San Cesario sul Panaro | Provincia di Modena | il Paesano di Provincia
San Cesario sul Panaro – 7º episodio della seconda serie de il Paesano di Provincia –
agli inizi quest'area fu denominata Selva di Vilzacara. È solo grazie all'opera di bonifica e coltivazione del territorio da parte dei monaci benedettini e all'approvazione del Re d'Italia che nella selva oggi nota come San Cesario sul Panaro, si eresse un Castello, il Borgo e una cappella che in seguito divenne una Basilica in onore di San Cesario.
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#SanCesarioSulPanaro #ilPaesanodiProvincia #ProvinciadiModena
Gianluca Lul
Una produzione Astrid digital Media
Music:
Composer(s): Geographer, Sir Cubworth, Unicorn Heads, Doug Maxwell, Jimmy Fontanez
Cesa (CE) - San Cesario sul Panaro, Cava e Cesa: gemellati nel nome di San Cesario (17.06.12)
- Cesa (CE) - S.Cesario. Tre popolazioni unite nel nome del comune patrono San Cesario. Domenica 17 giugno, infatti, sono giunte a Cesa le comunità di San Cesario sul Panaro (Modena) e della frazione di San Cesareo di Cava de' Tirreni (Salerno). Dopo la solenne accoglienza presso la scuola elementare di via Campostrino le due delegazioni sono giunte in chiesa portando in processione in processione la reliquia della mandibola inferiore del martire di Terracina, un frammento osso conservato nella parrocchia di San Cesareo di Cava de' Tirreni e con il reliquiario del braccio argenteo conservato nella parrocchia di Cesa.
A seguire si è tenuta nella chiesa parrocchiale di San Cesario Martire la solenne concelebrazione eucaristica alla quale hanno partecipato Don Peppino Schiavone, il vicario episcopale della diocesi di Modena-Nonantola Monsignor Sergio Casini e don Pino Muller della diocesi Cava dè Tirreni.
Emozionata ed entusiasta la popolazione cesana che ha partecipato numerosa alla solenne cerimonia che ha dato il via ufficiale alle celebrazioni per il quarto centenario dell'arrivo a Cesa delle reliquie di San Cesario Diacono e Martire. La comunità cesana, quindi, si appresta a vivere quello che è stato definito da don Peppino Schiavone, l'anno Cesareo profondendo in questo periodo il massimo impegno al fine di dare un significato storico,religioso e culturale a tutte le manifestazioni per la ricorrenza del Quarto Centenario, riscoprendo le nostre radici e rivivendo quanto ci è stato tramandato dai nostri antenati. (17.06.12)
Legambiente: le montagne lucenti di San Cesario
A San Cesario sul Panaro (MO) da anni sono presenti montagne di vetro proveniente dalle campane della raccolta differenziata. Sabina Piccinini, del locale circolo di Legambiente racconta la storia di questi cumuli che dovrebbero essere inviati al riciclo e che invece restano all'aria aperta, con tutta una serie di problemi alla salute legate all'inalazione delle polveri di vetro. Altre notizie su Terra Magazine:
VASTO - Festa di San Cesario Immagini della processione in onore della festa di San Cesario
VASTO - 3 novembre Festa di San Cesario
Immagini della processione in onore della festa di San Cesario, presieduta da S.E.Mons.Emidio Cipollone
Riprese Video di Nicola Cinquina
Cesa (CE) - Gemellaggio Cesa-San Cesario di Lecce (05.10.14)
- Cesa (Caserta). Si rinnova anche quest’anno il gemellaggio religioso tra la comunità cesana e quella leccese.
Sabato 4 ottobre, infatti, sono giunti in pellegrinaggio nel piccolo comune dell’agro aversano circa cento fedeli della comunità di San Cesario di Lecce per venerare le reliquie del glorioso martire di Terracina accompagnati dal sindaco della città salentina ed il parroco Don Gino Scardino.
