Tortona, Castello ????
Tortona torre del Castello ????????
Instagram: Ph_consuelo
Stunning castle for sale on Tortona's hills | Piedmont, Italy - Ref. 1934
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This castle was in the hands of illustrious families such as the Malaspina, the Oppizzoni and the Busseti, it dates back to the second part of the 17th century and it is under the constraints of the Fine Arts authority because of its important history.
Some accurate conservative restoration works have allowed this one-of-its-kind property to maintain its original style and the charm it has acquired over the years.
Esternamente, 35.000 mq di parco con piscina, sculture e fontane rendono questo luogo da favola la cornice ideale per matrimoni ed eventi di grande fascino.
In posizione centrale fra Torino, Milano e Genova, il contesto in cui si trova la proprietà di lusso è l'ideale per godere delle mille attrattive offerte dai più importanti centri del nord Italia, baciata da un'importante tradizione vinicola e culinaria e ricca di un bagaglio artistico rinomato nel mondo.
Tortona by Avanguardia Italia
Ha sette colli, che ne fanno la piccola Roma: sul più alto - il Colle Savo - i resti della cinta muraria di una fortezza del I secolo a.C e della Torre campanaria della chiesa del Forte, unico residuo del Castello depredato e distrutto da Napoleone e le sue truppe, diventata il simbolo della città.
Mini-puntate sulle città d'Italia
co-produzione Meet Edizioni e Avanguardia Italia
avanguardia-italia.it
Best Attractions and Places to See in Tortona, Italy
Tortona Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Tortona. We have sorted Tourist Attractions in Tortona for You. Discover Tortona as per the Traveller Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Tortona.
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Tortona.
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List of Best Things to do in Tortona, Italy
Santuario Madonna della Guardia
Il Divisionismo Pinacoteca Fondazione C.R. Tortona
Presepe Artistico Del Mater Dei
Abbazia di Santa Maria
Chiesa di Santa Maria dei Canali
Museo del mare
Castello di Tortona
La Colombera - Azienda Agricola Piercarlo Semino
Diocesi di Tortona
Chiesa di San Matteo
Assedio di Tortona 2010, film online.mpg
E' la Rievocazione Storica, realizzata in modo magistrale dalla Compagnia storica Flos et Leo il 2 giugno 2010, col sostegno del Comune di Tortona, che racconta la storia della valorosa resistenza al durissimo Assedio posto alla Città di Tortona da parte del Barbarossa e dei suoi alleati, tra cui i pavesi, nel 1155.
Il libero comune di Tortona non si era voluto piegare alle imposizioni del Re di Germania, proprio quando stava per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero da parte di Papa Adriano IV: l'assedio avrebbe potuto durare molto a lungo, pur contro le possenti macchine da guerra tedesche, se non ci fosse stato...
La rievocazione si è svolta per la prima volta nel suo scenario ideale, sulla cima del colle Savo sul prato alberato antistante la Torre del Castello, il simbolo della città.
Le mura del castello sono state ricostrute in modo verosimile dal grande scenografo di fama internazionale Carlo Ravera.
La rievocazione si è avvalsa della collaborazione di alcuni dei più importanti Gruppi Storici Medioevali del Nord Italia.
Il film nasce dal montaggio delle riprese di più operatori da diverse postazioni in modo da poter abbracciare lo spettacolo in tutto il suo insieme e si avvale della magistrale track sonora realizzata dalla Flos et Leo, comprendente una voce narrante aulica dotata di grande talento narrativo e raffinate musiche medioevali scelte di grande impatto emotivo. Il tutto è servito a far rivivere con intensità ai Tortonesi di oggi il più grande momento della storia di Tortona, quello stesso che è stato fonte di ispirazione per lo stesso Risorgimento Italiano, nel romanzo storico di Carlo Varese dedicato all'assedio, perché esso rappresenta uno dei primi momenti di vera volontà di indipendenza in Italia.
VILLA ABBANDONATA (TORTONA)IL RITORNO
RITORNO IN UNA VILLA ABBANDONATA IN PROVINCIA DI TORTONA
Majestic Italian castle for sale | Milan, Italy - Ref. 0562
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Surrounded by a spectacular 5 hectares of grounds, this majestic castle in Lombardy is for sale and it is the largest of this region.
It is totally surrounded by medieval walls and protected by a fosse, this castle is of breath taking impact and immediately recalls the imagery of fairy tales.
