Mauritius Latvdeiviaggi
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Si riparte, destinazione l'isola di Mauritius.
L'immagine di un rosso tramonto tropicale o di una candida spiaggia lambita da una placida laguna turchese non rende completamente giustizia alla varietà geografica e paesaggistica che Mauritius sa offrire al visitatore. L'isola infatti si rivela nella sua eterogeneità con barriere coralline, foreste impenetrabili, irte montagne, riserve naturali, piantagioni di canna da zucchero, campi di tè, serre fiorite e un put-pourri di persone, cibi, lingue e tradizioni provenienti dalle diverse etnie che convivono nell'isola.
Mauritius è situata nell'Oceano Indiano, all'altezza del Tropico del Capricorno, tra l'Africa e l'India, a circa 220 km da Rèunion e a 800 dal Madagascar; è un'isola vulcanica che si estende per 58 km da nord a sud e 47 km da est a ovest.
I primissimi visitatori di Mauritius furono i mercanti arabi all'inizio del x sec., ma veri colonizzatori dell'isola furono portoghesi prima e olandesi poi, che nel 1598 le diedero il nome attuale in onore del principe Maurice di Nassau. Nel 1710 subentrarono i francesi, che avviarono un processo di notevole sviluppo culturale ed economico. Ultimi invasori furono gli inglesi e solo il 12 marzo 1968 si ebbe il riconoscimento da parte del Regno Unito della piena sovranità dell'isola.
Dal nostro villaggio, che si erge a ovest dell'isola, a Flic en Flac , uno dei principali centri turistici di Mauritius, con spiagge bianche, verdi boschi di Filaos, e una stupenda barriera corallina, partiamo su un furgoncino, in direzione sud, destinazione Curapipe.
Una lussureggiante vegetazione e un panorama mozzafiato ci accompagnano fino al Trou aux Cerfs a Curepipe, È un affascinante vulcano spento, profondo un centinaio di metri e largo 70, ricchissimo di verde da cui si gode di una vista magnifica su tutta l'isola, comodamente seduti sulle panchine che circondano il cratere. Per raggiungerlo si compie una piacevole passeggiata in lieve pendenza. Una curiosità: sul vulcano si trova una stazione radio che ha il compito di controllare la formazione e lo spostamento dei cicloni.