LA NAPOLI ELLENISTICA DALLE MURA ALLE TOMBE
La Napoli Ellenistica, dalle mura alle tombe. Gli ipogei di Santa Maria Antesecula alla Sanità.
Questo il titolo del documentario che sarà trasmesso per l’intera prossima settimana (da lunedi 21/9 a sabato 36/9) alle ore 21,00 sull’emittente regionale TELELIBERA CAMPANIA visibile nell’intera regione e oltre sul canale 174 del digitale terrestre.
Un documentario di Stefano Montone, edizioni LA RAMPA, della durata di circa 30 minuti in cui sarà mostrata una realtà di Napoli ancora sconosciuta ai più e sapientemente narrata dal presidente Carlo Leggieri dell’associazione Celanapoli.
Fontanelle Cemetery - Cimitero delle Fontanelle Napoli - Naples Travel
Nicolas Aujula visits Fontanelle Cemetery 'Cimitero delle Fontanelle' in Naples, Italy - a cave that is home to thousands of skulls and bones of those who died in the plague of 1656 which reduced the city's population from 400,000 to 150,000. A death cult soon established where locals would come to look after the skulls and offer their prayers in return for their wishes being granted. A fascinating place with strong energy where we could sense spirit activity.
Visit and
Napoli - The Cemetery of Fontanelle (31.05.12)
- Napoli - The Cemetery of Fontanelle. The Cemetery of Fontanelle is located in the heart of Rione Sanità and it is one of the most important in Naples. Historically the necropolis is the place of a very popular devotion for the deads, identified as souls in purgatory needing care. Forgotten for many years it was restored and reopened since May of 2010. (31.05.12)
Dig These Bones: Cimitero delle Fontanelle
Follow me in this clip as I venture deep into Naples, far from the throngs of tourists piling off our cruise ship. I discovered an amazing quarry filled with human bones when I was here in the spring, and I just had to come back with my TV crew to film it. Here’s how I wrote it up for the next edition of the Rick Steves Italy guidebook:
Cemetery of the Fountains (Cimitero delle Fontanelle)
A thousand years ago, cut into the hills at the high end of Napoli, was a quarry. In the 16th century, churches with crowded cemeteries began moving the bones of their long dead here to make room for the newly dead. Later, it housed the bones of plague victims and the city’s paupers. In the 19th century, many churches emptied their cemeteries, adding even more skulls to this vast ossuary. Then, a cult of people appeared whose members adopted skulls. They named them, put them in little houses, brought them flowers, and asked them for favors from the next life. And today, the quirky caves — stacked with human bones and dotted with chapels — are open to the public. Located in a sketchy-feeling neighborhood at the top end of Sanità (via Fontanelle 80, tel. 081.795.6160, 10:00-17:00 daily, tips accepted). To get there, hop in a taxi, ride the subway to the Materdei stop and follow the brown signs for ten minutes, or hike ten minutes up Via Sanità from the Basilica of Santa Maria della Sanità).
Napoli - Emozione Napoli, il marchio partenopeo anticontraffazione (09.05.13)
- Napoli - Con il progetto Start-Up Emozione Napoli il Comune partecipa all'azione di contrasto alla contraffazione lanciata da Anci e Ministero dello Sviluppo Economico. Al centro il rilancio del marchio Napoli per valorizzare la città e le sue produzioni attraverso l'uso di internet. (09.05.13)
Cimitero Fontanelle Napoli
Cimitero delle Fontanelle & Rione Sanità - Napoli
Una rapida occhiata nel mondo dell'occulto e del mistero di Napoli.
Tra i vicoli pieni di cultura e tradizione Partenopea, fino al cimitero delle Fontanelle. Un antico ossario pieno di leggende e misticismo.
Ipogei Funerari Ellenistici - Celanapoli [003]
Servizio trasmesso da Telecapri News sull'Associazione Celanapoli (terza parte)
[ITA] - The Promised Napoli
ITALIAN ONLY
I crossover, quelli belli.
Potrei avere una vaga idea di dove si svolgano realmente le vicende dell'anime.
Audio: Io speriamo che me la cavo
Cimitero delle Fontanelle - Napoli
Il cimitero delle fontanelle è un luogo storico e di culto unico al mondo. Qui si svolgeva la pratica delle anime pezzentelle
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Cimitero delle fontanelle (Napoli)
Qualche scatto dalla mia recente visita allo storico cimitero delle fontanelle, situato nel cuore di Napoli.
