Acicastello 4K
Il castello di Aci si trova ad Aci Castello in provincia di Catania. La fortificazione di incerta origine, fu il fulcro dello sviluppo del territorio delle Aci nel medioevo. Durante i Vespri siciliani, fu assoggettato alla signoria di Ruggero di Lauria, quindi in epoca aragonese fu di Giovanni di Sicilia ed infine degli Alagona venendo più volte assediato. Attualmente è sede di un museo civico.
The castle of Aci is found to Aci Castello in the province in Catania. The fortification of uncertain origin, was the fulcrum of the development of the territory of the Acis in the medioevo. During the Sicilian Evenings, it was subdued to the dominion of Roger of Lauria, therefore in Aragonese epoch it was of Giovanni of Sicily and finally of the Alagonas more times coming besieged. Currently it is center of a civic museum.
Acicastello-Thinking of you- di Nuccio Calì
Da Catania,dopo il piccolo golfo di Ognina con il porto di Ulisse, compare la sagoma del Castello di Aci,tutt'uno con la rupe basaltica. Il castello normanno di lava nera fu eretto nel 1076 e appartenne a Ruggero di Lauria,prima di venire espugnato nel 1297 da Federico Secondo di Aragona. Già in epoca romana la rupe ospitava fortificazioni militari e nel 543 dopo Cristo i bizantini costruirono una poderosa fortezza.Oggi le antiche mura normanne accolgono il Museo civico con minerali,fossili e reperti archeologici provenienti dalla Sicilia Orientale.Del Castello rimangono gli spalti e una cella di segregazione che obbligava il prigioniero a rimanere sdraiato.Aci Castello è meno legata al mare rispetto ad AciTrezza,cui la unisce un lungomare panoramico,ritrovo alla moda per i catanesi e i turisti estivi.Con i suoi palazzi e villette è un'area residenziale per i fine settimana..
Aci Castello è un paese di mare con la spiaggia fatta di ciottolii e di scogli neri come la pece che paiono rotolati dai fianchi ripidi delle colline sovrastanti,poi due promontori che chiudono l'insenatura con l'acqua marina verde e trasparente in cui i caldi raggi del Sole penetrano, rendendo scintillante il biancore del fondo marino sabbioso ! Con la sua natura esuberante intrecciata di intriganti tradizioni e favolose leggende, rende il posto quasi di un magico incanto!! L'aria profuma,di salsedine,portata dal fresco venticello pomeridiano che scorre nel cielo azzurro sereno e pieno di Sole ,macchiato di nuvole bianche con bordi rosati,sottili come fili argentei di chitarra che veleggiano lente in alto come fossero aquiloni! (Nuccio Calì)
Il visitatore che per la prima volta arriva ad Acicastello non può che rimanere sorpreso e meravigliato nellammirare dalla piazza che sovrasta il glauco mare,un panorama superbo che raramente trova riscontro in altre parti del mondo.Lo sperone del castello gli dà limpressione di una mastodontica nave,la cui prora si è venuta ad arenare fra le rupi di una immensa colata lavica,nave venuta da mitici,ignoti lidi. ( P.Muscarà)
IL MIO PAESE :-Il litorale di Acicastello adornato da irte e frastagliate scogliere laviche,da piccole spiagge ciottolose e...un porticciolo con le policrome barche dei pescatori: Accanto...il Castello Normanno imponente e antico,dove ci si reca per godere dei colori e dei suoni delle colline e del mare. Sul molo del porticciolo e sulla praca del Castello,pescatori con le canne ascoltano indifferenti....il respiro del mare e solitari e pazienti aspettano sonnolenti che un pesce distratto abbocchi all'amo. E...il vento che giunge da lontano e profuma di salsedine...increspa le onde,accarezza la praca,scompiglia i capelli e i pensieri che...affondano nei ricordi di un lontano amore perduto!! E.. le foglie inseguite dal vento,fluttuano nell'aria,inafferrabili ,come sogni impossibili!! Le barche a vela,nell'azzurro mare di Acicastello,catturano il vento..per volare sull'acqua trasparente.E..con l'ultima luce del tramonto,piccole nubi rosa con orli dorati,veleggiano lente nel cielo imbrunito...e le barche si inoltrano nel buio della notte che verrà,nel mare senza confine... La sera cala sulla scogliera e...il pescatore che torna a casa con il paniere vuoto,porterà sempre con sè il profumo del mare e il calore del sole sulla sua pelle scura. E'...........il mio dolce paese....Acicastello !! (Nuccio Calì)
The town sits below the castle,built in lava in 1076,that gives it its name and was an important fortification during the Aragonese period. Some of the castle's rooms house the Civic Museum with interesting mineral and paleontologic specimens.The mother church, destroyed during the Second World War, was rebuilt in 1961 and still contains frescoes by Paolo Vasta. Of its three districts,Cannizzaro, Ficarazzi and Acitrezza(today a popular touristic area),this last is the most celebrated because Verga's I Malavoglia is set here,and in 1947 Luchino Visconti filmed La terra trema in the village. In front of Acitrezza are the Cyclops' islands, the largest of wich (Lachea) houses a University of Catania research station dedicated to marine biology and physics. Natural phenomena ( the island is a basalt mass that in reacting with humid clays gives rise to various minerals, including transparent analcite crystals), prehistoric and mythological remains (the myth of the young shepherd Acis, and the Cyclops' rocks) unite together to render this an area full of charme for travellers.
