LAGO DI GARDA - GARGNANO
GARGNANO È UN PICCOLO BORGO DELLA SPONDA OCCIDENTALE DEL LAGO DI GARDA, POCO CONOSCIUTO RISPETTO AD ALTRE LOCALITÀ TURISTICHE MA NON PER QUESTO MENO AFFASCINANTE. LE STRADE E GLI EDIFICI DI GARGNANO SONO STATI TESTIMONI DI RECENTI AVVENIMENTI STORICI RILEVANTI.
PALAZZO FELTRINELLI È UN ELEGANTE EDIFICIO DI FINE ’800, DIVENUTO QUARTIER GENERALE DI BENITO MUSSOLINI DURANTE IL PERIODO DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA (1943-1945), OGGI IMPORTANTE CENTRO CONVEGNI SUL LAGO DI GARDA E SEDE STACCATA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, MENTRE DI FIANCO ALLA SPIAGGIA DELLA FONTANELLA, IN FONDO ALL’ABITATO DI GARGNANO, SORGE VILLA FELTRINELLI, RESIDENZA DI BENITO MUSSOLINI DAL ‘43 AL ’45, TRASFORMATA NEL 1997 IN HOTEL DI LUSSO.
IL PORTO DI GARGNANO È IL CUORE DELLA VITA CITTADINA. I LOCALI E I NEGOZI SI CONCENTRANO QUI, ED È CURIOSO OSSERVARE COME SULLE FACCIATE DI ALCUNI EDIFICI SIANO STATE MURATE DELLE PALLE DI CANNONE, A RICORDARE ALLA POPOLAZIONE E AI VISITATORI IL BOMBARDAMENTO NAVALE SUBITO DA GARGNANO NEL 1866.
GARGNANO È INOLTRE UNO DEI POCHISSIMI LUOGHI DOVE ANCORA OGGI SOPRAVVIVE UN’ANTICA TRADIZIONE, CHE HA RESO CELEBRE IL LAGO DI GARDA NEL MONDO GRAZIE A UNO DEI SUOI PRODOTTI PIU’ RINOMATI, COME TESTIMONIANO GLI AGRUMI SCOLPITI SULLE COLONNE DEL CHIOSTRO DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO, INFATTI SECONDO LA TRADIZIONE FURONO I FRATI FRANCESCANI A PORTARE SUL LAGO DI GARDA LA COLTIVAZIONE DEGLI AGRUMI.
LIMONAIA “LA MALORA”
LA LIMONAIA RISALE AL XVI SEC. GRAZIE ALL’IMPEGNO E ALLA PASSIONE DEI PROPRIETARI È A TUTT’OGGI PERFETTAMENTE CONSERVATA, VISITABILE E PRODUTTIVA, A DIFFERENZA DELLA MAGGIOR PARTE DELLE LIMONAIE DEL LAGO DI GARDA.
NON È STATO SEMPLICE FAR RINASCERE UNA STRUTTURA UNICA NEL SUO GENERE. IL SIGNOR GIUSEPPE HA VOLUTO SEGUIRE IN TUTTO LA TRADIZIONE, DALLA RICOSTRUZIONE DELLA MURATURA E DEI PILASTRI IN PIETRA, ALLA SCELTA DEL LEGNO PER I PALI, AL RIPRISTINO DEI CANALI PER L’IRRIGAZIONE, E SPECIALMENTE LE TECNICHE DI COLTIVAZIONE DEI LIMONI, RIGOROSAMENTE NATURALI, COME SI USAVA FARE CENTINAIA DI ANNI FA, CHE OGGI PERMETTONO A PIANTE DI OLTRE 8 METRI DI ALTEZZA DI PRODURRE CIRCA 20.000 LIMONI ALL’ANNO.
DA CINQUE SECOLI LA LIMONAIA DI GARGNANO CONTINUA A PRODURRE LIMONI IN PIENA EFFICIENZA E IN PERFETTO STATO DI CONSERVAZIONE. OGGI È POSSIBILE VISITARLA E SCOPRIRE LA TECNICA DI COPERTURA INVERNALE CON VETRATE E ASSI DI LEGNO, LA RUOTA DEL MULINO, IL CASELLO CON GLI ANTICHI ATTREZZI DA LAVORO E L’INGEGNOSO SISTEMA DI IRRIGAZIONE COSTITUITO DA CANALETTI DI PIETRA CALCAREA CHE SFRUTTANO SOLAMENTE LA FORZA DI GRAVITÀ PER DEVIARE L’ACQUA CHE SCENDE DALL’ALTO E DIRIGERLA VERSO LE PIANTE.
