Abbazia di Santa Maria di Corazzo Carlopoli - Aerial DRONE
Abbey Santa Maria di Corazzo (Carlopoli) Italy
Abbey S. Maria di Corazzo (Carlopoli) in Italy
Abbazia di Santa Maria di Corazzo Carlopoli - Aerial DRONE | IIS Costanzo - Decollatura
Video con drone Abbazzia di Santa Maria di Corazzo IIS Costanzo - Decollatura
L' ABBAZIA di CORAZZO dal DRONE - CARLOPOLI CZ CALABRIA
SACILO e VOLI DRONATICI, danno il benvenuto ad un nuovo incontro, quello con la mistica ABBAZIA di SANTA MARIA di CORAZZO, nella frazione di CASTAGNA a CARLOPOLI (CZ) - in CALABRIA.
Se vi è piaciuto, lasciate un MI PIACE e ISCRIVETEVI al CANALE. Se cliccate sul campanellino inoltre, riceverete la segnalazione sui nuovi caricamenti video.
Per approfondimenti:
L'abbazia di Santa Maria di Corazzo è un'abbazia fondata dai benedettini nell'XI secolo in prossimità del fiume Corace in Calabria, ricostruita successivamente dai cistercensi nel XII secolo, danneggiata una prima volta dal terremoto del 27 marzo 1638 e ancora dopo dal disastroso terremoto del 1783. Dopo questa data il monastero venne progressivamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche che conteneva: le sue rovine sono visibili in località Castagna, una frazione di Carlopoli, nei pressi di Decollatura.
Sebbene situata attualmente nel comune di Carlopoli provincia di Catanzaro (Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace), la storia dell'abbazia si è svolta per molti anni nella Calabria Citeriore, in quanto fino ai primi del XIX secolo il suo territorio apparteneva all'Università di Scigliano (Diocesi di Martirano). Dopo la sua fondazione ad opera dei benedettini neri nell'XI secolo, l'Abbazia fu ricostruita dai cistercensi nel 1157, cioè a distanza di appena 16 anni dalla fondazione dell'Abbazia della Sambucina, di cui fu la filiale più importante. Primo abate cistercense fu il beato Colombano.
La storia di Santa Maria di Corazzo si incrocia con quella di Gioacchino da Fiore, che qui vestì l'abito monacale, divenendone subito dopo abate. Proprio qui a Corazzo Gioacchino da Fiore scrisse le sue opere principali, aiutato dagli scriba Nicola e Giovanni, quest'ultimo prese il suo posto quando andò lui via. Gioacchino, nonostante fosse l'abate del monastero stava per lunghi periodi lontano da esso a causa del suo impegno a scrivere testi di teologia, fin tanto che nel 1188 fu sollevato dal Papa dal guidare l'abbazia affiliando la stessa, con tutti i suoi uomini e beni, ai cistercensi di Fossanova. L'abate Gioacchino si staccò, quindi, definitivamente da Corazzo trasferendosi prima in un porto di quiete chiamato Pietralata, per poi ascendere in Sila nella primavera del 1189 dove fondò a San Giovanni in Fiore una nuova congregazione religiosa detta Congregazione Florense, approvata da Celestino III nel 1196.
Nel 1211, dopo la morte di Gioacchino, l'archicenobio florense avanzò diritti di proprietà sull'abbazia di Calabromaria in Altilia di Santa Severina, ma la vertenza venne risolta per l'intervento del pater abbas sambucinese Bernardo e dell'imperatore Federico II, in favore dei florensi di San Giovanni in Fiore. Le acque del Corace servivano ad azionare, presso l'abbazia, un mulino e una gualchiera, quindi a fecondare il sottostante territorio agricolo.
Dopo le distruzioni subite nel terremoto del 1783, nel 1806 il vescovo di Martirano dichiarava che nel monastero, situato nel territorio di Scigliano, risiedevano 17 persone: 11 monaci, 4 conversi, 1 oblato e 1 terziario. Due anni dopo, nel 1808 l'abbazia fu soppressa da un decreto del governo di Giuseppe Bonaparte.
