Come preparare i Savoiardi di Modica : “Frincozza”
Frincozza. Il savoiardo modicano. Morbidissimo, per una prima colazione perfetta. Buono anche se si vuole utilizzare per un tiramisù
Ingredienti :
300 g. di farina 00
250 g. di uova
250 g. di zucchero + q.b. da cospargere
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
Procedimento :
La farina :
Setacciarla
Le uova :
In due ciotole, dividere i rossi dagli albumi
Insieme devono pesare 250 g.
Gli albumi montarli a neve ferma per 5 minuti
Ai rossi aggiungere lo zucchero e montarli con la frusta
Lavorandoli per almeno 10 minuti, fino ad un composto cremoso
Al composto aggiungere :
Su una planetaria con il gancio o in ciotola con un cucchiaio
Un po' per volta la farina
Il lievito
La vanillina
Lavorarlo per altri 15 minuti fino ad ottenere un composto soffice
Dopo 15 minuti circa di lavorazione
Incorporare man mano gli albumi montati a neve
Girando dal basso verso l'alto
In forno :
Preriscaldare il forno a 180 °
Preparare 1 teglia per volta con carta forno
Con un cucchiaio o sac a poche formare dei dischi o filoncini
Distanziateli tra loro e massimo tre per fila
Cospargervi sopra lo zucchero
Cuocere in forno statico per circa 18 minuti
Conservazione :
Quando sono freddi, vanno conservati in sacchetti di plastica, chiudendoli per mantenerli morbidi
A Tavola :
Per la prima colazione, per merenda o da offrire..........Gustateli
Stintino vs Buddusò
Dopo il pari di sette giorni fa colto nei minuti finali contro l'Atletico Bono in trasferta, lo Stintino non fallisce l'appuntamento casalingo tra le mura del Roccaruja Stadium e col punteggio di 3-1 supera il pericolante Buddusò, compagine aggressiva e coriacea. I padroni di casa sbloccano subito il risultato: al 2' Modica, ben servito da Danna, insacca alle spalle di Enrico Canu. Il portiere ospite, alla fine dei 90', risulterà il migliore tra le fila Buddusoine. Passa appena un minuto dal gol del vantaggio e Atzeni ha subito l'opportunità di raddoppiare, ma Enrico Canu si oppone col piede destro e devia in angolo. Lo Stintino sembra resistere all'aggressività degli avversari e mantenere il gol del vantaggio ma a un minuto dall'intervallo Igor Fiore trova il pari con una deviazione di tacco su angolo battuto da destra da Emilio Canu. Nella ripresa lo Stintino parte subito l'attacco, ma la troppa frenesia tradisce gli attaccanti biancocelesti: sbagliano Oneddu due volte ( nella prima conclusione è stato però provvidenziale il salvataggio sulla linea di porta di Fabrizio Farris), Danna e Valia. Il nuovo e meritato vantaggio stintinese giunge al 60': Oneddu scarica di prima per Atzeni il quale lancia repentinamente in avanti e alla perfezione per l'accorrente Onnis (entrato al posto di Arrigo da qualche minuto) che elude la difesa avversaria, scarta Enrico Canu in uscita e deposita la palla in fondo al sacco, malgrado Fabrizio Farris abbia tentato un nuovo disperato salvataggio sulla linea. La rete del nuovo vantaggio sblocca psicologicamente la squadra di casa che a 5' dalla fine del tempo regolamentare mette al sicuro il risultato grazie a Oneddu, bravo a insaccare con un colpo di testa una punizione di Danna. La squadra del presidente Schiaffino torna a quattro lunghezze di vantaggio sulla diretta inseguitrice Calcio Tissi, bloccata sullo 0-0 in trasferta dal Burgos. TABELLINO STINTINO - BUDDUSO' 3-1 (primo tempo 1-1) STINTINO: Sotgiu, Piras, Arrigo (57'Onnis), Mameli, Piredda, Cuccuru, Atzeni (75' Depalmas), Valia, Oneddu, Danna, Modica (86'Puliga). A disposizione: Bellu, Moro, Pagano, Ortu. BUDDUSO': Enrico Canu, Francesco Farris, Ziri (78'Doneddu), Solinas, Ivan Fiore (84'Deiana), Fabrizio Farris, Emilio Canu, Igor Fiore, Pintore, Ghera, Seu (74'Deledda). A disposizione: Sanna, Bacciu, Pinna. ARBITRO: Gianpiero Gatta di Sassari. RETI: 2' Modica (Stintino), 44'Igor Fiore (Buddusò), 60' Onnis (Stintino), 85' Oneddu (Stintino).
