Parco Villa Varda, Brugnera, Italia - 05/2017
Description
Parco Villa Varda di Brugnera
l nome Villa Varda deriva dal toponimo di origine germanica warda, di una certa formazione medievale. Warda è stato tradotto in italiano in “Guarda” o “Guardia” ed è stato associato a diversi
significati:
“luogo d’osservazione”;
“postazione di guardia”;
“luogo di vedetta”.
Questi significati sarebbero pienamente giustificati dalla posizione privilegiata del luogo, posto nei pressi del fiume Livenza. La tesi della presenza di una qualche opera a guardia
dell’abitato o delle strade o del vicino fiume (con tutta probabilità di tipo militare) è infatti, senza dubbio credibile, considerato il ruolo strategico che questa località ha assunto nei secoli scorsi.
Nella seconda metà del ‘400 i nobili Mazzoleni acquistarono dai Conti Principi di Collalto e dai Conti di Porcia le proprietà agricole del borgo di Guarda (o Varda) e vi costruirono la villa
patronale: da quel momento, si cominciò a parlare di “Villa Varda”. L’identificazione del villaggio con il complesso economico del palazzo si completò definitivamente nel ‘700 quando la
consuetudine decretò che l’edificio era per ormai tutti “Villa Varda”, eliminando dal nome qualsiasi riferimento ai proprietari della stessa.
l parco di Villa Varda assunse l’attuale configurazione nella seconda metà dell’Ottocento, quando Carlo Marco Morpurgo, appartenente ad una facoltosa famiglia di Trieste, acquistò la tenuta ed avviò gli interventi di ristrutturazione degli edifici e di sistemazione paesaggistica secondo gli stilemi del parco all’inglese. Così sistemato e come si presenta oggi, il parco era ed è considerato uno dei migliori esempi del gusto dell’epoca, tanto che in una esposizione dei giardini italiani tenutisi a palazzo Vecchio di Firenze nel 1931, quello di Villa Varda è presente con
alcuni pannelli.
Il parco si estende su 18 ettari lungo il corso del Livenza e non presenta una disposizione regolare bensì del genere pittoresco-informale con l’eccezione delle aiuole a ricami di piante e fiori
presso l’edificio che dovevano essere stilisticamente in sintonia con la veste rinascimentale della villa, come voleva la precettistica di fine Ottocento. Attorno ai giardinetti vi sono alberi
ad alto fusto (rigogliosi cedri), che digradano verso boschetti con piante tipiche della bassa pianura friulana, permettendo all’occhio del visitatore di spaziare a cogliere i piacevoli effetti
paesaggistici.
Chi progettò questa incantevole oasi non mancò di sfruttare le qualità intrinseche del luogo per valorizzare gli incantevoli effetti già naturalmente presenti. Sul retro della villa, infatti, la
visuale abbraccia in primo piano il piccolo giardino a parterre, e poi oltre la balaustra in pietra spazia libera verso il fondale di ombrosa fitta vegetazione, interrotto da un varco da cui
penetra la luce, riflessa e modulata grazie alla corrente del fiume.
Il parco è il risultato, quindi, dell’unione del gusto classicistico dell’edificio e di una disposizione informale ricca di memorie storiche, in cui parti di diversa origine temporale riescono a
fondersi organicamente, offrendoci un’immagine complessiva di grande fascino.
Elemento dominante del parco sono i viali di tigli (alberi dai fusti esili e slanciati) che strutturano geometricamente l’intera area, facilitando gli usi agricoli e incorniciando i prati
secondo una configurazione geometrica. Tale impostazione compositiva, dalla semplicità nitida e luminosa, era diffusa e comune ad altri parchi della Regione costruiti sul finire del secolo
scorso come il parco Policreti a Castel d’Aviano e quello di proprietà Marchi a Pordenone. Questa scelta sottolinea il carattere autenticamente agreste, lontano da intenti retorici dei nostri
giardini. Si tratta quindi di una peculiarità del parco ottocentesco veneto-friulano, che interpretava a suo modo i canoni del giardino romantico inglese, adeguandoli alle disponibilità e alle
tradizioni locali.
