SONO SOLO UN ULIVO con sottotitoli
Testo Silvana Bissoli
Musiche Alex Loreti
Voce Luca Dall'Olio
Arrangiamenti e chitarre Alex Loreti e Luca Dall'Olio
Foto Enzo Turicchia, Laura Abatelillo Distratis e Silvana Bissoli
Editing Video Renato Zanardo
Le foto presenti nel video sono state scattate tra gli Ulivi Secolari del Salento, presso la masseria Visciglito di Strudà nel comune di Vernole, negli anni compresi tra il 2013 e il maggio 2017 , mentre Getsemani si trova in agro di Taviano.
“Sono solo un Ulivo” è una richiesta di aiuto a più mani, voce per tutti gli Ulivi del Salento, una preghiera nata dall'esigenza di coinvolgere e di entrare nella consapevolezza del maggior numero di persone ... A questo scopo, non servono professionisti, ma cuori che sappiano mettersi in gioco e diventare goccia viva nell'oceano della vita...
“Sono solo un ulivo” ci dicono le parole di Silvana Bissoli in un suo scritto, una sorta di preghiera che lei stessa ha creato, inneggiando al simbolo di pace, per eccellenza, …creatura forte, coraggiosa e leale. Le opere, colme di forza espressiva, traducono ulivi veri alle cui fronde e chiome ella ha sostato lungo gli anni, in terra salentina; Bissoli ha fotografato e tradotto in pirografie e inaspettate e suggestive installazioni per raccontare tenacemente quello che gli stessi ulivi ci insegnano: il rispetto per la vita e la morte, il coraggio e quello smisurato amore che essi stessi posseggono e tentano di comunicare e, a volte, gridare all’umanità. (Pompea Vergaro)
MASSERIA BOSCO MAZZA
Masseria Bosco Mazza è un complesso rurale, immerso nel verde, che sorge nei pressi del litorale adriatico, a poca distanza dalla spiaggia di Torre dell’Orso. La struttura si estende al centro di una grande tenuta che vede la presenza di circa ottomila piante di rigogliosi ulivi secolari su una superficie di novanta ettari di terra, dieci dei quali sono destinati al maestoso bosco di querce. La storia della masseria risale ai primi del 1900 quando, per mano del Dott. Agronomo Salvatore Gabrieli, nonno degli attuali proprietari, si realizzò un insieme di fabbricati rurali che man mano raggiunsero la forma esistente.
Accedendo alla masseria, dopo aver percorso un viottolo sterrato ma ben curato, ci si trova davanti ad un primo edificio, ampio e ben organizzato; tutto intorno gli altri alloggi ambientano il tutto. Il complesso masserizio è composto in tutto da cinque alloggi per un totale di venti posti letto. Le unità abitative sono luminose e arieggiate e tutte dispongono al loro interno di camera con letto matrimoniale o camera con letti doppi, angolo cottura e servizi privati. Inoltre sono provviste di diversi comfort, tra i quali cucina attrezzata, TV, aria condizionata, Frigo. Nell’edificio centrale sono ancora forti i simboli di appartenenza alla terra salentina; capeggiano infatti le imponenti volte a stella, lasciate a vista e il grande camino in pietra leccese che un tempo scaldava le serate d’inverno. Tutto intorno antichi oggetti di lavoro e di vita quotidiana che creano ancora oggi un legame con i tempi passati. Il fiore all’occhiello dell’intera struttura è appunto l’esteso bosco di querce secolari che permette a tutti gli ospiti di trascorrere piacevoli ore di frescura e relax o ancora di passeggiare al suo interno attraverso sentieri già segnati.
Ancora, per quanti lo volessero, Masseria Bosco Mazza mette a disposizione dei residenti l’opportunità di degustare prodotti tipici della zona, tra cui l’olio extravergine d’oliva di produzione propria a marchio DOP TERRA D’OTRANTO, ortaggi e varie specie di funghi che crescono copiosi all’interno del bosco.
Masseria Bosco Mazza si trova a Melendugno ed è il luogo ideale per chi volesse trascorrere una vacanza rilassante tra le bellezze della campagna salentina a soli due chilometri dal mare di Torre dell’Orso, San Foca e Roca, più volte premiati da riconoscimenti quali “Bandiera Blu” e “5 Vele Legambiente”.