Marina di Ragusa - Arrestati i pusher catanesi della movida (07.09.15)
- Marina di Ragusa - Due pusher catanesi sono stati arrestati dalla Polizia a Marina di Ragusa. In manette per detenzione ai fini di spaccio di marijuana, hashish e cocaina, sono finiti Marco Aiello di 19 anni e Luciano Alessandro Gatto di 24 anni.
L’inchiesta aveva preso le mosse da alcune segnalazioni alla Squadra Mobile di Ragusa relative proprio ai due catanesi che spacciavano droga in centro a Marina di Ragusa nei luoghi della “movida”, tra via Tindari e il lungomare. I due avevano pure preso in affitto una casa nei pressi di Via Tindari.
La loro strategia era quella di ricevere l’ordinazione, andare a prelevare la quantità richiesta di pochi grammi e poi tornare dal cliente. Circostanza che – secondo loro – li metteva al riparo dall’arresto perché nel caso sarebbero stati trovati con una modica quantità di stupefacente. In un caso infatti la Polizia li aveva beccati con una “stecchetta” di hashish che non aveva consentito l’arresto. I due, proprio dopo questo controllo avevano preso in affitto (e sono in corso accertamenti sulle modalità di pagamento del canone di locazione, forse droga) una casa da un giovane ragusano di fronte un altro noto punto di ritrovo della movida. Il controllo della Squadra Mobile è iniziato alle 16, quando due agenti in borghese si sono seduti al bar per consumare un drink, proprio davanti casa dei due.
L’attività di osservazione è continuata per ore fin quando non si aveva la certezza che i sospettati non avessero la droga in casa o in un luogo vicino per loro sicuro. Alle 20.30, il via vai degli arrestati era sempre più frenetico e ad un certo punto la polizia ha bloccato i due ragazzi davanti l’ingresso di casa, proprio di fronte al bar. Al momento del controllo c’era un assuntore che si è discolpato subito inventando di essere lì per una cena tra amici, mentre Aiello e Gatto sembravano molto tranquilli, offrendo la massima disponibilità nel controllare casa. Credevano di farla franca perché avevano occultato la droga in ogni posto possibile, ma non avevano fatto in conti con la Squadra Mobile che aveva predisposto un controllo con le Unità Cinofile Antidroga di Catania.
Durante la perquisizione gli operatori hanno trovato della cocaina e uno dei due arrestati ha detto che era per uso personale. Il cane “Jagus” però non ha impiegato neanche 5 minuti per trovare dietro un comodino dell’hashish, poi nel forno (che è stato smontato) della marijuana e poi ancora nello stipite delle porte vi era forte odore di droga ed ancora altra droga dietro un mobile. Al termine della perquisizione domiciliare, sono state rivenute 25 confezioni di hashish, 20 di marijuana e della cocaina. L’apparente tranquillità dei due soggetti di origini catanesi terminava non appena entrava in casa il cane “Jagus” dell’Unità Cinofila della Polizia di Stato di Catania, ma non hanno comunque collaborato, speravano in un errore del cane che non c’è stato.
