Venezia - Walk in Dorsoduro
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Veneza – Itália (18 a 22/07/2016)
Dorsoduro
Passeio pela zona de Dorsoduro, começando pela Igreja de Santa Maria della Salute com visita ao seu interior. Caminhamos depois pelos canais e pontes apreciando a beleza desta parte de Veneza. Ao longe foi possível observar a Piazza San Marco e a Giudecca.
Venice – Italy (18 to 22/07/2016)
Dorsoduro
We walk through the Dorsoduro district, beginning with the Church of Santa Maria della Salute with visit to its interior. Then we walk through the canals and bridges enjoying the beauty of this part of Venice. By far we could see the Piazza San Marco and the Giudecca.
Music Instrumental
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Trip to Venice - Dorsoduro
On our second day in Venice we discovered the part of the city called Dorsoduro. The highlights of the day: Ponte dell'Accademia, Ponte di Rialto, Basilica Santa Maria della Salute and many more. Also check out my website jally.de/venice
Venezia, scoppia conduttura dell'acqua, affondate due barche
Una grande tubazione dell'acqua potabile è esplosa in fondamenta della Toletta a Venezia, nella zona di Dorsoduro. Alcune zone della città sono rimaste momentaneamente a secco. La cascata di acqua dolce ha affondato due imbarcazioni e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco (video Matteo Tagliapietra / Interpress)
RECUPERO SIMBOLICO
Un lungo applauso ha accolto nel pomeriggio la fine delle operazioni della squadra sommozzatori dei Vigili del fuoco di Venezia per riportare in superficie la storica edicola delle Zattere. Il 12 novembre scorso il vento, che soffiava a 100 km orari, e la marea eccezionale, arrivata a 187 cm, l' aveva sradicata dalla fondamenta e spazzata in acqua da cui era stata inghiottita. Giaceva sul fondale del Canale della Giudecca, di fronte alla Chiesa dei Gesuati, a cinque metri di profondità, incastrata per trenta centimetri sotto il fango. Sentiamo le interviste realizzate subito dopo il recupero
Venezia - Zattere
Be 5 minutes in Venice
Venezia - Dorsoduro
Dorsoduro è uno dei sestieri di Venezia. Il 12 dicembre 2007 contava 15.586 abitanti (di cui 4.763 alla Giudecca e 1.535 a Sacca Fisola).
Il nome deriverebbe dal fatto che la zona era un tempo caratterizzata da un terreno stabile (dal dorso duro), meno paludoso che altrove.
Viene delimitato a nord dai sestieri di Santa Croce e San Polo, dal Rio Ca' Foscari e dal Rio Malcanton; a est dal Canal Grande; a sud comprende il canale della Giudecca e l'omonima isola.
È collegato al sestiere di San Marco tramite il Ponte dell'Accademia.
La parte occidentale è rappresentata dall'isola Mendigola, che fu colonizzata secoli prima che Rialto, nell'828, divenisse il centro vitale di Venezia.
Dove sorgeva quest'isola, venne poi costruita la meravigliosa chiesa di San Nicolò dei Mendicoli risalente all'XI secolo.
Le isole vicine vennero colonizzate in seguito, fino a raggiungere la Punta della Dogana, che prende il nome dal fatto che qui si ergeva la Dogana di Venezia.
L'ultima area bonificata fu la zona che si estende fra la Dogana da Mar e il monastero (in pratica, dove oggi sorge la Basilica di Santa Maria della Salute).
Al di là del Canal Grande si può notare Piazza San Marco con il campanile della basilica, ma l'unico modo per raggiungerla è attraversare il Ponte dell'Accademia.
Dopo San Marco, Dorsoduro è il sestiere con più musei importanti a Venezia.
Grande importanza ha la Galleria dell'Accademia, istituita dal pittore Giambattista Piazzetta nel 1750, e trasferita in questi edifici da Napoleone nel 1807.
Di grande rilievo anche la Collezione Peggy Guggenheim, a Palazzo Venier dei Leoni.