The façade of this enchanting property is characterised by a cranellated central tower on which we find the family coat of arms which is probably the most outstanding feature of this fortification.
An alleyway that crosses the park allows a magnificent view of the castle while approaching the main entrance.
Tortona
Le tre cose da ricordare in Tortona
Tortona Hills ride #1 - Colli Tortonesi - Piedmont, Italy
Motorcycle tour of the Colli Tortonesi (hills of Tortona), a pleasant hilly area near the town of Tortona in the Province of Alessandria, Piedmont Region in the north-west of Italy.
Just out the town of Tortona it is possible to ride several narrow local roads through the countryside, up and down the hills passing through many small villages.
I'm sorry for the noise caused by the action-cam chest support rubbing on the leather jacket, I hope does not disturb too much the video view and you can still enjoy the ride!
Motorcycle: Yamaha XVS1300CU / Stryker - 2015 - Midnight Black
Action cam: GoPro Hero 5 black, 2.7K, 30 fps, fov Superview.
Ferrara:Castello Estense,Meraviglia Medioevale,giugno 2016
Il Castello Estense, o castello di San Michele, è il monumento più rappresentativo della città di Ferrara.
Il Castello Estense sorse nel 1385 come strumento di controllo politico e militare. La prima pietra fu posata simbolicamente il 29 settembre, giorno di San Michele, protettore di porte e rocche urbiche.
L'opera fu commissionata all'architetto Bartolino da Novara, già artefice del castello di Pavia e poi di quello di Mantova, dal marchese Niccolò II d'Este che ritenne indispensabile dotarsi di una potente macchina repressiva dopo un'imponente rivolta popolare scatenatasi nel maggio di quello stesso anno. Al marchese venne concesso inizialmente un prestito di 25.000 ducati dal signore di Mantova Francesco I Gonzaga.
Alla notizia di un ennesimo aumento delle tasse, i ferraresi insorsero e chiesero a gran voce la consegna di Tommaso da Tortona, consigliere del Marchese e responsabile della riscossione delle gabelle. Tommaso, dopo aver debitamente ricevuto i Sacramenti, fu consegnato dal marchese alla folla inferocita, che lo fece letteralmente a pezzi.
« il disgraziato Tommaso, non senza aver prima messo in pace con Dio l'anima sua, venne consegnato alla folla inferocita, che, afferratolo e malmenatolo, lo ridusse in tanti pezzi, bruciandone poi alcuni sul rogo dei libri pubblici gettati alle fiamme, issandone altri su canne in segno di trionfo e dando gli intestini da mangiare a uomini, cani ed uccelli. »
(Luciano Chiappini, Gli Estensi)
Il castello sorse intorno alla torre dei Leoni, un'antica torre di avvistamento già esistente nel XIII secolo ed inserita lungo la cinta muraria che allora delimitava la città verso nord. Bartolino da Novara chiuse il quadrilatero facendo edificare altre tre torri: Marchesana a sud-est, di San Paolo a sud-ovest e di Santa Caterina a nord-ovest. La struttura ebbe quindi in origine la funzione di fortezza difensiva: di quel periodo sono le torri e i ponti levatoi ma nel tempo il suo carattere di reggia dinastica mise in ombra quello militare.
Nel 1860 Ferrara venne annessa al Regno d'Italia. Il castello, divenuto proprietà dello Stato, fu acquistato per 70.000 lire nel 1874 dall'amministrazione provinciale di Ferrara che prese ad impiegarne gli spazi come sede dei propri uffici e della prefettura. Negli anni l'efficienza strutturale del monumento è stata salvaguardata grazie ai continui lavori di manutenzione, ai quali si sono affiancate, in vari momenti, specifiche opere di restauro. Molti interventi furono fatti nel periodo tra il 1910 ed il 1930, alcuni molto discutibili come quelli tesi a creare una piena accessibilità del cortile del castello alle autovetture. Durante la seconda guerra mondiale il rivellino nord fu demolito dai bombardamenti, per poi essere fedelmente ricostruito dal Genio Civile nel 1946.
Nel 1999, per iniziativa del presidente della Provincia di Ferrara Pier Giorgio Dall'Acqua, si diede vita al progetto Il Castello per la Città. Grazie alla collaborazione tra Prefettura e Provincia di Ferrara, si iniziò a pensare ad un nuovo utilizzo delle stanze sino a quel momento sede governativa. La fase preparatoria dei lavori partì dal restauro del palazzo di Giulio d'Este, che divenne in seguito la nuova sede della prefettura, e nel 2002, a trasferimento ultimato, si iniziò il restauro del castello ed il contemporaneo utilizzo per nuove iniziative.