Aci Castello, il castello - the castle - ENG Sub
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Visita al Castello di Calatabiano
Tra storia e leggende
Ruderi di torri e Tempio adiacenti al castello Normanno, Torre Elena - Stalettì.
Sulla strada provinciale di Copanello per Stalettì, si racconta la leggendaria esistenza del Tempio in epoca dei Normanni ( testimonianza Gente del luogo ) come la ricostruzione nel 1929 (sui resti di quella distrutta dal terremoto) della torre Elena in Stalettì che si fa risalire al periodo Normanno (da Northmen o Norsemen), (misto di popolazioni della Scandinavia, insediati in Danimarca, Norvegia e Svezia).
Si racconta che nella torre collocata più in alto, trovassero rifugio per pregare dei monaci eremiti di san Bruno. I ruderi di sistema di fortificazione che vengono alla luce assumono marcata connotazione di volontaria comunicazione di qualcosa che deve essere ancora definito e descritto. Una Calabria dove ha ospitato uomini del Nord che giungendo in Italia tra il IX e il X sec. provenienti dalla Francia, intorno al 1050 oltre a conquistare San Marco Argentano che in circa dieci anni costruirono il ducato di Calabria, il cui capoluogo fu Mileto, questo sistema feudale che portò alla costruzione di castelli, oltre che edificati per esigenze difensive, furono costruiti moltissime torri, che partivano da Cosenza e si snodavano sia sulla zona costiera Jonica che Tirrenica, tutto ciò per difendere il Regno. Questi, fanno quasi sempre da basi nelle fortificazioni dei secoli successivi, dei quali, molti giunsero a noi quasi illesi, di altri, si conservano ruderi e grandi cinte murarie. Oltre ai paesi già censiti dove sono presenti i Castelli normanni ci si chiede se rientrano anche i ruderi di questo documentario che mette in luce la località di Copanello.
anicec 2013
Aci Castello Sicilia @ Sicily needs love
Alba Acicastello Sicily needs love
Mi siedo, respiro, faccio parte dell'opera,
la guardo da dentro e mi sorprende.
Fotografia Claudio Arezzo di Trifiletti
Il castello di Adrano tra le due tappe siciliane delle Giornate nazionali dei castelli.
Catania - il Duomo
Piazza del duomo di Catania ripresa il 27 giugno 2008
io DALI' AL CASTELLO URSINO DI CATANIA
È stata inaugurata la mostra io Dalì al castello Ursino di Catania. L'allestimento nasce con la collaborazione della Fundaciò Gala - Salvador Dalì nel trentennale della scomparsa del maestro catalano.
Nelle interviste:
FRANCESCA VIILANTI - curatrice mostra io Dalì
MONTSE AGUER - direttrice dei musei Dalì
SALVO POGLIESE - sindaco di Catania
BARBARA MIRABELLA - assessore alla cultura comune di Catania
Turismo: i tesori nascosti del castello di adrano
Turismo: i tesori nascosti del castello di adrano
Visitare il castello di Adrano vuol dire fare un viaggio all'indietro nel tempo che non si ferma al ...
