Sutri (Lazio, Italy), Villa Savorelli (manortiz)
VILLA SAVORELLI
La costruzione della villa risale ai primi anni dei XVIII secolo ad opera della famiglia dei marchesi Muti-Papazzurri divenuti, per eredità da Eugenio Altoviti, proprietari del fondo. Nel 1730 come si ricava da documenti d'archivio di casa Muti, la villa è già esistente e fa parte dei beni della Marchesa Ginevra Muti-Papazzurri. Estintasi la famiglia verso la fine del secolo, la tenuta passò in eredità ai Conti Savorelli, divenuta in seguito proprietà della famiglia Staderini, prima di essere acquistata dal Comune di Sutri.
La villa, a pianta rettangolare, prospetta con la facciata principale sul grande ed elegante giardino, che occupa la fascia meridionale del pianoro, organizzato con siepi di bosso a labirinto, secondo i noti tipi dei rinascimento italiano, ed impreziosito da una fontana in peperino, con vasca circolare e mostra decorata da una doppia voluta con mascherone centrale, su cui poggia il motivo terminale a pigna. La facciata della villa presenta una parte inferiore leggermente a scarpa, contenuta dalle bugnature angolari, che ripetono il motivo decorativo del portale d'ingresso, e delimitata in alto da una fascia orizzontale con doppia cornice bombata, su cui poggiano le paraste d'angolo e le quattro finestre dei primo piano. Un piano ulteriore è scandito da altrettante finestre, in asse con quelle inferiori. Al di sopra del cornicione aggettante, è un attico liscio, con pilastri angolari e campo centrale chiuso tra due coppie di doppie mensole a balaustro, sormontato da un arco pieno a tutto sesto, con specchiature laterali. Una serie di quattro busti marmorei decora la sommità della facciata. L'interno, molto rimaneggiato, non presenta soluzioni architettoniche significative
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Villa Savorelli - Sutri ( VT )
Agli inizi del XVI secolo la villa, nella sua originaria struttura di casa di campagna di modeste dimensioni, era proprietà della famiglia fiorentina Altoviti a seguito di una donazione da parte di Papa Clemente VII.
Dopo un periodo di “abbandono” della proprietà sutrina a favore di altri interessi nella città di Roma, l’ultimo discendente degli Altoviti nomina, nel 1629, il marchese Giovanni Battista Muti Papazzurri erede universale; quest’ultimo inizia a intervenire, con nuovo vigore, sull’intero possedimento, effettuando un primo ingrandimento della proprietà, verso il cosiddetto “Castello di Carlo Magno” e verso l’anfiteatro e, successivamente, curando la riedificazione della Chiesa e l’ampliamento della villa con nuove aree di pertinenza.
Estinta la famiglia Muti – Papazzurri verso la metà del ‘700, i conti Savorelli di Forlì ne divengono gradualmente gli eredi e ne saranno i proprietari fino al 1944, ovvero fin quando la Villa non venne incendiata dalle truppe tedesche in ritirata, durante la II Guerra Mondiale.
Al termine del conflitto gli ultimi eredi Savorelli vendono tutta la proprietà alla famiglia romana Staderini, la quale provvede alla ricostruzione della villa distrutta. Tra i grandi personaggi del periodo, è da sottolineare la presenza del pittore Giorgio de Chirico, che cura il colore della facciata della villa.
Dal 7 ottobre 1987, a seguito del fallimento dell’ultimo proprietario, l’intero compendio immobiliare (Villa, Chiesa Madonna del Monte e terreni adiacenti) passa in proprietà al Comune di Sutri.
Villa Savorelli si presenta con dimensioni proporzionate e raffinate; la facciata principale, di una semplicità quasi austera, risulta divisa in due ordini da un’alta cornice marcapiano che contiene lo stemma di famiglia (Altoviti); l’ordine superiore comprende la ripartizione simmetrica delle quattro aperture di ognuno dei due piani; l’ordine inferiore è rafforzato da una leggera scarpa e dalla grande cornice del portale.
Gli spazi interni, articolati su pianta pressoché quadrata in tre livelli abitabili più i locali seminterrato, sono attualmente adibiti a: p.t. svolgimento di convegni, seminari e manifestazioni varie; p.1 sede del Parco regionale dell’Antichissima città di Sutri; p.2 verrà adibito a struttura ricettiva per i pellegrini in transito sulla Via Francigena.