Iniziò allora la spartizione dei suoi beni, fra i quali si ricordano:
il portale della navata principale oggi nella chiesa di San Bernardo di Decollatura;
l'altare maggiore in marmi policromi, una delle due acquasantiere in marmo bianco e sei candelabri lignei alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Soveria Mannelli;
due altari lignei alla chiesa di San Giacomo a Cicala;
una statua lignea di san Michele, lo stemma e uno degli altari minori alla chiesa parrocchiale di San Tommaso (frazione di Soveria Mannelli)
una statua lignea della Vergine, l'altra acquasantiera in marmo e un altare minore alla Chiesa parrocchiale di Diano (frazione di Scigliano)
una statua lignea, rappresentante la Madonna del Carmine, alla Chiesa parrocchiale di Adami, di Decollatura
l'organo e l'altorilievo in marmo rappresentante una Madonna col Bambino, alla Chiesa dello Spirito Santo di Castagna
Ferdinando Leo, Varie ed eventuali, Soveria Mannelli: Rubbettino, 2005.
Salvatore Piccoli, L'abbazia di Corazzo e Gioacchino da Fiore, Lamezia Terme: InCalabria, 2005
Samuele Maria Anastasio, Abbazia di Santa Maria di Corazzo: storia, archeologia e leggende, Roma: Sacco, 2012
Tratto da Wikipedia: l'enciclopedia libera.
* Drone utilizzato: DJI Mavic Pro
Progetto GEDEONE - Abbazia di Santa Maria di Corazzo
Il progetto “Gedeone”, frutto della collaborazione tra il Comune di Carlopoli, l’Associazione Santi Pietro e Paolo ed il Centro di Salute Mentale di Decollatura. Prevede la costituzione di un’impresa sociale orientata ad operare nel settore agricolo e in quello del turismo sociale, puntando alla valorizzazione dei beni ambientali. Il progetto è innovativo per la forte valenza sociale che deriva dal coinvolgimento nell’attività dell’impresa sociale di volontari, di persone con disabilità psichiche, di chi trova nelle attività dell’impresa un’opportunità occupazionale.
Per abbattere i pregiudizi che molto spesso vengono a crearsi intorno alle persone interessate da disagio psichico, la nascente impresa si propone come luogo di integrazione ma soprattutto di riferimento per la collettività intera: per mitigare lo stigma delle persone che vivono qualche difficoltà.
La cornice all’interno della quale viene realizzato il progetto è di straordinaria bellezza: fa da sfondo un meraviglioso paesaggio naturalistico e completa l’opera la confinante Abbazia di Santa Maria di Corazzo, luogo ricco di storia e cultura, nota per essere stata residenza di Gioacchino da Fiore, nella quale diede avvio ai suoi studi.
aniti.eu
risorgimentilab.it
cinuria.it
Seguici anche su Facebook
Video editing by Francesca crispino
Music by Bassekou Kouyate & Ngoni Ba - “Ngoni Fola (Live @ KEXP)”;
Licensed under a Creative Commons Attribution 3.0 Unported (CC BY 3.0) (
L'opera originale è stata modificata e riadattata per esigenze di sincronizzazione audio-video.
Decollatura - L'abbazia di Santa Maria di Corazzo
L'abbazia di Santa Maria di Corazzo è un'abbazia fondata dai benedettini nel XI secolo in prossimità del fiume Corace in Calabria, ricostruita successivamente dai cistercensi nel XII secolo, danneggiata una prima volta dal terremoto del 27 marzo 1638 e ancora dopo dal disastroso terremoto del 1783. Dopo questa data il monastero venne progressivamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche che conteneva: le sue rovine sono visibili in località Castagna, una frazione di Carlopoli, ai confini con Soveria Mannelli.