Castillo Ursino - Ursino Castle - Catania
#progettoERASMUS #GamificandoElAula #ICBrancati #Catania
Calatabiano da Visitare
Calatabiano da Visitare
Si tratta di quattro distinti percorsi turistico - culturali:
dalla visita al Castello di Calatabiano
all'itinerario Calatabiano Città dei Castelli,
che comprende la visita, accanto al Maniero,
del Castello San Marco.
L'itinerario più impegnativo Calatabiano da Visitare,
con visita ai Castelli, alle Chiese del borgo medievale
e alla Chiesa Madre.
Vittorio Sgarbi - Mostra al Castello Ursino
#Catania - inaugurato il Museo della Follia, ospitato per i prossimi sei mesi all'interno del Castello Ursino di Catania. Curato da Vittorio #Sgarbi e realizzato da Giovanni Lettini, Sara Pallavicini, Stefano Morelli e Cesare Inzerillo.
San Nicola l'Arena
in volo su Torre Normanna a San Nicola l'arena con il mavic pro
Giarre (Ct)
Giarre è un comune italiano di 27.740 abitanti della provincia di Catania in Sicilia.La città, posta a metà strada tra Catania e Taormina, forma un importante polo urbano con la vicina Riposto con cui fu per pochi anni unita durante il periodo fascista assumendo il nome di Jonia.La conurbazione, senza soluzione di continuità tra i due centri, conta oltre 45.000 abitanti e si estende dal mare fino ai piedi del vulcano. È contigua alla vicina Mascali, dalla quale in origine si distaccò formando un comune autonomo, e insieme formano un agglomerato di oltre 60.000 abitanti.Le tre comunità sono interdipendenti tra di loro per servizi ed uffici di vari livelli.Giarre si trova sulla costa orientale della Sicilia, tra l'Etna e il mar Ionio, in declivio verso il mare, ad un'altitudine di 81 metri s.l.m., in posizione ventilata e panoramica. La città è uno dei migliori punti d'osservazione della caldera di collasso della Valle del Bove, nella quale si versano la maggior parte delle colate laviche del versante orientale del vulcano. Il territorio di Giarre è stato sempre risparmiato dalle colate in epoca storica e finora non è mai stato minacciato direttamente grazie anche alla sua relativa distanza dal vulcano. Tuttavia la colata del 1928 che investì la vicina Mascali giunse alle porte della frazione giarrese di Santa Maria la Strada.Il territorio comunale è privo di sbocchi a mare. Esso si sviluppa tra la fertile piana costiera e le prime propaggini dell'Etna, ad un'altitudine che va dai 15 ai 601 metri s.l.m. e ricade in parte nel Parco dell'Etna (un ettaro). È attraversato dal torrente Macchia, unico corso d'acqua rilevante, seppur di carattere stagionale, che si insinua in un'ampia frattura di origine sismica a nord-ovest di Giarre. La zona nei pressi del confine con i comuni di Santa Venerina e Acireale è interessata da una serie di faglie sismiche attive che nel XX secolo hanno dato origine a terremoti che hanno devastato diverse contrade come i terremoti del 1865 e del 1911, che danneggiarono gravemente la frazione di Macchia, quelli del 1952 e del 1971.
Giarre is an Italian town and comune on the east coast of Sicily in the province of Catania. It is bounded by the comuni of Mascali, Riposto, Acireale, Santa Venerina, Milo and Sant'Alfio. Giarre forms a conurbation with the coastal town of Riposto.Some historians suppose that the ancient Greek city of Kallipolis was situated in the same territory of the present-day town of Giarre, but nowadays there is no relevant proof of it.Since the late 16th century until 1815 Giarre was a village of the county of Mascali.During the fascist era Giarre was joined to Riposto under the name of Jonia but separated again in 1945.The neo-classical cathedral, begun in 1794, is dedicated to the Spaniard St. Isidore, patron of Madrid.
Other sights include:
Oratory of St. Filippo Neri (18th century)
Sanctuary of Maria Santissima della Strada, the oldest church in the town (dating to 1081). Today little remains of the original medieval structure, having been replaced by a neoclassicist edifice.
