San Severino Di Centola - Borgo Medievale - Cilento - Italy
Borgo Medievale di San Severino di Centola
84051 San Severino SA, Italia
Alla scoperta del borgo di San Severino di Centola - MONETTI EDITORE
Il vecchio abitato di San Severino è un borgo medievale abbandonato sovrastante la valle del fiume Mingardo, che qui scava una stretta forra chiamata Gola del Diavolo. Risale al X-XI secolo e serba tracce delle varie epoche storiche fino al Novecento, conservando le rovine di un castello e di una chiesa. Secondo l'umanista Pietro Summonte, il villaggio prese il nome dalla famiglia Sanseverino, la più potente e ricca nel Principato di Salerno, con i Normanni prima e nel Regno di Napoli poi con gli Angioini e Aragonesi.
Le fonti storiche esistenti indicano nel VII secolo la probabile origine dell'insediamento urbano nella gola della Tragara che sovrasta il fiume Mingardo ad opera di mercenari bulgari emigrati con il loro principe Aztek nel principato longobardo di Salerno, come riferito da Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum. Questi soldati furono adibiti al controllo della gola del Mingardo e della principale arteria di collegamento per il Golfo di Policastro che appunto si dipanava per questa gola, garantendo il collegamento con il porto di Palinuro. A quest'epoca risale il primo insediamento con la costruzione di una torre di avvistamento, i cui resti sono visibili dall'alto, e le prime abitazioni per gli armigeri.
L'importanza strategica che rivestiva per i Longobardi il possesso del borgo fortificato è testimoniata dall'aspra contesa che vi fu nel 1075 tra il conte Guido di Policastro e Guimondo dei Mulsi. In origine, nel 1054, il castello, con il feudo di Policastro, era stato attribuito a Guido dal Principe di Salerno, Gisulfo II, figlio di Guaimaro V, per ricompensarlo del suo aiuto per ottenere il dominio del Principato; successivamente, però Guimondo, feudatario confinante, avanzò delle pretese sul borgo, sostenendo che doveva essere assegnato a lui. Per risolvere la controversia, i due nobili accettarono di sottoporsi all'arbitrato del principe di Capua, ma Guido non arrivò mai nella città, perché fu ucciso in un'imboscata proprio nella gola del Mingardo dagli sgherri di Guimondo dei Mulsi. La morte di Guido privò il regno Longobardo di uno dei suoi migliori ingegni, “così morì la luce di tutti i Longobardi” scrisse Amato di Montecassino nella sua Storia dei Normanni; dopo questo fatto di sangue, Guimondo occupò il Borgo, ma per ordine regio fu costretto a consegnarlo al fratello di Guido, Landolfo, che ne conservò il dominio fine alla fine del regno Longobardo avvenuta nel 1077, con l'avvento dei Normanni, quando Landolfo conservò i propri domini, ma dovette consegnare i castelli più importanti tra cui San Severino.
Con i Normanni (1077–1189) e successivamente con gli Svevi (1189-1266) furono realizzate altre opere di fortificazione, soprattutto da Federico II, il quale dispose la realizzazione della cinta muraria; fu realizzata altresì la chiesa di notevoli dimensioni a picco sullo strapiombo della gola della Tragara. La sua posizione strategica fece sì che durante la guerra del Vespro San Severino diventasse teatro di guerra, in particolare innumerevoli sofferenze soffrì la popolazione per le scorrerie degli Almogaveri, tanto che nel 1291 per disposizione di Carlo II d'Angiò, il paese, assieme ad altri centri del Cilento, venne esentato dal pagamento delle tasse. La tradizione orale parla con riferimento a questo triste periodo di un grande battaglia nella valle del Mingardo, con grande numero di morti e feriti, scontro che portò alla caduta di San Severino e alla sua presa da parte degli Aragonesi.
Con l'avvento degli Aragonesi (1444), il borgo fortificato, già da anni della potente famiglia dei Sanseverino, essendo venuta meno la sua importanza strategica, anche per lo sviluppo delle armi da fuoco, cadde in decadenza e il castello venne abbandonato; notevole sviluppo ebbe l'insediamento civile, anche grazie all'attività estrattiva di gesso, scoperto nella zona.