Abbazia di Santa Maria di Corazzo ! il Documentario 2015
RELAZIONE STORICO-CULTURALE : FRANCESCO COSCO.
IMMAGINI ED INTERVISTA: GINO IERARDI
L'abbazia di Santa Maria di Corazzo, dai Benedettini ai Cistercensi lungo i sentieri di Gioacchino.
L' ABBAZIA DI CORAZZO (CALABRIA) - The Abbey of Corazzo (Cal
On the slopes of the Sila, in Calabria (Italy), in the province of Catanzaro, there is an extraordinary place, representing great pages of history and culture. It’s the ancient abbey of Santa Maria di Corazzo, founded by Benedictine monks in the eleventh century, near the river Corace. It was mentioned in papers since 1060-70! It appears today in the particularity of its ruins, which give a charm to the surroundings. Almost a destiny that it was destroyed several times. It was firstly rebuilt by the Cistercian monks in the twelfth century. It was later damaged by the earthquake in March 1638, and again after another earthquake in 1783. The monastery was then slowly abandoned and stripped of his artistic works. Today, as I said, the ruins remain as wonderful tracks of the past. The abbey is located in the village of Castagna (Chestnut), in Carlopoli territory.
Sulle pendici dell’altopiano della Sila, in Calabria, in provincia di Catanzaro, c’è un luogo straordinario, che rappresenta pagine di storia e di cultura davvero uniche. E’l’abbazia di Santa Maria di Corazzo, fondata dai monaci benedettini nel XI secolo, vicino al fiume Corace. Oggi appare nella particolarità dei suoi ruderi, che conferiscono un fascino all’ambiente circostante. Quasi un destino il fatto che fosse distrutta più volta. I primi a ricostruirla furono i monaci cistercensi, nel XII secolo. Venne poi danneggiata dal terremoto nel marzo 1638, e ancora dopo dal disastroso sisma del del 1783. Il monastero venne poi lentamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche. Oggi, come detto, rimangono le sue rovine, che si trovano in località Castagna, una frazione di Carlopoli, raggiungibile a pochissimi chilometri da Bianchi, provincia di Cosenza.
I suoi ruderi sembrano evocare una sorta di Stonhenge in terra di Calabria. Perché è importante l’abbazia di Corazzo? Non solo per il fatto di essere un’antica opera benedettina, ma anche perché la sua storia si incrocia con quella di un grande personaggio, Gioacchino da Fiore – citato anche da Dante nella “Divina Commedia” – che qui vestì l’abito monacale, divenendone subito dopo abate. Gioacchino da Corazzo si trasferì prima a Pietralata, per poi stabilirsi in Sila nella primavera del 1189, fondando a San Giovanni in Fiore un nuovo ordine religioso, la Congregazione Florense, approvata da Papa Celestino III nel 1196. Santa Maria di Corazzo è stata oggi “adottata” dai volontari del “Progetto Gedeone” per la creazione di una “Impresa sociale” animata da diverse attività per il territorio.
Gioacchino da Fiore e i Ruderi dell'Abbazia Benedettina a Corazzo di Carlopoli
#Abbazia #GioacchinoDaFiore #Corazzo
Siamo nel territorio di Carlopoli (CZ), nel bel mezzo della campagna tra il fiume Corace e i comuni di Soveria Mannelli, Bianchi e Carlopoli.
Fu fondata dai Benedettini neri nell'XI secolo e ricostruita diverse volte nel corso dei secoli per i vari terremoti.
Fu dimora del famoso Gioacchino da Fiore che qui scrisse le prime opere più importanti, aiutato dagli scriba Nicola e Giovanni, poi quest'ultimo prese il suo posto quando andò lui via.
Nel 1808 l'Abbazia fu soppressa da un decreto di Giuseppe Bonaparte e cominciò la spartizione dei suoi beni.