Un posto unico, dove la devozione ai defunti si mescola con i misteri e le superstizioni.
Per approfondimenti:
Email: ilcamminodelbagatto@libero.it
Facebook:
NÁPOLES. Cimitero delle Fontanelle. Rione Sanitá.
En un instante, en un abrir y cerrar de ojos,
y al toque de la trompeta final,
porque sonará la trompeta
y los muertos resucitarán incorruptibles...
Napoli, che musei! (15.05.14)
- Napoli, che musei! Le meraviglie del polo museale di Napoli. (15.05.14)
Il Dna greco di Napoli
E' un viaggio indietro nel tempo che nel Sud del mondo ha pochi esempi del genere, oltre Napoli ci sono la Grecia e la Turchia. E' quello che si può compiere dentro il Dna greco di Napoli dalle mura di piazza Cavour agli Ipogei dell'attuale borgo Vergini Sanità. Nell'area che, sin dal IV sec. a.C. fu destinata a necropoli e che da anni è proposta a turisti italiani e stranieri, a giovani studenti e studiosi di fama internazionale da Carlo Leggieri, coordinatore di Celanapoli un'associazione che ha l'obiettivo di recuperare, valorizzare e restituire alla fruibilità pubblica un prezioso frammento della necropoli di Neapolis.
E la visione delle tombe a camere è mozzafiato, è straordinaria ed unica. Gli Ipogei Funerari Ellenistici in parte rinvenuti e valorizzati da Celanapoli in via Santa Maria Antesaecula erano parte di quei monumenti, affiancati senza soluzione di continuità lungo l'asse extraurbano che nascendo dalla porta nord della murazione di Neapolis s'inerpicava verso la collina di Capodimonte. A spiegare il sito è Carlo Leggieri: Articolati, generalmente, su due livelli: il vestibolo, con accesso dalla strada, funzionale allo svolgimento dei riti e, sottoposta, la camera funeraria dove, lungo le pareti, erano allineati i sarcofagi. Il complesso rupestre, utilizzato sino ad età imperiale, intagliato integralmente nel banco tufaceo già modellato dalle acque di dilavamento, evidenziava prospetti che richiamavano architetture di ambiente macedone, espressioni di notevole cifra artistica. Dal II sec. d.C. il comprensorio, fu interessato da un progressivo interramento risultato di massicce alluvioni, che determinò la scomparsa della necropoli dalla memoria.
Nella seconda metà del XVI secolo prese avvio un'urbanizzazione tanto spontanea quanto compulsiva, nasceva il primo nucleo del borgo dei Vergini, in un contesto che mostrava ancora tutte le caratteristiche di un'area rurale. Architetti dal grande genio creativo segneranno, nel tempo, il quartiere con significative impronte. E' il caso di ricordare Frà Giuseppe Nuvolo per la Chiesa di Santa Maria della Sanità, Ferdinando Sanfelice per il palazzo della propria famiglia e la Chiesa di Succurre Miseris, Luigi Vanvitelli per la chiesa dei Padri della Missione ai Vergini.
Successivamente la necessità di costruire nuovi fabbricati diede avvio all'apertura, da parte dei cavamonte, di pozzi per l'estrazione della pietra di tufo. Spesso l'escavazione intersecava gli ipogei, ma l'opera dei cavatori per nulla rallentata dai ritrovamenti, procedeva indisturbata. La cava così realizzata, risultava un importante valore aggiunto per il fabbricato, in quanto, una volta impermeabilizzatene le pareti con malta idraulica, diventava una capace cisterna ad uso condominiale dove conservare le acque meteoriche raccolte dalle terrazze di copertura. Si creava così una preziosa riserva idrica cui attingere, per le quotidiane necessità domestiche, attraverso la canna di pozzo predisposta a servizio delle cucine collocate sulla verticale. La speciale destinazione d'uso, come spesso accade, preservò conservandole anche se mutile, le importanti vestigia antiche fino a quando, l'epidemia di colera del 1884 -- imputata alla contaminazione dell'acqua potabile inquinata da apporti fecali -- ne decretò, con l'adozione dell'acquedotto in pressione, un inevitabile quanto rovinoso abbandono.
