Pronti Partenza...Via - MONREALE il Duomo dorato
Pronti Partenza...Via TRIP fa tappa a MONREALE, città a 5 chilometri dal capoluogo Palermo con cui forma un unico nucleo urbano. Collocata su di un'altura a dominio della vallata circostante e con superba vista sul golfo della conca d'oro, Monreale è nota per il suo splendido Duomo.
L'interno ospita il più vasto ciclo di mosaici d'Italia, su fondo oro, ricoprono tutte le pareti della Cattedrale voluta da Guglielmo II.
La figura del Cristo Pantocratore (benedicente) domina il catino dell'abside e rappresenta l'immagine più evocativa della Basilica, entrata a far parte dal 2015, insieme alla città di Palermo e alla Cattedrale di Cefalù, della lista del patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco.
Una realizzazione di Fabrizio e Paolo Vaghi
Grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi
Una produzione Vaghi per il mondo
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2008 -
Vietata la duplicazione e la diffusione non autorizzata al di fuori del canale
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SICILIA - MONREALE - Il Duomo e il Chiostro dei Benedettini
Il Duomo di Monreale, uno dei monumenti più importanti e ammirati d'Italia, è dedicato a Santa Maria Nuova ed è stato costruito nel 1174 per volere di Guglielmo II d'Altavilla. Adagiato sulle pendici del monte Caputo, domina tutta la Conca d'Oro. La facciata si presenta con un portico a trifora, due massicce torri fortificate (quella di destra trasformata in campanile) e pregevoli porte bronzee, una delle quali è opera di Bonanno Pisano e risale al 1185. Il portico sul fianco sinistro, con l'accesso alla basilica, è di Giovanni Domenico e Fazio Gagini, eseguito tra il 1547 e il 1569. L'esterno, quantunque modificato, nella parte posteriore conserva intatta l'impronta normanna ed è ornato a vari disegni formanti una serie di archi di pietre bianche e nere con cerchi al di sotto, assai ben combinati e disposti tra loro. Le absidi, col fitto intreccio d'archi acuti, evocano atmosfere arabeggianti esaltate dalla decorazione policroma creata dall'alternanza di tarsie di calcare e di pietra lavica. Il vastissimo interno basilicale, lungo 90 metri, è a tre navate e termina, dietro l'altare, con tre absidi. I soffitti sono a travature scoperte dipinte nelle navate e a stalattiti di tipo arabo nella crociera, questi ultimi rifatti nel 1811 dopo un incendio che aveva distrutto parte del tetto.
Il pavimento, completato nel XVI secolo è musivo, con dischi di porfido e granito e con fasce marmoree intrecciate a linee spezzate.
Le transenne che recintano anteriormente la crociera sono decorate da mosaici ottocenteschi. Le pareti delle absidi del santuario e delle navate sono, superiormente, rivestiti da mosaici a fondo oro, eseguiti tra il XII e la metà del XIII secolo da maestranze in parte locali e in parte veneziane, formatesi alla scuola bizantina. Questi mosaici raffigurano storie cicliche del Vecchio e del Nuovo Testamento; nel catino absidale mediano è la colossale figura del Cristo Pantocratore (Onnipotente). Sul fianco destro è il sarcofago in porfido di Guglielmo, morto nel 1166.
Il Duomo è affiancato dal Chiostro dell'antico convento benedettino, eseguito sul finire del XII secolo ed esempio stupendo di architettura bizantina.
Si tratta di una costruzione prettamente gotica a pianta quadrata di 47 m. di lato, con portico ad archi ogivali a doppia ghiera. Gli archi sono sostenuti da colonne binate, di ornamentazioni alterne, talune intagliate ad arabeschi ed altre con intarsi a mosaico. I capitelli sono istoriati con scene bibliche. Le basi delle colonne raffigurano un'ampissima varietà di motivi: foglie stilizzate, rosette, zampe di leone, gruppi di uomini e animali, rane e lucertole. La loro esecuzione presenta grandi differenze con quella dei capitelli, tanto da far supporre che sia stata affidata ad artigiani subordinati.