Il parco
Orari di apertura del parco
ESTIVO: dalle ore 8.00 alle ore 20.00
INVERNALE: dalle ore 8.00 alle ore 16.00
NB: NON E' CONSENTITO L'ACCESSO AI CANI
Villa Varda
Video promozione territoriale
IMF,s at parco di Villa Varda, Brugnera, Italy( baby Break it Down)
Bernard Fowler, Stevie Salas, Jara Harris, Meg Dolovich, performed an amazing gig on 30. 6.2012 on this beautiful concert site coose to Pordenone.
recorded Slavko Franca
Brugnera - Piccola Grande Italia
A ridosso del confine occidentale del Friuli Venezia Giulia – in provincia di Pordenone e in un territorio interamente pianeggiante - sorge il comune di Brugnera. Una terra dalla forte vocazione produttiva – in linea con l'identità del nord-est – attraversata dal placido corso di un verdeggiante Livenza. La storia di Brugnera comincia ufficialmente nel medioevo con la costruzione di un primo presidio militare proprio in prossimità del Livenza, importante via di comunicazione e storico confine tra il trevigiano e l'area del Friuli Occidentale.
Ladies Night live @Villa Varda, Brugnera PN
Le grandi hits italiane e internazionali cantate a due voci con basi strumentali, pianoforte e percussioni dal vivo. Per ogni tipo di evento. Contatti: 3491087009
Tommy Emmanuel - Beatles Medley - live @ Villa Varda, Brugnera ITA
Tommy Emmanuel playing a medley of Beatles' songs live at Blues in Villa, in Villa Varda, Brugnera, PN, Italy. Shot with Canon SX230 HS in HD.
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While my guitar gently weeps
Day Tripper
Lady Madonna
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Artesi, Ardeco e Agha inaugurano il nuovo stabilimento a Brugnera
Si è svolta il 14 luglio a Brugnera, nel cuore del distretto del legno e arredo friulano, l'inaugurazione del nuovissimo stabilimento firmato Artesi, Ardeco e Agha. Una bellissima festa a cui hanno partecipato più di 300 invitati, giunti per rendere omaggio ai tre brand friulani leader nell'arredo da bagno, divenuti ormai un simbolo di qualità, design e innovazione.
1° Corso di Tiro con l'arco a Villa Varda - Autunno 2011
Video con i momenti migliori del primo corso di tiro con l'arco storico che la Compagnia Sagittae Liquentiae (Arcieri dell'Alto Livenza) ha tenuto nel campo scuola del Parco Comunale di Villa Varda - Brugnera - PN.
Il video percorre i giorni del corso al Campo scuola, le lezioni teoriche effettuate presso la nostra sede e i tiri relativi all'ultima lezione dovè si è tirato nel campo di allenamento.
Parco di Villa Varda
Suggestiva come sempre
Brugnera, una pagina di storia se ne va: abbattuta casa Bazzo
A Brugnera è stata demolita casa Bazzo, l'edificio al civico 13 di via Vittorio Veneto dichiarato inagibile nel dicembre 2017 scorso e a rischio crollo dal 22 febbraio. La casa, giorno dopo giorno, è sprofondata sotto terra: per quasi cento anni la porta di ingresso è stata a livello strada mentre prima di essere demolita era al di sotto del piano stradale di oltre 50 centimetri (video Missinato).
Campo di Tiro di Villa Varda - Brugnera
Un breve percorso virtuale tra le 9 piazzole che compongono il Campo di tiro con l'arco gestito dalla dalla nostra compagnia.
Il Campo si trova all'interno del Parco Comunale di Villa Varda.
Villa Storica - Orcenico Inferiore ( Zoppola di Pordenone ) - ALTEA Real Estate
Antiche Dimore Villa Sommi Picenardi
Oggi andiamo alla scoperta di una delle maestose dimore storiche della nostra Italia: Villa Sommi Picenardi, oggi proprietà dei marchesi Sommi Picenardi.
A pochi minuti di auto da Milano e a soli 17 km da Lecco si trova Olgiate-Molgora, un piccolo Borgo di origine rurale. Poco distante, introdotta da un viale di pioppi, si trova la villa Sommi Picenardi, immersa nel verde, circondata da fitte siepi e da alberi centenari, nel grande giardino all'inglese che si estende di fronte alla villa. Il giardino custodisce tre alberi monumentali, protetti dal Ministero dell'Agricoltura. Un platano di 190 anni, un chamaecyparis o falso cipresso, il più grande che ci sia in Italia, e un faggio di oltre 110 anni.