(Fonte Wikipedia)
FURIA Ft. Lella Costa - Giulietta
Testo di FURIA - Gianfranco Fasano
Musica di Gianfranco Fasano - FURIA - Marco Guarnerio
Arrangiamenti di Marco Guarnerio
Produzione Luigi Albertelli per Real Music.
Girato tra la Torre del Castello di Tortona e le colline di Carbonara Scrivia
Nel ruolo di Giulietta: Sofia Riccardi
nel ruolo dell'Altra: Cristina Poggio
nel ruolo di Lui: Matteo Padovani
Video: Davide Bonaldo
Trucco: Pamela LaPamapple Comi
TESTO:
Giulietta con le rose decora la sua testa,
Giulietta ogni giorno ama fare festa,
Giulietta è una fanciulla seduta tra due spose,
che parlano tra loro confondendole le cose.
Giulietta con le rose decora la sua stanza,
Giulietta ogni giorno inizia la sua danza,
Giulietta è una farfalla che prendi tra le dita,
e poi la lasci andare temendo sia ferita.
Lui non è un amore per sempre,
resterà un sogno da niente,
da niente.
Nana na Nana na a
Nana na ah Na na na
-PARLATO-
Giulietta diceva: “Voglio andare via!Lasciare queste case comunque sia”.Giulietta innamorata di un amore disperato,
trovava questo mondo sempre più sbagliato!E un giorno di Novembre, più freddo che a Gennaio,
non l’ hanno vista a scuola e neppure nel granaio.
Si è persa nel suo cuore nel giro di un istante,
ma ora sta cantando…
…in un mondo più distante.
Giulietta se ne è andata scordandosi ogni cosa,è stanca dopo il viaggio
e adesso,
si riposa.
-strumentale-
Nana na Nana na a
Nana na na Na Na na
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Villa della torre
Causa le scale molto pericolanti non si sale ai piani superiori
Quattordicesima tappa: Il sentiero incantato
Scopriamo insieme le tappe dell'itinerario del Festival Internazionale delle luci del Castello di Brescia, 11-15 febbraio 2017
CANTIERE TAV TORTONA 2017
House for sale, Diano Castello, Liguria, Italy
For info contact undis.knoph@gmail.com
Castellania Coppi - (Alessandria) Piemonte - Visita al paese
La storia del paese è legata sin da principio a quella dei piccoli borghi limitrofi, tuttora frazioni del comune di Castellania. Fra questi il più importante e forse più antico è quello di Sant'Alosio, nato ben prima del Mille con l'edificazione delle due torri di osservazione e difesa che ancora oggi svettano sul punto più alto della collina. In origine le due torri in sassi e muratura dovevano essere circondate da un incastellamento per la gran parte costruito in legno e difeso da una cinta, in parte edificata in muratura anche sfruttando i massi rocciosi presenti sulla sponda della collina, in parte eretta anch'essa in legno. Dopo Sant'Alosio, all'inizio del nuovo millennio, nacque probabilmente il nucleo abitativo dell'attuale Castellania. Il primo nucleo di Castellania era diviso in due parti chiamate Baselica e Lugagnano. Benché l'identificazione dei confini di queste due aree risultati difficilissima, i due toponimi sono variamente attestati in documenti a partire dall'inizio del XIII secolo. Lugagnano è tra le località confermate da Federico II di Svevia a Tortona nel 1220. Invece Baselica, nella cui etimologia alcuni vollero intravedere un'improbabile origine romana, è attestato la prima volta nel 1311 e sopravvive tuttora come cognome di numerose famiglie della valle. Nel XIII secolo i documenti del vescovato di Tortona attestano anche l'esistenza della frazione di Mossabella e, circa due secoli più tardi, si incontra il nome del borgo di Sant'Andrea.
Quanto al toponimo Castellania, ci testimoniano che esso compare nei documenti solo dopo il XV secolo: secondo alcuni deriverebbe del termine castello, ovviamente legato alla fortificazione di Sant'Alosio, mentre secondo altri deriverebbe dal nome gentilizio del capitano Castellino che sposò l'ultima discendente dei Rampini, nobile famiglia tortonese feudataria di Sant'Alosio e delle terre limitrofe a partire da una data imprecisata dopo il 1400 e sino alla soppressione del feudalesimo.
