L'Aquila Cattedrale dei SS. Massimo e Giorgio, intervento di Vittorio Sgarbi
L'Aquila Cattedrale dei SS. Massimo e Giorgio, intervento di Vittorio Sgarbi. Mostra delle opere di Giovanni Gasparro.
L'Aquila città: la top 10 dei monumenti da visitare
I monumenti più belli da visitare nel capoluogo d'Abruzzo
1) AMITERNUM
2) BASILICA DI SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO
3) BASILICA DI SAN BERNARDINO
4) CORSO VITTORIO EMANUEE
5) FONTANA DELLE 99 CANNELLE
6) CHIESA DI SANTA GIUSTA
7) FONTANA LUMINOSA
8) PALAZZO MARGHERITA
9) CATTEDRALE DEI SANTI MASSIMO E GIORGIO
10) FORTE SPAGNOLO
Visita a Forcona, l'antica cattedrale
In occasione della festa di San Massimo patrono dell'Aquila, il Fai ha organizzato una vista guidata alla riscoperta dell’antichissima cattedrale di Forcona, costruita nei luoghi di martirio del santo.
L'AQUILA: Città di Federico II (La Storia d'Abruzzo) Documentario parte 1 di 4
DOCUMENTARIO INTEGRALE realizzato in occasione die 10 anni dal sisma del 6 aprile 2009
Per vedere le altre parti:
2da Parte
3za Parte
4ta Parte
Un viaggio in quattro puntate da me realizzate rimontando fotografie e spezzoni storici, e filmati dell'Istituto Nazionale Luce per ripercorrere la storia della città dei 99 castelli, delle 99 chiese e delle 99 cannelle celebrata da Buccio di Ranallo, la città di Celestino V e San Bernardino e Margherita d'Austria.
La voce fuoricampo è tratta da una registrazione del Prof. Raffaele Colapietra, la prima puntata riguarda la storia della città, la seconda riguarderà i monumenti del centro storico con i Quattro Quarti, mentre la terza riguarderà i monumenti nelle campagne e nelle frazioni cittadine.
La fondazione fu legata ai fermenti autonomistici delle terre del confine settentrionale del Regnum Siciliae accentuatisi alla morte dell'Imperatore Federico II. Una parte degli abitanti dei castelli, delle terre e delle ville dei due territori, circa una settantina, si trasferirono intorno alla metà del Duecento nella nuova città. Le particolari circostanze della fondazione si riflettono quindi sull'urbanistica della città, conferendole l'impronta definitiva: ciascun castello ebbe in assegnazione un'area perché vi si edificassero le case, la chiesa e sulla piazza antistante la fontana pubblica. Nascono così i vari quartieri e alcuni gioielli dell'architettura sacra romanica aquilana, quali le chiese di S. Maria Paganica, di S. Giusta, di S. Pietro di Coppito e di S. Silvestro. Si data a questo periodo anche la prima fase del monumento più celebre della città, la Fontana delle 99 cannelle (allusivo al tradizionale numero di castelli che avrebbero partecipato alla fondazione), opera del Magister Tangredus de Pentana de Valva, come ci dice un'iscrizione posta sulla parete di fondo. La nuova realtà, che aveva modificato in profondità le strategie politico-militari alla frontiera con lo Stato della Chiesa, ricevette nel 1254 il diploma di fondazione da re Corrado IV.
La città costituì fin dall'inizio un importante mercato per il contado, il quale la riforniva regolarmente di prodotti alimentari: dalla conca fertile proveniva il prezioso zafferano; i pascoli montani circostanti alimentavano nel periodo estivo numerose greggi di ovini transumanti che fornivano abbondante materia prima, destinata sia all'esportazione sia, in misura minore, alla manifattura locale, tale da richiamare col tempo in città artigiani e mercanti forestieri.
L'Aquila nel giro di pochi decenni divenne crocevia per il traffico con le altre città del regno ed extra regno, con le quali era collegata per mezzo della cosiddetta via degli Abruzzi che univa Firenze a Napoli passando per Perugia, Rieti, Aquila, Sulmona, Isernia, Venafro, Teano, Capua.
Le trattative per la successione nel regno di Sicilia di Edmondo, figlio di re Enrico III d'Inghilterra, fecero sì che la città si inserisse nell'intrecciarsi degli interessi della curia papale e del re d'Inghilterra. Per contrastare questo disegno re Manfredi, nel luglio 1259, la fece radere al suolo. Tre anni prima, il 23 dicembre 1256, papa Alessandro IV, per premiare gli aquilani dell'avversione manifestata nei riguardi di re Manfredi, aveva elevato la chiesa dei santi Massimo e Giorgio a chiesa cattedrale. Il denuus reformator fu Carlo I d'Angiò, ma la fama della città si diffuse ben al di là dei confini del regno quando un evento di eccezionale importanza ebbe luogo il 29 agosto 1294: la consacrazione dell'eremita Pietro del Morrone come pontefice col nome di Celestino V. Su iniziativa di Pietro era stata iniziata, nel 1287, S. Maria di Collemaggio, la più imponente chiesa romanica della città, la cui facciata, decorata con un rivestimento a fasce di masselli alternativamente bianchi e rossi e con tre grandi rosoni, domina l'antistante spiazzo erboso.
