TimeLapse ricostruzione Campanile di Nole - Torino
15 novembre 2006. Una data che i nolesi difficilmente riusciranno a dimenticare. Tredici anni fa crollava il campanile, simbolo della nostra comunità. Per fortuna non ci furono feriti, ma fu comunque un colpo al cuore. Oggi, però, i lavori per la ricostruzione della torre campanaria sono ben avviati: un percorso condiviso che ha visto coinvolti ATC Torino, Comune di Nole parrocchia di San Vincenzo Martire, Curia Metropolitana di Torino, commissione comunale per la ricostruzione della torre civica campanaria e la soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino. Le fondamenta sono già state realizzate e, dall’inizio dell’autunno, in piazza Vittorio Emanuele II è stata piazzata una gru alta 42 metri: si inizia a vedere la prima parte della struttura, che presto sarà completata. L’auspicio è che entro l’estate del 2020 il cantiere possa essere finalmente concluso!
Fiumara - Piccola Grande Italia
Collocato ad egual distanza tra il mare e l'Aspromonte, l'antico borgo di Fiumàra è compreso entro i confini della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Il centro abitato è suddiviso in cinque storiche frazioni di cui la principale è San Nicola, sede comunale.
Torino maltempo, Po in piena, alluvione.
News&Events Turin
Torino maltempo, Po in piena, alluvione 2011.
Vi consiglio di guardare nel 720 a schermo intero
in Piemonte il Po torna a fare paura e la città di Torino e la provincia guardano con il fiato sospeso il grande fiume, nell'attesa della piena, che arriverà nella tarda serata di oggi. In un primo momento la protezione civile aveva previsto la portata massima delle acque intorno alle 3 della notte, ma la pioggia che per tutto il pomeriggio si è abbattuta sulla regione e che cadrà anche nelle prossime 12 ore ha portato gli esperti a prevedere la piena con qualche ora anticipo. I Murazzi, cuore della movida torinese, sono stati allagati e la passeggiata che costeggia il Po è coperta da questa mattina. Allerta massima anche per i fiumi Stura e Dora Riparia. In città sono stati chiusi i ponti in via Bologna e in piazza Fontanesi e sono stati evacuati circa 70 pazienti dell'ospedale Amedeo di Savoia, costruito proprio in prossimità della Dora e da sempre considerato a rischio in condizioni di grave maltempo. Evacuato anche il campo nomadi lungo la Stura, in zona Barriera di Milano e il canile municipale in via Germagnano. Per precauzione domani resteranno chiuse le scuole, l'università e i centri diurni comunali.
La paura cresce anche in tutta la provincia di Torino, dove gli affluenti del Po si stanno ingrossando di ora in ora. Il torrente Orco è straripato tra San Benigno e Foglizzo, allagando i campi circostanti, ma senza provocare feriti. A Torre Pellice è crollato il ponte Albertenga, a causa della fuoriuscita del fiume Pellice. Il ponte, di proprietà comunale, era già stato danneggiato durante l'alluvione del 2008 e da ieri è presidiato dalla protezione civile torinese, che aveva dichiarato l'area off limits. Chiuse anche le provinciali 169 e 170 che portano a Prali, Salza e Massello. A scopo precauzionale sono state evacuate 100 persone residenti in uno stabile a Pianezza. Moltissime strade statali e comunali sono state chiuse per allagamento o a scopo precauzionale e la maggior parte dei 215 comuni del torinese ha accolto l'invito del presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta a chiudere le scuole dell'obbligo. E proprio Saitta ha voluto riportare all'attenzione il problema delle risorse perché se e non si interviene in modo strutturale, quello che è già capitato continuerà a capitare.
Nell'alessandrino e nel cuneese, dove domani resteranno chiuse le scuole e l'università, a preoccupare è il Tanaro, che ha già raggiunto livelli di moderata criticità. Molte le persone evacuate e numerosi i ponti chiusi al traffico veicolare e pedonale. A valle del Po moltissimi comuni, come Crescentino, Trino e Castiglione, da sempre zone critiche in caso di maltempo, attendono la piena del fiume e fanno i conti con l'allagamento dei campi, delle aree golenali e con la difficoltà di spostamento. Il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, che ha seguito l'evolversi della situazione insieme al responsabile nazionale della protezione civile, Franco Gabrielli, ha rinnovato l'invito ai piemontesi a non mettersi in viaggio e a non andare nei pressi di corsi d'acqua. Anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha chiesto ai torinesi che da oggi sostano lungo le rive del Po, di non mettersi inutilmente in condizioni di pericolo.
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S. Cristina 1340 metri.