Nell'angolo meridionale vi è un recinto quadrangolare delimitato da tre arcate per lato. Al centro è una fontana, la cui acqua scaturisce da una colonna riccamente intagliata a forma di fusto di palma stilizzato, con figure in piedi, teste, foglie a rilievo. L'acqua fuoriesce in sottili getti da bocche umane e leonine. Particolarmente curati i capitelli dei gruppi di quattro colonne d'angolo.
Dall'attiguo giardino botanico del Belvedere, nelle giornate limpide, si ammira uno splendido panorama su Palermo e sull'intera Conca d'Oro.
MONREALE (Palermo-Sicilia-Italy) - LA CATTEDRALE ARABO NORMANNA -patrimonio UNESCO -tour completo -
La città di Monreale nacque con i normanni verso l'XI secolo. Distante dalla città normanna sorgeva un antico villaggio arabo Balharā, situato alle pendici del Monte Caputo a 310 m sul livello del mare.Era in questo luogo in cui i re normanni si ritiravano per riposare dalle fatiche della guerra e dal governo della Sicilia. Fu in una notte del 1171 che re Guglielmo II detto il Buono, ebbe in sogno l'apparizione della Madonna che gli svelava il posto dove era nascosto un immenso tesoro (bottino di guerra di suo padre), con il quale Guglielmo avrebbe dovuto erigere un tempio a lei dedicato. Il re diede inizio senza indugi alla costruzione del tempio, del Palazzo Arcivescovile e del chiostro. Dispose che cento monaci della Badia di Cava, con a capo l'abate Teobaldo, si trasferissero a Monreale per officiare nel tempio. Essi giunsero a Monreale il 20 marzo 1176 e l'abate Teobaldo venne insignito del titolo di Signore della Città.
Il 5 febbraio 1182, Lucio III, su richiesta dello stesso Guglielmo, elevò la chiesa di Monreale a Cattedrale Metropolitana. Primo arcivescovo della diocesi di Monreale è stato fra' Guglielmo del monastero dei Benedettini. Alla fine del XVII secolo l'Arcivescovo di Monreale possedeva 72 feudi. Dalla elevazione a Cattedrale Metropolitana ad oggi, la sede di Monreale ha avuto 54 arcivescovi e, tra questi, 14 cardinali della Chiesa.
Già prima che il Duomo fosse finito, il mondo ne parlava con meraviglia: lo stesso papa Alessandro III, in una bolla inviata al sovrano nel 1174, esprimeva tutta la sua gioia per la solennità del monumento.La costruzione più rappresentativa di Monreale è il Duomo costruito, sempre per volontà di Guglielmo II, fra il 1172 e il 1176. Lo stile di questo monumento conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo è composito, poiché si uniscono gusti differenti che rimandano all'architettura dell'Europa del nord e all'arte araba.
Le due torri massicce e solenni, fiancheggianti il portico d'ingresso costruito nel sec. XVIII) non conservano la forma originale, poiché in seguito ad un fulmine (1807) una è rimasta mutilata.
Abside
Molto importanti sono le porte bronzee in stile romanico: quella principale, eseguita da Bonanno Pisano, è composta da quaranta pannelli con scene tratte dalle narrazioni bibliche.
L'interno, illuminato dai magnifici mosaici rilucenti d'oro che creano l'illusione di trovarsi in un luogo paradisiaco, è a croce latina, con le navate divise da colonne sormontate da una sequenza ritmica d'archi ogivali. L'intero edificio è rivestito da mosaici risalenti al tempo di Guglielmo II il Buono e forse di Tancredi (1194). La narrazione, che s'estende per ben 7584 m², racconta l'intera storia del cristianesimo nei momenti dell'attesa di Cristo, della sua vicenda terrena e di ciò che è avvenuto dopo la sua morte e risurrezione.
Pur rimandando alla cultura bizantina, questi mosaici (soprattutto quelli più recenti) risentono del linguaggio romanico di quelli di San Marco a Venezia. Uno dei momenti più alti è costituito dall'immagine del Cristo Pantocratore (nel catino absidale) che sembra dominare l'intera aula sacra.