Presepe vivente al borgo medievale di San Severino di Centola
Borgo Medievale di San Severino di Centola
un montaggio che ho fatto l'anno scorso con foto scattate da me
San Severino di Centola - Cilento - Salerno - South Italy
La popolazione del comune si concentra, durante la stagione estiva, nella frazione di Palinuro, rinomata località balneare del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Per il resto dell'anno Centola rimane il centro più popoloso. Molto particolare e caratteristico è invece il borgo medievale abbandonato ovvero San Severino di Centola che è una frazione del comune omonimo, nella provincia di Salerno in Campania, detto fino al 1861 San Severino di Camerota. Il vecchio abitato di San Severino è un borgo medievale abbandonato sovrastante la valle del fiume Mingardo, che qui scava una stretta forra chiamata Gola del Diavolo. Risale al X-XI secolo e serba tracce delle varie epoche storiche fino al Novecento, conservando le rovine di un castello e di una chiesa. Secondo l'umanista Pietro Summonte, il villaggio prese il nome dalla famiglia Sanseverino, la più potente e ricca nel Principato di Salerno, con i Normanni prima e nel Regno di Napoli poi con gli Angioini e Aragonesi. Di parere opposto è Giuseppe Antonini, il quale, all'inverso, sostiene che sarebbe stata la famiglia patrizia a prendere il nome dal borgo[1]; la stessa tesi sostengono il Bozza[2] e Domenicantonio Stanziola, prete e storico di Centola del XIX secolo, secondo il quale la potente famiglia dei Sanseverino si nomò così dal castello e Borgo di Sanseverino[3].
Le fonti storiche esistenti indicano nel VII secolo la probabile origine dell'insediamento urbano nella gola della Tragara che sovrasta il fiume Mingardo ad opera di mercenari bulgari emigrati con il loro principe Aztek nel principato longobardo di Salerno, come riferito da Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum. Questi soldati furono adibiti al controllo della gola del Mingardo e della principale arteria di collegamento per il Golfo di Policastro che appunto si dipanava per questa gola, garantendo il collegamento con il porto di Palinuro. A quest'epoca risale il primo insediamento con la costruzione di una torre di avvistamento, i cui resti sono visibili dall'alto, e le prime abitazioni per gli armigeri.
L'importanza strategica che rivestiva per i Longobardi il possesso del borgo fortificato è testimoniata dall'aspra contesa che vi fu nel 1075 tra il conte Guido di Policastro e Guimondo dei Mulsi. In origine, nel 1054, il castello, con il feudo di Policastro, era stato attribuito a Guido dal Principe di Salerno, Gisulfo II, figlio di Guaimaro V, per ricompensarlo del suo aiuto per ottenere il dominio del Principato; successivamente, però Guimondo, feudatario confinante, avanzò delle pretese sul borgo, sostenendo che doveva essere assegnato a lui. Per risolvere la controversia, i due nobili accettarono di sottoporsi all'arbitrato del principe di Capua, ma Guido non arrivò mai nella città, perché fu ucciso in un'imboscata proprio nella gola del Mingardo dagli sgherri di Guimondo dei Mulsi. La morte di Guido privò il regno Longobardo di uno dei suoi migliori ingegni, così morì la luce di tutti i Longobardi scrisse Amato di Montecassino nella sua Storia dei Normanni; dopo questo fatto di sangue, Guimondo occupò il Borgo, ma per ordine regio fu costretto a consegnarlo al fratello di Guido, Landolfo, che ne conservò il dominio fine alla fine del regno Longobardo avvenuta nel 1077, con l'avvento dei Normanni, quando Landolfo conservò i propri domini, ma dovette consegnare i castelli più importanti tra cui San Severino.
Alla scoperta di San Severino di Centola (SA), Campania
San Severino di Centola è un borgo fantasma a pochi km da Palinuro, la perla del Cilento
Credits:
Servizio, voce e montaggio- Christian Liguori
Riprese- Patrizia Tramontano
Tempi lunghi per la riapertura del borgo di San Severino di Centola
CILENTO PALINURO ARCO NATURALE SAN SEVERINO DI CENTOLA BORGO MEDIEVALE
Borgo San Severino prodotti tipici.mpg
Puntata del format tv di Chiara D'Amico dedicato ai sapori campani. Info e puntate su chiaradamico.com
San Severino di Centola il borgo abbandonato
Il borgo fantasma
Il borgo fantasma di San Severino di Centola
Nell’ampio territorio di Centola, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, oltre a Palinuro sulla costa, sorge il borgo abbandonato di San Severino. Reso fruibile da sistemazioni della pavimentazione e consolidamenti rocciosi, il borgo offre suggestivi scorci sul territorio circostante e il produttivo silenzio interrotto dal canto di grilli e cicale.
Centola - Piccola Grande Italia 9
Comune di quasi cinquemila abitanti della provincia di Salerno, rinomata località balneare del parco del Cilento e Vallo di Diano
escursione al borgo di san severino di centola 1
gita esplorativa della compagnia delle indie all'antico borgo medievale nelle viscere del cilento...