Il gruppo di fedeli pugliesi è arrivato alle 15.30 accolto dal parroco Don Peppino Schiavone e dal sindaco Cesario Liguori in via Marini, luogo dal quale alle 16.30 è partita la processione che ha percorso via Giustino Marini, corso Umberto, via Roma, via Parroco della Gala per poi giungere presso la chiesa di San Cesario in piazza De Michele per la Venerazione comunitaria delle reliquie con la recita dei vespri e la “Festa Insieme”.
Un evento religioso che fa parte del percorso di fede e devozione che è iniziato nell’anno 2012 con la celebrazione del IV Centenario dell’arrivo a Cesa delle reliquie di San Cesario ( 1612-2012 ) che ha visto coinvolta tutta a cittadinanza nel rendere sempre più viva la devozione a San Cesario e implorare la sua continua protezione sulla famiglie e sull’intera comunità. Durante l’Anno Cesareo, voluto dal nostro parroco don Giuseppe Schiavone, la comunità cesana ha potuto riscoprire le radici storiche del paese e rivivere quanto ci è stato tramandato dai nostri antenati. Con lo stesso fervore altre comunità d’Italia, gemellate con Cesa già negli anni ’80, hanno voluto condividere con noi la gioia dell’evento venendo come pellegrini nella nostra città per venerare lo stesso comune Patrono. Il 17 Giugno 2012 abbiamo avuto pellegrini la città di Cava dei Tirreni , con il parroco don Pino Muller, e la città di San Cesario sul Panaro con il vicario episcopale della diocesi di Modena, monsignor Sergio Casini.
Tutte le comunità gemellate nel nome si San Cesario si ritroveranno con a Terracina sabato 8 Novembre 2014 e, accolti dalle autorità civili e da esperti archeologi tra cui il prof. Pietro Longo, visiteranno i luoghi del martirio di San Cesario e parteciperemo alla solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi e alla processione per il centro storico di Terracina. L’invito pertanto a tutti è quello di rendersi partecipi a questi eventi storici e religiosi al fine di poter tramandare alle nuove generazioni la fede, il culto e la venerazione in questi martiri dei primi secoli della chiesa che sono esempi e modelli per seguire Cristo, Via , Verità e Vita.(05.10.14)
I MARINATI al KARAOKE della Sagra di San Luigi di San Cesario. 5.9.2015
Sabato 5 settembre 2015. Il gruppone de I Marinati cantano CIAO MARE a Libera la voce, il karaoke della Sagra di San Luigi di San Cesario sul Panaro.
MUSAICA - ARCIPELAGHI SONORI - San Cesario sul Panaro
14° Festival Internazionale di Musica Etnica - ARCIPELAGHI SONORI – San Cesario sul Panaro – Parco di Villa Boschetti – 17 agosto 2016 ore 21
Nato da un progetto musicale dell’Università La Sapienza di Roma, il gruppo reinterpreta la tradizione popolare e propone brani inediti.
Chiesa di S. G. Evangelista- S Cesario (Lecce)
Chiesetta della prima metà del XIV sec. ricca di affreschi sulle pareti
Cesa - San Cesario Fotogallery
- Cesa - San Cesario Fotogallery
LUCCA, esposizione del reliquiario di SAN CESARIO DIACONO E MARTIRE nella Basilica di San Frediano.
LUCCA, 1° novembre 2019: esposizione del reliquiario contenente sei ossa di SAN CESARIO DIACONO E MARTIRE nella Basilica di San Frediano, Cappella dell'Annunziata (Video Mandir Lioi).
SAN CESARIO. SOPRALLUOGO A CAVA RANETTA - Polo estrattivo 8. 14/11/2015
RUSPE PER LA GHIAIA IN ARRIVO in CAVA RANETTA
Presto vedremo le ruspe fuori dal centro abitato, direzione Sud verso Spilamberto, tra l'ex caseificio Sega e la Barca, fino a 10 metri dal ciglio stradale.
Ma in verità non le vedremo, perchè verrà alzato un terrapieno sul lato destro della strada provinciale, a difesa dalla polvere e dal rumore. Fra 5/7 anni, quando tutto sarà finito, il terrapieno verrà tolto e resterà una pista ciclabile. E' previsto anche un grande parcheggio per le auto.
