Cortometraggio: CASTELL'ARQUATO, borgo medievale tra i più belli d'Italia
PRECISAZIONE IMPORTANTE: L'ACRONIMO A.I.C. ACCANTO AL NOME DEL REALIZZATORE E/O REGISTA, SIGNIFICA “Accademia Italiana dI Cinematografia” DA NON CONFONDERSI CON ALTRE DI DIVERSO SIGNIFICATO.
. Il promontorio su cui sorge Castell'Arquato è una delle prime colline che si incontrano venendo dalla pianura, essa qui finisce e si restringe fino a formare una stretta valle, dal punto di vista strategico dunque permetteva una visione completa della pianura e delle colline retrostanti, oltre al controllo della strada di fondovalle. Del primitivo castrum romano del III secolo a. C. non restano tracce se non nel nome più antico castrum arquatum, a significare il borgo che, adagiandosi sulla collina, ne riprende la forma arcuata. Per avere notizie documentali bisogna attendere l'VIII secolo, in epoca longobarda, quando un nobile e potente signore de' nostri, nomato Magno nel 758 fece ricostruire la chiesa Collegiata; lo stesso Magno nel 772 cedette tutti i suoi beni nel borgo, la chiesa e il borgo stesso al vescovo di Piacenza. Il dominio vescovile si protrasse fino al 1220, quando il vescovo mise in vendita il borgo favorendone l'acquisto da parte degli homines arquatesi per la cospicua somma di 700 £ piacentine, a cui aggiunsero altre 200 £ per avere il diritto di riscuotere le decime della chiesa. Seguì un periodo di governo comunale che terminò nel 1290 allorché il borgo venne conquistato dal piacentino Alberto Scoto che, consolidato il suo dominio sulla città, andava estendendo la sua influenza nel contado.
Egli inaugurò il periodo signorile e tenne il potere fino al 1317 quando fu sconfitto dai Visconti. I signori di Milano mantennero il dominio sul borgo fino all'estinzione nel 1447; seguiti dagli Sforza che lo acquisirono nel 1449 e successivamente, nel 1466, lo vendettero a un ramo cadetto, gli Sforza di Santa Fiora, che lo tennero fino al Settecento. Molti furono anche i famosi capitani di ventura che ne furono infeudati dai Visconti e dagli Sforza, tra gli altri: i Piccinino, Tiberto Brandolino da Forlì, Borromeo dè Borromei, Bartolomeo Colleoni.
Nel 1707, estintasi la dinastia degli Sforza di S. Fiora, Castell'Arquato venne incluso nel Ducato farnesiano di Parma e Piacenza, passò poi ai Borbone ed in seguito subì l'invasione napoleonica. Con il Congresso di Vienna entrò a far parte del Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla sotto la guida di Maria Luigia d'Austria e, nel 1860, del nuovo stato unitario.
Numerosi i suoi monumenti, fra cui la chiesa Collegiata, onsacrata nel 1122 con dedicazione all'Assunta, è stata costruita con l'arenaria locale, ricchissima di fossili marini e conserva l'aspetto massiccio e severo tipico degli edifici romanici. Le absidi sono movimentate da elementi verticalizzanti, sottili monofore, semicolonne e archetti pensili. La facciata, ancora più semplice, è priva di elementi decorativi. L'ingresso laterale, aperto alla fine del '300, è stato ornato con una lunetta scolpita nel 1140. L'arcaica semplicità dell'interno, con le ombre che si addensano fra i pilastri facendo emergere elementi decorativi e simbolici concentrati sui capitelli e sugli altari, crea una suggestione di remota bellezza. Di segno opposto è la luminosità della cappella dedicata a S. Caterina, con affreschi della seconda metà del '400.
Poi c'è il palazzo del Podestà, che venne edificato a partire dal 1293 per volontà di Alberto Scoto e successivamente ampliato con l'aggiunta di una serie di avancorpi in epoca tardo viscontea. Caratteristico l'ingresso direttamente dal primo piano e le finestre con decorazioni in terracotta stampata. Sulla muratura sono leggibili tracce di pitture e di stemmi in pietra.
