A Bormio il 3 settembre 2017 per la Pizzoccherata più lunga d'Italia @Bormio_Tourism @eventinews24
Immagini fornite da bormio.eu/Video by Iaphet Elli eventinews24.com
La pizzoccherata dei record
Appuntamento il 3 settembre a Bormio con la “Pizzoccherata più lunga d’Italia”: protagonista la grandiosa tavolata per oltre tremila persone allestita nel centro storico, dove saranno serviti 800 kg di pizzoccheri. A far da contorno, lezioni di cucina con chef valtellinesi, animazione per bambini e tanta musica
Bormio, 1 agosto 2017 – Ottocento chilogrammi di pizzoccheri possono bastare? Per tutti gli appassionati della più famosa specialità valtellinese, imperdibile appuntamento domenica 3 settembre con la “Pizzoccherata più lunga d’Italia”: per l’occasione il centro storico di Bormio – in particolare Piazza Piazza del Kuerc, via Roma, via Dante e Via De Simoni – ospiteranno una fenomenale tavolata ad anello lunga circa 900 metri e capace di ospitare oltre tremila persone. Si incomincerà alle 12.30, con un antipasto a base di salumi e formaggi locali, poi saranno i cento rintocchi della Bajona (o Torre delle Ore) a dare il via libera al servizio dei pizzoccheri: circa 800 kg, conditi come tradizione vuole da abbondante burro fuso e formaggio Casera dop. A far da contorno all’epica tavolata, a partire dalle 10.30, ci saranno lezioni di cucina per adulti e bambini (a cura di chef valtellinesi), oltre a momenti di animazione per i più piccoli, e infine tanta musica e danze popolari.
Ecco qui riassunti i numeri della manifestazione:
Ristoranti coinvolti: 27
Posti a tavola: 3024
Kg di Pizzoccheri 800
Metri di tavolata: 900
Staff: 240
A questo link invece la ricetta dei pizzoccheri tradizionali, come vuole l’Accademia del Pizzocchero di Teglio: bormio.eu/2015/10/ricetta-pizzoccheri/
La Bajona, la campana che dà voce all'anima della Magnifica Terra di Bormio (SO)
Due campane, una sola 'anima: dall'antica Bajona, distrutta durante l'invasione del Bormiese da parte dei Visconti nel 1376, sono state rifuse le due campane della Torre Civica di Bormio. ll video ne cattura il suono la sera di sabato 28 dicembre 2013 (h. 19.00), by paesidivaltellina.it (si2 e do#3, ditta Pruneri, 1855; cfr. campanevaltellin.altervista.org)
Gita in Valtellina: Bormio
Riprese soleggiate nella bella Piazza Cavour di Bormio, con il Kuerc, vecchia sede del tribunale, la Torre delle Ore, o Bajona, e la Chiesa Collegiata dedicata ai S.S. Gervasio e Protasio.
Campane di Bormio-Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio-distesa delle tre minori
Bormio, Centro Storico
Collegiata dei SS.Gervasio e Protasio
Concerto di 5 campane in Si2
I: Si2, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
II: Do#3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
III: Re#3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
IV: Mi3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
V: Fa#3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
Dati delle Campane e suonate:
-Le Campane sono disposte in una maniera strana:
I-II sono collocate sulla Torre civica (detta comunemente Bajona) e sono di proprietà del comune
III-IV-V sono collocate sul campanile della Collegiata e sono di proprietà della parrocchia della Collegiata
-Il Plenum suona solo il giorno di Pasqua alle ore 12:00
-È possibile ascoltare le due campane della Torre civica(Bajona)nei giorni di Solennità civica alle ore:
-17:30 o 18:00(dipende dalla stegione)
-20:00 (dipende dalla stagione)
Distesa delle tre minori alle ore 17:30 per la messa delle ore 18:00
Campane di Bormio-Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio
Bormio, Centro Storico
Collegiata dei SS.Gervasio e Protasio
Concerto di 5 campane in Si2
I: Si2, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
II: Do#3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
III: Re#3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
IV: Mi3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
V: Fa#3, Giorgio Pruneri di Grosio, 1855
Dati delle Campane e suonate:
-Le Campane sono disposte in una maniera strana:
I-II sono collocate sulla Torre civica (detta comunemente Bajona) e sono di proprietà del comune
III-IV-V sono collocate sul campanile della Collegiata e sono di proprietà della parrocchia della Collegiata
-Il Plenum suona solo il giorno di Pasqua alle ore 12:00
-È possibile ascoltare le due campane della Torre civica(Bajona)nei giorni di Solennità civica alle ore:
-17:30 o 18:00(dipende dalla stegione)
-20:00 (dipende dalla stagione)
Distesa della II alle ore 17:45 per la messa delle ore 18:00
Buona Visione
Buone feste
Campane a festa - Pasquetta Bormio
Le due campane vennero ricavate dalla fusione di un'unica enorme campana, la Bajona, che un tempo serviva per richiamare la popolazione alle adunanze per l'amministrazione del paese.