Villa Sommi Picenardi, edificata agli inizi del 700 dalla famiglia Sala è composta da un corpo centrale e da due brevi ale laterali che danno alla villa una forma a u, tipica delle ville di delizia del 700 lombardo, cioè le ville che venivano utilizzate per trascorrere le vacanze estive.
La storia per questa dimora è quella di uno scrupoloso amore per la conservazione delle sue bellezze, da parte inizialmente della famiglia Sala, poi dei marchesi Sommi Piecenardi.
Non si hanno nomi e date su chi pensò, disegnò e decorò la villa. L'unica informazione certa risulta essere la data che appare sul frontespizio della cappella, 1702. Il complesso è stato costruito in stile Barocchetto-Lombardo e, a differenza di molte altre dimore storiche, non ha subito nel corso dell'800 alcuna modifica, mantenendo quindi ad oggi lo stile originale.
Situata tra due giardini visitabili dal pubblico, quello all'inglese costruito in un secondo momento e l'altro all'italiana, la Villa è come se separasse due mondi. Uno rigoglioso e verde, che sembra voler separare e proteggere la dimora dal mondo esterno. E l'altro, il giardino secreto, cesellato nella pietra e nei cespugli di bosso.
All'ingresso della villa, appare una sala azzurra, decorata con stucchi che illustrano le attività e gli svaghi della vita di campagna. L'arredamento di questa sala, come quello delle altre, è connotato dalla dimensione agreste della villa: tessuti decorati con fiori e ghirlande intagliate nel legno dei divani e tavolini.
Dopo aver percorso il corridoio, a sinistra vi è la sala dei ricevimenti, e a destra la sala da pranzo. Quest'ultima rifatta nel 1887 in stile vittoriano e celebrata in presenza della Regina Margherita. Le pareti sono ricoperte di un tessuto in seta ricamato e dipinto a mano in cui sono raffigurati pappagalli, tulipani, foglie, rami intrecciati e altri decori floreali.
Nella sala dei ricevimenti colpisce il soffitto a cassettoni, decorato con motivi floreali. Così come sono floreali i decori delle porte, i tessuti di arredo e le ante interne delle finestre.
Per accedere alle stanze del piano superiore, si sale uno scalone realizzato in pietra e ferro battuto. Anche nelle stanze da letto è stato tutto perfettamente conservato nel tempo. Così come la cucina, in cui non solo sono stati conservati gli utensili ottocenteschi e i tegami in rame. Ma anche la vecchia cucina a carbone che è stata rifatta tale e quale a quella originale, trasformandola in una cucina a gas.
Infine vi è la cappella, eretta insieme alla villa nel 1702. Fino a circa 30 anni fa, ospitava ancora gli abitanti di Olgiate che venivano a seguire la messa ogni domenica mattina.
I giardini sono visitabili e ciò che colpisce l'occhio del visitatore è la sensazione che il tempo sia stato clemente, mantenendo perfettamente intatto un gioiello appartenente ad epoche precedenti, senza distruggere e disperdere le bellezze che la villa racchiude. Anzi, facendole invecchiare lentamente, mantenendole vive e restituendo al visitatore la sensazione di vivere in un luogo che ancora appartiene al passato, a cavallo fra il 700 e l'800.
Tra i ricordi della famiglia Sommi Picenardi, è fortemente presente la memoria di un'antenata dalla personalità molto forte, vissuta fra 800 e il 900, donna Mina Sala, colei che destinò ai Sommi Picenardi l'eredità della villa.
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volando dalle parti di Villa Varda
Aperto il percorso ciclopedonale tra il parco San Carlo e via Manin a Pordenone
L’installazione di quattro punti luce a led, avvenuta nei giorni scorsi, ha completato l’atteso intervento volto a valorizzare il ricco patrimonio ambientale che impreziosisce Pordenone.
Inaugurazione sede Scuola Italiana Walking - Brugnera
Giancarlo Cuscunà e Ivo Neri presenti all'inaugurazione della nuova sede della Scuola Italiana Walking a Villa Varda di Brugnera, presso la casa del custode
IMF,s at Blues in Villa Varda
Bernard Fowler, Stevie Salas, Jara Harris and Meg Dolovich performed an amazing gig
at Parco di Villa Varda, Brugnera ,Pordenone ,Italy
on 30.june 2012
recorded by me