A BOGLIACO, UNA PICCOLA FRAZIONE DEL COMUNE DI GARGNANO, HO SCOPERTO UN POSTO CHE QUASI NESSUNO CONOSCE: E’ UNA VILLA ARISTOCRATICA DA POCO APERTA ALLE VISITE GUIDATE : AMICI AVVENTURISTI VI GARANTISCO, UNA DELLE VILLE PIU’ BELLE SUL LAGO DI GARDA!
VILLA BETTONI
QUELLA DEI BETTONI È UNA FAMIGLIA CHE HA TESSUTO RAPPORTI CON L'IMPERO AUSTRO UNGARICO NEL ‘700. IN PARTICOLARE GIAN ANTONIO BETTONI, AL QUALE FU CONCESSO DA MARIA TERESA D'AUSTRIA IL TITOLO NOBILIARE DI CONTE PER IL SUO SERVIZIO E PER I SUOI MERITI DURANTE LA GUERRA DEI SETTE ANNI.
VILLA BETTONI È UNA SPLENDIDA VILLA LOMBARDA DEL '700, CHE NEL CORSO DEGLI ANNI È STATA PROTAGONISTA DI IMPORTANTI AVVENIMENTI: DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE FU PER UN PERIODO SEDE DEL GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO.
DECENNI DOPO FU UTILIZZATA COME SET PER RIPRESE CINEMATOGRAFICHE: UNA SCENA DEL FILM “ALLONS ENFANTS”, DEI FRATELLI TAVIANI CON MARCELLO MASTROIANNI, FU GIRATA IN UNA DELLE SUE STANZE.
VILLA BETTONI FU COSTRUITA A PARTIRE DAL 1752 DA 16 FRATELLI, UNO DI QUESTI ERA UN AGRONOMO CHE HA FONDATO LA FACOLTÀ DI AGRONOMIA DI SALÒ E AVEVA PROGETTATO PER LA VILLA UN GIARDINO ALL'ITALIANA CHE POTESSE RAPPRESENTARE MOLTE SPECIE VEGETALI. IL PROGETTO FU STESO INSIEME A DELAI BETTONI, AMICO DI CASANOVA, CHE AVEVA PORTATO A CORTE UN'IDEA ARCHITETTONICA DIVERSA, CON L’INTENTO DI RENDERE IL GIARDINO UN’OPERA MONUMENTALE.
SPIAGGE DI GARGNANO
LA SPIAGGIA DEI LIMONI È IL LIDO PRINCIPALE DI GARGNANO. E’ UNA SPIAGGIA MOLTO BELLA, SI POSSONO AFFITTARE SDRAIO, OMBRELLONI, LETTINI, PEDALÒ, ED E’ ANCHE UNA SPIAGGIA MOLTO FREQUENTATA DA GIOVANI, PERCHÉ I RAGAZZI VENGONO QUI LA SERA AL BEACH BAR PER FARE L'APERITIVO E POI ALLA FINE SI RITROVANO A FARE LE ORE PICCOLE.
Commemorazione fascista al Monumentale di Milano: braccia tese per gli squadristi
Omaggio a tredici squadristi degli anni Venti, a cui Mussolini dedicò un sacrario nel 1925: una quarantina di nostalgici e reduci del fascismo si sono trovati al cimitero Monumentale di Milano per salutare quelli che vengono denominati i martiri fascisti, protagonisti di assalti e spedizioni punitive verso i nemici del regime
EZRA POUND E LA REPUBBLICA SOCIALE di ANTONIO PANTANO
EZRA POUND E LA REPUBBLICA SOCIALE di ANTONIO PANTANO
roninfilmproduction.com
Video su Enrico Pedenovi proiettato il 29/04/2016
Video su Enrico Pedenovi realizzato per la commemorazione di Sergio Ramelli del 29 aprile 2016 dove è stato proiettato durante la cerimonia.
Il testo che accompagna il video è tratto dalla prefazione del libro di Benito Bollati:
Dall’omicidio di Enrico Pedenovi alla prima edizione del libro che oggi vi presentiamo erano trascorsi venticinque anni. Ora ne sono trascorsi quaranta, nel corso dei quali coloro che lo hanno conosciuto, lo ricordano protagonista intelligente e insostituibile delle battaglie del MSI a Milano.