Con delibera di Giunta n. 89 del 15 ottobre 2015 è stata concessa autorizzazione estrattiva alla Rete di Imprese Polo 8 San Cesario, nuova società stipulata tra Panaro Cave srl rappresentata da Dallari Ezio, Granulati Donnini spa rappresentata da Mangiapane Gianfranco e Vignali Antonino sas rappresentata da Maccaferri Antonio.
IL Polo estrattivo 8 - Traversa Selettiva Panaro - approvato dal Consiglio Provinciale il 16 marzo 2009 - avrà un'area di scavo di 89.632 mq. e un valore estrattivo tra ghiaia e sabbia di mc. 397.396. Lo scavo è previsto alla profondità massima di 10 metri.
Occorreranno 4 anni per le escavazioni e 1 anno per la sistemazione, prorogabili entrambi per max un anno. Durante i lavori di scavo sono previsti i monitoraggi mensili e trimestrali di rigore ai pozzi di cava, monitoraggi delle polveri fini e tutto quanto richiede la convenzione tra Comune e Rete di Imprese Polo 8.
Alla fine avremo un'area erbosa e boscata degradante sul fiume, le famose spiaggette erbose di cui iniziai a scrivere sulla Gazzetta di Modena come minimo 22 anni fa, la cessione di tutta l'area in questione al Comune e in aggiunta un parcheggio e la pista ciclabile.
In conseguenza dell'autorizzazione concessa, dovrà essere tolto dal fiume il Frantoio Maccaferri, che sta più a sud, di fronte al Frigo S.Adriano.
Le opere compensative associate ai lavori di escavazione ammontano a 275.419,20 euro e andranno a pagare il futuro pedonale di Corso Libertà fra la Basilica e la Villa Boschetti per 229.094,67 euro, previsione iniziale. Per il resto verranno individuate succesivamente altre opere da parte del Comune di San Cesario.
I cavatori di ghiaia quindi pagheranno i nuovi pedonali del centro storico e a garanzia dei lavori da eseguire è stata richiesta loro una fidejussione di 589.973,51 euro.
Per chi volesse saperne di più basta andare sul sito del Comune:
sancesariosulpanaro.mo.it
cliccare su DOCUMENTI PUBBLICI, ALBO PRETORIO
si apre ARCHIVIO ATTI DEL COMUNE
cliccare su Delibere di GIUNTA, inserire con la ricerca avanzata: delbera n. 89 del 15/10/2015 - oppure CAVA RANETTA
Domani il video girato da Vilzachera TV il 14 novembre scorso, il primo sulle cave, seguiranno a distanza tutti gli altri poli estrattivi, bacino irriguo compreso
Luciano Rosi - capogruppo Viva San Cesario Lista Civica di centro destra
Cesa (CE) - San Cesario, la comunità cesana a Terracina (08.11.14)
- Cesa (Caserta). Sabato 8 novembre, dopo 31 anni (la prima volta avvenne nell’agosto 1983), la comunità di Cesa è tornata a Terracina per venerare sul luogo del martirio il suo protettore, il diacono San Cesario.
Questa volta lo ha fatto assieme ed in comunione con le altre comunità d’Italia che lo venerano come patrono. Grande, ora come allora, l’entusiasmo con cui la comunità ha partecipato all'evento: accompagnare in processione la reliquia di San Cesario, che custodisce gelosamente conservata in un braccio d’argento; riportarla nel luogo di provenienza, ricomporla con quella conservata in Terracina da cui proviene ed esporla assieme alle altre conservate in altre città.
E' stato certamente emozionante visitare con le atre comunità che venerano San Cesario i luoghi del suo martirio: ai cesani sono tornate in mente le immagini viste e le sensazioni provate durante le sacre rappresentazioni della vita e martirio del santo, la “Tragedia”, che spesso i giovani del paese hanno messo in scena negli anni e che si spera di riprendere già dal prossimo anno.
