Borgo Soncino
Enclavado en el Norte de Italia, en la región de Lombardia este maravilloso poblado medieval cuenta con cinco siglos de historia . Rodeado de un majestuoso parque nacional, Soncino ofrece una constante programación de fiestas y eventos.
21 09 2013 SCALATA TORRE CIVICA DI TREVIGLIO
Il castello di Soncino(CR)
Il Castello di Soncino, situato a Soncino, in Lombardia, è uno dei più tipici castelli lombardi dell'area del cremonese, eretto a partire dal X secolo ed avente un ruolo fondamentale nella difesa dell'area sino al Cinquecento.
ALn 668: ponte in ferro e 2 stazioni a Pizzighettone
Arrivo nella splendida città murata di Pizzighettone in un rovente giorno del luglio 2013. La città è divisa dal fiume Adda ed un ponte in ferro collega le DUE stazioni ferroviarie che la città ha. A Pizzighettone, la stazione si chiama ... Ponte d'Adda, sulla sponda sinistra dell' Adda. Invece nel rione antico di Gera, zona dell' etrusca Acerrae, la stazione si chiama ... Pizzighettone, sulla sponda destra dell' Adda. Insolito... Vado in stazione di Ponte d' Adda, di fronte alla palazzina liberty della Sicrem ex Pirelli; siamo sulla linea Mantova-Pavia, dove le ALn 668 coprono la tratta Cremona Codogno. Transita R Cremona Milano C.le. Vado sul ponte in ferro, argine sinistro, est, zona Rapide dell' Adda. Il ponte a travi metalliche superiori è del 1952, Stabilimenti Meccanici di Pozzuoli, Napoli. Transita, e per me è sempre spettacolino..., una isolata Aln 668 Codogno-Cremona. Ecco le possenti mura della città, una roccaforte fra medioevo e rinascimento. Attraverso Porta Soccorso, con la polveriera di S. Giuliano ed entro nel borgo murato. Sul ponte transita una doppia di ALn 668 per Codogno. Inizio ricognizione delle mura, spesse anche 15 metri, con ricavate all' interno, quasi un centinaio di grandi casematte. Il Rivellino del XV secolo, la Porta Cremona, Piazza d' armi, la Chiesa di S. Bassiano, antica Pieve, la leggenda del Drago Tarantasio nel lago Gerundo ... il biscione che poi divenne lo stemma dei Visconti di Milano. Palazzo Comunale del XV secolo, la quadrata, elegante, merlata Torre del Guado (secolo XII, che fu la prigione .. dorata s' intende .. del Re di Francia François I de Valois, che pronunciò la famosa frase '' tutto è perduto, fuorchè l' onore ''), la Torre Mozza ed il ponte stradale Trento e Trieste che attraversa l' Adda. Traverso il ponte e sono a Gera. Sul ponte in ferro transita un Regionale, sferragliando per bene. Vado in stazione a Gera ... quella che ha nome Pizzighettone. Prendo il R 5077, con le ALn 668 3224 e 3248, che attraversano il ponte e mi lasciano in stazione di Pizzighettone ... quella che si chiama Ponte d'Adda ... Ritorno a Gera col R 5086 che arriva da Cremona per Codogno, con la isolata ALn 668 1812 ( inserisco videino del 1996 tra Brescia-Palazzolo-Paratico, in cabina su altre 668 serie 1800, le 1825 e 1818 in livrea originale, serie che ha ormai i giorni contati, anzi ... le ore contate!). Continuo la breve visita della città murata andando alle prigioni, che furono anche ergastolo fino al 1954. Poi un saluto al rimorchiatore fluviale anno 1912, divenuto dal 2004 la motonave Mattei che solca per turismo il fiume Adda. A Gera, lo storico nucleo fortificato, la chiesa di S. Rocco, XV secolo, ed il contrasto con la coloratissima, tutto un mosaico dentro e fuori, Chiesa di S. Pietro. Sul ponte in ferro, transiti di Regionali. Passo le zone delle ex grandi caserme, in degrado (e oggi pure sotto sequestro....) da quando il Genio Militare se ne andò. Sui binari del raccordo militare, negli anni '90 del secolo scorso, fu ricoverato un ... treno fantasma. Doveva essere la Base Nord della protezione Civile, con un treno pronto a muoversi immediatamente. Un treno di 2 Km., 120 vagoni pianali Costamasnaga Uiks, con moduli abitativi per le emergenze. Il treno Copifer. I moduli vennero poi, sì, prelevati ... ma con i ... camion ! Il treno letteralmente dimenticato e scomparso fra rovi e sterpaglie per una quindicina d' anni, abbandonato ed inservibile. Ritrovato durante ... lavori per una fognatura.
Sul ponte transitano le ALn 668. Ritornando a ... baita, sfilo il castello Barbò di Pumenengo e (inserto) do un' occhiata alla poderosa Rocca sforzesca di Soncino, città scrigno d' arte. Il museo della Seta in una filanda, la Torre Civica, la Pieve di S. Maria Assunta, S. Maria delle Grazie, pieve di S. Giacomo, l' interessante Casa degli stampatori ebrei, il Museo della Stampa, del tempo di Gutenberg. L' ex Ospitale di S. Spirito, Monte di Pietà dal 1550, ... ed un mulino ad acqua. A Soncino arrivavano ben tre tramvie a vapore, tutte a scartamento normale 1445 mm., con i loro classici ' Gamba de Legn '....