Museum of Uses and Customs of the Etna people
Mediterraneum Aquarium
Font : Wikipedia
TAORMINA ZOOM SICILY
Sicily Island Of Light - Sicilia isola di luce Art Documentary
Little Sicily
La Sicilia isola feconda, ma depredata nella storia da ondate di incursori e ad oggi bistrattata finanche dagli stessi siciliani, ha bisogno di amore e la richiesta della nostra terra appare evidente attraverso gli scatti fotografici di Claudio Arezzo di Trifiletti: i decori degli edifici, i fregi e le sculture di monumenti, chiese e fontane stratificatisi nei secoli si muovono coordinati in un anelito di amore. Il progetto Sicily needs love è un tour della Sicilia con soste nelle principali città per immortalare, in scatti fotografici, i particolari delle opere che spesso rimangono celati agli occhi ignari degli stessi siciliani intorpiditi dal grigiore dell'ignoranza o dalla pericolosa indifferenza e nutriti dalla frenesia della quotidiana mediocrità. I video mostrano le città risvegliarsi nei gesti scherzosi dei puttini, nei visi mostruosi e negli sguardi stravolti dei decori barocchi, giocherellare con le sculture mitologiche delle fontane e amalgamarsi alle linee architettoniche a volte contorte altre essenziali delle chiese. Le immagini sono volte a creare un documentario artistico o a comporre in sequenze veloci un corto subliminale, ma tutte concluse da un ultimo frame di Madonne estatiche che infondono speranza a quei passanti che abbiano la fortuna di posare lo sguardo su di loro.
TAORMINA NEEDS LOVE
Sai cos'è la nostra vita? La tua e la mia? Un sogno fatto in Sicilia. Forse stiamo ancora lì e stiamo sognando ( Leonardo Sciascia)
Che Taormina sia il gioiello della Sicilia lo si intuisce dal nome vezzoso e dal nobile aspetto dato essenzialmente dal paesaggio circostante dell'Etna che declina sino al mare turchese. La città è unica nell' intreccio di preziosi elementi, architettonici, urbanistici conseguenza dei precedenti domini. Il Teatro Greco, le Naumachie romane, Il Castello Saraceno, la Necropoli araba ,il Palazzo gotico dei Duchi di Santo Stefano, la normanna Porta del Tocco , gli aragonesi Palazzo Corvaja e Palazzo Ciampoli fino al barocco delle Quattro Fontane, degli edifici di Corso Umberto e della Chiesa di San Giuseppe sono alcuni esempi delle varie epoche storiche che si sono susseguite accrescendo lo splendore di Taormina.
La Sicilia è il paese delle arance, del suolo fiorito la cui aria in primavera è tutto un profumo..ma quel che ne fa una terra necessaria a vedersi e unica al mondo , è il fatto che da un estremità all'altra , essa si può definire uno strano e divino museo di architettura (Guy de Maupassant)
Marella Di Grande
Che i fondi provenienti dalla cultura possano rinascere nella cultura.
Claudio Arezzo di Trifiletti 2011
DOCUMENTARIO ARTISTICO SICILIA
Palazzo dei Giurati - Porta Messina - Chiesa di San Pietro - Convento S. Maria del Gesù - Chiesa di San Pancrazio - Fontana e Arco dei Capuccini - Chiesa dei Cappuccini - Palazzo Corvaja - Chiesa di Santa Caterina - Chiesa Madonna delle Grazie - Sant. Madonna della Rocca - Castello Saraceno - Ex Chiesa di Sant' Agostino - Biblioteca Comunale - Chiesa di San Giuseppe - Torre dell'Orologio - Chiesa del Varò - Badia Vecchia - Duomo - Palazzo Ciampoli - Chiesa del Carmine - Convento di San Domenico - Chiesa di San Michele - Palazzo Duchi di S. Stefano - Porta Catania - Chiesa s. Francesco di Paola - Piazza San Pancrazio - Tombe Bizzantine - Odeon - Terme Romane - Naumachie - Chiesa Anglicana - Teatro Greco - Castelmola
ETNA ZOOM SICILY
Sicily Island Of Light - Sicilia isola di luce Documentary Art
La Sicilia isola feconda, ma depredata nella storia da ondate di incursori e ad oggi bistrattata finanche dagli stessi siciliani, ha bisogno di amore e la richiesta della nostra terra appare evidente attraverso gli scatti fotografici di Claudio Arezzo di Trifiletti: i decori degli edifici, i fregi e le sculture di monumenti, chiese e fontane stratificatisi nei secoli si muovono coordinati in un anelito di amore. Il progetto Sicily needs love è un tour della Sicilia con soste nelle principali città per immortalare, in scatti fotografici, i particolari delle opere che spesso rimangono celati agli occhi ignari degli stessi siciliani intorpiditi dal grigiore dell'ignoranza o dalla pericolosa indifferenza e nutriti dalla frenesia della quotidiana mediocrità. I video mostrano le città risvegliarsi nei gesti scherzosi dei puttini, nei visi mostruosi e negli sguardi stravolti dei decori barocchi, giocherellare con le sculture mitologiche delle fontane e amalgamarsi alle linee architettoniche a volte contorte altre essenziali delle chiese. Le immagini sono volte a creare un documentario artistico o a comporre in sequenze veloci un corto subliminale, ma tutte concluse da un ultimo frame di Madonne estatiche che infondono speranza a quei passanti che abbiano la fortuna di posare lo sguardo su di loro.