Qui sorgono anche Ca' Rezzonico, museo del settecento veneziano, Ca' Dario, tristemente nota per la fine tragica dei suoi ultimi proprietari, e la Scuola Grande dei Carmini.
Le chiese più importanti sono la Basilica di Santa Maria della Salute, la chiesa di Santa Maria del Rosario detta I Gesuati e la chiesa di San Nicolò dei Mendicoli.
Meritano una visita anche lo Squero di San Trovaso e Campo Santa Margherita, luogo di ritrovo per veneziani e studenti.
Dorsoduro is one of the six sestieri of Venice. It includes the highest land areas of the city and also includes Giudecca island and Isola Sacca Fisola. Its name derives from the Italian for hard ridge, due to its comparatively high, stable land.
The original heart of the area was the Giudecca Canal, along which building were constructed from the sixth century. By the eleventh century, settlement had spread across to the Grand Canal, while later religious buildings including the Basilica of Santa Maria della Salute and the Zattere quay are now its main landmarks.
In the nineteenth century, the Accademia was set up in Dorsoduro, and the Ponte dell'Accademia linked it to San Marco, making it an expensive area popular with foreign residents, with its western end and the Giudecca becoming industrialised.
Other attractions in the quarter on the main islands include the Peggy Guggenheim Collection, the Palazzo Dario, San Trovaso, San Pantalon, San Nicolò da Tolentino, the Ospedale Giustinian, the Church of San Sebastiano, the Palazzo Ariani, the Palazzo Zenobio, the Church of Santa Maria del Carmelo and Scuola Grande dei Carmini, Campo Santa Margherita, Ca' Foscari, Ca' Rezzonico and Campo San Barnaba.
Venezia,zona dorsoduro
peccato x la nebbia
Venice Guidecca to Sestiere Dorsoduro 2012
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13/11/2019 | «NEL NOSTRO ALBERGO L'ACQUA E' ARRIVATA OLTRE I 110 CM»
A3 NEWS Venezia 13/11/2019 - VENEZIA - sott'acqua anche tutta la zona dei Tolentini. Allagati ristoranti, bar, paninoteche e pure l'albergo considerato tra i locali storici d'Italia dove l'acqua ha superato il metro sopra il livello del mare - Intervistati ANTONIO CALELLA (DIRETTORE HOTEL AL SOLE) - Servizio Annamaria Parisi, immagini Nicolò Bacialli, montaggio Nicolò Bacialli - Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it
Venezia sestiere Dorsoduro - S.Nicolò d. Mendicoli - Carmini - campo S. Margherita
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Venezia sestiere Dorsoduro - da ca' Foscari a San Barnaba - videomix
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Venezia sestiere Dorsoduro Chiesa e Squero di S. Trovaso
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Venice Art for All 2014: un nuovo vestito per le rampe
Fare un vestito alle rampe della Venicemarathon: questo è l'obiettivo che, da qui a fine aprile, si è dato il progetto Venice Art for All, promosso dal Comune di Venezia in collaborazione con Accademia di Belle Arti, Gallerie dell'Accademia, Fondazione Pinault, Collezione Peggy Guggenheim, Fondazione Vedova, Rotary Club Venezia, Vela Spa, Venicemarathon Club.
Il progetto di arredamento creativo sarà realizzato attraverso un laboratorio che vede la partecipazione degli studenti dello IED, l'Istituto europeo di Design. Il video è arricchito dagli interventi dell'assessore comunale ai Lavori pubblici, Alessandro Maggioni, e del docente dello Ied, Matteo Fioravanti.
TESTO DEL VIDEO:
Venezia patrimonio dell'umanità: Venezia città turistica speciale che con i suoi 435 ponti tutti immaginano come un'unica barriera architettonica difficile da visitare. Per sfatare questo luogo comune la città di Venezia ha adottato da molti anni numerose strategie che hanno reso il territorio molto più fruibile di quanto si possa pensare. A contribuire a questo importante risultato l'iniziativa A Venezia le barriere si superano di corsa che in occasione della Venicemarathon sfrutta le rampe provvisorie per garantire a tutti per oltre tre mesi l'accessibilità di quasi tre km di territorio.