Campane di Bormio (SO)
Il concerto immaginario: mixage fra le campane della collegiata dei SS. Gervasio e Protasio e quelle della Torre Civica, by paesidivaltellina.it (concerto di 5 in si2, ditta Pruneri, 1855; cfr. campanevaltellin.altervista.org)
Le campane di Bormio (SO) - Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio - Plenum
Le campane di Bormio (SO) - Chiesa Arcipretale Plebana dei Santi Gervasio e Protasio
Concerto di 5 campane in Si2 (2 maggiori nella torre civica e tre minori sul campanile della parrocchia) fuse da Giorgio Pruneri di Grosio nel 1855.
Plenum (per plenum si intende la distesa delle 3 campane della parrocchiale, perché il plenum con tutte e 5 campane suona solo al mezzogiorno di Pasqua) per la S. Messa prefestiva (ore 17.30)
Scusate se il video è mosso, ma non avevo il cavalletto.
Io e i miei genitori volevamo andare a sciare visto che quest'anno non ho fatto il corso di sci di fondo, e abbiamo scelto di andare a Livigno. Siamo arrivati prima di mezzogiorno e ho proato a fare il video a Livigno, ma il video era troppo mosso e quindi non l'ho pubblicato. Poi siamo tornati verso le 16.00 e ci siamo fermati a Bormio per fare merenda. Visto che c'era la Messa alle 18.00 ho deciso di riprendere la suonata, e suonano tutte e tre le campane. Spero che il video vi piaccia.
A presto da Campanaro41 :-)
Sabato 16 febbraio, ore 17.30
Stabat Mater Pergolesi lucca San Michele in foro
L'ultima, stupenda parte dello Stabat mater di G.B. Pergolesi, con cui Animando, centro di promozione musicale di Lucca, ha partecipato alla liturgia del Venerd' Santo. Ha diretto l'Ensemble Nuove Assonanze e il coro di voci femminili il maestro Silvano Pieruccini, soprano Alida Berti, controtenore Alessandro Carmignani.
Le campane di Bormio
3 campane a slancio, i 2 pezzi dei due segni prima della S. Messa Pasquale.
Livigno, è gioia grande per la Festa Patronale-
Le campane di Valdidentro (SO) - fraz. Semogo
Concerto di 2 campane in Do4
Do4: Georg Hauser di Vipiteno (Sterzing, Sud Tirolo) - anno 1571
Re bemolle4: Giacomo Calderari di Bormio con Orazio Imeldi - anno 1625
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Campane singole e Plenum
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Chiesa di S. Carlo Borromeo
Valdidentro (SO), frazione Semogo
Procedendo lungo la strada che da Bormio sale verso il Passo del Foscagno per poi scendere a Livigno, appena superato il paese di Semogo si incontra la chiesa dedicata ai Santi Carlo, Rocco e Sebastiano, tradizionalmente invocati nei secoli passati come protettori dalla peste.