ETNA NEEDS LOVE
Trescano ai piedi tuoi silfi e sirene;
Fremon dentro di te sofi e giganti;
E tu tranquillo di vermiglie arene
E di colti e di boschi ampio t'ammanti (All'Etna Mario Rapisardi)
Chi vive ai piedi dell'Etna ha di essa una paura mista a benevolenza, una sottospecie di rispetto, simile a quella di un domatore che apprezzando la bellezza della bestia feroce ne riconosce la pericolosità. Le sue falde da Barriera o da Gravina fino in alto a Fleri o a Zafferana sono un tutt'uno col popolo catanese che si lascia influenzare dagli sbalzi d'umore da muntagna: quando è arrabbiata fremono, quando è calma si quietano come nelle mattine chiare di gennaio quando candida sembra che ti sorrida. Nella fotografia di Claudio, la pietra lavica lavorata nei ghirigori barocchi seppur grossolani ben esprimono il carattere rupestre e schietto della gente che vive alle pendici dell'Etna e nella sequenza delle immagini si percepisce la forza ancestrale del vulcano che trascina come magnete al centro della Terra.
Marella Di Grande
....la colonna del cielo,
l'Etna ricoperta di neve,
nutrice di ghiacci perenni e pungenti..... (Pindaro, Pitica/470 a. C.)
Dalla distruzione alla creazione.
Claudio Arezzo di Trifiletti
Barriera: Chiesa Santa Maria del Carmelo, Parco I Vicerè,
Gravina di Catania: Chiesa Madre Sant'Antonio da Padova
Mascalucia: Santuario Madonna della Sciara, Chiesetta della Pietà, Chiesa di San Vito, Santuario della Madonna della Consolazione, Chiesa di San Michele Arcangelo, Chiesetta della SS. Trinità, Torre del Grifo, Chiesa della Madonna Bambina, Grotta dell'Eremita, Grotta della Madonna di Mompilieri, Chiesa di Sant'Antonio Abate
San Giovanni La Punta: Chiesa Madre, Santuario della Madonna della Ravanusa, Chiesa di Santa Lucia, Chiesa della Madonna della Neve, Chiesa di Santa Maria della Grazia , Chiesa di Santa Maria di Loreto, Sant'Agata Li Battiati: Chiesa di Sant'Agata, Chiesa di San Lorenzo, Chiesa di San Tommaso
Trecastagni: Chiesa della Madonna dell'Aiuto, Chiesa del Bianco, Chiesa del Purgatorio, Chiesa di Santa Caterina, Chiesa di San Nicolò,Chiesa di San Benedetto, Chiesa di Sant'Andrea, Chiesa Madonna di Tremonti, Mulino, Arco, Monumento ai caduti, Palazzo dei principi di Giovanni, Palazzo della Vicaria, Teatro Comunale, Convento, Santuario dei Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino.
Sant'Alfio: Chiesa del Calvario, Chiesa Madre, Castagno dei Cento Cavalli, Chiesetta dei Magazzeni
Pedara: Basilica di Santa Caterina, Chiesa di San Biagio, Chiesa di Santa Maria della Stella, Chiesa di San Vito, Chiesa di Sant'Antonio Abate, Piazza Don Diego, Palazzo dei Discendenti, Monumento ai Caduti
Viagrande: Chiesa della Madonna dell'Itria, Villa Barone, Villa Borgato
Nicolosi: Monastero Benedettino di San Nicolò l'Arena, Museo Vulcanologico, Chiesa Madre.