ASSESSORE MAGGIONI: Un lavoro che continua: un lavoro importante all'interno del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche che questa Amministrazione considera come un fiore all'occhiello della nostra attività. Un lavoro che procede negli anni: l'abbiamo fatto anche l'anno scorso in una zona del nostro territorio densa anche di forti attività culturali. Noi oggi continuiamo a ribadire la necessità che Venezia sia sempre più accessibile: lo facciamo insieme anche a istituzioni culturali importanti e ad altre realtà.
Ad arricchire questo appuntamento la seconda edizione di Venice art for all: un progetto che prevede fino al 15 giugno la permanenza delle rampe poste sui ponti dei Catecumeni della Calcina e degli Incurabili presenti nel sestiere di Dorsoduro. L'idea (nata inizialmente per soddisfare le esigenze di autonomia di Tito e Matilde due ragazzini con disabilità) e' stata sposata dall'Amministrazione comunale e ha trovato ogni anno nuovi sostenitori per promuovere il tema della città d'arte per tutti. Elemento di novità del 2014 Un vestito per le rampe: il progetto urbano di arredamento creativo che attraverso dei laboratori tra studenti e docenti dell'Istituto europeo del Design di Firenze e Venezia si pone l'obiettivo di trovare delle soluzioni per migliorare l'estetica delle rampe (realizzate attualmente con sistemi di montaggio prefabbricati in tubo giunto).
MATTEO FIORAVANTI: (Fioravanti spiega che il progetto prevede un laboratorio a cui partecipano gli studenti dell'Istituto europeo del Design di Firenze e di Venezia e che è diviso in tre sessioni. Nella prima, che si è svolta a Firenze, il progetto è stato presentato e discusso con i ragazzi; nella seconda, a Venezia, gli studenti hanno elaborato e messo su carta gli spunti e le idee che ne sono scaturiti; la terza, infine, prevede prossimamente la realizzazione dei progetti elaborati)
In attesa di conoscere quali saranno i progetti ideati dai ragazzi dell'Istituto europeo di Design che verranno realizzati nel mese di aprile è a disposizione di quanti volessero visitare i musei e le fondazioni d'arte presenti nel sestiere di Dorsoduro un itinerario completamente accessibile che si sviluppa in due distinti percorsi collegati tra loro dal servizio di trasporto pubblico. Una passeggiata che inizia dalla fermata del vaporetto Accademia dalla quale è possibile raggiungere le Gallerie dell'Accademia: uno dei più importanti musei del panorama italiano. Proseguendo lungo il percorso una volta superato il ponte della Calcina si raggiunge facilmente la Collezione Peggy Guggenheim tra le più raffinate raccolte d'arte italiana europea e americana del Novecento. Se invece si costeggia il canale della Giudecca lungo la Fondamenta delle Zattere si raggiunge l'ex Ospedale degli Incurabili divenuto sede dell'Accademia di Belle Arti di Venezia prestigioso istituto d'istruzione superiore di Alta cultura nel settore delle arti. Dalla fermata del mezzo pubblico Salute si arriva a Punta della Dogana diventato centro d'arte contemporanea che con Palazzo Grassi costituisce il complesso espositivo della Francois Pinault Foundation e ospita grandi mostre d'arte contemporanea. Attraverso la rampa presente sul ponte dei Catecumeni si raggiunge la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova dedicata all'artista veneziano. Con il progetto Dress code ramp (Un vestito alle rampe) i diversi soggetti coinvolti si prefiggono l'obiettivo attraverso un'azione di intelligenza collettiva di individuare un codice di regole che definisca una veste appropriata per le rampe temporanee coniugando utilità accessibilità ed estetica.