Gli uomini della Squadra Mobile rivenivano inoltre quasi 800 euro in banconote di piccolo taglio occultate nella credenza e stante il fatto che i due non svolgono alcuna attività lavorativa e che la sostanza stupefacente ed il continuo andirivieni fa presumere che il denaro sia frutto dell’attività illecita di spaccio, veniva debitamente sequestrato per la confisca e l’Autorità Giudiziaria deciderà se farlo entrare nelle casse dello Stato italiano. Al termine della perquisizione Aiello e Gatto (che ha diversi precedenti specifici) sono stati arrestati e messi a disposizione della Procura della Repubblica. Sono in corso gli accertamenti per la posizione di Gatto al quale sarà notificato un foglio di via obbligatorio e non potrà tornare a Ragusa prima dei 3 anni su disposizione del questore di Ragusa. (07.09.15)
CIAPA NO FOLK BAND, MILANO, ITALY (9 of 10)
PARTE 9 DI 10 / PART 9 OF 10. PALESTINA LIBERA.
Domenica 6 gennaio 2013, Befana antifascista ed apertura della campagna di tesseramento della sezione dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani) del quartiere Barona della Zona 6 di Milano, Lombardia, Italia. Presso il salone Giardino d'inverno del ristorante La Magolfa di via Modica 8 a Milano grande festa partigiana comprendente pranzo, lotteria di sottoscrizione ed esibizione del gruppo musicale Ciapa no con canzoni della Resistenza, folk milanese, ecc. Circa 150 i partecipanti intervenuti; un ringraziamento all'organizzatore Ivano Tajetti ed a tutti coloro che hanno collaborato al successo dell'iniziativa.
Il progetto CIAPA NO nasce a Garbatola, piccola realtà resistente nella periferia Nord-Ovest di Milano, in pieno territorio logistico, commerciale ed edilspeculativo. Un'inedita coppia vocale inizia a mettere radici profonde nel terreno della canzone popolare e cantautorale milanese, ispirandosi a modelli esemplari come Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Nanni Svampa ed Ivan Della Mea. I due, Zorzo Damiano (voce e chitarra scordata) e Alessandro Janes (voce e grattugia) muovono i primi passi tra tavoli di ristorante, feste di paese e pub, riscuotendo grande successo tra gli amici ed i passanti complice una dose massiccia di vino rosso. In occasione della festa di Garbatola del 2008 la famiglia CIAPA NO si allarga con l'ingresso di Giovanni Marangoni, fisarmonicista e musicista dalla nascita, noto alle cronache locali per le sue performance nelle serate di liscio, tuttavia bisogna attendere fino all'estate del 2009 prima di assistere ad una grande rivoluzione nella formazione del gruppo. La sala prove, improvvisata nella Corte Popolare Autogestita di Garbatola, comincia ad affollarsi spontaneamente con l'ingresso nella band di Alessandro Luè (basso da S.Vittore), Dario Carugo (batteria), Samuele Mazzagatti (tromba e cori) e Carlo Mungari (chitarra e voce calabrese). Dario Carugo lascia la band dopo la prima storica esibizione (la cena collettiva di via Gorizia), complice la rottura di un dito e la partenza per l'Inghilterra. Lo sostituisce la batteria jazz e sanguigna di Giordano Parenti e poco dopo fanno il loro ingresso nella formazione due nuovi componenti: Martina (clarinetto e voci) e Giorgio (chitarra e voci) con un nuovo contributo di suoni ed emozioni, che contribuirà a definire la fisionomia attuale del gruppo. Il repertorio si arricchisce così di nuovi brani tratti dalla Resistenza partigiana, dalle lotte operaie, dal combatfolk (MCR) e dal folk cantautorale (Davide Van De Sfroos), oltre che dalla tradizione popolare. La famiglia CIAPA NO in continua evoluzione è aperta a nuove contaminazioni culturali e musicali, promuovendo la valorizzazione della tradizione e della cultura popolare locale, perché non rimanga solo la triste memoria di verdi cartelli di paese...
CARABINIERI ARRESTANO RAPINATORE, IMMAGINI VIDEOSORVEGLIANZA
VALLE AURELIA -- CARABINIERI ARRESTANO RAPINATORE DOPO COLPO ALL'UFFICIO POSTALE
FERMATO MENTRE TENTA DI PRENDERE UN TRENO ALLA VICINA STAZIONE FERROVIARIA.