Evidente e indiscutibile è comunque il legame di Castellania e dei borghi limitrofi al vescovato di Tortona, a partire probabilmente già dal X secolo. Era il vescovo di Tortona a governare queste terre e ad attribuirle in feudo alle famiglie che ne hanno beneficiato nel corso dei secoli. Questa diretta dipendenza dal vescovato fa si che nei borghi di Castellania vi siano cappelle consacrate praticamente dal momento stesso della nascita dei piccoli centri. La prima chiesa della quale si ha notizia è quella intitolata a San Marziano e si può ritenere con relativa certezza che essa sorgesse nello stesso punto dell'attuale San Biagio, che già alla fine del XVI secolo doveva aver assunto il ruolo di chiesa principale di tutte le frazioni, divenendo poi chiesa parrocchiale. Anche la sua collocazione è perfettamente in linea con questo ruolo: apparentemente scomoda e decentrata se vista unicamente come chiesa di Castellania, diventa invece assolutamente centrale e ben raggiungibile se vista come chiesa di riferimento di tutte le frazioni.
Nei secoli dell'età moderna Castellania e borghi limitrofi non registrano avvenimenti di rilievo. Sarà solo nel XX secolo che il paese potrà far parlare di sé dando i natali, nel 1919, a Fausto Coppi, unanimemente considerato uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi. Tutto l'ultimo secolo di storia di Castellania è dunque indissolubilmente legato alla figura del Campionissimo: meta di una sorta di pellegrinaggio laico di sportivi e appassionati da tutto il mondo, il paese vive quotidianamente il mito del suo figlio più illustre. La stessa struttura urbanistica del borgo, in particolare negli ultimi cinquant'anni, si è evoluta attorno a luoghi di Coppi: nella parte alta del paese, a partire dal 1970, è stata edificata l'area del mausoleo dei fratelli Fausto e Serse, la chiesa e la sala dei cimeli. La via principale del paese è stata intitolata a Fausto; la casa natale, che vi si affaccia, è stata trasformata in museo; la casa dei nonni è divenuta un ristorante per accogliere i visitatori; un'altra vecchia casa degli avi di Coppi ospita un centro di documentazione sul ciclismo e persino la sede della scuola elementare è divenuta sala multimediale, parte integrante di un percorso museale che continua per tutte le vie del paese, con gigantografie da foto legate a Fausto e alla sua storia.ca
La Torre Medievale
Torre del 1100 finemente ristrutturata
Castello della Pietra, Vobbia, Genoa, Liguria, Italy, Europe
The Stone Castle is an ancient fortification located in the Ligurian town of Vobbia, located in the tributary valley of the Scrivia stream. It is the main and most characteristic monument of the Genoese hinterland, the cultural and landscape attraction of the Antola Natural Park and included in the list of Italian national monuments. Situated in a picturesque elevated position between two rocky conglomerates that make up its natural ramparts, it overlooks the road that lays the Vobbia stream, rising from the Isle of the Canton. The castle can only be reached on foot through a path in the woods, and a staircase, after twenty minutes of evocative journey starting from the provincial road. You can also reach the site along another path, a bit longer, which starts from the Torre di Vobbia hamlet, called Castellani Path. In 2014, extraordinary work was done along the path and structure with the temporary closure of the site to the public. You can also visit the castle on public holidays from Easter Monday at the end of October; and, upon agreement with the Antola Park Authority, for groups and committees, also on other weekdays. There are still insufficient and exhaustive historical records on the actual date of construction, so it has been assumed that the construction may date back to the 1100s or even earlier, but that is the mystery. In ancient times, from the Longobard times, there were monks of the abbey of San Colombano di Bobbio, to which the area belonged, which, like other parts, built hermitages in caves or in high and impassable places; as it did for the hermitage of San Colombano. Some documents of 1252 nominate the Opio prince of Pietra, whose family assumed the title of the Stone, just for the bond with the dense fortress. According to the famous Annali of the historic Caffaro di Rustico by Caschifellone already in the thirteenth century the castle presented the same structural and architectural features of the present and its jurisdiction included the High Val Borbera travaling the hill of San Fermo. Following the death of William of the Stone, the manor