VENEZIA Sestiere San Polo - Rio Marin - campiello de le Strope - campo del Tedeschi - videomix
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Venezia sestiere Dorsoduro - S.Sebastiano - Angelo Raffaele - ex Cotonificio Veneziano Università
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Venice - Dorsoduro i Giudecca
Wenecja widziana z dzielnicy Dorsoduro oraz wyspy Giudecca. Południowa panorama Wenecji, Palanca, Zitelle, Piazzetta San Marco, Palazzo Ducale, Isola di San Giorgio Maggiore, Gesuati, Santa Maria della Salute, Punta della Dogana
Music:
Andrea Bocelli - Barcarolle
Montserrat Caballe & Shirley Verrett - La Barcarolle
Katherine Jenkins - Barcarolle
TG VENEZIA (31/08/2016) - I TERREMOTI A VENEZIA
TG VENEZIA (mercoledì 31 agosto 2016) - Nel Piano Provinciale di Protezione Civile, le prime notizie storiche risalgono al 745 quando Venezia fu colpita da un terremoto che rovinò molti edifici e fu terribile per tutte le isole. Per Venezia più grave fu il terremoto del 1093 che storse il Campagnel di S. Angelo
e ne seguì, addietro mortalità e carestie.
All'inizio del secolo XII sono da annoverare due terremoti: il primo attorno all'anno 1106 a Malamocco, il secondo del 1117 a S. Ermagora noto in letteratura scientifica e generalmente attribuito alla Lombardia –Veneto. Nel secolo XIV merita senza dubbio menzione il terremoto di Villaco del 1348, anch'esso dell'XI grado, che fece rovinare molti campanili in Venezia dove gli è stato attribuita un'intensità dell'VIII grado.
Nei secoli seguenti, però, la città sembra assistere a una diminuzione dell'intensità dei sismi pur aumentando la quantità e l'accuratezza delle informazioni circa la sequenza delle scosse registrate nei secoli XVII e XVIII.
Anche se nel Veneto sono state installate poche stazioni sismiche, è iniziata da qualche anno la registrazione anche dei piccoli terremoti i cui epicentri sono stati localizzati nell'entroterra veneziano e nel Golfo di Venezia. Recentemente, nel 1997, uno sciame sismico, generalmente con Magnitudo Richter inferiore a 3, ha interessato l'area settentrionale della Provincia di Venezia. Le scosse di maggiore intensità sono state avvertite dalla popolazione e pertanto la loro intensità può essere valutata come moderata.
A conclusione dell'excursus storico, lo studio della Provincia afferma che un problema che rimane aperto è quello della determinazione del periodo di ritorno, dato che gli avvenimenti recenti in aree considerate poco sismiche riaprono questo capitolo nel senso che le attuali conoscenze sismogenetiche non lasciano intravedere la presenza di strutture tettoniche capaci di generare terremoto molto distruttivi, ciò non esclude la possibilità di dover subire terremoti mediamente distruttivi. (
A CASTELLO LO SGOMENTO E L'INCREDULITA' DEI RESIDENTI | A3 NEWS Venezia 20/04/2019
VENEZIA - E quanto accaduto ha sconvolto i residenti di questa zona di Venezia.
Una zona un tempo popolare, che oggi conta tra i suoi baitanti parecchi anziani.
- Servizio Filippo Fois, immagini Paolo Sanavio, montaggio Paolo Sanavio - Segui Antennatre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
VENEZIA - Chiesa di San Giovanni Crisostomo
Questa piccola chiesa fu costruita nell'XI secolo in una zona di Venezia già allora molto ricca, come ora. La facciata guarda verso la calle principale mentre le due pareti si affacciano su altrettanti campielli.
Nel 1475 la chiesa andò distrutta, non si sa se in parte o completamente, in un incendio che coinvolse la zona, bruciando anche molte case fra cui quella di Marco Polo che si trovava nella corte del Milion, nelle immediate vicinanze.
Nel 1488 papa Innocenzo VIII concesse un'indulgenza dei peccati a chiunque avesse contribuito economicamente alla sua ricostruzione.
L' opera più importante è senz'altro la pala dell'altare di Giovanni Bellini, del 1513, con i Santi Cristoforo, Girolamo e Ludovico di Tolosa.