ROMA -- I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un pregiudicato 24enne originario di Rieti, nella Capitale senza fissa dimora, con l'accusa di rapina aggravata continuata. L'uomo, ieri pomeriggio, è entrato nell'Ufficio Postale di via Anastasio II e, sotto la minaccia di un coltello a serramanico, si è fatto consegnare il denaro contenuto nelle casse, circa 1.300 euro. Non contento, prima di uscire, ha preso 15 euro, ad un cliente che era in fila ad uno sportello. A quel punto il rapinatore è uscito dandosi velocemente alla fuga e i dipendenti delle Poste hanno immediatamente chiamato il 112. I militari intervenuti, raccolte le testimonianze, hanno attivato le ricerche del fuggitivo: poco più tardi, un soggetto rispondente alle descrizioni fornite dalle vittime è stato notato nella vicina stazione ferroviaria Valle Aurelia. I Carabinieri lo hanno accerchiato e immobilizzato, trovandolo in possesso dell'incasso appena rapinato all'Ufficio Postale, delle 15 euro del cliente, del coltello a serramanico e di un telefono cellulare. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita al responsabile delle Poste Italiane e al cliente derubato. Il coltello e il telefonino sono stati sequestrati. Il rapinatore 24enne è stato trattenuto in caserma in attesa del rito direttissimo.
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Video-guida dettagliata di New York ed in particolare di Manhattan per tutti coloro che vogliono andare in vacanza respirando il vero clima tipico della Grande Mela: informazioni dettagliate sulla topografia di New York, la storia, tutte le zone di Manhattan, i quartieri, i parchi, i ristoranti ed i locali di alta qualità ed i consigli utili per muoversi a New York!
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attualità
Muore di cancro a 24 anni, l'ultimo post è da brividi: Vestiti, soldi, feste sono nulla nella vita
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Nara Almeida, giovane brasiliana modella, blogger e star dei social network, non ce l’ha fatta. La ragazza è morta a ventiquattro anni all’alba del 21 maggio a causa di un tumore allo stomaco che le avevano diagnosticato lo scorso agosto. Per mesi la modella ha combattuto con coraggio contro lo malattia, parlando di quanto le stava accadendo anche sui social e cercando di dar forza a se stessa ma anche a tutti quelli nelle sue condizioni. Così bella e piena di sogni, la giovanissima Nara si è ritrovata a combattere da un giorno all’altro la battaglia più difficile. Ma prima di morire ha voluto lasciare un messaggio per il mondo intero: “Con il tempo impariamo che tutto ciò che riteniamo importante come status, vestiti, feste, soldi, è passeggero e capiamo quanto è preziosa la nostra salute e i momenti con la nostra famiglia e gli amici”.
Travel journal: Budapest - Episode 2 - A castle, a labyrinth and a ruin pub
In this episode we'll head up to the hill of Buda to visit the Castle and its surroundings and we'll even go down to Budapest's subsoil whose labyrinth has something to do with Dracula and Giuseppe Verdi. Then we'll take a walk in the first ruin pub of the city. But what's a ruin pub ?
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Music: incompetech.com, bensound.com
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DMT & Dj FRERE // è NATALE (Home Video)
Rec/mix a cura di: DjFrere
Riprese a cura di: Pino Brk
Postproduzione a cura di: Pino Brk//Dj Frere
Strumentale:Sleeping-HiFi Passion
Testo:
Chiuso in cameretta ,Solita merda
Eppure siamo pronti per la festa
Il Natale e la sua ressa nei negozi
Tutti in fila come una manica di stronzi
In chiesa il 25 comici fantozzi
Nuvolone d acqua santa
e come buste dei regali babbo portami la bamba
A fine feste il mio alberi si sbampa
C'ha palle grosse e rosse come pianta
Dopo ridi come pucci il natale e le sue luci
Sempre col sorriso steso
spero di uscire illeso
Scarto e faccio finta di essere sorpreso
Che bello un altra cinta!!
Voglio una succhia minchia!!!