Al centro dell'evento, che per la prima volta si è svolto a Terracina, proprio nel giorno in cui la città e l’intera diocesi celebra la festa di San Cesario, la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Latina - Terracina, monsignor Mariano Crociata, cui è seguita la solenne processione delle Reliquie e della Sacra Immagine per le strade del centro storico.
Per l’occasione, la statua conservata nella cattedrale di Terracina è stata portata a spalla a turno dai rappresentanti delle diverse comunità, e quindi anche dagli accollatori cesani. Prima della santa messa, dopo che i parroci ed i sindaci delle diverse comunità hanno salutato i presenti, è stata presentata la figura del santo martire e illustrato nuovamente lo studio circa la datazione del Martirio di San Cesario fatto dal noto archeologo di Terracina, professor Pietro Longo. (08.11.14)
Tomasello - Genta (live 1/7) - 6 maggio 2017
Note di Passaggio · Concerti Sighicelli
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NICOLÒ TOMASELLO – percussioni
GABRIELE GENTA – percussioni
Musiche di Bach, Philidor, Mendelssohn, Ravel, Piazzolla, Viel, Reich, Friedman & Samuels, Tenney
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Un concerto dinamico e spettacolare che sfrutta anche le potenzialità spaziali e acustiche della Basilica di San Cesario. Le percussioni riescono a essere destinatarie delle musiche più disparate. Merito della duttilità e ricchezza degli strumenti, ma anche dei percussionisti, ormai abituati a cimentarsi con compositori e stili di ogni epoca.
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Basilica
San Cesario sul Panaro (MO)
Italia
San Cesario, caso Far Pro: l'attacco dei consiglieri
Tomasello - Genta (live 6/7) - 6 maggio 2017
Note di Passaggio · Concerti Sighicelli
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NICOLÒ TOMASELLO – percussioni
GABRIELE GENTA – percussioni
Musiche di Bach, Philidor, Mendelssohn, Ravel, Piazzolla, Viel, Reich, Friedman & Samuels, Tenney
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Un concerto dinamico e spettacolare che sfrutta anche le potenzialità spaziali e acustiche della Basilica di San Cesario. Le percussioni riescono a essere destinatarie delle musiche più disparate. Merito della duttilità e ricchezza degli strumenti, ma anche dei percussionisti, ormai abituati a cimentarsi con compositori e stili di ogni epoca.
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Basilica
San Cesario sul Panaro (MO)
Italia
Ionica Aranea - Santu Paulu (ad Arcipelaghi Sonori San Cesario Sul Panaro)
21 agosto 2015
Tomasello - Genta (live 3/7) - 6 maggio 2017
Note di Passaggio · Concerti Sighicelli
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NICOLÒ TOMASELLO – percussioni
GABRIELE GENTA – percussioni
Musiche di Bach, Philidor, Mendelssohn, Ravel, Piazzolla, Viel, Reich, Friedman & Samuels, Tenney
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Un concerto dinamico e spettacolare che sfrutta anche le potenzialità spaziali e acustiche della Basilica di San Cesario. Le percussioni riescono a essere destinatarie delle musiche più disparate. Merito della duttilità e ricchezza degli strumenti, ma anche dei percussionisti, ormai abituati a cimentarsi con compositori e stili di ogni epoca.
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Basilica
San Cesario sul Panaro (MO)
Italia
Tomasello - Genta (live 7/7) - 6 maggio 2017
Note di Passaggio · Concerti Sighicelli
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NICOLÒ TOMASELLO – percussioni
GABRIELE GENTA – percussioni
Musiche di Bach, Philidor, Mendelssohn, Ravel, Piazzolla, Viel, Reich, Friedman & Samuels, Tenney
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Un concerto dinamico e spettacolare che sfrutta anche le potenzialità spaziali e acustiche della Basilica di San Cesario. Le percussioni riescono a essere destinatarie delle musiche più disparate. Merito della duttilità e ricchezza degli strumenti, ma anche dei percussionisti, ormai abituati a cimentarsi con compositori e stili di ogni epoca.