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Masseria Bosco Mazza
Via Roca Nuovo - Località Mazza - prov.le per Torre dell'Orso Melendugno (LE)
Una Produzione: Salento Droni
Pilota APR: Cristian Caracuta
salentodroni.com
Pilota-235654889962601/
Rapporto Istat sulla longevità: Basilicata e Puglia terre di centenari
Istat ha reso noti i dati aggiornati sulla longevità della popolazione. In rapporto al numero di residenti, sia la Puglia che la Basilicata figurano tra le regioni italiane che contano la percentuale maggiore di centenari.
TRM h24 - Su Sky al canale 519; Digitale Terrestre: Puglia e Basilicata canale 16
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Tenuta Palma Olio extravergine del Salento
La Tenuta Palma produce olio extravergine d'oliva. Ettari di olivi secolari, diversi cultivar selezionati ed un proprio frantoio all'avanguardia. tenutapalma.it vieni a visitare il nostro shop online
Meraviglie del Salento: Specchia.
Specchia, piccolo centro del Salento, borgo tra i più belli d'Italia. A circa 35 km. dal capoluogo Lecce.
Gourmeter - Sesta Puntata - Tagliolini alle alghe con scampi e crema di zucca
Nella sesta puntata di Gourmeter Letizia è a San Foca, splendido villaggio di pescatori situato sulla costa adriatica del Salento, in compagnia del giovane chef Davide Rollo del ristorante Vecchio Molo che ha preparato un primo piatto che mescola i sapori del mare a quelli della terra.
Intanto Riccardo si trova in compagnia di Livio De Carlo, Presidente della Pro Loco di Vernole, che lo ha guidato alla scoperta della cittadella di Acaya, frazione di Vernole e unico esempio di città fortificata del meridione con mura di cinta, il Castello cinquecentesco interamente recuperato dove, inoltre, è stato ritrovato il prezioso affresco della Dormitio Virginis databile intorno al 1300.
Sempre grazie a Livio De Carlo, una vera guida d'eccezione, Riccardo è andato poi alla scoperta dell'antichissimo frantoio ipogeo Caffa di Vernole: un trappeto dalla lunga storia, risalente al 1500 e in attività fino al 1900. Le olive utilizzate per la lavorazione dell'olio provenivano naturalmente dai numerosi ulivi secolari presenti a Vernole, territorio a vocazione agricola.
Andato in onda il 10/giu/2013
Prodotto da Video Wild Italia
scritto da Lorena Giacomazzo
regia di Antonio Cacace
sito: videowilditalia.it
email: info@videowilditalia.it
Fb:
LA PUGLIA DELLE RINNOVABILI-ulivi avvelenati per far spazio al FOTOVOLTAICO!!
LA PUGLIA DELLE RINNOVABILI-ulivi avvelenati per far spazio al FOTOVOLTAICO!!
Catastrofe rinnovabili selvagge nel Salento tra mafia, affarismo e politica. parte 2/11
Importantissima video inchiesta giornalistica realizzata dalla redazione dell'Indiano dell'emittente locale TeleRama andata in onda il 16/dicembre/2010 sulla catastrofe delle energie rinnovabili industriali e selvagge nel Salento.
Un drammatico e sconcertante resoconto su come l'affarismo e la peggiore economia da rapina della Green Economy Industriale Selvaggia si sia insinuata, grazie a leggi regionali compiacenti, nel territorio salentino e abbia dato vita ad una fitta rete fatta di malaffare, infiltrazioni mafiose e collusioni politiche senza precednti, il tutto devastando i più preziosi Beni Comuni patrimonio di tutti i Salentini e di tutti i cittadini quali paesaggio, territorio ed economie tradizionali.
Grazie al costante impegno dell'associazionismo e dei cittadini attivi e sensibili il Caso Salento è balzato agli onori delle cronache nazionali, dal Corriere della Sera sino a Report, come caso limite ed emblematico, unico in Europa per modalità e dimensioni, giunto all'attenzione doverosa addirittura della Commissione Bicamerale Antimafia che per bocca del suo presidente sen. Giuseppe Pisanu ha lanciato uno sconcertante e preoccupato allarme: Il nuovo business della Mafia in Puglia è nel Salento sono gli interessi legati alle energie rinnovabili e ha sottolineato come in Puglia la nuova mafia è fatta dai cosiddetti Colletti Bianchi dove è la stessa Mafia che si serve dei politici e non viceversa!