Magari dopo questa sghincia
Tanto mi rizza lo stesso
L'anno nuovo come quello vecchio
Ma poi va sempre peggio mi troverai su leggo
Letto da un passante della metro
Morto in caso con un etto
Al funerale è pieno di gente che festeggia
Perché stava un mese indietro col Dinero
Incazzato nero
Pronto a una brutta fine :Vittorio mero
Botte di rime coca zero
Botte alle signorine senza velo
Mo è natale
E se a natale puoi ti sborro dentro
E no,non perdo tempo
Non dirmi del tuo nome dimmi o meno se c hai il mestruo!
FRERE:
Mi presento sono dj Frere
mpare in giro mi trovi tutte le sere
ho una moretti in mano e me la devo bere
prima che mi sale l'ansia e non mi prendo bene
rap Henry Chinasky se è così che deve
svoltare le serate nei bar di quartiere
ma dove sono sono calo senza frontiere
fino a che a che non reggo in mano manco più il bicchiere
falla la mia vita per un giorno poi parla
mi alzo con un occhiaia che mi copre mezza faccia
3/4 dei miei affetti sono a miglia di distanza
3/4 dei giorni mi sveglio senza una speranza
3/4 della gente è tutto un BlaBlaBla
li accompagno a fare in culo senza BlaBlaCar
nel locale scoppio tutto come al Bataclan
non lo faccio per Allah ma per una DrinkCard
Fanculo pure a sta fottuta festivita
più che altro mi rammenta cosa cazzo non va
13esima bestemmia contro il bancomat
non c'è un euro sopra il saldo della MasterCard
mi travesto da babbonatale col cappello rosso
vi entro in casa poi mi infosso il vostro cazzo d'arrosto
e alla conad metto 2 pandori sotto il cappotto
e dentro i Jeans una bottiglia di vinello rosso
RIT Frere:
è Natale e puoi,è Natale e puoi
come tutto l'anno farti i cazzi tuoi
accendi l'alberello e non pensare al resto
che da domani ti ritrovi ancora più depresso
è Natale e puoi,è Natale e puoi
come tutto l'anno farti i cazzi tuoi
accendi l'alberello,qui nevica anche dentro
tieniti i buoi le pecorelle e pure il bambinello
RIT DMT:
A natale siamo tutti più buoni
Il muschio verde brucia con gli ultimi neuroni
A natale siamo tutti più buoni anche in sti tempi duri
Figghioli tanti auguri
Marito violento e spacciatore, la polizia arresta 32enne
Gli agenti della sezione Volanti della questura di Avellino hanno scoperto oltre 6 chili di marijuana a casa dell'uomo dopo la denuncia della moglie.
SINDACALE, OPERATORI ECOLOGICI IN PROTESTA
Di mafie, poteri e imbrogli la non presentazione di Grande Raccordo Criminale e La confusione
L'introduzione video e musicale a Di mafie, potere e imbrogli rozza e confezionata all'ultimo secondo. A Milazzo l'11 marzo. La non presentazione congiunta e shakerata forte di Grande Raccordo Criminale di Floriana Bulfon e Pietro Orsatti e La Confusione di Sebastiano Gulisano. Complici Tindaro Italiano (ha prestato la sua voce), Antonio Nunzio Isgrò (che pur essendo il più gggiovane è rimasto bloccato a casa per gli acciacchi), Francesca De Gaetano Dario Russo e Antonio Mazzeo
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Mettiamole in fila le cose, così come deve essere fatto per capirle bene. Tempo e luogo e fatti e coincidenze. In fila, in ordine, che altrimenti ci si perde nel tentativo di capirle. Ecco, così. Una storia, se la devi raccontare bene, deve avere un solido punto di partenza. Un luogo, una stagione, un tempo. E poi una progressione.
Luglio, la sera che non aveva portato tregua all'afa. Una città, Roma, sfinita dalla calura che solo dopo il tramonto si anima, tanta gente per strada anche fino a tardi. Per le vacanze erano partiti in pochi quell'estate. Pochi soldi, molte incertezze, la crisi che mordeva.
