L’Arco Azzurro di Mongerbino riapre al pubblico: dal 4 giugno via alle visite
È uno dei luoghi più romantici in Sicilia e si trova a pochi passi da Palermo, a Bagheria su un ponte naturale che ricorda tanto la proboscide di un elefante.
L'Arco Azzurro' è stato a lungo un luogo proibito e inaccessibile, in cui la bellezza correva parallela allo scempio perpetrato con le speculazioni edilizie che hanno deturpato per sempre la costa di Mongerbino. Un luogo che per anni ha sintetizzato il paradosso della Sicilia, bella e martoriata.
Una pubblicità dei baci perugina degli anni 70' rese l'arco azzurro famoso in tutta Italia, ribattezzandolo L'arco dei baci, facendone un' icona del romanticismo giunta fino ai giorni nostri.
Quella dell'arco azzurro è però una storia che fa il paio con quella di una terra dove la mafia la faceva da padrone e dettava legge.
Sul finire degli anni 70' il mafioso Prestifilippo, poi ucciso negli anni 80' in contrada Bellacera a bordo della sua vespa, iniziò la costruzione di una villa sul terreno sovrastante l'Arco Azzurro. All'inizio degli anni 80' le battaglie politiche condotte in particolare dal PCI e da associazioni di giovani del territorio, riuscirono a far bloccare i lavori. Lo scheletro di un ecomostro sovrastò per decenni l'arco azzurro. Nel 2007 l'amministrazione comunale di allora, con l'assessore al'Uranistica Pietro Pagano, portò avanti un progetto per l'abbattimento dell'ecomostro e il consolidamento dell'arco Azzurro. Il caseggiato fu infine demolito nel 2010 e nel 2011 terminarono i lavori di ripristino e consolidamento e fu creato il belvedere sul mare, una finestra sull'arco azzurro.
Per la fruibilità al pubblico restavano da risolvere i problemi legati all'accesso al sito. Battaglie legali decennali avevano poratto la situazione in stallo e raggiungere l'arco azzurro era una sfida ardua. Per raggiungere il belvedere infatti, il comune si serve di una servitù di passaggio attraverso altri terreni di propirietà di privati. In epoca recente si è giunti però ad un accordo tra gli aventi diritto, che ha permesso di comporre le liti giudiziorie e risolvere i problemi legati all'accessibilità del sito.
Una cordata di 5 associazioni ha ottenuto quindi nel 2016 l'assegnazione della gestione dell'Arco Azzurro, grazie ad un bando emesso dell'attuale amministrazione comunale di Bagheria. Arco Azzurro che era intanto stato rconosciuto Geosito di interesse nazionale.
L'apertura al pubblico dell'arco azzurro rappresenta forse uno dei momenti più alti per questa comunità negli ultimi tempi,almeno dal punto di vista simbolico. Il coronamento di un sogno di molti, di un lavoro corale e scevro dai colori politici. Una vittoria a cui in moltissimi anni e sotto molteplici aspetti hanno contribuito una moltitudine di persone.
A partire da quei coraggiosi consiglieri comunali che, in un tempo in cui la mafia era forte, sparava ed era presente nel teriitorio fisicamente, hanno avuto il coraggio di denunciare uno scempio edilizio di tale portata, a rischio della loro incolumità e quella delle loro famiglie. A seguire grazie al lavoro degli amministratori e impiegati comunali e dirigenti, come la Dott.ssa Maina Marino capo ufficio Urbanistica nel 2007, l'ing.Emanuele Doria che fu responsabile del progetto di abbattimento dell'ecomostro e l'assessore di allora Pietro Pagano, che più di tutti ha sposato questa causa; fino agli attuali amministratori che hanno emanato il bando per l'assegnazione spianando la strada alla riapertura e alle associazioni assegnatarie del sito, che hanno condotto in porto la nave, cosa per nulla scontata.
Alla felicità per l'apertura, si affiancano anche tutta una serie di interrogativi. Come fare per far diventare l'arco azzurro il fiore all'occhiello dell'offerta turistica del comprensorio bagherese? Quali sono i contenuti e le attività che possono far vivere l'Arco Azzurro? Come aggirare alcuni problemi di logistica che potrebbero limitare i flussi turistici?
Domenica 4 giugno alle ore 10 è prevista l'apertura dei cancelli. Ingresso gratuito.
Demolizione eco mostro su arco azzurro, Mongerbino, Aspra, Bagheria.
Fasi della demolizione dell'eco mostro sull' Arco Azzurro in località Mongerbino, Aspra, Bagheria.