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Per Maggiori info in merito visitare il sito:
Rif 526 Masseria fortificata.wmv
Rif. 526 La Masseria rientra in diversi quadri di complessi fortificati, la sua forma risulta però, rispetto alle masserie della zona, più compatta da un punto di vista volumetrico. La struttura ha una pianta rettangolare, con piano terra, piano ammezzato, primo piano e copertura. Una monumentale scala esterna consente, con un collegamento ad arco, simile ad un ponte levatoio, di pervenire alla quota del primo piano, dove sono ubicati gli spazi per l'abitazione. Successivamente la rampa di accesso è stata modificata con la muratura dell'arco e la creazione di un ambiente chiuso. L'interno presenta un ambiente in gran parte spartano, eccezione fatta per l'elegante salone con la volta affrescata di bianco e rosa e con decorazioni color oro. Una delle ricchezze architettoniche della masseria è costituita dall'ampio frantoio ipogeo, la cui copertura esterna è costituita da una divisione in quadrilateri; ciascuno di essi ha una specie di camino, attraverso il quale venivano fatte scorrere dentro apposite cisterne le olive. Il frantoio, oltre a contenere ambienti per il deposito degli attrezzi e delle provviste, nonché per lo stallaggio di muli e cavalli, possedeva dodici torchi per la produzione di olio. Accanto alla masseria si trova la chiesa, la cui peculiarità è data dalla presenza di un ampio porticato, segno dell'importanza che essa aveva per l'intero contado, soprattutto nei periodi festivi. Copertura 3000 mq circa e terreno con uliveti secolari 25 ettari circa. Possibilità di creare struttura ricettiva.
Frantoio Ipogeo a Sannicola
Immergetevi nella Storia di uno dei luoghi più suggestivi di Sannicola.
La Proloco Lido Conchiglie Sannicola è a disposizione per Visite Guidate nel Frantoio Ipogeo ed accompagnare i visitatori alla scoperta del mondo sotterraneo dove continua a pulsare ancora il cuore millenario della civiltà contadina.
Per info: 329/4696833-328/0116470
Dal Salento alla Casa Bianca: a Michelle Obama La Regina, l'ulivo monumentale
Nei giorni scorsi il presidente Antonio Gabellone, insieme all'assessore provinciale all'Agricoltura Francesco Pacella, ha inviato direttamente presso la sua residenza alla Casa Bianca a Washington e, per conoscenza, all'ambasciatore Usa in Italia David Thorne, una comunicazione ufficiale relativa al prestigioso riconoscimento. La Regina, un antichissimo e prezioso albero d'ulivo monumentale che vive nel Salento verrà assegnato e adottato dalla First Lady degli Stati Uniti Michelle Obama.
Torre eolica sfregia lo sky-line del Parco dei Paduli
Nociglia paesaggio ferito. Lo skyline del Parco dei Paduli viene dilaniato da una grossa pala di medio-eolico, e scoppia la polemica. Si teme ora per gli uccelli!
Nociglia paesaggio ferito
Lo skyline del Parco dei Paduli viene dilaniato da una grossa pala di medio-eolico, e scoppia la polemica. Si teme ora per gli uccelli!
Un fremito ha percorso il basso Salento quando l'altro giorno è stata issata una alta pala eolica, oltre 30m, nelle campagne di Nociglia, ben visibile con la sua mole possente e tozza, dalla SS 275, nei pressi del cimitero del paese. I cipressi hanno lasciato il posto all'acciaio dell' alta torre hi-tech. Sono giunte varie telefonate ai comitati ambientalisti salentini da cittadini allarmati ed indignati. Nessuno sapeva nulla del progetto, tanto che anche alcuni sindaci dei comuni limitrofi si sono attività per capire cosa stava avvenendo.
Giuseppe Fracasso, Sindaco di Nociglia ha dichiarato che si tratta di una torre autorizzata con DIA, Dichiarazione di Inizio Attività, presentata nel 2008, ma stranamente realizzata solo oggi in tutta fretta, e che il comune non ne percepirà nessun vantaggio, neppure il pagamento dell' ICI. Paesaggio sfregiato e nessun vantaggio per la comunità, nessuna Valutazione di Impatto Ambientale. Si teme per l'avifauna, -fanno sapere dal Forum Ambiente e Salute del Salento- lì fu recuperato alcuni mesi or sono, addirittura, un fenicottero, ad attestazione dell'importanza del sito per l'avifauna anche di grosse dimensioni. Tante anche le cicogne nere e bianche, ed i rapaci, che frequentano quei cieli, ma non solo. L'aspetto che ancor più indigna è che non si è tenuto in alcun conto la presenza del Parco dei Paduli sul cui paesaggio direttamente incide questa torre! Dal 1° gennaio 2011 sono entrate in vigore le Linee Guida Regionali sugli impianti d'energia rinnovabile, che hanno sancito la massima protezione per il Parco dei Paduli, come è stato possibile che a distanza di settimane si sia consentita questa istallazione?!