Due cronisti. Uno era tornato a casa da poco, un appartamento a metà strada fra Piazza Vittorio e Piazza San Giovanni. Accese la televisione cercando qualcosa da vedere che gli facesse dimenticare il caldo. L'altro stava facendo una sostituzione in un quotidiano, uscito dalla redazione si era accorto di aver finito le sigarette e si era fermato in un bar che le vendeva aperto tutta la notte vicino San Giovanni. Un pacchetto di MS e una birra per qualche minuto di sollievo.
Pigrizia. Sul divano sbirciando la televisione accesa senza volume. Tregua. Al bancone di un bar godendosi un barlume di aria condizionata. Si era alzato perfino un filo di vento a rinfrescare la notte. Si respirava.
Tutto è successo in un istante. Proprio mentre il primo si raddrizzava sul divano vedendo sotto le immagini di un vecchio film scorrere la didascalia che si attendevano dettagli su un presunto attentato avvenuto a Milano vicino alla sede della Rai, e l'altro ignaro che riempiva il bicchiere di birra gelata al bancone.
Prima fu lo spostamento d'aria. Poi il suono. Il boato.
E allora ti metti a correre. Perché sai che è successo qualcosa di enorme, e il tuo lavoro è quello di andare e raccontare. Non ci pensi neanche un secondo. Vai in automatico. Corri. Lungo via Emanuele Filiberto o attraversando la piazza verso la colonna di fumo calpestando un tappeto di vetri sparsi sull'asfalto. Corri. Non fai altro. Il tempo per pensare e per la paura può aspettare.
E lo senti poi, distante ma non troppo, il secondo botto. E non riesci a capire che cosa stia accadendo, a te, alla tua città, al tuo paese.
E rimani lì, per un bel po'. Testimone. Tornando a casa molto dopo ti immagini che ogni macchina parcheggiata sia carica di tritolo. Ci pensi. Eccome se ci pensi.
27 luglio 1993. Via Palestro a Milano, poi Piazza San a Roma e ancora nella capitale a San Giovanni al Velabro. Tre bombe, praticamente contemporanee.
Una guerra.
***
Passano 21 anni. I due cronisti, che all'epoca non si conoscevano poi sono diventati amici. Autunno, sono ospiti in una casa a capo Milazzo. Stanno scrivendo due libri. Uno sulla Trattativa Stato Mafia, l'altro -- con una collega -- sul sistema di potere mafioso a Roma. Due facce della stessa storia.
E mettono in fila, fatti, dati, nomi. Un gioco che fanno spesso da quella notte di luglio. Stupendosi ogni volta della logica e dell'evidenza che quella lista dimostra. Dal 1991 fino al '94.
Gladio, mani pulite, L'omicidio di Salvo Lima, le stragi di mafia del '92 Capaci e Via D'Amelio, il rinvio a giudizio di Andreotti, la Falange Armata, e gli anonimi, e i contro anonimi e le spiate, e ancora la caduta di Craxi e la fine del Psi e della Dc e del sistema tutto, e l'arresto di Riina e la mancata perquisizione per due settimane del suo covo, e poi gli altri attentati: via Fauro a Roma, via dei georgofili a Firenze, un macchina carica di Tritolo come avviso sotto Palazzo Chigi, e intanto Dell'Utri e Berlusconi che si inventano Forza Italia prima in segreto e poi organizzano, in due anni, la discesa in campo. E ancora gli attentati di Milano e Roma, e poi quello non andato in porto allo Stadio Olimpico. Prima si inceppa il detonatore, poi arriva un contrordine.
1994. La prima Repubblica è finita. Inizia il ventennio del cavaliere.
Un Golpe
E fatto bene
E dovremmo anche ringraziare
In che senso
Al confronto della Grecia o dell'America latina per arrivarci hanno fatto pochi morti
Non vollero multare auto sulle strisce pedonali: vigili urbani a processo
MUSICA ANIMAZIONE MATRIMONI CALTANISSETTA | Feudo Musta Testasecca Caltanissetta
Musica Animazione per Matrimoni Caltanissetta Sicilia | Feudo Musta Testasecca Caltanissetta Nadia & Luigi VISITA IL SITO: - Tel. 3454644127
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