Il celeberrimo altare con i suoi mosaici
L'interno
Il Chiostro
Fra i tesori della cattedrale sono da ricordare le cappelle di San Castrense, di San Benedetto e del SS. Crocifisso: quest'ultima splendido esempio di barocco a marmi mischi. La chiesa custodisce anche le tombe reali del primo e del secondo Guglielmo.
È interessante anche il tesoro, al quale si accede per la Cappella del Crocifisso, realizzata in periodo barocco. Il chiostro, altro luogo di delizie per gli occhi ed il cuore, è un vero capolavoro dell'arte della scultura e dell'intarsio di pietre dure. Le 228 colonnine gemine, ognuna delle quali presenta decori differenti, sono sormontate da elaboratissimi capitelli che sostengono archi d'ispirazione araba.
Anch'esso coevo alla costruzione del Duomo, il chiostro ha forma quadrangolare e racchiude, in un piccolo spazio, un intero campionario di forme e di culture desunti dall'arte provenzale, borgognona, dal classicismo dell'area salernitana e, come sempre in questa zona della Sicilia, dall'arte araba. Nell'angolo meridionale è il recinto quadrato con la fontana con alto stelo, che evoca la forma del tronco di una palma, e rimanda, con la delicatezza delle forme e dei colori, alle magiche e sensuali atmosfere delle dimore orientali. Il 3 luglio del 2015 è stato inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dall'Unesco.
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Monreale, Italy in 4K (UHD) HDR / Монреале, Италия / Monreale, Italia
#Monreale is located seven kilometers from the capital of #Sicily, Palermo, and in fact is its suburb.
In the distant past, this place was an Arabian village, and since the XI century it has been a Norman settlement.
The visiting card of Monreale is the #Duomo di Santa Maria La Nuova, built by King William II the Good.
The main treasure of the cathedral is magnificent golden mosaics.
Монреале расположен в семи километрах от столицы Сицилии Палермо, и фактически является его пригородом.
В далёком прошлом на этом месте была арабская деревня, а с XI века - это норманнское поселение.
Визитной карточкой Монреале является Кафедральный собор (Duomo di Santa Maria La Nuova),
построенный королём Вильгельмом II Добрым. Главное сокровище собора - великолепные золотые мозаики.
Monreale si trova a sette chilometri dalla capitale della Sicilia, Palermo, e infatti è il suo sobborgo.
Nel lontano passato, questo luogo era un villaggio arabo, e fin dall'XI secolo è stato un insediamento normanno.
Il biglietto da visita di Monreale è il Duomo di Santa Maria La Nuova, costruito da re Guglielmo il Buono.
Il tesoro principale della cattedrale è un magnifico mosaico dorato.
Music: Nathaniel Wyvern - Memento Mori.
licensed under the Attribution 4.0 International (CC BY 4.0).
A background sound track has been added to the song.
Pantocrator del mosaico absidale del duomo di Monreale
Duomo di Monreale
l'interno della cattedrale di Santa Maria Nuova a Monreale Palermo patrimonio dell'UNESCO zoomata dei mosaici dell'abside con il Cristo Pantocratore
CATEDRAL DE MONREALE (SICILIA), ILUSIÓN
Este vídeo es un recorrido fotográfico por el interior de la Catedral de Monreale, una joya del románico normando con claras influencias bizantinas, y que decir de ella, nunca he visto nada igual.
Su interior, repleto de mosaicos donde tesela a tesela narran con todo lujo de detalles pasajes de la biblia.
Su Claustro, con más de 200 capiteles tallados con una maestría soberbia, un trabajo de trepanación con tanta finura y delicadeza que no hay orificio ni minucia que no se resalte, consigue imágenes con fondo, marcan los ojos, orejas, pelo, costillas, pechos, pliegues… Flores, vajillas ¡Qué copitas tan bonitas!... Sirenas, leones, grifos y todo tipo de criatura a la que pueda alcanzar una imaginación ilimitada.
Duomo Di Monreale – Interno Mosaici – Palermo – Audioguida – MyWoWo Travel App
Appena entrato sarai rimasto incantato dal senso di regale maestosità dell'interno, determinata dall'abbagliante luminosità dell'oro che copre tutte le pareti.