Il santuario di Santa Cristina sorge a 1340 metri su di uno strapiombante sperone roccioso, ultima elevazione della dorsale centrale che separa la Valle di Ala dalla val Grande.Al santuario di Santa Cristina convergono tre sentieri principali provenienti rispettivamente da Cantoira in Val Grande, dalla frazione Monti di Voragno e dal capoluogo comunale di Ceres. Quest'ultima è un'escursione che si snoda in bei boschi in basso e di conifere più in alto, e richiede poco più di due ore di cammino per coprire gli oltre 700 metri di dislivello. L'itinerario tocca anche la Cappella degli Appestati con affreschi cinquecenteschi di Olderico della Novalesa. Il sacello si trova nei pressi del nucleo abitato più antico di Ceres e si chiama così perché nel periodo delle pestilenze era officiata la messa tenendo i fedeli a debita distanza. Dal culmine si gode un bel panorama sui monti delle Valli di Lanzo, con l'Uja di Mondrone a due passi. Ceres si trova all'inizio della Valle di Ala ed è raggiungibile con i mezzi pubblici o mediante la linea ferroviaria.La mulattiera acciottolata sale nell'ombroso bosco di castagni, lascia a destra un sentiero e raggiunge ripida una baita diroccata. Poco oltre si attraversa una pista forestale e si giunge a Pian Ceres. La traccia continua nel bosco e passa accanto ad altre baite dove sulla destra è la cinquecentesca Cappella degli Appestati. Poi la mulattiera riprende a salire nel bosco incontrando alcune balme, ripari sotto roccia parzialmente riadattati e utilizzati dai pastori e dai contadini come ricoveri di emergenza.Trascurata una traccia che scende (indicazione l'Aran), in breve si giunge al poggio dove si trova la chiesetta della Madonna degli Angeli (1080 m) nei cui pressi sgorga una fontanella. Si prosegue sempre verso l'alto con lunghi traversi. Al bosco di latifoglie si sostituiscono le conifere, si transita nei pressi di una sorgente (sedile litico), si tralascia il sentiero che va dritto per piegare a destra e si approda alla spianata del Colle della Balmetta (1280 m circa). Una breve discesa sulla destra porta a un dosso panoramico che permette di ammirare il lato più scosceso del roccioso dirupo con in cima, apparentemente sospesa sul vuoto, Santa Cristina. Dall'insellatura si scende di pochi metri, si trascura il sentiero per i Monti di Voragno e con una breve e ripida risalita si raggiunge la cresta e l'erta finale. Non resta che superare la scalinata di pietra e guadagnare il sagrato del Santuario (1340 m).
Torino - Le case nel parco
2di2 Rivalta di Torino _ Rorà - 08.09.2012 - Video telemetria in HD
2di2 Rivalta di Torino _ Rorà - 08.09.2012 - Video telemetria in HD
La discesa da Rorà (Torino)
Distanza: 99.14 km Ora: 4h 00', Velocità media: 24.8 km/h, Aumento di quota: 911 m, Calorie: 2,300 C, Temperatura media: 25.7 °C
Altri video qui:
youtube.com/user/surfettista
Piemonte, riprese con drone DJI Phantom 4
Riprese aeree con DJI phantom 4 in piemonte
L'Hospice di Villa Agnesina 31/10/2013
ecomostro
uno dei tanti nuovi mostri di Milazzo
COSTIERA AMALFITANA: PICCOLI ECOMOSTRI CRESCONO !!!
CHI HA AVUTO IL CORAGGIO DI FARE UNA COSA DEL GENERE ?!? E SOPRATTUTTO CHI HA PERMESSO DI COSTRUIRE NEL CUORE DEL PARCO DEI MONTI LATTARI DETURPANDO IL PAESAGGIO COSTIERO E INQUINANDO L'AMBIENTE ?!?
Ripatransone, Statua del Redentore ed il Campanone san Gregorio manortiz
La Statua del Redentore, Campanile della concattedrale dei Santi Gregorio Magno e Margherita
L’idea di collocare una statua sulla sommità del campanile del Duomo di Ripatransone, nasce dall’iniziativa personale del Sig. Patrizio Pierazzoli che si offrì di realizzarla proprie spese. Egli si recò di persona a Milano dove commissionò l’opera in rame dorato a Luigi del Bò, come testimoniato su un medaglione posto sul retro della medesima.
Il risultato fu la realizzazione di un’effige di grande statura, essendo alta 4,80 metri e del peso di circa 10 quintali. Attualmente si eleva ben al di sopra di 500 metri di altitudine superando anche il colle più alto di Ripatransone, quello di San Nicolò, che raggiunge quota 508 metri. (di Silvio Giampieri)
suino del Campanone di san Gregorio
Questa grande campana suona solo nelle festività maggiori, come il Natale, la Pasqua, l'Ottava, il Corpus Domini e la Maddalena.
(Wiki)
Le Campane di Pessinetto (TO)- Santuario di San't Ignazio - angelus feriale
Santuario di San't Ignazio a Pessinetto (nella valle di Lanzo) questo angelus è esclusivo. Ringrazio il gentilissimo Diacono e la signora del bookshop per il favore di averle suonate esclusivamente per la ripresa. Generalmente le campane non suonano MAI alle 12 ma solo per la messa. Sono 2 campane in sib3 e sol4 e sono state recentemente restaurate, sono tutte e due a corda, la piccola era ferma ma con il restauro le hanno messo la corda.
Lunedì 26 agosto alle 11,50
Campane di Mezzenile (TO) - fraz. Catelli
Cappella della Madonna della neve in frazione Catelli di Mezzenile (TO).
1 campana manuale fusa da Luigi Bertolino di Cuorgnè nel 1897.
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distesa
si ringraziano il parroco don Silvio e il vice sindaco Umberto per la cortese ospitalità e la gentile collaborazione
Campane di Mezzenile (TO) - fraz. Bogliano
Cappella di San Bernardo in frazione Bogliano di Mezzenile (TO).
2 campane manuali: la3 fuso nel 1842 probabilmente da Carmagnano, re4 fuso nel 1960 da Achille Mazzola.
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distesa
si ringraziano il parroco don Silvio e il vice sindaco Umberto per la cortese disponibilità e la calorosa accoglienza