La chiesa, infatti, venne edificata nel 1636 in seguito al voto fatto dalla popolazione di Semogo per arginare l'epidemia di peste che in quell'anno stava dilagando nel Bormiese. L'edificazione dell'edificio iniziò intorno al 1640 per concludersi nel giro di vent'anni, mentre nel 1675 venne ultimata la costruzione del campanile. Sulla torre campanaria venne inizialmente installata una campana fusa da Antonio Trabucchi, fonditore di campane originario proprio di Semogo che lavorò maggiormente nel Trentino, avendo acquisito nel 1661 in Trento l'officina del fonditore Giovanni Schaler di Bolzano.
Può quindi sorprendere il trovare campane più antiche del campanile e della chiesa stessa! Tuttavia le iscrizioni riportate sulle campane riferite a S. Abbondio lasciano concludere che le campane attualmente ospitate sul campanile della chiesa di S. Carlo fossero in precedenza collocate sul campanile della chiesa parrocchiale del paese, per l'appunto dedicata a S. Abbondio, Vescovo e patrono della diocesi comense.
Giacomo Calderari, il fonditore della campana minore, appartiene ad una famiglia di fonditori di Bormio che realizzò diverse campane nel Contado di Bormio e nel Terziere Superiore della Valtellina dai primi anni del XVII secolo fino al terzo quarto del '600.
Georg Hauser, fonditore della campana maggiore, è di origini tirolesi, e più precisamente di Vipiteno, nel Sud Tirolo. Egli è autore di diverse campane tuttora esistenti nel Canton Grigioni e in Austria, mentre finora siamo a conoscenza di due campane realizzate per la provincia di Sondrio. Realizzò nel 1581 la campana maggiore di Cles, in Trentino.
chiesa dello spirito santo a casere (alto adige)
spirito santo a predoi/casere, il punto più a nord d'italia
E633.204 a Lierna BIS
22/04/2013; Lierna
Muta di carri tipo GABS carichi di acqua minerale proveniente dallo scalo di Tirano (So) e diretta al sud Italia.
Le campane di Livigno (SO) - Chiesa parrocchiale della Natività di Maria
Mercoledì consiglio comunale per la neo amministrazione di Brovello Carpugnino
17 giugno 2017 - Ed è già scoppiata la polemica sulla questione migranti
Le campane di Milano - Santuario di S.Maria delle Grazie
Piazza S.Maria delle Grazie (Centro Storico)
Concerto di 4 campane in Mi3 + 1 campana in Mib4 fuori concerto.
La3 Michele Comerio - Milano 1809
Sol#3 Bonavilla - Milano 1691
Fa#3 Giuseppe e Nicola Bonavilla - Milano 1722
Mi3 Giuseppe e Nicola Bonavilla - Milano 1722
Mib4 Fratelli Barigozzi - Milano 1896
Distesa a 4 campane per la S.Messa festiva. Ore 10:15
Campane della chiesa dei santi Nazaro e Celso Verona - Cella
Ripresa dalla cella del campanile della chiesa dei santi Nazaro e Celso a Verona in occasione dell'evento Campane di Pentecoste. Erano presenti alcuni membri della Squadra di Scanpanotadori Bisiachi di Fogliano e S. Pier, invitati da Matteo Padovani (esperto campanaro e che ringraziamo moltissimo per l'invito alla bellissima iniziativa) dell'Associazione Campanari alla Veronese.
Le campane di Como -S. Giorgio-
Basilica di S. Giorgio, Como.
5 campane in Mib3 Angelo Bianchi e Figli.
Distesa a 5 campane per la S. Messa domenicale.