La chiesa è divisa in tre navate da due file di magnifiche colonne che sostengono ricchi capitelli. Il superbo pavimento marmoreo, con intarsi di porfido e granito, fu completato nel Cinquecento, mentre il variopinto soffitto in legno fu in gran parte rifatto dopo l'incendio del 1811.
I mosaici sono il vanto della chiesa e ne ricoprono praticamente l'intera superficie, sviluppandosi senza interruzione per 6.340 metri quadri. Si pensa che siano stati in gran parte realizzati tra il 1180 e il 1189, anno della morte di Guglielmo II, alla quale seguì un periodo di disordini.
L'abside centrale è dominata dalla grandiosa immagine del Cristo onnipotente, dalla quale sembra irradiarsi tutta la luce dorata della chiesa. È una figura maestosa che con la destra benedice i fedeli, ma come vedi nella sottostante opera Vergine in trono col figlio, l'immensità di Cristo diviene umana grazie all'incarnazione nel piccolo Gesù che viene offerto da Maria, come se fosse un piccolo imperatore, all'adorazione dei devoti...
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Il Duomo di Monreale (Palermo, Sicily)
Il duomo di Monreale (1174-89 ca.) è una grandiosa costruzione che conclude la storia dell’architettura normanna in Sicilia: a tre navate con crociera, facciata con portico fra due torri (rifatto nel 18 sec.), decorazione ad archi intrecciati sulle absidi esterne; fu costruito sotto il patronato reale e doveva ospitare il sarcofago di porfido di Guglielmo I. Splendido l’interno; gli importanti mosaici, che rivestono pareti e abside (storie del Vecchio e Nuovo Testamento, Pantocratore e santi), eseguiti tra fine del 12° sec. e metà del 13°, sono attribuiti a scuola locale con forti influssi bizantini, o ad artisti costantinopolitani. Esercitarono grande influenza sull’arte dell’Occidente, attraverso disegni (taccuino di Wolfenbüttel ecc.) e per la presenza di maestranze formate sull’arte musiva bizantina. Notevoli le porte bronzee di Bonanno Pisano (1186) e di Barisano da Trani (1179). Nel 2015 il duomo è stato inserito nella lista Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. A lato della chiesa è il chiostro dell’antico convento (ultimo quarto del 12° sec., con capitelli figurati di grande importanza per la plastica meridionale e una fontana di ispirazione araba).
Duomo Di Monreale – Esterno Facciata – Palermo – Audioguida – MyWoWo Travel App
Ciao, sono Tatiana la tua guida personale ed insieme a MyWoWo ti diamo il benvenuto a una delle meraviglie del mondo: il Duomo di Monreale.
Il Duomo di Monreale, una delle maggiori creazioni dell'arte medievale in Sicilia, fu voluto nel 1172 dal giovanissimo re normanno Guglielmo II. Il sovrano, appena asceso al trono, voleva costruire un complesso di edifici che superasse per magnificenza tutti quelli già esistenti. Nei suoi ambiziosi piani, l'opera costituiva il simbolo del suo potere e doveva essere ancor più bella della cattedrale che l'arcivescovo Gualtiero Offamilio stava costruendo a Palermo.
Nel 1183 la maggior parte dei lavori era terminata e comprendeva la chiesa, con lo straordinario chiostro, e il palazzo reale, oggi praticamente scomparso, mentre verso la metà del Cinquecento fu aggiunto l'elegante portico sul lato sinistro.
Purtroppo nel 1811 un violento incendio provocò gravi danni, in seguito ai quali iniziarono dei lavori di restauro e manutenzione, che non si sono praticamente mai interrotti...
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Pizzeria Ristorante Monreale | Re Ruggero
Pizzeria Ristorante Monreale | Re Ruggero , situato in un punto di interesse turistico notevole, proprio davanti il palazzo reale e le absidi del Duomo che diventano scenografia naturale per una location perfetta.
Qui si incontrano cultura e buona cucina, e proprio qui potrete gustare i piatti della tradizione Siciliana . La nostra proposta gastronomica offre una selezione di piatti preparati solo con prodotti del luogo, e di stagione, sfruttando la ricchezza di un territorio dove vengono prodotti veri fiori all’occhiello per la ristorazione a livello internazionale.