Da qui l'appello immediato dai comitati locali all'Arch. Angela Barbanente, Assessore all'Assetto del Territorio della Regione Puglia, perché appuri la dubbia regolarità di quanto avvenuto.
In merito alle numerose perplessità sollevate, si dovrà verificare ora anche la legittimità della DIA nonché del completamento delle opere avvenuto dopo il 16 gennaio 2011, scadenza prevista dal Decreto Salva DIA per il completamento in cantiere degli impianti d'energia rinnovabile autorizzati grazie alla Legge Regionale 31/2008 giudicata incostituzionale dalla Corte Costituzionale. Che sia sottoposto quest'impianto eolico, almeno a Valutazione di Impatto Ambientale, prima che si tenti di metterlo in esercizio; la tutela della salute, del paesaggio, dell'ambiente e della fauna sono priorità inderogabili --chiedono dal Forum- Il Parco naturale dei Paduli poi rende tutto ciò ancor più necessario ed irrinunciabile!
Donato Nuzzaci (versione estesa dell'articolo comparso su Nuovo Quotidiano il 10-2-2011 )
Fineterra2013 Confronto tra Europa e Turchia con l'On Raffaele Baldassarre | InOnda WebTv
Fineterra 2013 si svolgerà quasi interamente al Castello di Acaya, fortezza cinquecentesca che rappresenta l'incontro e lo scontro delle culture nel cuore del Mediterraneo: è al centro delle rotte percorse dai popoli guerrieri e dalle navi cariche di merci, le vie dell'olio e del grano.
Acaya, nel comune di Vernole, è al centro del Salento degli ulivi secolari, testimonianza di un rapporto mai interrotto tra uomo e paesaggio: nel castello stesso è inserito un frantoio ipogeo, oggi abbandonato, e si possono vedere le pile dell'olio ricavate nel banco calcarenitico.
Il castello di Acaya diventa dunque simbolo stesso della tipicità del paesaggio italiano, uno di quei luoghi in cui la storia del cibo si fa comunità, vita delle persone, elemento di scambio con gli altri popoli.
Per questo Fineterra 2013, tra le tante iniziative, ospiterà la mostra sui Paesaggi Rurali Storici risultato di un progetto di ricerca che ha coinvolto 14 Università italiane e prestigiose istituzioni internazionali, sotto il patrocinio dell'UNESCO e del Consiglio d'Europa. Un lungo e appassionato lavoro del Professor Mauro Agnolotti, testimonianza di quanto l'arte e la cultura possono a difesa del paesaggio italiano.
Dallo stesso studio è nato LANDSTORIES, una videoinstallazione realizzata da Expo per la Biennale di Architettura 2012, che verrà ospitata nella sala tonda del castello di Acaya consentendo ai visitatori un'esperienza di viaggio unica attraverso alcuni dei luoghi più suggestivi del paesaggio rurale italiano: luoghi in cui il rapporto tra uomo e natura, tra coltivazione e produzione di cibo si traduce in un insieme armonico straordinario.
Per tutte queste ragioni la rassegna ospiterà l'iniziativa dedicata al tema Il paesaggio rurale italiano: storie di genti, rotte e castelli. Dai frantoi ipogei a Expo 2015.
Sarà l'occasione per raccontare luoghi e storie sconosciute d'Italia a partire dal Salento e dalla civiltà dell'olio.
Sarà il momento di rimettere al centro del percorso, proprio in vista dell'Expo, il paesaggio rurale storico italiano, riconosciuto come elemento di valore dall'Unesco; per capire come a partire dal racconto del paesaggio l'Italia possa trasformarsi in un esempio virtuoso del rapporto tra territorio produzione di cibo, difesa dell'ambiente per l'intero pianeta.
Dal Castello di Acaya potrebbe partire la definizione di un percorso a tappe attraverso l'Italia del paesaggio rurale e della produzione del cibo. Un'Italia qualche volta sconosciuta persino agli italiani.
Per questo la conversazione vedrà protagonisti i responsabili di Expo, i rappresentanti dell'ambiente, della cultura e dell'agricoltura del nostro paese.
6 luglio -- Castello di Acaya
Acaya Piazza d'Armi
Ore 22.00
Fisarmonica One Night
Fabulous Gipsy Family
Concerto
7 luglio -- Lecce- Palazzo dei Celestini
Ore 20.00
IL SALENTO, suggestioni e fotogrammi di un territorio
La Turchia tra l'Europa e Piazza Taksim
Mustafa Şahin, Raffaele Baldassarre, Luigi Romita.