Sutri nel Lazio, Villa Savorelli ed Anfiteatro (manortiz)
Sutri, Chiesa Madonna del Monte e Villa Savorelli (manortiz)
Sutri, Necropoli, Anfiteatro, Bosco Sacro e Villa Savorelli (manortiz)
Sutri - Etruscan necropolis
Sutri is a town in the province of Viterbo, about 50 km from Rome. It is picturesquely situated on a narrow tuff hill, surrounded by ravines, a narrow neck on the west alone connecting it with the surrounding country. Entrance to the amphitheatre of Sutri. Entrance to the amphitheatre of Sutri.
The modern comune of Sutri has a few more than 5,000 inhabitants.
It ancient remains are a major draw for tourism: a Roman amphitheatre excavated in the tuff rock, an Etruscan necropolis with dozens of rock-cut tombs, a Mithraeum incorporated in the crypt of its church of the Madonna del Parto, a Romanesque Duomo.
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Sutri, Lazio, Italy
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Sutri is located around 50 kilometres north of Rome and about 30 kilometres south of Viterbo on the Italian SR2 route which once was the Via Cassia, which linked Rome with the provinces to the north of the capital. Approaching from a distance it cannot be missed as it is located at the top of a hill. As with many walled Italian towns there are parking spaces outside of the city walls, one of which I used to spend the night in my motorhome before making this film the following morning.
The whole comune of Sutri has only around 5,000 inhabitants, those living in the centre are much fewer. Nonetheless it has much to offer the visitor, above all ancient ruins of Roman and Etruscan origins as well as the medieval walls and structures.
As we can see from a modern mosaic in the main square, Sutri was in Latin Sutrium. In the early days of Rome, it changed hands various times between the Romans and Etruscans. The Romans left the town a temple to Mithras and an amphitheatre measuring 49 x 40 metres.
In the eigth century CE, the town came under the power of the Papacy. It must have been quite rich as jewellery from this time can be seen in the British Museum. Pope Gregory VI abdicated at Sutri on 20 December 1046, following the Synod of Sutri convened at the request of Emperor Henry III. Pope Eugene III fled here in 1146 and he must have liked it so much that when Pope Innocent IV also needed to escape Rome in 1244, he also came here. It was in the thirteenth century that the cathedral was completed.
In many films I mention that a town is only as old as the last fire. In the case of Sutri that was in 1433 during the wars between Guelphs and Ghibellines. After the fire the town became a backwater and much of what we can see today is from before this time.
For people visiting by motorhome, there is plenty of parking, the car park I used which can be seen in the film is to the south of the town on the Via Cassia, however there are other places too.
Parco naturale regionale di sutri - percorso storico archeologico
Appena 7 ettari di estensione, è un parco davvero unico nel panorama delle Aree Protette non soltanto del Lazio. La ricchezza di valori archeologici, paesaggistici e naturalistici testimonia l'importanza anche dei siti più piccoli all'interno della rete regionale di Parchi e Riserve.
Si trova tra le falde dei Monti Cimini, che si elevano a nord-est dominando la conca del lago di Vico e la piana di Viterbo, e quelle dei monti Sabatini a sud-ovest, a corona del bacino lacustre di Bracciano.
L'Area Protettasi sviluppa principalmente su di un acrocoro tufaceo; nella parte sommitale è ubicata Villa Savorelli (sede del Parco) mentre nella parte di fondovalle, nel tratto a ridosso del centro urbano di Sutri, sono visibili alcuni dei siti archeologici più importanti della Tuscia come lo scenografico Anfiteatro, la Necropoli e la Chiesa della Madonna del Parto (Mitreo).
Comune di Sutri (VT)
Sutri è un Comune in Provincia di Viterbo, arroccato su uno sperone roccioso, che ha ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club per la straordinaria bellezza del Centro Storico. Un’antica leggenda vuole Sutri fondata dal Dio Saturno, in etrusco Sutrinas, da cui deriverebbe il nome della cittadina. L’edificio di spicco è sicuramente la Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, edificio medievale ampiamente rimaneggiato nel corso del XVIII secolo, che domina il panorama insieme alla settecentesca Torre dell’orologio.