Pizzeria Ristorante Monreale | Re Ruggero-
Tra i piatti nel nostro menu potrai trovare, la classica pasta con le sarde, le Pappardelle al ragù di salsiccia e ricotta di Monreale, o il risotto ai fichi d’India.
Sfiziosi secondi piatti come gli involtini Siciliani, bocconcini di spada agli agrumi, e la frittura di pesce mediterraneo. Siamo pronti inoltre a realizzare un menù personalizzato per eventi, la nostra sala infatti può ospitare i tuoi pranzi di lavoro, o feste familiari, battesimi comunioni e altro.
Ristorante Re Ruggero Monreale si trova in via Arcivescovado 7, di fronte le Absidi del Duomo.
Prenota per assicurarti un tavolo o per chiedere maggiori informazioni , compila il form qui sotto sarai ricontattato a breve dal nostro staff.
Duomo Di Monreale – Chiostro – Palermo – Audioguida – MyWoWo Travel App
Il celeberrimo Chiostro è la principale area rimanente del grande monastero benedettino costruito alla fine del 1100, contemporaneamente alla chiesa, dal lato più soleggiato della costruzione. È un quadrato di 47 metri di lato, con 228 colonnine doppie, che reggono 26 archi acuti per ognuno dei lati. Gli archi, col profilo raddoppiato, sono decorati con inserti di lava e calcare per ottenere un motivo bicolore. Più sopra corre una fascia orizzontale che riprende, con raffinate varianti, lo stesso motivo.
L'eleganza delle colonnine è impreziosita dalla varietà delle forme e delle decorazioni: lisce, a vite, a zigzag, intarsiate da rivestimenti di mosaici, con inserti d'oro e pasta di vetro, a disegni sempre differenti. Se alcuni capitelli sono chiaramente eseguiti in fretta e da maestranze poco capaci, forse per concludere velocemente i lavori, altri sono di grande qualità: ora leggeri ed eleganti, ora corposi e riccamente scolpiti, costituiscono il più ricco repertorio di scultura romanica dell'isola...
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Chiesa di Sant'Angelo in Spatha
La chiesa ha origini molto antiche, era probabilmente la piccola pieve del Vico , cioè della borgata antecedente alla formazione della città. La sua fondazione risale ad un periodo compreso fra il 1078 e il 1088, quando fu eretta in forme tipicamente romaniche.
L'impianto primitivo della chiesa corrispondeva alla tipologia basilicale a tre navate terminanti in altrettante absidi, in linea con lo schema architettonico diffuso nell'Italia centro-meridionale nell'arco dell'XI secolo. Della fase originaria rimane il muro rivolto su via di S. Angelo, su cui fu poi innestato il fianco della chiesa stessa, nel quale si aprono cinque finestre a tutto sesto ed un portale sormontato da una lunetta con lacerti di affresco. Nel 1092 l'importanza della chiesa crebbe, con l'elevazione a collegiata (chiesa che disponeva di un collegio di chierici, con posizione di rilevo fra le chiese della città); nel 1145 fu riconsacrata dopo aver subito un primo sostanziale restauro promosso da papa Eugenio III (1145-1153),
PALERMO ( Sicily - Italy ) - LA CATTEDRALE ARABO - NORMANNA - Cathedral Arabic - Norman -
La cattedrale metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell'omonima arcidiocesi metropolitana. Viene indicata semplicemente come cattedrale di Palermo o localmente in siciliano a cattridali ri Palermu. Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale. La Cattedrale metropolitana di Palermo è dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo, la patrona della città è Santa Rosalia cui è dedicata la Cappella meridionale posta nell'abside minore del transetto destro. Importantissimo è il culto che Palermo e la Sicilia tributano alla Vergine Maria che trova fondamento sul rapporto epistolare tra l'Ambasceria del Senato Messinese e Maria Madre di Gesù Cristo, Madre di Dio, Madre della Chiesa secondo il dogma Theotókos formulato dal Concilio di Efeso riaffermando alcuni principii del Concilio di Nicea I. Legame rafforzato dall'opera evangelizzatrice degli Apostoli, San Paolo in prima persona. In tutte le accezioni, Patrona delle principali città dell'isola, Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie ed attuale Patrona della Sicilia, a lei sono dedicate la maggior parte delle Cattedrali.