Enrico - e i suoi amici con lui - hanno condiviso il ricordo e l'orgoglio di una pericolosa ma consapevole scelta fatta quando non erano ancora ventenni, con il proposito di essere attori della storia di un periodo difficile ma esaltante, non essendo disposti a subire e ad accettare passivamente gli avvenimenti imposti da altri o a rifugiarsi nel conformismo degli inetti e dei prudenti rimasti alle finestre.
Tu, Enrico, sei sempre stato vicino a me e a Lorenzo Ribotta, difensori di parte civile della tua famiglia contro coloro che ti avevano ucciso in una mattina di sole che annunciava una splendida giornata di primavera mentre, seduto nella tua automobile, scorrevi i giornali prima di recarti al lavoro nel tuo studio legale. Tu ci hai suggerito i pensieri e le parole per ricordare, nell'aula della Corte d'Assise, il senso del dovere che ti apparteneva e l'enorme ingiustizia perpetrata da coloro che l'avevano concepita e attuata.
Ci sei stato vicino anche nel corso di questi lunghi quarant'anni che ci separano da quel 29 aprile che si è trasformato improvvisamente nel dolore di averti perduto, giustiziato per un delitto di opinione.
Ma tu, Enrico, hai vinto la tua battaglia perché hai lasciato ai giovani il migliore esempio che può dare un uomo: il rispetto della propria memoria individuale e di quella storica del suo Paese.
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L’Uomo si salva solo se non avrà mai avuto l’occasione di vergognarsi di se stesso, né per quello che era né per quello che è.
Perché il passato e il presente sono inscindibili nell’individuo e, insieme, formano la sua storia, quella che uno non può perdere per la strada e, tanto meno, rinnegare.
Senza la propria memoria storica nessuno può vivere da uomo.
Tu, Enrico, hai vissuto.
© Associazione Culturale Lorien aprile 2016
VOLANDO CON VISCONTI disponibile in DVD
Il Tenente Pilota Cesare Erminio entra nella Regia Accademia nel 1939 per frequentare il corso Urano. Con l'inizio della guerra viene inviato al reparto. Là conosce Adriano Visconti il suo tenente anziano, con cui diventa fraterno amico.
Nel periodo di settembre del 1943 Erminio è assegnato alla difesa di Napoli. L'8 settembre è in volo e vede avvicinarsi la flotta alleata verso le coste italiane. Appena atterrato si ritrova nel marasma generale che continua per diversi giorni. Come altri, decide di tornare a casa a Milano. Dopo poco tempo viene a sapere che l'aeronautica repubblicana cerca piloti e decide di aderire soprattutto perchè sa che anche Adriano Visconti è presente. Proprio Visconti diventerà il suo comandante nel leggendario primo gruppo caccia Asso di Bastoni.
In questo documentario Erminio ricorda il suo comandante e i giorni che trascorsero insieme nell'ANR, dall'inizio alla tragica fine, infatti Erminio fu testimone dell'omicidio di Adriano Visconti e Valerio Stefanini da parte dei partigiani, dopo gli accordi di resa che non furono rispettati.
Erminio dopo la morte di Visconti insieme ad altri due piloti della Repubblica Sociale (Fioroni e Marini) viene portato a Roma negli studi di Cinecittà che in quei giorni sono diventati un campo di concentramento degli alleati. Da Roma vengono trasportati a sud e rilasciati senza nessun apparente motivo.
Tornato a casa a Milano, Erminio continua gli studi ma ad un passo dalla laurea un suo vecchio commilitone Corrado Schreiber gli fa sapere che la LAI Linee Aeree Italiane cerca piloti che conoscano l'inglese. Erminio si presenta e viene assunto. In seguito passerà in Alitalia e diventerà Primo Comandante terminando la carriera negli anni '70.
L'intervista del documentario è stata registrata nella sua casa a Roma nel 2009.
Durata 53 minuti - Lingua ITALIANO / No sottotitoli
Contenuti extra :
1) CHI ERA VALERIO STEFANINI con la testimonianza di Aldo Stefanini e il video 2) GLI AEREI DELLA REGIA AERONAUTICA VISTI DA VICINO con riprese effettuate nel museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle, con dettagli di aerei e informazioni tecniche.
Fucilazione di Italo Palesse, Franco Aschieri, Vincenzo Tedesco (S.Angelo in Formis, 30.04.1944)
Trasmissione andata in onda alcuni anni fa, presentata da Vittorio Zucconi, con la presenza di Giano Accame.
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Filmato da visionare per esclusive finalità storiche.
La sua diffusione non viola in nessun modo la normativa prevista dalla legge “Mancino” n. 205 del 25 giugno 1993 e le sue successive integrazioni.