Il Comune è tappa di un importante Cammino di Fede, la Via Francigena, lungo la quale è posta Porta Fraceneta. Meritano una visita l’Anfiteatro e il Parco dell’Antichissima Città di Sutri, parco urbano nei dintorni del centro storico che accoglie un antico sito archeologico, tra i più interessanti della Tuscia. Bellissimi il Palazzo Comunale o Antiquarium, la Chiesa di San Francesco e e i numerosi edifici di culto del Borgo, ma una menzione particolare va dedicata a Villa Savorelli, che con la Chiesa di Santa Maria del Monte e il giardino all’italiana, rappresenta un vero e proprio capolavoro architettonico.
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Città di sutri ( vt )
Sutri è un comune italiano della provincia di Viterbo, con una popolazione di poco superiore ai 6.000 abitanti. Dista circa 30 km dal capoluogo e circa 50 km dal Grande Raccordo Anulare (Roma). Sutri sorge su un imponente rilievo di tufo che domina la via Cassia. Le sue origini sono molto antiche e presenta evidenti testimonianze del suo passato: un anfiteatro romano completamente scavato nel tufo, una necropoli etrusca formata da decine di tombe scavate anch'esse nel tufo, mura etrusche incorporate da quelle medioevali, un mitreo poi tramutato in chiesa (intitolata alla Madonna del Parto), il Duomo di origine romanica.
Francesco Petrarca, scrivendo del suo primo viaggio a Roma nella lettera al cardinale Giovanni Colonna, descrive Sutri:
« A due sole miglia sta Sutri, sede diletta a Cerere, e antica colonia, secondo che dicono, di Saturno: ove non lungi dalle mura mostrano il campo che narrano fosse il primo in Italia a ricevere la sementa del grano, segato indi a poco dallo stranio re che con tal beneficio mansuefatti e cattivatisi gli animi di quei primi abitatori regnò su loro tranquillo infin che visse, e venuto dopo morte in voce di Dio, dalla gratitudine degli uomini qual vecchio nume con in mano la falce fu venerato. Saluberrimo, a quanto la breve dimora mi concede di giudicarne, è questo clima.
Cingono d'ogni parte il paese colline senza numero, né troppo alte, né di malagevole salita e di nessuno impedimento allo spaziar della vista, infra le quali s'aprono sui convessi fianchi ombrose e fresche caverne, e sorge frondoso il bosco a riparare l'ardore del sole da tutti i lati da quello infuori che guarda a Borea, ove un monticello degli altri più basso in aprica valle spiegandosi appresta alle api una fiorita dimora. Qui d'acque dolcissime ne' bassi fondi il mormorio, qui cervi, damme, cavrioli, e tutto il selvaggio gregge de' boschi errante ne' colli aperti, e schiera infinita d'augelli che lambe le onde o su pei rami saltellando sussurra. Taccio de' buoi, e de' domestici armenti, e dei doni di Cerere e di Bacco, che alla fatica dell'uomo dolci ed ubertosi rispondono, e dei naturali tesori dei vicini fiumi, dei laghi e del mare, che anch'esso poco è distante. »
(Lettere di Francesco Petrarca delle cose familiari, lettera XXIII, ca. 1337)
SUTRI
Resoconto della gita con mia sorella e mio cognato a Sutri, Nepi e Castel Sant'Elia (Prima parte)
Sutri sorge su un imponente rilievo di tufo che domina la via Cassia. Le sue origini sono molto antiche e presenta evidenti testimonianze del suo passato: un anfiteatro romano completamente scavato nel tufo, una necropoli etrusca formata da decine di tombe scavate anch'esse nel tufo, mura etrusche incorporate da quelle medioevali, un mitreo poi tramutato in chiesa (intitolata alla Madonna del Parto), il Duomo di origine romanica. (Wikipedia)
Sutri (Lazio, Italy), the very ancient city (manortiz)
Sutri is a very ancient city whose origins go back to the late bronze age, but it was with the Etruscans that it became most developed. Located in a strategic point that acts as a connection between Etruscan and Roman territories, it was long disputed between the two peoples. Definitively conquered by the Roman Empire, the city was involved in fights between the Lombards and Byzantines for control of central Italy. Occupied first by the Lombards in 728, it was given by King Liutprand to Pope Gregory II becoming the first centre of the Church State.
