GVM Pizzighettone - Tre città murate - Intervento di Davide Tansini
Intervento dello storico Davide Tansini sulla struttura e la storia delle fortificazioni di Pizzighettone (Cremona), piazzaforte della bassa Lombardia situata sul fiume Adda nei territori dell'antico Stato di Milano. Le riprese sono state realizzate presso la Torre del Becco, Porta Cremona, il Rivellino, la cerchia muraria, la Torre del Guado e l'ex carcere. Per maggiori informazioni accedere al sito Web tansini.it
PIZZIGHETTONE, CREMONA, ITALY (1 of 3)
Pizzighettone, provincia di Cremona, Lombardia, Italia.
La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume Adda. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerrae, che sorgeva in vicinanza dell'Adda. In epoca romana Acerrae divenne una stazione di transito (statio) della strada Cremona-Laus Pompeia (Lodi Vecchio), quindi scomparve con la fine dell'Impero Romano. Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il Comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano. Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia e Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edificî antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV). Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi quasi completamente distrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra e visitabile ai giorni nostri.
PIZZIGHETTONE, CREMONA, ITALY (2 of 3)
Pizzighettone, provincia di Cremona, Lombardia, Italia.
La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume Adda. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerrae, che sorgeva in vicinanza dell'Adda. In epoca romana Acerrae divenne una stazione di transito (statio) della strada Cremona-Laus Pompeia (Lodi Vecchio), quindi scomparve con la fine dell'Impero Romano. Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il Comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano. Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia e Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edificî antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV). Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi quasi completamente distrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra e visitabile ai giorni nostri.
ALn 668: ponte in ferro e 2 stazioni a Pizzighettone
Arrivo nella splendida città murata di Pizzighettone in un rovente giorno del luglio 2013. La città è divisa dal fiume Adda ed un ponte in ferro collega le DUE stazioni ferroviarie che la città ha. A Pizzighettone, la stazione si chiama ... Ponte d'Adda, sulla sponda sinistra dell' Adda. Invece nel rione antico di Gera, zona dell' etrusca Acerrae, la stazione si chiama ... Pizzighettone, sulla sponda destra dell' Adda. Insolito... Vado in stazione di Ponte d' Adda, di fronte alla palazzina liberty della Sicrem ex Pirelli; siamo sulla linea Mantova-Pavia, dove le ALn 668 coprono la tratta Cremona Codogno. Transita R Cremona Milano C.le. Vado sul ponte in ferro, argine sinistro, est, zona Rapide dell' Adda. Il ponte a travi metalliche superiori è del 1952, Stabilimenti Meccanici di Pozzuoli, Napoli. Transita, e per me è sempre spettacolino..., una isolata Aln 668 Codogno-Cremona. Ecco le possenti mura della città, una roccaforte fra medioevo e rinascimento. Attraverso Porta Soccorso, con la polveriera di S. Giuliano ed entro nel borgo murato. Sul ponte transita una doppia di ALn 668 per Codogno. Inizio ricognizione delle mura, spesse anche 15 metri, con ricavate all' interno, quasi un centinaio di grandi casematte. Il Rivellino del XV secolo, la Porta Cremona, Piazza d' armi, la Chiesa di S. Bassiano, antica Pieve, la leggenda del Drago Tarantasio nel lago Gerundo ... il biscione che poi divenne lo stemma dei Visconti di Milano. Palazzo Comunale del XV secolo, la quadrata, elegante, merlata Torre del Guado (secolo XII, che fu la prigione .. dorata s' intende .. del Re di Francia François I de Valois, che pronunciò la famosa frase '' tutto è perduto, fuorchè l' onore ''), la Torre Mozza ed il ponte stradale Trento e Trieste che attraversa l' Adda. Traverso il ponte e sono a Gera. Sul ponte in ferro transita un Regionale, sferragliando per bene. Vado in stazione a Gera ... quella che ha nome Pizzighettone. Prendo il R 5077, con le ALn 668 3224 e 3248, che attraversano il ponte e mi lasciano in stazione di Pizzighettone ... quella