Tra gli altri si ricordano:
1) il portale della navata principale oggi nella chiesa di San Bernardo di Decollatura;
2) l'altare maggiore in marmi policromi, una delle due acquasantiere in marmo bianco e sei candelabri lignei alla chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Soveria Mannelli;
3) due altari lignei alla chiesa di San Giacomo a Cicala;
una statua lignea di san Michele, lo stemma e uno degli altari minori alla chiesa parrocchiale di San Tommaso (frazione di Soveria Mannelli)
4) una statua lignea della Vergine, l'altra acquasantiera in marmo e un altare minore alla Chiesa parrocchiale di Diano (frazione di Scigliano)
5) una statua lignea, rappresentante la Madonna del Carmine, alla Chiesa parrocchiale di Adami, di Decollatura
6) l'organo e l'altorilievo in marmo rappresentante una Madonna col Bambino, alla Chiesa dello Spirito Santo di Castagna
Nel girovagare sul territorio calabrese, spero di poter riprendere tutti questi beni che una volta abbellivano l'abbazia. Amazing Kalabria
======================================================
* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
Dji Mavic Pro e Sony Alpha 7
* Ti puoi iscrivere al mio canale:
* Raggiungimi su Facebook:
* Seguimi anche su Twitter:
* Vedi le foto dal drone sul sito internet:
* Mi trovi anche su LinkedIn
The Abbey of Corazzo (Calabria - Italy) Art, history and culture.
Sulle pendici dell’altopiano della Sila, in Calabria, a Carlopoli , in provincia di Catanzaro, c’è un luogo straordinario, che rappresenta pagine di storia e di cultura davvero uniche. E’l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, fondata dai monaci benedettini nel XI secolo, vicino al fiume Corace. Oggi appare nella particolarità dei suoi ruderi, che conferiscono un fascino all’ambiente circostante. Quasi un destino il fatto che fosse distrutta più volta. I primi a ricostruirla furono i monaci cistercensi, nel XII secolo. Venne poi danneggiata dal terremoto nel marzo 1638, e ancora dopo dal disastroso sisma del del 1783. Il monastero venne poi lentamente abbandonato e spogliato delle opere artistiche. Oggi, come detto, rimangono le sue rovine, che si trovano in località Castagna, una frazione di Carlopoli, raggiungibile a pochissimi chilometri da Bianchi, provincia di Cosenza.
I suoi ruderi sembrano evocare una sorta di Stonhenge in terra di Calabria. Perché è importante l’abbazia di Corazzo? Non solo per il fatto di essere un’antica opera benedettina, ma anche perché la sua storia si incrocia con quella di un grande personaggio, Gioacchino da Fiore – citato anche da Dante nella “Divina Commedia” – che qui vestì l’abito monacale, divenendone subito dopo abate. Gioacchino da Corazzo si trasferì prima a Pietralata, per poi stabilirsi in Sila nella primavera del 1189, fondando a San Giovanni in Fiore un nuovo ordine religioso, la Congregazione Florense, approvata da Papa Celestino III nel 1196. Santa Maria di Corazzo è stata oggi “adottata” dai volontari del “Progetto Gedeone” per la creazione di una “Impresa sociale” animata da diverse attività per il territorio.
On the slopes of the Sila, in Calabria (Italy), in Carlopoli, in the province of Catanzaro, there is an extraordinary place, representing great pages of history and culture.
It’s the ancient abbey of Santa Maria di Corazzo, founded by Benedictine monks in the eleventh century, near the river Corace.
It was mentioned in papers since 1060-70! It appears today in the particularity of its ruins, which give a charm to the surroundings.
Almost a destiny that it was destroyed several times. It was firstly rebuilt by the Cistercian monks in the twelfth century.
It was later damaged by the earthquake in March 1638, and again after another earthquake in 1783.
The monastery was then slowly abandoned and stripped of his artistic works.
Today, as I said, the ruins remain as wonderful tracks of the past. The abbey is located in the village of Castagna (Chestnut), in Carlopoli territory.