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Cattedrale di Palermo
La cattedrale metropolitana di Palermo è dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo. La patrona della città è Santa Rosalia cui è dedicata la cappella meridionale ubicata nell'abside minore del transetto destro. Importantissimo è il culto che Palermo e la Sicilia tributano alla Vergine Maria, venerazione che trova fondamento nel rapporto epistolare tra l'ambasceria del Senato Messinese e Maria Madre di Gesù Cristo, Madre di Dio, Madre della Chiesa, secondo il dogma Theotókos formulato dal Concilio di Efeso e riaffermato da alcuni principii del Concilio di Nicea I. Legame rafforzato dall'opera evangelizzatrice degli Apostoli, San Pietro e San Paolo, nei rispettivi transiti in terra sicula. In tutte le accezioni è Patrona delle principali città dell'isola, Patrona Principale del Regno delle Due Sicilie e attuale Patrona della Sicilia, a lei sono dedicate la maggior parte delle cattedrali e numerosi luoghi di culto.
Con Gualtiero Offamilio la cattedrale è dedicata all'Assunzione della Vergine rappresentata in tre diverse iconografie: una è la Dormizione della Madre di Dio o «Koimesis tes Theotokou» o «Dormitio Virginis», che appartiene alla tradizione bizantina, le altre due appartenenti alla tradizione latina: l'Assunzione e l'Incoronazione in cielo.
Nella prima, la Vergine Maria è rappresentata sul letto di morte, circondata dagli apostoli e una bambina, quest'ultima simboleggia l'anima pura di Maria pronta a salire al cielo. Questa iconografia è spesso rappresentata anche da artisti latini con il titolo di Dormitio Virginis, fino all'attuazione delle disposizioni della riforma del Concilio di Trento (1545 - 1563). Raffigurazione mirabilmente ripresa e illustrata nel teatrino marmoreo, opera di Antonello Gagini, dove i Sette Arcangeli aprono il corteo processionale, uno di essi conduce per mano una bambina, gli Apostoli trasportano e seguono la lettiga o catafalco funebre.
Assunzione: la tradizione iconografica della Chiesa Latina rappresenta la Vergine in preghiera ascendente verso il cielo in un cerchio di nuvole e circondata, sorretta, sospinta e quasi trasportata dai Sette Arcangeli.
Incoronazione: la rappresentazione raffigura la Vergine insieme a Gesù Cristo seduti su due troni in cielo tra le nuvole e angeli, nel momento in cui il figlio cinge con una corona il capo della Madre.
I Sette Arcangeli e gli Angeli che accompagnano le varie raffigurazioni sono elementi iconografici comuni legati alla topografia delle immediate adiacenze della cattedrale: la primitiva chiesa e monastero dei Sette Angeli, la strada e la chiesa dell'Angelo Custode.
Sulla facciata occidentale, accoglie il pellegrino la Madonna del Tocco o Madonna della Porta, allegoria della Vergine Maria quale porta d'accesso verso Dio. La Madonna della Luce, poi più comunemente nota in Sicilia come Madonna del Lume, verosimilmente un derivato della Vergine Odighitria bizantina, che è colei che indica la via, la direzione, la Santa Maria del Cammino. Riconducibile nella tradizione siciliana alla Madonna del Lume, identificabile e configurabile nella protettrice dei viaggi via mare, dei porti, dei fari. Immediato il collegamento con l'alta torre di segnalazione - odierno campanile - posta davanti al duomo, incastonata nella cerchia delle antichissime mura difensive della città. La Vergine Maria: luce, faro, via, rivelazione della meta nel cammino terreno del credente lungo la strada verso il vero compimento....
Mondovì chiesa della Misericordia - architetto Francesco Gallo - affreschi di Giovanni Gagini
La chiesa fu edificata dall’architetto Francesco Gallo (1672-1750) tra il 1709 ed il 1717 per l’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che la dedicarono San Giuseppe. Dal 1861 la chiesa è officiata dalla Confraternita di Sant’Antonio Abate e San Giovanni Decollato, detta “La Misericordia”, la cui sede confinava con quella dei Carmelitani.