FUOCHI ARTIFICIALI CASTELLO DI SONCINO prima parte
DIETRO LA SPLENDIDA CORNICE DEL CASTELLO DI SONCINO I MAGNIFICI FUOCHI ARTIFICIALI DELLA FESTA IN ROCCA
DENTRO IL TORRAZZO di CREMONA
Insolita visione da dentro del Torrazzo di Cremona, il campanile più alto d'Italia...
CASTELLO DI SONCINO. La storia raccontata con le foto.
WIKIPEDIA L'ENCICLOPEDIA LIBERA
La Rocca Sforzesca di Soncino, situata a Soncino, in Lombardia, è uno delle più tipiche rocche lombarde dell'area del cremonese, eretto tra il 1473 e il 1475 ed avente un ruolo fondamentale nella difesa dell'area sino al 1536.
La torre circolare costruita all'epoca di Francesco Sforza.
Quando la pace di Lodi del 1454 stabilì definitivamente i confini tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano, Soncino e la rocca passarono a quest'ultima entità territoriale.
Fu in quest'occasione che Francesco Sforza fece rafforzare le mura attorno al castello e la rocca stessa, che fu oggetto di richiesta di costruzione nel 1468 per desiderio dei soncinesi con lettera richiesta al duca, anche se quest'ultimo preferì erigervi solo un nuovo torrione dalla caratteristica forma circolare. Opere significative di manutenzione vennero poi intraprese dal 1471 ad opera di Benedetto Ferrini e Danese Maineri, ingegneri responsabili delle fortezze di Soncino e Romanengo, i quali dal 1473 iniziarono anche i lavori per la costruzione della rocca, sotto la direzione di Bartolomeo Gadio. Dal 1499 la rocca passò ai veneziani ai quali rimase sino al 1509 per poi passare ai francesi e nuovamente agli Sforza. Dal 1535, il ducato di Milano diverrà proprietà degli spagnoli e con esso anche la Rocca di Soncino.
Il castello di Soncino è posto in posizione strategica nei pressi dell'abitato, anche se i quattro secoli nei quali è stato usato perlopiù come abitazione l'hanno di molto armonizzato a partire dal suo ingresso che dall'Ottocento si trova inserito in una piazza.
Il portale del castello, un tempo reso accessibile da un ponte levatoio in legno, è stato sostituito dalla fine dell'Ottocento con un rivellino, dà accesso ad una prima corte utilizzata per il movimento delle truppe e pertanto dotata di scale che consentono di avere accesso agli spalti delle mura esterne. L'accesso alla rocca era permesso attraverso due diversi ponti levatoi, uno carrabile e l'altro pedonale. Passato anche il secondo ingresso si giunge al cortile vero e proprio del castello, al centro del quale si trovava un pozzo per garantire il rifornimento d'acqua in caso di assedio e sempre da questo cortile si ha l'accesso alle segrete dei sotterranei.
Tra le torri più rilevanti del complesso (quattro in tutto), vi è indubbiamente la Torre del castellano, così chiamata perché un tempo era la residenza ufficiale del governatore della fortezza e come tale essa poteva essere isolata a sua volta dal resto del complesso in caso di attacco. Essa era collegata al suo interno direttamente con i sotterranei e da qui, attraverso un passaggio segreto, si poteva giungere al fossato e quindi fuggire verso le campagne circostanti. È questa una delle aree decorate in maniera rinascimentale con affreschi e camini a cappa piramidale.
La Torre sud-orientale accoglie la cappella del palazzo che venne realizzata come si è detto sotto i marchesi Stampa. Qui si possono ammirare ancora oggi tracce di affreschi di cui il più antico di essi (risalente alla fine del XV secolo), raffigura la Madonna con il Bambino. Sempre qui si trova anche un frammento di affresco rappresentante il leone di San Marco dipinto a ricordo della breve dominazione veneziana della rocca. Opera di rilievo è anche un affresco anonimo rappresentante lo stemma del ducato di Milano affiancato da torce e secchi d'acqua, a simboleggiare il motto personale di Francesco Sforza, Accendo e spengo unitamente ad altre imprese araldiche. Il soffitto è decorato con un motivo a pergolato come nel castello sforzesco di Milano.
La Torre circolare è l'unica ad avere questa caratteristica forma e presenta al livello dei camminamenti una sala rotonda con calotta circolare al centro della quale si trova un Befredo di forma cilindrica che conduce sul tetto del torre. Sopraelevato rispetto alle altre torri consentiva di essere usato come punto di avvistamento.
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Porta Sempione (Sempione Gate) is a city gate of Milan, Italy. The name Porta Sempione is used both to refer to the gate proper and to the surrounding district (quartiere), a part of the Zone 1 division (the historic city centre), including the major avenue of Corso Sempione.[1] The gate is marked by a landmark triumphal arch called Arco della Pace (Arch of Peace), dating back to the 19th century, although its origins can be traced back to a gate of the Roman walls of Milan.
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Tanti gli sponsor dell'iniziativa, che terrà compagnia a varesini e turisti fino all'Epifania.
Al lavoro anche gli uomini della Polizia di Stato, in campo per garantire sicurezza.
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