La Verna - BASILICA - SANTA MARIA DEGLI ANGELI - CAPPELLA STIMMATE di S. Francesco d'Assisi
Il santuario francescano della Verna, a pochi chilometri da Chiusi della Verna (provincia di Arezzo), nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è famoso per essere il luogo in cui san Francesco d'Assisi avrebbe ricevuto le stigmate il 14 settembre 1224. Costruito a 1128 metri di altezza, ospita numerose cappelle e luoghi di preghiera e raccoglimento.
Cappella (chiesetta) di Santa Maria degli Angeli. Fu il primo nucleo del sito, voluta direttamente nel 1216 dallo stesso San Francesco, dedicato all'apparizione mariana al santo, avvenuto in quell'anno. Essa viene introdotta da un basso porticato situato a destra della Basilica Maggiore, ed alla quale si accede attraverso il portone. Il basso porticato comprende anche due ingressi al convento e una saletta, oggi adibita a mercatino, adiacente ad un passaggio verso il bosco della frazione Beccia.
L'interno della cappella è ad aula unica, suddivisa in due da un tramezzo.
Al suo interno, sulle pareti, due tele del pittore fiorentino Ferdinando Folchi del 1877.
Ai due lati del tramezzo due rilievi in terracotta invetriata, uno raffigurante la Natività con San Francesco e San'Antonio, l'altro il Cristo in Pietà tra la Vergine e San Giovanni, entrambe opere di Andrea col figlio Luca II Bartolomeo detto Il Giovane Della Robbia; entrambe datate tra il 1490 e il 1493.
Sopra l'altare, il grazioso dossale, in terracotta invetriata, raffigurante l Assunta che dona la sua sacra cintola a San Tommaso, tra i Santi Gregorio, Francesco e Bonaventura, attribuito al solo Andrea della Robbia, realizzato intorno al 1488.
Quadrante. E' il piazzale lastricato del belvedere esterno, da cui è possibile accedere a tutti i luoghi visitabili del santuario; circondato da un muro di pietra, deve il suo nome alla meridiana, l'orologio solare inciso sulla parete del campanile della Basilica. Nel piazzale è presente una grande croce di legno, piantata nella roccia, oltre la quale è possibile osservare il suggestivo panorama della valle del Casentino.
A sinistra si trova invece il pozzo della foresteria: si tratta di una cisterna del XVI secolo che veniva utilizzata per pellegrini e ospiti, un valido esempio di architettura spontanea.
Antistante al piazzale, vi è il loggiato della Basilica maggiore; sotto il loggiato di destra, terminato nel 1536 ma completamente ricostruito nel secondo dopoguerra, è presente un Crocifisso che abbraccia San Francesco, copia in bronzo tratta da una tela dello spagnolo Murillo ed opera di Vincenzo Rosignoli, donato alla Verna nel 1888 da papa Leone XIII. Lo stesso artista eseguì, nel 1903, la statua in bronzo raffigurante San Francesco con un fanciullo, posta al cancello d'ingresso dell'intero complesso religioso.
La costruzione della Basilica maggiore fu iniziata a ridosso della chiesetta Santa Maria degli Angeli nel 1348, e terminata molto dopo, nel 1509.
Prospiciente al piazzale del Quadrante, la Basilica fu dedicata alla Madonna Assunta, e consacrata nel 1568, quindi più volte rimaneggiata negli anni successivi. Essa è introdotta dal portico rinascimentale, che si prolunga sul fianco destro fino quasi al campanile, e presenta un impianto a croce latina a navata unica, con volte a crociera.
All'interno, importanti rilievi in terracotta invetriata; sulla parete di destra, vicino al portone d'ingresso, la Madonna del Rifugio, opera dei bottegai di Andrea Della Robbia, e datata 1500-1510.
Sempre sul lato destro, la piccola cappella delle Reliquie, risalente al 1635, dove sono conservati il saio del santo, al centro in alto un residuo del suo sangue, più altre reliquie custodite sotto vetro.
Sempre sulla destra, la cappella frontale della Natività, con l'omonima opera di Andrea Della Robbia datata 1479. Ancora più avanti, vicino al presbiterio e all'ingresso della sagrestia, fu quindi ricavata ancora una piccola cappella laterale, cappella Ginori, del 1939, e sul quale spicca il secondo organo a canne.
Dietro il presbiterio si trova il coro, composto da due file di stalli in noce con tarsie raffiguranti Santa Maria Assunta, San Lorenzo e il Beato Giovanni, opera novecentesca. Di qualità è il bancone del 1509, intarsiato da Piero di Zanobi. Sui due lati del presbiterio le figure di San Francesco e Sant'Antonio abate.
La cappella laterale a sinistra del presbiterio, è dedicata all' Ascensione di Gesù, opera omonima in terracotta invetriata, di Andrea Della Robbia e il figlio Luca II Bartolomeo detto Il Giovane, eseguita nel 1480.
La cappella frontale gemella con il colonnato è dedicata all' Annunciazione, opera omonima di Andrea della Robbia, 1475.