became the property of the noble family Spinola until 1518 when it was given for disposition to Adorno; the will is dated June 7, 1518, and the will of Ptolemy Spinola is in favor of the brothers Antoniotto and Gerolamo Adorno. Prospero Adorno got the investment officer on January 17, 1565 and ten years later (1575) the property went into the hands of his brother Girolamo Adorno. In 1579 he was captured by some malevivants, but was regained by Giorgio Centurione on behalf of the Senate of the Republic of Genoa. In 1620 Emperor Mattia of Habsburg annexed it to the Pallavicino feud in Val Borbera, thus losing all autonomous jurisdictional power, but constituting until the end of the eighteenth century an enclave among the greatest feuds of the Fieschi and Spinola; under its jurisdiction were Tower of Vobbia, Pareto in Val Brevenna and Gordena in Upper Val Borbera. Later it became the property of Botta Adorno. In 1797, the French troops arrived in the Apennines and, by the will of Napoleon Bonaparte, the Feudi Imperiali was suppressed. The manor was thus abandoned by the last charismatic castellano, Michele Bisio and after a few years was given to the flames, decreeing the progressive ruin. The bronze of the cannons was taken by the bishop of Tortona to be used for the fusion of the bells of the church of Santa Croce of Crocefieschi. The ruins of the ancient castle, however, remained the property of Botta Adorno until 1882 when it was sold to the Cusani Visconti family. On May 21, 1919, owner Luigi Riva Cusani sold it to John Battista Beroldo of Vobbia. The Beroldo family then donated it to the Commune of Vobbia in 1979. In 1981, two years after the sale to the communal vobbies, the province of Genoa, on the stimulus of the Historical Studies Center for the High Valley Scrivia (Busalla), launched several interventions restoring the old rubble and making reliefs to better understand the entire structure as a whole. The castle, since 1994, is open to the public for guided tours inside and to the Torrione Grande. Since 2008 the castle is managed by Parco dell'Antola which through the Stone Castle Cooperative organizes guided tours in April-October and a program of historical events during the summer period, during which also operates a refreshment point that promotes the typical products of the Park. The castle is divided into two bodies set to different dimensions. It is accessed by the anchorage whose three planes have been restored with a grid metal structure.
GOLD CLUB TORTONA 01-10 2016
Dj danyel
Ferrara (Emilia Romagna, ITALIA): pt 5
Il Castello Estense, o castello di San Michele, è il monumento più rappresentativo della città di Ferrara.
Il Castello Estense sorse nel 1385 come strumento di controllo politico e militare. La prima pietra fu posata simbolicamente il 29 settembre, giorno di San Michele, protettore di porte e rocche urbiche.
L'opera fu commissionata all'architetto Bartolino da Novara, già artefice del castello di Pavia e poi di quello di Mantova, dal marchese Niccolò II d'Este che ritenne indispensabile dotarsi di una potente macchina repressiva dopo un'imponente rivolta popolare scatenatasi nel maggio di quello stesso anno. Al marchese venne concesso inizialmente un prestito di 25.000 ducati dal signore di Mantova Francesco I Gonzaga.
Alla notizia di un ennesimo aumento delle tasse, i ferraresi insorsero e chiesero a gran voce la consegna di Tommaso da Tortona, consigliere del Marchese e responsabile della riscossione delle gabelle. Tommaso, dopo aver debitamente ricevuto i Sacramenti, fu consegnato dal marchese alla folla inferocita, che lo fece letteralmente a pezzi.
« il disgraziato Tommaso, non senza aver prima messo in pace con Dio l'anima sua, venne consegnato alla folla inferocita, che, afferratolo e malmenatolo, lo ridusse in tanti pezzi, bruciandone poi alcuni sul rogo dei libri pubblici gettati alle fiamme, issandone altri su canne in segno di trionfo e dando gli intestini da mangiare a uomini, cani ed uccelli. »
(Luciano Chiappini, Gli Estensi)
Il castello sorse intorno alla torre dei Leoni, un'antica torre di avvistamento già esistente nel XIII secolo ed inserita lungo la cinta muraria che allora delimitava la città verso nord. Bartolino da Novara chiuse il quadrilatero facendo edificare altre tre torri: Marchesana a sud-est, di San Paolo a sud-ovest e di Santa Caterina a nord-ovest. La struttura ebbe quindi in origine la funzione di fortezza difensiva: di quel periodo sono le torri e i ponti levatoi ma nel tempo il suo carattere di reggia dinastica mise in ombra quello militare.