Zafferana Etnea: Chiesa della Madonna delle Grazie, Valle del Bove, Rocca degli Zappini, Sentiero natura di Monte Zoccolaro, Piazza Umberto I, Chiesa della Madonna della Provvidenza, Giardino Pubblico.
Fleri: Chiesa di Maria Santissima del Rosario
San Gregorio: Chiesa di San Filippo D'Argirò, Chiesa dell'Immacolata, Complesso Immacolatelle e Micio Conti
La leggenda della biga di Catania: è una copia del manufatto di Morgantina
E' una copia moderna di una biga in marmo che si trova ai musei Vaticani di Roma quella recuperata dai carabinieri di Catania. Un manufatto pregiato che dagli anni Cinquanta troneggiava sul tetto della cappella Sollima, all'ingresso del cimitero catanese, per poi essere stata trafugata nel 2017 e nascosta in un garage di Aci Catena pronta a essere venduta per un milione e mezzo. Un'opera in bronzo su cui aleggiava una misteriosa storia legata agli scavi di Morgantina e che ha fatto sì che la biga stessa fosse leggendariamente ritenuta di epoca greca. (Isabella Di Bartolo)
Paternò - foto storiche
Foto storiche di Paternò a cura dell'Associazione Culturale Paternesi.com - paternesi.com
Ariano - 1° Raduno Ferrari
Ariano Irpino, maggio 2011 - Ad Ariano Irpino abbiamo visto rosso per tre giorni grazie ad una bella manifestazione organizzata dall'imprenditore Alberto Scaperrotta. Una meravigliosa tre giorni appunto con le splendide rosse di Maranello, si proprio loro: le Ferrari, arrivate da varie parti d'Italia per questo Primo Raduno della Solidarietà e della Sicurezza Stradale. Il tutto organizzato per dare un forte sostegno al Centro di Riabilitazione Psicomotoria di Valleluogo. Il delegato ACI di Ariano Irpino Alberto Scaperrotta ha dichiarato ai nostri microfoni: Abbiamo affrontato questa mission con forza ed entusiasmo per dare visibilità a questi giovani e chi si prende loro cura, non è stato facile ma il successo della manifestazione ed il sorriso di questi ragazzi ci ripaga di tutto. Un velo di emozione traspare nel viso di Alberto, l'invito e stato prontamente accolto dal prestigioso F.c.M Ferrari Club Milano, da varie parti d'Italia sono arrivate le prestigiose auto della scuderia di Maranello (oltre sessanta le rosse giunte fino a qui). Una tre giorni di incontri con i tanti estimatori della rossa, gli ospiti (i piloti) hanno potuto visitare la città , i musei, apprezzando anche la rinomata cucina locale onor del vero, lodandola tanto, il serpentone Ferrari si è poi spostato anche nei paesi limitrofi ricevendo un'accoglienza con pochi pari, Il momento clou è stato sicuramente sabato pomeriggio quando tutte le auto si sono fermate in Villa Comunale ai piedi del Castello Normanno, è stato un vero bagno di folla, tra le miriadi di foto scattate scintillavano gli occhi raggianti dei ragazzi del Centro che hanno accompagnato i piloti per tutta la durata del tour seduti in auto accanto ai suddetti possessori della rossa. Le tre giorni poi ha avuto il suo epilogo domenica pomeriggio proprio in località Valleluogo ove hanno tutti avuto modo di salutare questi nostri nuovi amici e scattare le ultime foto (molti di loro arrivavano dalla bella Sicilia). Nelle prossime settimane ci saranno altri appuntamenti importanti, si parlerà di guida sicura e tanto altro, nel ringraziare Alberto Scaperrotta e i suoi collaboratori per il fantastico lavoro fatto, non possiamo fare altro che aggiungere un grazie a tutti quelli che hanno partecipato e un grazie ancora più grande a tutti quelli che aiuteranno gli amici del Centro di Riabilitazione Psicomotoria di Valleluogo.
Servizio a cura di Big Wave con la collaborazione tecnica di Agostino Vitillo.