L'ultima fase, per queste preesistenze così rilevanti per la storia della città e del sottosuolo, è stata caratterizzata dalla scellerata pratica di scaricare, in queste immense cavità, migliaia di metri cubi di materiali di risulta prodotti dalle ristrutturazioni edili, destinandole così, di fatto, a discariche sotterranee. Gli ambienti dell'Associazione Celanapoli sono ubicati al piano seminterrato di un fabbricato, sito in Via Santa Maria Antesaecula 126. Utilizzati nel corso dell'ultima guerra come ricovero antiaereo a servizio dei condomini del palazzo, insistono su parte dei vestiboli degli ipogei. Il sito monumentale, è noto alla letteratura scientifica dal 1981, quando verifiche statiche, disposte a seguito dell'evento sismico del 23 novembre 1980, accertarono che le fondazioni del fabbricato insistevano su strutture archeologiche intagliate nel banco tufaceo e riconducibili a ipogei funerari. Ed da allora grazie all' impegno dell'associazione è stata riportata alla luce parte di questo patrimonio che è reso fruibile attraverso visite guidate.
A Posillipo una riva sfiorita
Al posto di pinne fucile ed occhiali, come recita una canzone in voga negli anni '60, un gruppo di cittadini è sceso in spiaggia munito di pinze, sacchi e guanti per raccogliere i rifiuti abbandonati dagli incivili sulla scogliera di Riva Fiorita, uno dei paradisi paesaggistici della costa posillipina a Napoli.
Una domenica al mare trascorsa non per tuffarsi in acqua ma per recuperare casco, sedie, bottiglie, giocattoli e quant'altro è emerso tra scogli e sabbia a ridosso della spiaggia sottostante villa Rospery, sede della presidenza della Repubblica. Molti cittadini sono accorsi alla chiamata alla raccolta differenziata di Celanapoli, Legambiente e Scrivendo con la luce.
I protagonisti di questa giornata numerosi e volontari diventano testimonial dell'iniziativa 'napoli bellezza senza monnezza'.
Aldoina dj set @ Quartiere Intelligente Napoli 26 sett 2014
Aldoina dj set @ Quartiere Intelligente Napoli 26 sett 2014
Napoli - Scoperto un tratto di Acquedotto Augusteo nell’area Vergini-Sanità (02.10.15)
- Napoli - Un’eccezionale scoperta quella del rinvenimento di un tratto dell'Acquedotto augusteo del Serino nell'area Vergini-Sanità, a Napoli.
Una scoperta che si inserisce nell'ambito del progetto integrato Oltre le mura, oggetto di un protocollo di intesa tra Associazioni Culturali (VerginiSanità, Celanapoli e Riformisti per il Mezzogiorno), l'Università Federico II e l'Ordine degli Ingegneri di Napoli, con l'obiettivo di contribuire alla rinascita sociale e culturale del quartiere.
Pippo Pirozzi dell’Associazione VeginiSanità, e Carlo Leggieri dell’associazione Celanapoli, hanno spiegato l’importanza dell’iniziativa. (02.10.15)
AL CIMITERO DELLE FONTANELLE A NAPOLI vlog
Un tratto dell'acquedotto augusteo scoperto a Napoli
La Napoli sotterranea svela un nuovo gioiello, presentato dall'Associazione Cela Napoli, un tratto dell'acquedotto augusteo nell'area dei miracoli. Da Serino, nell'avellinese, l'acquedotto di epoca imperiale, arrivava alla piscina Mirabilis, 220 metri scavati nel tufo sotto il quartiere Sanità. (120318)
Napoli Sotterranea - Campania - Italia
Napoli sotterranea è un complesso di cunicoli e cavità scavate nel tufo poste nel sottosuolo di Napoli; vi si trovano soprattutto numerevoli forme di ambienti ed architetture classiche, greche e romane.
