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Comiendo Canelones Caseros + Historias de la Vida en Argentina
Para este video nos pusimos a cocinar unos ricos canelones caseros de dos maneras: canelones con salsa roja rellenos con espinaca, mozarella y chorizo, y canelones con salsa blanca rellenos con espinaca, ricotta y jamón. Mientras cocinabamos, compartimos una picada de focacha, jamón y queso, y probamos dos vinos nuevos: uno de Argentina y otro de Cerdeña/Sardegna en Italia. Y por último, para el postre, preparamos panqueques con dulce de leche, crema de chocolate y almendra, crema chantilly, fresas, y un ingredient secreto! Esperamos que disfruten este video de cocina y también las historias de mi padre, Daniel!
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Comiendo Canelones Caseros + Historias de la Vida en Argentina:
¡Hola todos! Gracias por mirar este video que es parte de nuestra serie Cocinando con Daniel, donde mi padre comparte historias y cocina comidas típicas de Argentina y otras partes de Latinoamérica.
Esta serie comenzó con la idea de filmar los asados argentinos que hacíamos aquí en casa durantes los fines de semana. Ricos asado con los clásicos como chorizo, bife de lomo, bife de chorizo, vacio, asado de tira, y entraña...en fin, un poco de todo! Y para acompañar siempre una picadita y unos buenos vinos argentinos.
De ahí empezamos a cocinar otras comidas argentinas como milanesas, pizzas, pastas, empanadas, puchero, locro y más. Estas son todas comidas argentinas que ustedes nos pidieron en los comentarios, así que se las preparamos con gusto!
Ahora estamos empezando a experimentar con platos de otros países de Latinoamérica. Ya hemos preparado unos platos peruanos, pero digannos que otros platos quieren ver. Sus sugerencias son bienvenidas.
Aquí les dejamos la lista de todos los videos que hemos filmado en esta serie: Cocinando con Daniel. Esperamos que los disfruten:
Música:
eDE Putignano (Italy) - Chiesa di San Pietro Apostolo - Trailer
Puglia Bella
Chiesa di San Pietro Apostolo
Located in the historical center , this church was consecrated in 1158. The present structure dates back to 1474 with the city under the rule of the Knights of Malta . The Romanesque façade was made by Balì Carafa . Of note are the rose window and the carved portal ; there are important works by Stefano da Putignano . The high altar , in polychrome marble , was built by Giovanni Cimafonte . Artistically relevant is the Chapel of the Nativity.
Stele di Boeli o Sa Perda Pintà di Mamoiada ~ 11 Febbraio 2018 | Viaggiare in Sardegna
La Stele di Boeli di Mamoiada ( chiamata “Sa Perda Pintà” , la pietra incisa in sardo ) è una stele megalitica molto particolare scoperta a Mamoiada, nella Barbagia del centro Sardegna.
Questa grande lastra, che prende il nome della zona dove è stato trovato, misura ben 2,67 metri di altezza per 2,10 metri di larghezza per mezzo metro di profondità.
Il reperto presenta una serie di coppelle ( incavi nella roccia ) e di incisioni concentriche, che lo rende unico in Sardegna e molto importante a livello europeo; incisioni preistoriche di questi tipo sono state ritrovate in altri siti druidici in aree come Scozia, Irlanda, Galles e Bretagna.
La stele è collocata all'interno di un cortile privato alla periferia di Mamoiada; ringrazio la proprietaria Maria Giovanna del B&B Perda Pintà per averci dato l'accesso.
Fu rinvenuta per caso nel 1997 durante i lavori di costruzione della casa; pare che la facciata della lastra fosse rivolta verso il terreno quando fù trovata, questo ne ha favorito la conservazione fino ai giorni nostri.
Com'è fatta:
L'imponente stele ha una forma piano-convessa ( leggermente bombata davanti e piatta dietro ) e la sommità arcuata; le superfici più importanti sono ben rifinite.
La facciata anteriore incanta con le sue numerose decorazione incise: si tratta di una serie di cerchi concentrici a sezione concavo-convessa ( bombati verso l'interno ) e piano-convessa ( bombati verso l'esterno ). Nei cerchi concentrici principali ( ben visibili sono 3-4, ma in realtà sono 14-15 escluse le coppelle ), possiamo osservare delle incisioni rettilinee che fuoriescono dall' centro dei cerchi e protendono verso un punto di incontro grossomodo sulla sinistra, terminando con un’appendice arcuata.
A completare la decorazione possiamo osservare numerose coppelle di diverse dimensioni nella parte superiore, centrale e inferiore della stele. In quest’ultima parte sono visibili coppelle disposte a semicerchio regolare. Il ritrovamento nell'area circostante di frammenti ceramici della cultura di Ozieri ci permette di datare la stele al 3200 a.C..
Interpretazioni:
Secondo alcuni studiosi, i simboli incisi sarebbero da collegare ai culti legati alla fertilità e al ciclo della morte e rinascita, diffusi nella religiosità delle popolazioni agricole di età neolitica.
Secondo altre teorie, forse più probabili, il monumento sarebbe dedicato all'acqua; se osserviamo i cerchi concentrici appare evidente la loro somiglianza con le onde che si generano quando con un bastone tocchiamo la superficie dell'acqua; indispensabile alla vita.
Vista la abile rappresentazione stilizzata dell'effetto dell'acqua, la stele sarebbe quindi un tributo al dio che ha generato diverse sorgenti nella territorio di Mamoiada, tutt'oggi presenti.
Secondo ulteriori teorie, c'è chi accosta il significato dei simboli della stele alla figura femminile, precisamente alla “dea madre”; l'assenza di simboli femminili come utero e/o seni ( presenti in altri monumenti ) rende la teoria poco probabile.
Secondo un'altra teoria la stele sarebbe una mappa stellare, anche se non si sa di quale costellazione.
Curiosità:
Nel territorio di Mamoiada sono state rinvenute altre 4 lastre, molto più piccole e frammentate ma con gli stessi simboli della stele di Boeli, a testimonianza della diffusione del culto druidico in epoca preistorica.
In un vaso paleo-sardo della “cultura di Ozieri”, grossomodo dello stesso periodo (3300 a.C.) e destinato a contenere liquidi, possiamo osservare l’incisione di cerchi concentrici simili a quelli della stele di Boeli.
Per poter apprezzare maggiormente la Stele di Boeli andrebbe osservata di notte con una luce radente ( grazie al faretto presente ) oppure con la luce diretta del sole ad una certa ora del mattino nel periodo primaverile.
Mi scuso per la qualità delle riprese ma causa forza maggiore sono state fatte alle 12:30 in una giornata nuvolosa, in condizioni quindi non ottimali.
Come arrivare:
Arrivando dalla 131dcn, all'altezza di Prato Sardo nella zona industriale di Nuoro, seguire le indicazioni per Mamoiada e percorrere la SS389var fino al centro abitato.
Seguire le indicazioni per Sa Petra Pinta poco oltre il ristorante S' Incontru sulla destra.
Tengo a precisare che la stele, essendo all'interno di un cortile privato, per accedere occorre chiedere l'autorizzazione alla gentilissima proprietaria del B&B Pedra Pinta.
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#stelediboeli #saperdapinta #sardegna #thesilentube83 #mamoiada
Il segno distintivo dei tour operator italiani
On the Road with T.-Bari,Italy
At the local indoor farmers market.