La facciata della chiesa, in mattoni a vista, è volutamente semplice e senza particolari elementi decorativi. Di grande effetto, invece, sono la struttura architettonica dell’edificio e il suo inserimento nel contesto urbano.
L’interno è di dimensioni contenute con la zona centrale dilatata a scapito del braccio trasversale, quasi inesistente, che termina con i due altari laterali. La decorazione pittorica della volta dell’abside con la Gloria di San Giuseppe e della cupola, dove troviamo Il Trionfo dei Santi del Carmelo, è caratterizzata da una forte impronta unitaria dovuta alla buona integrazione tra i due artisti chiamati direttamente da Francesco Gallo: il quadraturista e prospettico Pietro Antonio Pozzo di Lugano ed il figurista Giovanni Francesco Gagini di Bissone di Locarno.Spettano a Francesco Gallo anche i tre altari in marmi policromi con mensa a sarcofago.
Tra le opere conservate sono da ricordare le sedici tele settecentesche posizionate lungo il perimetro con episodi della vita di Santa Teresa d’Avila, fondatrice del Carmelo, la piccola statua in marmo bianco con la Madonna della Misericordia e orante datata 1619, e la tela risalente al XVII secolo con la Madonna e il Bambino, Sant’Antonio Abate e San Mauro proveniente dall’antica chiesa della Confraternita.
La cripta è coeva alla chiesa e vi si accede attraverso un ingresso laterale. Data la conformazione del fabbricato presenta un’apertura nella parete dell’abside che si affaccia sull’attuale via Vico. Al centro del pavimento una lastra di marmo con lo stemma dei Carmelitani segna il punto dove probabilmente era collocato l’altare, mentre in corrispondenza degli altari troviamo le lastre tombali delle famiglie dei mecenati della chiesa.
Addossate alle pareti sono le tombe dei laici ai quali veniva concesso l’onore della sepoltura, mentre nell’area dell’ abside si trovano quelli riservati ai padri carmelitani.
La Confraternita di Sant’Antonio Abate fu fondata poco oltre la metà del XIV secolo con finalità caritatevoli e assistenziali. Nel 1604 aderì alla Compagnia della Misericordia di Roma e iniziò a dedicarsi anche all’assistenza dei carcerati e dei condannati a morte, aggiungendo l’intitolazione a San Giovanni Decollato. E’ attiva ancora oggi e si dedica prevalentemente al recupero del proprio patrimonio artistico e storico.
Il Duomo di Cefalù (Palermo, SICILY)
La Cattedrale di Cefalù venne fondata, insieme alla relativa diocesi, da re Ruggero II nel 1131. Essa è il risultato di travagliate vicende architettoniche, per via delle quali l’edificio non venne mai realizzato secondo il progetto originario. L’edificio si erge sull’alto di una scalinata costruita nel 1851 ed è preceduto da un ampio sagrato a terrazzo che svolgeva la funzione di cimitero. Il prospetto è caratterizzato da due possenti torri, alleggerite da eleganti bifore e monofore e sormontate da cuspidi piramidali aggiunte nel Quattrocento: una a pianta quadrata l’altra a pianta ottagonale. Nella parte superiore (ultimata nel 1240 ca.) è ornato da una decorazione ad archetti ciechi e ad archi intrecciati, interrotti da una finestra centrale; in quella inferiore, presenta un portale marmoreo scolpito con motivi figurati e decorativi, preceduto da un portico a tre arcate a sesto acuto realizzato del 1471 dal magister lombardo Ambrogio da Como. L’interno basilicale è a tre navate scandite da 16 colonne di granito (8 per lato) che sostengono slanciati archi a sesto acuto a doppia ghiera. Le coperture sono costituite da soffitti lignei, di cui quello centrale conserva resti della originaria decorazione pittorica con motivi vegetali e figurativi di carattere profano, realizzati da maestranze islamiche. L’abside centrale, le pareti del presbiterio e la volta costolonata del coro sono rivestite da mosaici realizzati da maestranze bizantine tra il regno di Ruggero II e il regno di Guglielmo I. Le figure allungate e ieratiche sono disposte in processione secondo un preciso principio gerarchico: nel catino dell’abside centrale, la figura del Cristo Pantocratore benedicente; nella fascia sottostante, la Vergine e quattro Arcangeli; nelle due zone inferiori, ai lati della finestra ogivale, i Dodici Apostoli. Sulle due pareti del bema, figure di Santi e Profeti, allineati su quattro fasce sovrapposte; nella volta a crociera, Angeli e Serafini. Tutte le figure sono accompagnate da scritte, in greco o in latino, che indicano il nome del personaggio. Annesso al fianco settentrionale alla Cattedrale è il chiostro del XII sec: a pianta quadrata, è circondato per due lati da un portico con arcate ogivali poggianti su capitelli figurati e istoriati, sorretti a loro volta da colonne binate.