Campane di Abbiategrasso (MI), Basilica di S. Maria Nuova
Abbiategrasso (MI)
Basilica di Santa Maria Nuova
Concerto di 6 campane in REb3 + 1 campana (SOL4)
Concerto solenne e distesa della campana dell'oratorio dell'Addolorata
La basilica di Santa Maria Nuova, venne realizzata tra il XIV e il XV secolo, seguendo i dettami dello stile gotico lombardo. La costruzione fu fortemente voluta dalla Confraternita di Santa Maria della Misericordia, che già a partire dal 1365 poteva già riunirsi all'interno dell'edificio. La nuova chiesa, approvata dall'arcivescovo, fu subito dedicata alla Beata Vergine Maria della Misericordia. Nel 1388, a seguito della nascita nel castello di Abbiategrasso di Gian Maria Visconti, primogenito di Gian Galeazzo e Caterina Visconti, la dedicazione della chiesa toccò a Maria Nascente. Le navate in cotto terminavano con il presbiterio e due cappelle laterali, dedicate ai santi Antonio e Caterina. La torre campanaria della chiesa principale di Abbiategrasso, venne edificata intorno alla fine del XIV secolo, seguendo i canoni dello stile gotico, grazie alla sua edificazione in mattoni a vista e il suo coronamento con una cuspide conica. Nel 1436 venne acquistata una casa antistante la chiesa, al fine di demolirla e ottenere così lo spazio per edificare un quadriportico, che delimitasse il cimitero della chiesa. Il quadriportico, completato nella seconda metà del Quattrocento, venne realizzato seguendo una forma irregolare per rispettare il tracciato delle vie limitrofe. Nel corso del secolo successivo, gli abbiatensi accolsero favorevolmente la proposta di abbellire la chiesa di Santa Maria Nuova, sotto la spinta di san Carlo Borromeo, il quale l'aveva elevata a dignità prepositurale nel 1570. Nel 1577, con l’apertura delle porte laterali in facciata e l’ampliamento della porta maggiore, era cominciato un progetto di adeguamento della chiesa, il cui pronao fu ultimato alla fine del 1601 e benedetto nel 1604 dal cardinale Federico Borromeo. Dalle varie visite pastorali, si riesce a intuire che nel corso del XVIII secolo erano presenti cinque campane sulla sommità della torre. Nel corso di alcune opere di ampliamento della chiesa, nel 1734 venne costruito un ossario ai piedi del campanile. Le cinque campane antiche vennero sostituite nel corso del 1769, grazie a un'importante opera fusoria dei fratelli Bonavilla. Qualche anno dopo (1794) il campanile venne munito di un orologio per scandire gli istanti di vita degli abbiatensi. Il campanile venne accuratamente restaurato nel corso del XIX secolo, qualche anno dopo il passaggio dei soldati di Napoleone, che bivaccarono all'interno del quadriportico danneggiando alcune opere architettoniche fatte risalire al Bramante. Nel 1818 la chiesa sostituì il vecchio altare maggiore con uno nuovo, realizzato in in stile neoclassico. Nel frattempo le cappelle laterali vennero abbellite con alcuni elementi provenienti del monastero soppresso dell’Annunciata e dalle decorazioni di Giovanni e Antonio Brighenti. Il rimaneggiamento che diede l’impronta definitiva alla basilica, risale al 1868, anno in cui la volta centrale venne parzialmente rifatta, inserendo il rivestimento delle colonne in finto marmo e intonacando alcune cappelle. Per il giubileo e i festeggiamenti dell'Anno Santo 1975 la basilica decise di rifondere le vecchie sei campane in altrettante nuove; la fusione venne affidata alla ditta Mazzola, che gettò il nuovo concerto mantenendo la medesima tonalità delle vecchie campane. All'interno del complesso basilicale di Santa Maria Nuova è presente un'altra piccola campana, che annuncia le funzioni all'interno dell'oratorio dedicato alla Madonna Addolorata. La torretta e la campana montata su di essa risalgono all'ampliamento della piccola chiesetta, avvenuto tra il 1740 e il 1747. All'interno della basilica, sono custodite opere di inestimabile valore, tra le quali spiccano lo Sposalizio della Vergine e il Transito di san Giuseppe, entrambe opera del Fiammenghino, e un quadro del Cerano raffigurante la Madonna che porge il cordone a san Francesco, tra santi, angeli e il pontefice.
Nota, fonderia e anno di fusione
SOL fonditore da verificare (oratorio dell'Addolorata)
SIb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
LAb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
SOLb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
FA Roberto Mazzola, Valduggia 1975
MIb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
REb Roberto Mazzola, Valduggia 1975
Un sentito ringraziamento al sacrestano Luigi per la disponibilità.