che si chiama Ponte d'Adda ... Ritorno a Gera col R 5086 che arriva da Cremona per Codogno, con la isolata ALn 668 1812 ( inserisco videino del 1996 tra Brescia-Palazzolo-Paratico, in cabina su altre 668 serie 1800, le 1825 e 1818 in livrea originale, serie che ha ormai i giorni contati, anzi ... le ore contate!). Continuo la breve visita della città murata andando alle prigioni, che furono anche ergastolo fino al 1954. Poi un saluto al rimorchiatore fluviale anno 1912, divenuto dal 2004 la motonave Mattei che solca per turismo il fiume Adda. A Gera, lo storico nucleo fortificato, la chiesa di S. Rocco, XV secolo, ed il contrasto con la coloratissima, tutto un mosaico dentro e fuori, Chiesa di S. Pietro. Sul ponte in ferro, transiti di Regionali. Passo le zone delle ex grandi caserme, in degrado (e oggi pure sotto sequestro....) da quando il Genio Militare se ne andò. Sui binari del raccordo militare, negli anni '90 del secolo scorso, fu ricoverato un ... treno fantasma. Doveva essere la Base Nord della protezione Civile, con un treno pronto a muoversi immediatamente. Un treno di 2 Km., 120 vagoni pianali Costamasnaga Uiks, con moduli abitativi per le emergenze. Il treno Copifer. I moduli vennero poi, sì, prelevati ... ma con i ... camion ! Il treno letteralmente dimenticato e scomparso fra rovi e sterpaglie per una quindicina d' anni, abbandonato ed inservibile. Ritrovato durante ... lavori per una fognatura.
Sul ponte transitano le ALn 668. Ritornando a ... baita, sfilo il castello Barbò di Pumenengo e (inserto) do un' occhiata alla poderosa Rocca sforzesca di Soncino, città scrigno d' arte. Il museo della Seta in una filanda, la Torre Civica, la Pieve di S. Maria Assunta, S. Maria delle Grazie, pieve di S. Giacomo, l' interessante Casa degli stampatori ebrei, il Museo della Stampa, del tempo di Gutenberg. L' ex Ospitale di S. Spirito, Monte di Pietà dal 1550, ... ed un mulino ad acqua. A Soncino arrivavano ben tre tramvie a vapore, tutte a scartamento normale 1445 mm., con i loro classici ' Gamba de Legn '....
PIZZIGHETTONE, CREMONA, ITALY (3 of 3)
Pizzighettone, provincia di Cremona, Lombardia, Italia.
La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume Adda. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerrae, che sorgeva in vicinanza dell'Adda. In epoca romana Acerrae divenne una stazione di transito (statio) della strada Cremona-Laus Pompeia (Lodi Vecchio), quindi scomparve con la fine dell'Impero Romano. Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il Comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano. Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia e Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edificî antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV). Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi quasi completamente distrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra e visitabile ai giorni nostri.
Pizzighettone (Cremona) Chiesa di S. Pietro (1956) facciata a mosaici (by night)
La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerra, che sorgeva in vicinanza dell'Adda. In epoca romana Acerra divenne una stazione di transito (statio) della strada Cremona-Laus Pompeia (Lodi Vecchio), quindi scomparve con la fine dell'Impero Romano. Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il Comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano. Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia, Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edificî antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV).
Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi semidistrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra e visitabile ai giorni nostri.
Tre città murate. Pizzighettone -- Intervento di Davide Tansini
Intervento dello storico Davide Tansini sulla struttura e la storia delle fortificazioni di Pizzighettone (Cremona, Lombardia), piazzaforte situata sul fiume Adda nei territori dell'antico Stato di Milano. Le riprese sono state realizzate presso la Torre del Becco, Porta Cremona, il Rivellino, la cerchia muraria, la Torre del Guado e l'ex carcere. Per maggiori informazioni accedere al sito Web tansini.it
Cremona e Pizzighettone - Giovy & Andrea
Gita domenicale nel cremonese. Abbiamo visitato Castelleone, Pizzighettone e infine Cremona dove c'era la festa del salame cremonese.