Ore 21.00
Il pasto della Tarantola
Cantieri Teatrali Koreja
L'allestimento dello spettacolo è costituito da una serie di postazioni per una degustazione individuale guidata. Le attrici-cameriere accompagnano lo spettatore-avventore alla scoperta dei sapori tipici salentini. I prodotti alimentari tipici rispecchiano e testimoniano la cultura (non solo materiale) da cui sono nati. Proponiamo alla degustazione cinque prodotti tipici del Salento (mùscari, scapèce, pomodori secchi sott'olio, africano e negroamaro). Chi non coglie lo stretto collegamento fra i sapori di tali prodotti e la terra generosa che li produce? L'amarognola stratificazione del lampascione, il forte e robusto sapore della scapece, la dolce acidità del pomodoro, la armoniosa vigoria del negroamaro danno un tocco originale alla cucina salentina. Emerge la luce riverberante del Salento, la pietra tenera degli edifici barocchi, la condizione geografica della penisola salentina di vero fondo dell'Italia, come dice Piovene, e il pellegrinaggio delle tarantolate, morse dal ragno soprattutto d'estate quando le donne erano più impegnate nel lavoro dei campi. Insomma cultura e colture, saperi e sapori uniti da un unico respiro che alimenta il miracolo di un territorio, il Salento, ricco di tradizione e di futuro.
Tutto il Salento squassato da un devastante gasdotto!!!
Il gasdotto della Trans Adriatic Pipeline fa discutere, e la diffidenza verso una condotta che taglierebbe in due la dorsale orientale del Salento c'è. Dal Mar Caspio fino all'Albania e da qui al Salento, sulla scogliera di Punta Cassano, comune di Melendugno, per portare subito 10 miliardi di metri cubi di gas per la Puglia e l'Italia. Guidare la condotta a Brindisi sarebbe costato molto di più: ecco perché la società svizzera e norvegese ha optato per la costa leccese. Il punto sarebbero le ricche roialties e l'impiego gratuito di gas che i Comuni avranno in cambio di pezzi di territorio, per Save Salento vera ragione della disponibilità che i Sindaci di Melendugno, Vernole e San Donato hanno già espresso. Per la verità una disponibilità di massima legata ad un approfondimento sul progetto. Legambiente ritiene il gas la fonte energetica meno impattante e più immediatamente alternativa al carbone, ma invoca cautela su quella parte di tracciato che a 300 metri dalla costa farà spuntare dal sottosuolo le condotte su una stazione appaltante che Maurizio Manna, responsabile provinciale, ritiene a dir poco scomoda in termini paesaggistici. E poi bisognerà capire quanto il tracciato fino a San Donato, 20 chilometri tra i Comuni di Vernole, Castrì, Lizzanello, Cavallino e Lequile, impatterà sull'ambiente. Ma il gruppo di associazioni che fa capo a Save Salento chiude ogni spiraglio, sottolineando la pericolosità delle condotte di gas nei pressi di aree urbane e denunciando quello che sarebbe un ingiustificato sventramento del territorio.
Fonte: TG Norba 24 - 15/04/2011
Approfondiementi:
Specchia - il suggestivo frantoio ipogeo
Accompagnati dalla guida di You Box visitamo il frantoio ipogeo di Specchia, un luogo bellissimo e suggestivo.
Come si faceva l'olio prima delle macchine?
Questa è un'altra stazione dell'itinerario Olio! viene a scoprire con noi e vivi l'esperienza,
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YouBox Salento
associazionemat@gmail.com
Un ringraziamento alla Pro Loco di Specchia.
Videopresentazione di Caterina Vitiello - Lecce 12.12.2014
Regionalie M5S 2014 - Puglia
insorgi salento
salento violato
nn bastavano i tumori di cerano-byl
lo scempio delle pale eoliche
delle distese di pannelli solari
degli ulivi-secolari espiantati
dei muretti a secco rubati
dei dolmen dei menhir e dei pagghiari finiti nelle ville del lombardo-veneto
i politicanti-infami nostrani hanno pensato di distruggere l'ultima risorsa...
il mare che tutto il mondo ci invidia!
SALENTINO, CANCELLA LA PAROLA SCHIAVO DAL TUO DESTINO...INSORGI ORA!
frantoio ipogeo.wmv
Frantoio ipogeo a Giurdignano(Lecce)-foto dell'amico Renato D'Aurelio
Gioacchino Vilei
ulisse masseria brancati oliveto
ulisse masseria brancati oliveto
Ulivo millenario distrutto dal fuoco.