Introduzione
Nata sul mare, Napoli è anche la città del Vesuvio. Il vulcano, presente nella storia, nella vita e nell'arte, è stato anche all'origine di molte delle particolarità della città. Cresciuta sul tufo, sulla pozzolana e sulle rocce generate dalle antiche eruzioni del vulcanismo dei Campi Flegrei, Napoli ha sempre sfruttato la pietra dei suoi colli e del fondo delle sue valli per crescere verso l'alto. Nei vicoli stretti del centro storico, nati sulle direzioni delle antiche vie della città romana, i palazzi si stringono tra loro, e si uniscono, utilizzando tutto lo spazio disponibile. Il cuore di Napoli, tra S.Biagio dei Librai e Piazza San Gaetano, affonda le radici in un passato lontano, fatto dei resti della città, cancellate dallo scorrere dei tempi.
Cultura, folklore, tradizione. Il centro della Napoli dei nostri giorni è figlio del suo passato. Le strade e le piazze di oggi sono il fulcro della lunga storia della città nascosta, della complicata biografia della Napoli Sotterranea.
Dieci, venti, trenta metri più in basso; una visita dei sotterranei offre spunti ed elementi per capire come si è evoluta Napoli, e come il lavorìo nascosto di generazioni di napoletani abbia reso possibile lo sviluppo della città, così come oggi la conosciamo. I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5000 anni fa, quasi alla fine dell'era preistorica. Successivamente, nel III secolo a.C., i Greci aprirono le prime cave sotterranee per ricavare i blocchi di tufo necessari alle mura e ai templi della loro Neapolis e scavarono numerosi ambienti per creare una serie di ipogei funerari. È il caso, per esempio, della cava greca che lo speleologo Enzo Albertini riportò alla luce, a circa 40 metri di profondità al di sotto del cimitero di Santa Maria del Pianto. Ma lo sviluppo imponente del reticolo dei sotterranei iniziò in epoca romana.
Scorcio di Napoli Sotterranea
Per un visitatore di oggi, non è facile orientarsi nel dedalo dei sotterranei che si stendono sotto quasi tutta la superficie cittadina. Mai abbandonati e dimenticati, i primi acquedotti delle origini sono stati utilizzati nuovamente, cambiati, allargati, e adattati a nuovi usi. Sulle pareti di tufo, è possibile leggere ancora i segni dei picconi, e del lungo lavoro svolto dall'uomo nel sottosuolo.
Eccezionale testimonianza archeologica, il sottosuolo di Napoli è diventato negli ultimi anni, grazie all'impegno di un gruppo di appassionati ricercatori, una meta turistica di fama internazionale. Il percorso delle visite guidate, dopo aver attraversato sale e percorso gallerie di epoche differenti, giunge all'acqua, il cui sfruttamento e trasporto furono gli elementi decisivi per la nascita del sotterraneo.
Grandi ingegneri ed urbanisti, i romani in epoca augustea dotarono la città di gallerie viarie (grotta di Cocceio e grotta di Seiano) e soprattutto di una rete di acquedotti complessa, alimentata da condotti sotterranei provenienti dalle sorgenti del Serino, a 70 km di distanza dal centro di Napoli. Altri rami dell'acquedotto di età augustea arrivarono fino a Miseno, per alimentare la Piscina Mirabilis, che fu la riserva d'acqua della flotta romana.
Larghi quel poco che permetteva il passaggio di un uomo, i cunicoli dell'acquedotto si diramano spesso in tutte le direzioni, con lo scopo di alimentare fontane ed abitazioni situate in diverse aree della città superiore. A tratti, sulle pareti, si notano ancora tracce dell'intonaco idraulico, utilizzato dagli ingegneri dell'antichità per impermeabilizzare le gallerie.
Agli inizi del 1600 il vecchio acquedotto e le moltissime cisterne pluviali non riuscivano più a soddisfare il bisogno d'acqua di una città ormai parecchio estesa e fu così che il facoltoso nobile napoletano il Carmignano costruì un nuovo acquedotto.
Fu solo agli inizi del 1900 che si smise di scavare nel sottosuolo per l'approvvigionamento idrico e si abbandonò una rete di cunicoli e cisterne di oltre 2 000 000 m2, diffusa per tutta la città.
Al giorno d'oggi vi sono diversi percorsi per poter accedere a questa città parallela, ancora non completamente conosciuta; tutti inquietanti ed al tempo stesso affascinanti. Ci si alterna tra cisterne e cave, cunicoli e pozzi, resti del periodo greco-romano e catacombe, ed i passaggi che collegano svariati punti della città anche distanti chilometri sono innumerevoli. FONTE:WIKIPEDIA