Stroncone - Borgo Medioevale - Italian Medieval Town
website:
Camminare fra i vicoli silenziosi e pressochè deserti di un borgo medioevale regala una sensazione unica, istintivamente si abbassa la voce e si rallenta il passo e alzando lo sguardo sulle antiche mura ci si sente parte della Storia e si dimentica la frenesia contemporanea... donni
Arroccato su di un meraviglioso colle ricco di ulivi (450 m.s.l.m.) alle falde del Monte Macchialunga, Stroncone, in provincia di Terni, è un tipico centro medievale. Edificato nel sec. X detto periodo di incastellamento, il documento più antico riferentesi a Stroncone contenuto nel Chronicon Farfense di Gregorio da Catino, risale al 1012. Stroncone ha consevato nei secoli le sue antiche e suggestive caratteristiche: stradine strette e tortuose, bellissimi portali in pietra, l'antico pozzo subito dentro le mura, le scalinate e le arcate che dividono i caseggiati austeri. Nel 2007 è stato inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia .
Riprese e Montaggio donni
Walking through the streets of a little medieval town gives us a deep emotion, the silence and the light bring us to the past and we can feel the echo of history... donni
Placed on a wonderful olives-hill (450 mt a.s.l.) Stroncone, in Umbria, Italy, is a typical medieval town. It was founded in the 10th century, during the socalled fortifications period (the place was first mentioned in the Chronicon Farfensis by Gregorio da Catino in 1012) and it still preserves it charming features: narrow and meandering little roads, beautiful stone-doorwaysand the old well just inside the city walls. In 2007 Stroncone was included in the list of The most beautiful italian medieval town.
Video and Editing Donni
Centola vs Real S.Severino
Gara di campionato di seconda categoria campana
posa della croce a s.severino di centola(sa)
Cilentano.it: 4 passi a San Severino di Centola, Salerno - 08/06/2018
LAPSUS... NEL VIDEO VIENE CITATO MERCATO SAN SEVERINO... E' ERRATO! QUI SIAMO NEL CILENTO, detto questo...
Andiamo a San Severino di Centola, il paese fantasma.
(fonte sito del comune di Centola) - Il Borgo Medioevale di San Severino
Il borgo di San Severino di Centola, abbandonato da quasi mezzo secolo, presenta ormai numerosi segni di degrado dovuti all'abbandono totale da parte degli abitanti che si sono trasferiti, alcuni, in luoghi meglio collegati, soprattutto nei pressi della stazione ferroviaria di Centola, mentre altri sono addirittura emigrati in cerca di occupazione.
Negli anni immediatamente successivi all'abbandono c'è stata nella coscienza dei cittadini di San Severino una sorta di rimozione dalla memoria di quel luogo che era diventato oggetto di atti vandalici da parte degli ex abitanti stessi, i quali si recavano al borgo solo per distruggere i segni della loro presenza.
Inoltre, nel corso degli anni, ci sono state anche operazioni di sciacallaggio che hanno causato una massiccia spoliazione del materiale lapideo, presente nelle aperture, e degli infissi, magari riutilizzati per casolari di campagna non destinati ad abitazione.
Negli ultimi anni una nuova sensibilità verso il borgo, soprattutto da parte dei figli degli ex abitanti emigrati, sembra aver mutato l'atteggiamento dei cittadini nei confronti di San Severino, infatti è sorta anche un'associazione Pro San Severino medievale che si occupa della promozione turistica e della manutenzione del borgo, in particolar modo della chiesa parrocchiale, dove ancora viene celebrata la messa.
Risulta molto difficile ricostruire l'immagine di alcune aree che presentano tracce di edificazione, perché nello stato di degrado in cui versano, sono ormai illeggibili; né è stato possibile effettuare una ricostruzione sicura per la quasi totale mancanza di cartografia storica dell'area. Unica fonte sembra essere la mappa catastale53 dalla quale è stato possibile ricavare notizie sullo stato del borgo nel 1906, dalle indicazioni con colori diversi degli edifici rurali, dei ruderi e delle aree di pertinenza. Una foto aerea del 1990 commissionata dalla Comunità Montana Lambro e Mingardo ha permesso una lettura dello stato attuale e anche delle tracce di edifici ormai crollati.
Centola . Stazione di (San Severino di Centola )
Locomotiva elettrica F.S. 402 B - Locomotiva F.S. 656 XMPR Caimano.Trainano convoglio Intercity.
tour borgo san severino di centola
San Severino di Centola Un volume sul Borgo Medievale
Sarà presentato questa sera, 2 settembre, ai piedi del borgo, il volume di Emilio Buonomo su San Severino di Centola, dalla storia del borgo medievale a nuovi progetti per la fruizione sostenibile del potenziale grosso attrattore storico del Cilento.