Visita a Villa Arconati, la residenza dei Conti di Lomazzo
Villa Arconati, in località Castellazzo di Bollate, è stata una delle principali residenze degli Arconati, nobili milanesi insigniti del titolo di Conti di Lomazzo. La villa, per la sua imponenza architettonica e per i suoi giardini, è divenuta famosa come la “piccola Versailles lombarda”.
Video Credits: libertates.com - (Ricaricato eliminando i disturbi audio).
Il complesso di Villa Arconati si sviluppò intorno a un preesistente nucleo denominato Castellazzo di Bollate, a partire dal XVII secolo, raggiungendo il suo massimo splendore nel XVIII. Il principale artefice della villa fu il conte Galeazzo Arconati, celebre collezionista d'arte e mecenate. Gli Arconati fecero crescere in prestigio il Castellazzo, che divenne una delle più prestigiose e rinomate ville di delizie del milanese. Nel 1772 la villa passò alla famiglia Busca e nel novecento ai Crivelli. Per la sua importanza nella zona del milanese, il Castellazzo ebbe una grande storia e si trovò a ospitare una grande quantità di opere d'arte, libri, manoscritti, spartiti, mobili d'arte. Fra gli oggetti più celebri che sono stati conservati nella villa ricordiamo il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (donato da Galeazzo Arconati nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana, dove si trova tuttora). Notevoli sono inoltre i giardini alla francese che si sviluppano a sud e a est dell'edificio, rarissimi in Italia, di elevato valore architettonico. La struttura dei giardini è molto formale, con tre assi prospettici principali da cui si dipartono assi diagonali minori. Vi si trovano carpinate, berceaux, statue, fontane, vasche, un laghetto, orangeries, voliere e i teatri (statue o gruppi scultorei messi in risalto da quinte in muratura o vegetali) di Diana, Pompeo, Ercole e Andromeda. Villa Arconati ha sofferto un lungo periodo di abbandono. Necessita di urgenti restauri e fino a pochi anni fa era chiusa al pubblico per tutto l'anno. Nel 2004 Villa Arconati ha ricevuto il maggior numero di segnalazioni nella seconda edizione de I luoghi del cuore - Censimento dei luoghi di natura da non dimenticare, promosso dal Fondo per l'Ambiente Italiano. L'evento ha portato a due giornate di porte aperte nel 2005, un'occasione in cui il pubblico ha potuto visitare molte sale della Villa, oltre ai giardini. Attualmente è sede della Fondazione Augusto Rancilio, impegnata in un importante progetto di restauro e riconversione culturale, con la promozione di attività culturali e didattiche.