Il palazzo di Giustzia invece si trova nel Quartiere Monteguzzo, sviluppatosi nella parte bassa della collina alla fine del XIII secolo; fu costruito a partire dal 1292 per volontà di Alberto Scoto, era destinato a sede del giudice ma venne infine utilizzato come dimora dallo stesso Scoto. Alla base, a un livello inferiore rispetto alla piazza, venne realizzata la fontana captando l'acqua di due sorgenti appena oltre le mura. Sul muro della fontana sono visibili gli stemmi antichi del borgo, della famiglia Scotti e De Spectinis. All'altezza del primo piano, le finestre a sesto acuto con belle cornici in cotto indicano una seconda fase costruttiva quattrocentesca. Il Torrione Farnese venne probabilmente edificato a partire dal 1530 per volontà di Bosio II Sforza di Santa Fiora, signore di Castell'Arquato dal 1527 al 1535. Si tratta di un edificio dalle caratteristiche architettoniche particolari, tali da renderne problematica l'interpretazione.
Emilia Romagna-Piacenza-Castell 'Arquato e Vigoleno (analogico)
Castell'Arquato, comune della provincia di Piacenza in Emilia-Romagna.
Strategicamente situato sulle prime alture della val d'Arda, il borgo medioevale è arroccato lungo la collina e domina il passaggio. Il centro storico resta sviluppato sulla riva sinistra del torrente Arda. Dista circa 30 km da Piacenza, capoluogo provinciale, 42 km da Cremona e 45 km da Parma.
Il borgo è costruito secondo la struttura dei borghi medioevali e non ha subito modifiche degne di nota sino agli anni '50. Nei decenni successivi le diverse amministrazioni hanno via via incentivato un cospicuo sviluppo urbanistico ai piedi del borgo antico, che si è esteso alle superfici agricole circostanti e a cui ha corrisposto il progressivo spopolamento e degrado del nucleo storico originario.
La costruzione di questo edificio fu voluta da Alberto Scotti nel 1292. Il palazzo fu successivamente sede del governo del Podestà e abitazione del conte di Santa Fiora; dalla fine del Cinquecento fino al 1850 fu sede della pretura. La parte duecentesca dell'edificio, interamente realizzato con mattoni in cotto, è il blocco di tre piani costellato da merli a coda di rondine. La scala, i pilastrini e la tettoia esterna sono aggiunte quattrocentesche. In mezzo alle finestre è affrescato lo stemma della COMMUNITAS CASTRI ARQUATI con due leoni controrampanti e un castello merlato. Verso il lato corto dell'edificio si trova la loggia dei Notari, oggi sede dell'Ufficio informazioni turistiche, sormontata da una loggetta ad angolo detta delle grida perché da qui venivano proclamati gli editti comunali. Una torre con due orologi, uno affacciato alla piazza e uno al borgo, sovrasta il tutto. All'interno, nella grande sala consigliare, è possibile ammirare il soffitto a cassettoni completamente dipinto. Il palazzo del Podestà non è solitamente aperto al pubblico, ma è spesso sede di mostre (Il torrione Farnese)
Fatto erigere tra il 1527 e il 1535 da Bosio II di santa Fiora, fu ultimato nel 1570 da Sforza I Sforza. Realizzato in cotto, è un imponente edificio a pianta quadrata con quattro baluardi agli angoli, che fungeva da avamposto contro le armate nemiche. Alto 20 m, all'interno presenta cinque livelli, costituiti da una stanza quadrata per piano e collegati da una spettacolare scala elicoidale, che riporta agli schemi architettonici di Michelangelo e del Vignola. Attualmente è sede della Scuola d'Arme Gens Innominabilis di Castell'Arquato che si dedica allo studio e alla pratica delle tecniche di combattimento medievali. Al secondo piano, arredato come una sala riunioni-conviviale dei cavalieri, si trova un camino del Cinquecento., scultura, fotografia, presepi).
La Collegiata di Castell'Arquato, nota anche come collegiata di Santa Maria, risale all'VIII secolo, precisamente al 756 e 758, e le notizie riferiscono di una chiesa, tra le più antiche del territorio piacentino, con funzione di Pieve battesimale. Un edificio completamente ricostruito dopo il terremoto del 1117 e consacrato nel 1122.
VIGOLENO è una frazione del comune di Vernasca, in provincia di Piacenza in cui sorge l'omonimo castello. Fa parte de I borghi più belli d'Italia, pervenutoci fortunatamente intatta in tutte le sue parti è un esempio di borgo fortificato medievale di particolare bellezza. Collocata sul crinale tra la valle dell'Ongina e quella dello Stirone su un rilievo di non elevata altezza (350 m s.l.m.) gode di un ampio panorama sulle vallate e colline circostanti.