Abbazia San Pietro Villanova, San Bonifacio Verona - Riprese aeree con drone (Aerial Video)
montaggivideo.it presenta:
L'Abbazia di Villanova (San Bonifacio, Verona) vista con il Drone.
L'abbazia romanica di San Pietro di Villanova, sicuramente l'edificio storico più interessante del paese, venne costruita nel VII secolo, è facilmente visibile (e raggiungibile) vista la sua vicinanza all'ex-SS 11 (ora strada regionale). È una chiesa in stile romanico a tre navate con tre absidi rivolte verso est.
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Music by Lindsey Stirling - Take Flight -
IVREA ( Eporedia -Torino - Italy ) - IL DUOMO DI IVREA - Cattedrale di Santa Maria Assunta -
l duomo di Ivrea, dedicato a Santa Maria Assunta, si erge su di un'altura, nella parte vecchia della città, a due passi dal Castello dalle rosse torri; la sua storia più che millenaria è testimoniata dalle parti conservatesi delle sue strutture romaniche e dalla serie di interventi successivi che ne ha mutato la fisionomia adeguandola via via ai gusti estetici emergenti, del barocco e del neoclassicismo.Il reperimento di cospicui resti di costruzioni romane rimpiegati nelle parti più antiche della chiesa o rinvenuti durante gli scavi ottocenteschi per l'edificazione della nuova facciata, fanno ritenere che sopra l'altura sulla quale oggi si erge il duomo, fosse già presente, fin dal I secolo a.C., un tempio romano in asse con il sottostante teatro (di cui sono ancora visibili alcune tracce). Tale tempio fu poi trasformato in chiesa cristiana tra la fine del IV e l'inizio del V secolo, quando venne istituita la diocesi di Ivrea, rendendola autonoma da quella di Vercelli[1]. Questa prima chiesa presentava una pianta basilicale a tre navate con due absidi contrapposte, secondo un modello piuttosto diffuso nelle chiese paleocristiane. A fianco della chiesa, a sud-est, trovava posto il battistero, oggi scomparso.
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Chiesa Del Gesu' – Interno – Palermo – Audioguida – MyWoWo Travel App
L'interno della Chiesa del Gesù non può non lasciarti senza fiato: costituisce il più straordinario complesso decorativo di Palermo. Non solo è uno dei migliori esempi del barocco siciliano, ma è addirittura ai vertici dell'arte europea del tempo.
Come ti ho accennato, la chiesa cinquecentesca originale era completamente intonacata di bianco, per ottenere un mistico effetto di luminosità, perfettamente adatta a trasmettere la profonda spiritualità dell'Ordine del Gesù, che esaltava la sobrietà, il valore della preghiera e il raccoglimento interiore. Ma in seguito molte chiese furono completamente rinnovate con una ricchezza che doveva rendere visibile a tutti la vittoria del Cattolicesimo sul Protestantesimo, almeno in Italia.
La chiesa fu così rivestita da un'incredibile decorazione in marmo mischio, cioè un marmo nel quale si realizzano intarsi sovrapponendo a una lastra di base spessa qualche centimetro sottilissimi pezzi di pietra di diversi colori appositamente sagomati in base al disegno da comporre...
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