Cremona (IPA: [kre'mona], Cremùna in dialetto cremonese) è un comune italiano di 72.121 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima in Lombardia.
La città si trova nel cuore della Pianura Padana, poco distante dalle rive del fiume Po.
È scherzosamente nota come la città delle tre T, ossia turòon, Turàs, tetàs (torrone, Torrazzo, tettone).remona è situata nel sud della Lombardia a contatto con il fiume Po. Dista circa 30 km da Piacenza in Emilia-Romagna, 65 km da Mantova, 50 km da Lodi, 50 km da Brescia, 56 km da Parma in Emilia-Romagna, 75 km da Bergamo e 85 km da Milano. Il territorio comunale ha una superficie di 70,4 km² e l'altitudine media è di 45 m s.l.m.
Pizzighettone (Pisighitòn in dialetto cremonese) è un comune italiano di 6.777 abitanti[1] della provincia di Cremona in Lombardia.izzighettone è situato nella Val Padana centrale, lungo il fiume Adda, pochi chilometri a Nord dalla confluenza nel Po. Il territorio è pianeggiante, per gran parte compreso nella vallata golenale dell'Adda. Lo stesso centro storico è attraversato dal fiume, che lo divide in due parti distinte: l'abitato principale di Pizzighettone sulla riva Est e la borgata di Gera su quella Ovest. Pizzighettone è anche lambito dal Serio Morto: un colatore residuo di un paleoalveo del fiume Serio, che sino al basso Medioevo terminava il proprio córso a Pizzighettone. La vegetazione locale è quella tipica della bassa pianura, con larga presenza di pioppo, robinia, salice e sambuco. In aree circoscritte, soprattutto presso le rive o le lanche del fiume Adda, esistono ancora lacerti delle originarie foreste planiziali: fra queste, il Bosco del Mares, dove si rintracciano esemplari di farnia, ontano e rovere. Tuttavia, gran parte del territorio è destinato all'agricoltura. Le aree agricole sono divise in vasti appezzamenti e sono attraversate da numerose rogge e cavi. Data la grande disponibilità d'acqua e la fertilità del suolo si coltivano soprattutto mais e foraggio per gli allevamenti, e in misura minore grano.La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerrae, che sorgeva in vicinanza dell'Adda. In epoca romana Acerrae divenne una stazione di transito (statio) della strada Cremona-Laus Pompeia (Lodi Vecchio), quindi scomparve con la fine dell'Impero Romano. Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il Comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano. Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia, Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edificî antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV). Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi quasi completamente distrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra e visitabile ai giorni nostri.
Castelleone [kas'tɛlleone] (Castigliòn in dialetto castelleonese) è un comune di 9.610 abitanti[1] della provincia di Cremona. È distante 26 km dal capoluogo. Nei suoi oltre 800 anni di storia è stata molte volte al centro delle contese tra Cremona da una parte e Milano e Crema dall'altra.
Pizzighettone (Cremona - Italia) - La città murata
Pizzighettone è un piccolo borgo, con una grande storia.
Il fiume Adda che ne ha segnato il destino e le sorti spartisce il centro storico dal borgo di Gera situato sull'altra sponda.
La località di Pizzighettone come centro fortificato, si fa risalire al 1132, durante i secoli successivi passò sotto varie Signorie, i sovrani di Francia, i Borbone, i Savoia e Napoleone.
Oggi Pizzighettone si presenta come interessante borgo con testimonianze storico culturali e architettoniche di un grande passato.
Il video è commentato da un abitante di lungo corso che ha trascorso da sempre la sua vita a Pizzighettone.
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Music Info: Cinematic Ambient by AShamaluevMusic.
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