Le vicende celestiniane dettero grande impulso alla sviluppo edilizio, come testimoniano gli statuti cittadini. Decisivi poi per lo sviluppo dei commerci furono i privilegi concessi dal re Roberto d'Angiò nel 1311. Furono in particolare protette tutte le attività legate alla pastorizia, tramite l'esenzione dai dazi per le importazioni e le esportazioni. E' questo il periodo in cui mercanti toscani (società Scale, Bonaccorsi) e reatini acquistarono casa per abitare in città. Questi presupposti favorirono un profondo rinnovamento politico: nel 1355 al governo cittadino parteciparono le Arti dei pellettieri, dei metallieri, dei mercanti, dei letterati, che con il Camerario e i Cinque costituirono la nuova Camera Aquilana. Undici anni prima, nel 1344, il sovrano aveva concesso alla città di avere una propria zecca.
Fonte
L’Aquila - Duomo, il cronoprogramma del Mibac
rete8.it
L’Aquila – Riaperta la chiesa di San Silvestro
rete8.it
L'Aquila e le sue chiese Cap 5: 1800-1900 finale
Si può ipotizzare che le fasi costruttive di quella che sarà la città di Aquila abbiano avuto inizio nel 1195, con l'edificazione e la consacrazione della chiesa di Santa Maria d'Aquili
Dagli studi di monsignor Orlando Antonini sull'architettura religiosa aquilana. Regia di Patrizio Guerrini, a cura di Maurizio D'Antonio. Sotto l'alto patronato del Pontificio Consiglio della cultura e della Pontificia Commissione dei beni culturali della Chiesa. Con il patrocinio di: Arcidiocesi dell'Aquila, Istituto italiano dei Castelli, Regione Abruzzo, Provincia dell'Aquila, Comune dell'Aquila
RICOSTRUZIONE CATTEDRALE L'AQUILA: SCONTRO TRA CURIA E BENI CULTURALI
RICOSTRUZIONE CATTEDRALE L'AQUILA: PETROCCHI, SI' AL BANDO PUBBLICO
Descrizione
L’Aquila - Riconsegnata la cupola delle “Anime Sante”
rete8.it
SGARBI CHIAMA BARCA A L'AQUILA PER VISIONARE IL PATRIMONIO ARTISTICO LOCALE.
FABRIZIO BARCA TORNA A L'AQUILA QUESTA VOLTA CHIAMATO DAL NOTO CRITICO D'ARTE VITTORIO SGARBI, ALLARMATO DALLE DIRETTIVE CONTENUTE SUL MAXIEMENDAMENTO RIGUARDANTE I FINANZIAMENTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE SECONDE CASE.
SGARBI: A L'AQUILA STATO CRIMINALE
TVUNO L'AQUILA tvunoaq.tv
Il critico d'arte Vittorio Sgarbi, a L'Aquila in occasione dell'evento espositivo 'Le storie di Giuseppe' nella cattedrale di San Massimo, attacca il governo Monti sulla ricostruzione della città.
redazione.tvuno@gmail.com
Riaperto l'Infopoint di Piazza Duomo all'Aquila
Attivato anche un servizio di noleggio biciclette. l'intervista all'assessore al turismo, Lelio De Santis
Mattarella a L'Aquila per la Festa della Rinascita
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presenziato, questa mattina, alla manifestazione della Festa della Rinascita durante la quale è stata ufficialmente restituita alla città capoluogo la chiesa della Anime Sante, simbolo del terremoto 2009
L'Aquila interno Duomo 7 04 2010
L 'Aquila- l'Italia nella voragine
Attualità
Tradizionali Campane di Opi (Prov. L'Aquila) per la festa del Natale
Suonata, ancora a mano, dalla cella campanaria della Parrocchia di Santa Maria Assunta nel borgo abruzzese di Opi
SAN BERNARDINO-L'AQUILA
all'interno della Chiesa di San bernardino-L'Aquila
...affreschi,dipinti,stucchi,coro ligneo,volte e soffitto ligneo- dipinta...l'organo...
Video del 3 Novembre 2007 in L'Aquila
La tradizione delle Campane delle Chiesa di Santa Maria Assunta (Audio HD) - Opi (AQ)
Dopo aver visto il video di TV2000 sulla tradizione delle campane di Opi che vede suonare queste campane ancora a mano come i vecchi tempi, nell'agosto del 2015 ho deciso di andare personalmente a visitare questo posto favoloso noto come uno dei borghi più belli d'Italia. In questo piccolo borgo arroccato su una montagna nella parte più alta domina la chiesa principale dedicata a Santa Maria Assunta. Qui le campane non sono elettrificate ma sono suonate a mano da una sagrestana di nome Angela che con tanta passione suona sempre queste campane a distesa a volte con l'aiuto di qualche aiutante o apprendista. Ormai anziana, lei sta cercando qualcuno che prenda il suo posto e che mantenga ancora viva l'arte del suonare le campane. La chiesa ospita un concertino umbro di 3 campane a slancio della Fonderia Marinelli di Agnone con l'aggiunta di una campana fissa che segna con i suoi rintocchi le ore e i quarti. Quest'ultima ha 2 elettromartelli, uno sul bordo inferiore, che segna le ore,e uno a metà vaso campanario, che segna i quarti. L'impianto campanario e dell'orologio è della Trebino. Nel video possiamo vedere una vista in viaggio di mentre andavo ad Opi; alcuni scorci del borgo; la salita sul campanile con la suonata a distesa (17:30) e la Tarantella (2 campane suonate a scampanìo velocemente) per la messa delle 18; l'interno e l'esterno della chiesa e una vista esterna ed interna della Cappella gentilizia di San Giovanni battista.
IV - SIb4
III - LA4 fusa nel 1956
II - DO4
I - LAb3
Si consiglia l'utilizzo delle cuffie per un ascolto più accurato.
Produzione di ReporterAG - Gabriele Benvenuto.
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