DAME E CAVALIERI PER UNA NOTTE - Abbazia di Corazzo Carlopoli - CZ
DAME E CAVALIERI PER UNA NOTTE
-Abbazia di Corazzo Carlopoli - CZ
Abbazia di Corazzo - ne fu Abate Gioacchino da Fiore - Turismo in Calabria
Oggi vi porto alla scoperta dell'Abbazia di Corazzo in provincia di Catanzaro in Calabria. questo era un centro cruciale di scambio di idee culturali, religiose e filosofiche, che attirava letterati e uomini di chiesa provenienti da ogni dove.
Proprio al periodo di massimo splendore si lega all’Abbazia il nome di Gioacchino da Fiore, uno dei più grandi mistici del medioevo, ricordato da Dante nella Divina Commedia. Leggi di più qua
Abbazia S. Maria di Corazzo, in compagnia di Sergio Chiatto
#trischenetv # Richard Romagnoli nell'Abbazia di Santa Maria di Corazzo
ABBAZIA di CORAZZO - Castagna fraz di Carlopili (CZ).
L'Abbazia di CORAZZO ,nel comune di Carlopoli(CZ) è stata fondata dai Benedettini nell'XI sec..Nel secolo successivo passò all'ordine dei Cistercensi .
Situata in un ameno sito,nei pressi del fiume Corace,ha subbito nei secoli vici
Santa Maria di Corazzo
The ruins of the Cistercian abbey of Santa Maria di Corazzo, outside Castagna, CZ, Calabria, Italy. The abbey was destroyed in the massive earthquake of 1783.
Il tesoro dell’Abbazia di Corazzo
Siamo a Carlopoli e questo sito è stato protagonista alla Borsa mediterranea del turismo di Napoli.
Carlopoli, Abbey Santa Maria Corazzo - Calabria | DJI Mavic 2 zoom footage 4K |
#dji #mavic2zoom #calabria #4k
Taverna, Passante lake ➜
Lorica, Arvo lake ➜
Stalettì, Caminia bay ➜
???? SUBSCRIBE TO THE CHANNEL AND CLICK ON THE BELL ⭐️
The abbey of Santa Maria of Corazzo, whose ruins still present and visible on the emerald green of the upper valley of the river Corace testify to a past of prestige and culture, as well as of religiosity, was founded by the Benedictine monks during the XI century.
The mighty walls and the arches that soar stand out among the green of the surrounding trees, seem to tell the story of that place that in the past was a cultural and religious crossroads, up to the disastrous earthquake of 1783 that reduced it to rubble.
The abbey is linked to the name of one of the greatest medieval mystics, Gioacchino da Fiore, who was abbot here from 1177 until 1187.
The Abbey, around the year 1000, passed to the Cistercian monastic order and with them reached the highest point of its splendor in the first half of the 13th century. The Cistercians, in fact, austere and sober, determined the definitive economic and spiritual take-off of the Abbey.
It reached the peak of its splendor with the arrival of the calavrese abbot Giovacchino, with a gifted prophetic spirit, as described by the great poet Dante Alighieri in the 12th canto of the Paradise of the Divine Comedy (verses 140-141). Returning from his trip to the East and to the Holy Land and headed for his native town of Celico, he saw the Abbey of Corazzo for the first time, remaining fascinated by the wild beauty and silence that surrounded those walls until, dressed in the monastic habit, in 1177 it became its abbot.
Here he wrote his major works, Concordia del nuovo e del vecchio Testamento, Explanation of the Apocalypse and The Psalter of the Ten Strings so much that in May 1184 he received from Pope Lucius III the encouragement to continue his studies and in his reflections, encouragement reiterated by the pontifical successor Urban III.
The structure of the abbey still preserves a clear architectural and functional layout.
If you like it, leave a comment, like and if you do not want to miss any updates follow me. ⭐️
➜ To stay updated with my latest videos, subscribe to my channel
✔ facebook:
✔ Instagram:
#dji #mavic2 #zoom
ABBAZIA SANTA MARIA CORAZZO. riprese drone!!!!!!!