Dopo 27 anni dalla sua edificazione è stato demolito l'eco mostro costruito dal boss Mario Prestifilippo a pochi metri dal monumento naturalistico Arco Azzurro reso famoso dalla pubblicità dei baci perugina.
marzo 2010.
Arco azzurro Sergio e Athon sett. 2004
arco azzurro salto sergio e athon
mongerbino, aspra bagheria,palermo sicilia, italia, europa,terra, sistema solare, via lattea, universo.
Geosito Arco Azzurro - estate 2017
Il geosito Arco Azzurro, monumento naturale situato in località Mongerbino (Aspra), con la sua particolare conformazione e collocazione, è sicuramente uno degli scorci paesaggistici più suggestivi della costa siciliana. Una passarella naturale di roccia dolomitica posta ad una quota di 11 metri sul livello del mare che collega le due sponde di un piccolo e grazioso fiordo. Per la particolare rilevanza scientifica e culturale, il pregio paesaggistico ed ambientale, il sito nel dicembre 2012 è stato riconosciuto Geosito di interesse nazionale.
Cliff Jumping Arco Azzurro, Mongerbino, Sicilia
Jumping off the Arco Azzurro (ca 13 meters)
Snorkeling Arco Azzurro - Mongerbino
snorkeling all'Arco Azzurro della riserva di Mongerbino provincia di Palermo in Sicilia, famoso per lo spot pubblicitario degli anni 80 della Baci Perugina, riprese effettuate con GoPro Hero 3+
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Bagheria: Apertura dell'Arco Azzurro. Cinque: Una nuova pagina per la città
TELE ONE: L'intervista tratta dal TG Medianews a Patrizio Cinque
L'Arco Azzurro è stato a lungo un luogo proibito e inaccessibile, in cui la bellezza correva parallela allo scempio perpetrato con le speculazioni edilizie che hanno deturpato per sempre la costa di Mongerbino. Un luogo che per anni ha sintetizzato il paradosso della Sicilia, bella e martoriata.
Una pubblicità dei baci perugina degli anni 70' rese l'arco azzurro famoso in tutta Italia, ribattezzandolo L'arco dei baci, facendone un' icona del romanticismo giunta fino ai giorni nostri.
Quella dell'arco azzurro è però una storia che fa il paio con quella di una terra dove la mafia la faceva da padrone e dettava legge.
Agli inizi degli anni 80' il mafioso Prestifilippo, poi ucciso qualche anno dopo in contrada Bellacera a bordo della sua vespa, iniziò la costruzione di una villa sul terreno sovrastante l'Arco Azzurro. All'inizio degli anni 80' le battaglie politiche condotte in particolare dal PCI e da associazioni di giovani del territorio, riuscirono a far bloccare i lavori. Lo scheletro di un ecomostro sovrastò per decenni l'arco azzurro. Nel 2007 l'amministrazione comunale di allora, con l'assessore al'Uranistica Pietro Pagano, portò avanti un progetto per l'abbattimento dell'ecomostro e il consolidamento dell'arco Azzurro. Il caseggiato fu infine demolito nel 2010 e nel 2011 terminarono i lavori di ripristino e consolidamento e fu creato il belvedere sul mare, una finestra sull'arco azzurro.
Per la fruibilità al pubblico restavano da risolvere i problemi legati all'accesso al sito. Battaglie legali decennali avevano poratto la situazione in stallo e raggiungere l'arco azzurro era una sfida ardua. Per raggiungere il belvedere infatti, il comune si serve di una servitù di passaggio attraverso altri terreni di propirietà di privati. In epoca recente si è giunti però ad un accordo tra gli aventi diritto, che ha permesso di comporre le liti giudiziorie e risolvere i problemi legati all'accessibilità del sito.
Una cordata di 5 associazioni ha ottenuto quindi nel 2016 l'assegnazione della gestione dell'Arco Azzurro, grazie ad un bando emesso dell'attuale amministrazione comunale di Bagheria. Arco Azzurro che era intanto stato rconosciuto Geosito di interesse nazionale.
L'apertura al pubblico dell'arco azzurro rappresenta forse uno dei momenti più alti per questa comunità negli ultimi tempi,almeno dal punto di vista simbolico. Il coronamento di un sogno di molti, di un lavoro corale e scevro dai colori politici. Una vittoria a cui in moltissimi anni e sotto molteplici aspetti hanno contribuito una moltitudine di persone.