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Basilica
San Cesario sul Panaro (MO)
Italia
Tomasello - Genta (live 5/7) - 6 maggio 2017
Note di Passaggio · Concerti Sighicelli
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NICOLÒ TOMASELLO – percussioni
GABRIELE GENTA – percussioni
Musiche di Bach, Philidor, Mendelssohn, Ravel, Piazzolla, Viel, Reich, Friedman & Samuels, Tenney
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Un concerto dinamico e spettacolare che sfrutta anche le potenzialità spaziali e acustiche della Basilica di San Cesario. Le percussioni riescono a essere destinatarie delle musiche più disparate. Merito della duttilità e ricchezza degli strumenti, ma anche dei percussionisti, ormai abituati a cimentarsi con compositori e stili di ogni epoca.
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Basilica
San Cesario sul Panaro (MO)
Italia
Torna a San Cesario la campana “rapita”
Domenica 28 maggio 2017 è morto a Spilamberto Eugenio Vaccari, l’ultimo protagonista del colpaccio del 1956 che costò al Comune di San Cesario la campana civica, una campanella di bronzo che stava sul lato sinistro del balcone municipale dal quale Sindaci, Podestà e Commissari Prefettizi si presentavano alla folla e che suonava al posto della quarta campana del campanile, perché le fusioni del bronzo parrocchiale finivano male, uno dopo l’altra.
Eugenio Vaccari se ne è andato esattamente due giorni dopo che la campana civica era tornata a San Cesario, quasi un saluto, un ultimo tintinnio prima che si aprisse la porta del Cielo. Dopo 61 anni di vane ricerche, venerdì 26 maggio l’antica campana civica del municipio di San Cesario è tornata a casa grazie alla donazione di un agricoltore di Piumazzo, che abita a Spilamberto, che ha l’hobby dell’antiquariato e che al momento vuole mantenere l’anonimato.
Venne “rapita” la notte tra l’11 e il 12 giugno del 1956 da quattro ventenni di Spilamberto che vollero in quel modo vendicare l’affronto subito 11 anni prima, quando un cannoncino di bronzo di età napoleonica venne sottratto con destrezza da Gustavo Sola, detto il Corsaro, e portato a San Cesario per festeggiare la Liberazione. Il cannoncino preso in prestito con modi spicci non fu mai più restituito, quindi Livio Sirotti, Eugenio Vaccari, Alessandro Zanotti e Rino Cavani, quattro baldi giovani di Spilamberto lavarono in quel modo l’offesa architettata dal Cav. Adelio Fabriani, detto “Il Potta”, che era stato la vera mente dell’impresa.
La storia del ratto del cannone fece il giro del mondo e approdò sulle pagine dell’americano Time il 23 gennaio 1950, quello della campana apparve su tutti i rotocalchi dell’epoca e andò in RAI il 16 novembre 1988 nella trasmissione “Vediamoci alle 10”, condotta da Vincenzo Buonassisi ed Eugenia Monti. Poi nuovamente il fattaccio nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 1989, con la beffa di carnevale compiuta da due di quei baldi giovani spilambertesi, che avevano ormai i capelli bianchi, Livio Sirotti e Eugenio Vaccari, i quali salirono nuovamente sul balcone municipale “orfano” della campana, con l’aiuto di altri due compagni d’impresa, cioè Cesare Giusti ed Enzo Masetti, per infilare nei ganci una campana di PIOMBO, non di BRONZO, perfettamente identica all’originale, ma senza battacchio trattenuto in ennesimo segno di beffa. E quella di PIOMBO, cioè la campana falsa, è quella che vediamo ogni giorno passando per il centro, ancora appesa alla facciata principale dell’ex-Municipio.
Storie d’altri tempi, rivalità strapaesane che colorirono un periodo, poi il silenzio sino a venerdì scorso, quando grazie ad un gesto generoso e disinteressato dell’agricoltore che aveva fretta di andare a raccogliere i duroni, il Sindaco Gianfranco Gozzoli e l’Assessore alla Cultura Francesco Zuffi l’hanno ripresa in consegna, con l’aiuto di Luciano Rosi che aveva favorito e combinato l’incontro.