What not to miss
The amphitheatre (I century B.C.- I century A.C.), one of the greatest antique monuments of Tuscia and Lazio. The Church of the Madonna del Parto, which was probably originally a sepulchre, transformed in mithreaeum and became in the medieval period a Christian ipogea. The Museum of the Patrimonium, which collects together Medieval and Roman Sutri. In 2012, the Museum hosts temporarily the bronze statue of Efebo, found in Sutri in 1912, dating back to the first imperial period. The Duomo, which preserves a remarkable floor in the Cosmati style. The commemoration of the Passion of Christ.
Why it received the Orange flag, seal of tourism and environmental quality
The town is immersed in a naturalistic context of merit (Park of the Ancient city of Sutri) and presentsnumerous important historical-cultural attractions, which are valorised also through efficient information panels. The accommodation and cuisine offered is good and varied. The events calendarproposed by the town's local government is rich
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Sutri nel Lazio - The Ancient City of Sutri (manortiz)
Antico Borgo di Sutri
Facilmente raggiungibile, dotata di uno staff professionale e di spazi meravigliosi, tra cui una chiesetta consacrata per il rito religioso, l'Antico Borgo di Sutri è il luogo perfetto dove organizzare il vostro matrimonio.
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1-Piano terra composto da: ampio soggiorno, cucina abitabile, due camere da letto e un bagno.
2-Piano secondo composto da ampio salone da pranzo, cucina abitabile con terrazza, due camere da letto, salotto e bagno rifatto recentemente (nuovo).
Lo stabile risulta da ristrutturare internamente a livello di impianti e di infissi mentre il tetto è stato completamente rifatto ex novo.
Possibilità di n.3 posti auto, vari punti/spazi adibiti a giardino e gazebo naturale già presente.
Il prezzo è trattabile.
La posizionè è centrale, a 5 minuti a piedi dalla porta di entrata al centro storico di Sutri, ridente paese sulla Via Cassia che rientra tra i più famosi Borghi d'Italia. Sono presenti un anfiteatro romano e tombe storiche etrusche. A livello culturale troviamo Museo Palazzo Doebbing (recentemente riportato agli albori dall'attuale sindaco Vittorio Sgarbi) e Villa Savorelli. A pochi km di distanza troviamo il lago di Vico e di Bracciano, l'acquapark di Fontevivola e il Golf Nazionale (Club ufficiale della Federazione Italiana Golf).
Classe energetica G
Melania
Tel. 3394575919
memoria di pietra anfiteatro di Sutri
performing media
Sutri memoria di pietra
azione radioguidata Koinè
Sutri L'Anfiteatro romano
Lazio: Una gita a Sutri
Ecco, finalmente, il video della gita a Sutri, paesino che si trova nella zona della Tuscia.
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Sutri (Lazio, Italy), The Etruscan necropolis (manortiz)
La necropoli urbana di Sutri, uno degli esempi più consistenti di tombe rupestri di età romana nell'ambito del territorio etrusco-falisco, si estende per circa 180 m lungo l'alto costone tufaceo che doveva costeggiare la Cassia.
Oggi sono visibili circa 64 tombe, scavate direttamente nella parete su diversi livelli: si riconoscono tombe a una camera, a doppia camera, tombe precedute da ingresso ad arco, nicchie rettangolari, con o senza incasso per cinerari ed arcosoli. Già nel primo medioevo furono saccheggiate e, nel corso dei secoli, il loro aspetto originario è stato più volte alterato o trasformato, tanto che in alcuni casi la lettura degli esterni e degli interni può risultare abbastanza complessa.
Per l'inquadramento cronologico solo degli elementi fino ad ora esposti, mancando totalmente qualsiasi dato cronologico, ci permettono di affermare che la necropoli sia stata in uso dal I sec. a. C. fino al III-IV sec. d. C.
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(...) Going out of the amphitheater, with the door of the arena behind you, follow the tree-lined road that goes up to the left to the monumental necropolises, which are very old: they think they could date back to the 4th to 6th centuries B.C. You can visit 64 tombs completely dug into the tufo, placed on different levels. In the Middle Ages they were raided, and some of them transformed into stalls and agricultural deposits; some were actually inhabited. The niches dug into the walls, with different dimensions, demonstrate that here both funerals with incineration and burials were carried out. One of these tombs, which became a Mithraeum in the Roman Era, was transformed into the medieval church of Madonna del Parto.
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