A partire da quei coraggiosi consiglieri comunali che, in un tempo in cui la mafia era forte, sparava ed era presente nel teriitorio fisicamente, hanno avuto il coraggio di denunciare uno scempio edilizio di tale portata, a rischio della loro incolumità e quella delle loro famiglie. A seguire grazie al lavoro degli amministratori e impiegati comunali e dirigenti, come la Dott.ssa Maina Marino capo ufficio Urbanistica nel 2007, l'ing.Emanuele Doria che fu responsabile del progetto di abbattimento dell'ecomostro e l'assessore di allora Pietro Pagano, che più di tutti ha sposato questa causa; fino agli attuali amministratori che hanno emanato il bando per l'assegnazione spianando la strada alla riapertura e alle associazioni assegnatarie del sito, che hanno condotto in porto la nave, cosa per nulla scontata.
Alla felicità per l'apertura, si affiancano anche tutta una serie di interrogativi. Come fare per far diventare l'arco azzurro il fiore all'occhiello dell'offerta turistica del comprensorio bagherese? Quali sono i contenuti e le attività che possono far vivere l'Arco Azzurro? Come aggirare alcuni problemi di logistica che potrebbero limitare i flussi turistici?
L' arco dei baci
Demolizione dell'ecomostro, costruito negli anni '80 dal boss mafioso Prestifilippo a pochi metri dal sito naturalistico Arco Azzurro in località Mongerbino, Aspra - Bagheria
Vittorio and Maria D'Anna Married May 16, 1959
This is video of my parents wedding back in Sicily on May 16, 1959. They will be celebrating their 50th wedding anniversary next month. The small town pictured in the video is the small fishing village of Aspra, Palermo. The reception was held just up the hill at ARCO AZZURRO RISTORANTE MONGERBINO which has been owned by our family since 1952 and is considered one of the most beautiful locations in all of Sicily for wedding receptions. The Arco Azzurro in the name comes from a naturally made arch that spans like a bridge over the blue Mediterranean sea at Mongerbino. You can see a picture of it at this link
Spiaggia Dei Francesi. Mongerbino Aspra (Bagheria)
Mongerbino Incantevole
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Trip around Sicily Aspra
amazing promanade
Associazione Culturale Scattando Italia-Scattando Baarìa. 02 Agosto 2015. By: Vincenzo Lombino.
Associazione Culturale Scattando Italia-Scattando Baarìa - In gita lungo la costa Palermitana Aspra-Mongerbino (Bagheria-PA). 02 Agosto 2015. By: Vincenzo Lombino.
Nante' dell'Arco Azzurro - Campionato A.I.A.D. - Roma 02/06/2012
Prova di attacco di Nante' dell'arco azzurro al campionato sociale AIAD svoltosi a Roma il 02/06/2012.
Conduttore: Mario Papa
Giudice: Pezzano
2 Il terreno, 50 anni dell'Aspra
Secondo capitolo del video realizzato da maria Adele cipolla (Palermo 3, 2, 1957) nel 2007 per celebrare i 50 anni dell'Aspra, il suo luogo di villeggiatura
Da Aspra a Porticello in 4K
Attraversiamo il nostro mare, le splendide spiaggie e scogliere, passando dalla litoranea di Aspra, a Capo Zafferano fino ad arrivare a Porticello / S. Elia in provincia di Palermo
*Video in SUHD 4K
CONSIGLIO: Alla massima risoluzione ( 4K ) solo per chi ha connessioni veloci (tipo Fibra) e solo su TV con pannello 4K UHD (3840x2160p)
Gli altri possono tranquillamente vederlo in HD con una qualità di 1080p
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Canon in D Major di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Fonte:
Artista:
Allenamento di cammino: Bagheria Mongerbino Porticello Bagheria
Siamo partiti dalla stazione ferroviaria di Bagheria, abbiamo visitato la tomba di Renato Guttuso all'interno di Villa Cattolica, siamo scesi ad Aspra per intraprendere la litoranea di Mongerbino. Siamo andati al faro di Capo Zafferano, Santt'Elia, Santa Nicolicchia, Porticello, Santa Flavia e dalla statale 113 siamo ritornati a Bagheria per un totale di km 14.415
video: gfp
audio: cheating Juarez di hohn Deley and The 41 players
12 Gli anni settanta, 50 anni dell'Aspra
Dodicesimo capitolo del video realizzato da Maria Adele Cipolla nel 2007 per celebrare i 50 anni dell'Aspra, un luogo di villeggiatura in provincia di Palermo.