usato l'antico anfiteatro per le esecuzioni a morte. Il tempio di Bel è stato in buona parte distrutto e i resti dell'Arco sono stati ritrovati sul terreno tutto attorno al sito che risale al terzo secolo, di cui ora restano intatte solo due colonne.
Il cane si ricongiunge col suo padrone soldato all'aeroporto, lasciando i presenti in - Animali 360
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Inadina Ask 25 Puntata Sub Ita