Chiesa romanica del XII secolo ha tre navate divise da quattro coppie di possenti pilastri rotondi con capitelli scolpiti con figure. Ha subito rimaneggiamenti rinascimentali e barocchi, ma grazie al restauro del 1963, si presenta oggi con il suo aspetto originale, austero ed imponente. La facciata è impreziosita da un portale scolpito con colonnine dai capitelli fogliati e nella lunetta una scultura raffigurante San Giorgio. Poche le tracce di affresco, San Giorgio nell'abside del XV secolo e San Benedetto su un pilastro, datato 19 luglio 1427. Il campanile di pianta quadrangolare, è sormontato da bifore.
Riparazione tende da sole a Roma
Appio Latino, Appia Nuova, Appio Pignatelli, Capannelle, Ardeatino, Colombo, Garbatella
Aurelio, Gregorio VII, Ubaldi, San Pietro, Balduina, Trionfale, Montemario, Nomentano
Casilina, Predestina, Centocelle, Alessandrino, Centro Storico, Eur, Laurentino, Checchignola,, Montagnola, Fonte Meravigliosa, Flaminio, Fleming, Vigna Clara, Camilluccia, Marconi
Ostiense, San Paolo, Monteverde, Gianicolense, Nuovo Salario, Prati Fiscali, Monte Sacro
Talenti, Vigne Nuove, Parioli, Pinciano, Pisana, Bravetta, Casetta Mattei, Portuense, Magliana
Prati, Delle Vittorie, Borgo Pio, San Basilio, Ponte Mammolo, Tiburtino, Pietralata, CollatinoSalario, Trieste, Tuscolano, Don Bosco, Cinecittà, Acilia, Vitinia, Ostia Antica, Malate de Dragona, delle Borgate, Boccea, Torrevecchia, Pineta Sacchetti, Axa, Boccea, Roma, Borgata Fidene, Borghesiana, Bufalotta, Borgo Lotti, Canale della Lingua, Casa Mattei, Casaccia,Casal Bernocchi, Casal Boccone, Casal Palocco, Fiumicino, Casale Monastero, Casalotti, Cascina, Isola Farnese, Capocotta,Centrone, Cascina di Monte Migliore, Cascina di Perna, Case Rosse, Castel dei Ceveri, Castel di Decima, Castel di Guido, Castel Fusano, Castel Giubileo, Castel Malnome, Castel Porziano, Castel Romano, Cecchignola, Centocelle, Cesano, Cinecittà, Cinquina, Colle dei Monfortani, Colle del Pino, Colle Merulino, Colle Prenestino, Colli dell'Aniene, Corcolle, Corviale, Dragona, Dragoncello, Due Torri, Falcognana di Sopra, Falcognana di Sotto, Fidene, Finocchio,
Fonte di Papa, Fosso di San Giuliano, Giardinetti, Gregna Sant'Andrea, Il Pino, Infernetto, L'Annunziatella, L'Annunziatella, La Giustiniana, La Monachina, Pisana, Romanina, Selce,
La Rustica, La Storta, Labaro, Lago Regillo, Castel Fusano, Lido di Ostia, Ostia, Longarina, Lunghezza, Macchia Paolocco, Madonna di Bracciano, Magliana, Malagrotta, Mandriola, Massimina, Casal Lumbroso, Monte di Leva, Monte Mario, Monte Migliore, Monte Migliore
La Selvotta, Monte Sacro, Montespaccato, Morena, Nuova Palocco, Olgiata, Osteria Capannelle, Osteria del Curato, Osteria dell'Osa, Osteria Nuova, Ostia Antica, Ottavia, Paglian Casale, Piana del Sole, Ponte di Nona, Ponte Galeria, Ponte Mammolo, Portonaccio, Prima Porta, Primavalle, Quarto Casale, Quarto Miglio, Salone, San Basilio, San Onofrio, San Vittorino, Santa Maria del Soccorso, Santa Maria di Galeria, Selcetta, Selva Candida, Sette Bagni, Sette Camini, Spinaceto, Spizzichino, Statuario, Stazione, Stazione di Cesano - Tomba di Nerone - Tor di Mezzavia - Tor di Valle - Tor Sapienza, Tor Tre teste, Tor Vergata, Torraccia di San Basilio, Torre Bella Monaca - Torre Cervara - Torre Gaia - Torre Maura - Torre Paterno, Torre Spaccata, Torrenova, Torrevecchia, Torrino, Torrione Cerquetta, Tragliata, Tragliatella, Trastevere, Trigoria, Trigoria Alta, Trullo, Tufello, Valle Copella, Valle Muricana, Valle Santa, Vallebuono, Valleranello, Vigna Murata, Vitinia, via tuscolana, via prenestina, via casilina, via aurelia, gra, grande raccordo anulare, via tiburtina,
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