PIEVE DI CADORE - TIZIANO
Pieve di Cadore è un comune di 4.087 abitanti e si trova a 878 m s.l.m.
Esso è situato al centro della valle cadorina, tra il colle Contras e Montericco e si estende da un lato fino alle pendici del monte Antelao (m. 3264 s.l.m.).
Pieve di Cadore si fregia dell'appellativo di città d'arte, grazie ai numerosi edifici storici che si possono ammirare nel suo centro, come il quattrocentesco Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore, un'istituzione secolare di governo dei cadorini che tutela e salvaguarda l'identità e le risorse locali, e al cui interno si trova il Museo Archeologico con reperti paleo veneti, romani e celtici provenienti dalle località di Lagole e del Centro Cadore; la casa natale di Tiziano Vecellio, monumento nazionale,; la chiesa arcidiaconale di S. Maria Nascente, dove sono conservate alcune opere del pittore
Importante è il Museo dell'Occhiale dove sono esposti 2000 pezzi, provenienti da tutto il mondo e risalenti a varie epoche, che ospita spesso importanti mostre come quella allestita per celebrare il 400° anniversario dal perfezionamento del cannocchiale da parte di Galileo Galilei.
Attorno alla piazza dedicata a Tiziano, con al centro la statua bronzea del pittore, si affacciano le sedi del potere politico e religioso affiancate da nobili palazzi dell'aristocrazia locale, tra le quali si trova anche la Casa del pittore cadorino: l'edificio, dal 1922 monumento nazionale, si presenta come tipica abitazione nobiliare: di modeste dimensioni, in solida muratura, con scala di legno e lungo ballatoio che conduce al primo piano.
Tiziano Vecellio appartiene ad un'antica famiglia del piccolo centro alpino. Uomo estroverso, instancabile lavoratore, Tiziano attende alle sue opere senza mai avere sosta. La sua carriera è trionfale, la vita di lunga durata, se è vero che la morte sopraggiunge quando il pittore ha già da un po' superato l'incredibile età di ottant'anni.
Ancora molto giovane, egli abbandona la magnifica comunità cadorina per ricevere un'adeguata istruzione pittorica. Giunge così a Venezia, ove i sui primi maestri sono Gentile e Giovanni Bellini.
Tiziano Vecellio é considerato il maggior pittore Veneziano nel sedicesimo secolo ed e responsabile per la tradizione veneziana del colore. Le opere di Tiziano sono riconoscibili per il flusso delle sue linee e la rilassante natura dei suoi dipinti, di cui molti furono ritratti. Tiziano ebbe l'abilitá di catturare la personalitá e le catteristiche fisiche dei suoi soggetti. Pitture ed olio erano gli elementi che Tiziano usó molto. Il suo stile era in contrasto con le linee chiare della precedente scuola fiorentina. Il suo stile di usare colori e chiaroscuro creò una novitá stilista mai vista prima con dipinti che contenevano molti strati di smalto. Questo effetto concedeva alle opere tonalità morbide e brillanti.
DUE RITRATTI RIPORTANO TIZIANO VECELLIO NELLA SUA CASA NATALE | A3 NEWS Veneto 26/07/2019
PIEVE DI CADORE - A Pieve di Cadore ora perchè due ritratti riportano Tiziano Vecellio nella sua casa natale. Un'occasione unica per ammirare le due pregevoli opere che la Magnifica Comunità di Cadore ha ottenuto in prestito dalla Galleria degli Uffizi di Firenze - Intervistati LETIZIA LONZI (Storica dell'arte), EMANUELE D'ANDREA (Vicepres. Magnifica Comunità Cadore) - Servizio Tiziana Bolognani, immagini Francesco Bortot, montaggio Francesco Bortot - Segui Antenna Tre anche sul digitale terrestre! Visita il sito antennatre.it per ulteriori informazioni.
PIEVE DI CADORE (BL).
Pieve di Cadore è una Città in provincia di Belluno a 878 metri sul livello del mare, nel cuore delle Dolomiti. E' città d'arte per la ricchezza del suo patrimonio storico, artistico e ambientale. Ha dato i natali al pittore italiano, maestro con Giorgione del colore tonale, Tiziano Vecellio.
Pieve di Cadore is a town in the province of Belluno in 878 m above sea level, in the heart of the Dolomites. It's art city for the richness of its historical, artistic and environmental. It gave birth to the Italian painter Giorgione, master with tonal color, Tiziano Vecellio.
Inaugurazione Mostra Tiziano, Venezia e il Papa Borgia
a mostra 'Tiziano, Venezia e il papa Borgia', che la Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore promuove dal 29 giugno al 6 ottobre al Palazzo Cosmo di Pieve di Cadore (Belluno), in occasione dei suoi primi dieci anni d'attivita', insieme al paese natale del grande artista, Pieve di Cadore appunto, e alla Magnifica Comunita' del Cadore, curata da Bernard Aikema e organizzata da Villaggio Globale International, vuole esser il racconto, assolutamente inedito, di quella notissima e fondamentale opera, conservata al Museum voor Schone Kunsten di Anversa, in cui Tiziano dipinge 'Il vescovo Jacopo Pesaro e papa Alessandro VI davanti a San Pietro'.
Tiziano Vecellio e la Grafica - Bernard Aikema (English Subtitled)
UACE Tiziano Vecellio:
Tiziano Vecellio e la Grafica - Bernard Aikema (Italian Language - English subtitled)
Tiziano (quasi Vecellio)
Der kleine Maler bei der Arbeit...
Philsophieren über Malerei
Tiziano Pieve di Cadore - Titian from Pieve di Cadore
L'ultimo atto?!
The last scene?!
Visioni della Piazza.
Some views of Titian's square.
Giro Castello Roganzuolo
A metà giro ho fatto una breve tappa presso la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Castello Roganzuolo
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, stile architettonico romanico.
Inizio della costruzione XII secolo, come cappella del Castello di Reggenza
Completamento XIX secolo
La chiesa monumentale dei Santi Pietro e Paolo è l'edificio sacro più importante di Castello Roganzuolo, nel comune di San Fior, in provincia di Treviso. Si innalza sul colle più elevato del paese, a 119 m s.l.m., laddove nel medioevo sorgeva il Castello di Reggenza.
Nasce nel XII secolo, presso il Castello di Reggenza, presente sul colle dal VI secolo. Il primo nucleo è costituito dall'antica cappella (attuale coro della chiesa).
Nel 1490 viene allungata di 6 metri.
Nel 1898 viene allungata di altri 6 metri, con l'erezione dei casteàri.
La facciata è romanica e risale agli anni 1890. Fu alla fine del XIX secolo (1898) che la comunità di Castello Roganzuolo, quando la parrocchia era retta da don Luigi Colmagro (parroco di Castello Roganzuolo dal 1886 al 1916), si adoperò al fine di allungare la chiesa. Operazione non facile, data la sua posizione, sulla sommità di un colle.
L'interno della pieve, costituito da una navata coperta a capriate lignee, dal presbiterio e da cinque cappelle laterali, assume grande importanza artistica, in quanto ospita numerose opere di pittori grandi e minori della tradizione veneta: si tratta di nomi come Tiziano Vecellio, Francesco da Milano, Francesco Frigimelica il vecchio.
La Pala di Tiziano
Le tele originali sono conservate nel Museo Diocesano d'Arte Sacra Albino Luciani di Vittorio Veneto, tuttavia nella chiesa parrocchiale di Castello sono visibili le copie del trittico e della cimasa, inserite nel contesto originale: un'elegante cornice lignea intagliata e dorata nel XVI secolo, sulla base della quale vi sono gli stemmi di Mons. Francesco Barbaro e di Mons. Jeronimo Grimani.
L'opera fu commissionata nel 1543, ma consegnata dopo lunghe peripezie sul piano economico, da relazionare coll'edificazione della casa di Col di Manza, solo nel 1549, luogo strategico per il pittore, sia sul piano artistico sia sul piano economico.
Malgrado il restauro, lo stato delle tele originali è pessimo, causa le vicissitudini della Grande Guerra, quando il parroco di allora, Giovanni Pizzinato, fu costretto a nascondere i dipinti del Tiziano in un tragicamente umido sottotetto.
Le non buone condizioni dell'opera rendono difficile anche il lavoro della critica, che discute sull'attribuzione: l'orientamento definitivo sembra verso l'attribuzione alla scuola di Tiziano.