Giovanni Santi, Visitazione, Chiesa di s Maria Nuova, Fano (manortiz)
SANTI, Giovanni (b. ca. 1435, Colbordolo, d. 1494, Urbino), Visitation of Mary to Elisaberth, Oil on wood 177x219 cm, Chiesa santa Maria Nuova, Fano (Marche, Italy)
Italian painter and decorator, father of Raphael. He was a petty merchant for a time, then studied under Piero della Francesca, and seems to have been an assistant and friend of Melozzo da Forli.He is thought to have been influenced by Melozzo; he also expressed admiration for Mantegna. He was court painter to the Duke of Urbino and painted several altarpieces.
He was also a poet at the Court of Urbino. His poetry includes an epic in honour of one of his patrons, Federico III da Montefeltro, Duke of Urbino, followed a discourse on painting.
Santi's house in Urbino is now a museum - the Casa di Raffaello. It contains a small fresco of the Virgin and Child that some authorities consider to be Santi's portrayal of Raphael and his mother, and others claim as a very early work by Raphael himself.
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Vicenza - Speciale Capoluoghi d'Italia (TV2000)
Con la nuova puntata di Capoluoghi vi portiamo a Vicenza, città del Palladio, Patrimonio dell’UNESCO. Nel corso del programma incontriamo il sindaco, il vescovo e gli altri protagonisti della vita cittadina. Visitiamo il centro storico, la Cattedrale, la Basilica Palladiana, il Teatro Olimpico, il Palladio Museum, la Basilica Santuario di Monte Berico, il Museo Diocesano, la chiesa di Santa Corona e la Basilica dei Santi Felice e Fortunato. Poi ci inoltriamo nel sottosuolo per conoscere la Vicenza romana e in seguito percorriamo l’antica Romea Strata che attraversa la città. Non mancano i piatti tradizionali e le altre tipicità del luogo. Buona visione!
Chiesa dei Carmini Vicenza Italy
Chiesa Santa Maria in Trivio, Roma
Tra il 1573 ed il 1575 la chiesa fu ricostruita nelle forme attuali per volere di Gregorio XIII, che commissionò il lavoro a Jacopo del Duca, allievo di Michelangelo, e la affidò ai padri Crociferi. Fu in questo periodo che il nome della chiesa si trasformò in S.Maria in Trivio o Trejo, ossia all'incrocio di tre strade, un termine che con il tempo si trasformò in Trevi, da cui il nome del rione e dell'adiacente fontana di Trevi. Nel 1656 l'Ordine dei Crociferi fu soppresso da papa Alessandro VI e la chiesa fu affidata ai Ministri degli Infermi, che l'accrebbero di maggiore splendore, avviando la nuova decorazione dell'interno ed affidando ad Antonio Gherardi la realizzazione degli affreschi della volta. Nel 1839 la chiesa fu affidata ai Chierici Minori di S.Francesco Caracciolo ed infine, nel 1854, per volontà di Pio IX, alla Congregazione del Preziosissimo Sangue, che tuttora la officiano e che vi trasferirono la tomba del loro fondatore, S.Gaspare del Bufalo
Fonte: romasegreta.it
VIAGGIANDO 14-01-12 CHIESE DI VICENZA
Questa settimana Piero Brazzale ci porta a Vicenza a visitare la chiesa di San Giorgio e la Basilica di San Felice e Fortunato.
TG VICENZA (10/05/2019) - RINASCE LA LOGGIA VALMARANA, GIOVANI ARCHITETTI AL LAVORO
TG VICENZA (venerdì 10 maggio 2019) - La Loggia Valmarana, del 1590, fu probabilmente realizzata da un allievo di Andrea Palladio su committenza di Leonardo Valmarana che voleva fosse un punto d’incontro tra intellettuali e accademici. Il restauro della loggia è finito da qualche settimana. L'edificio dà una nuova prospettiva, suggestiva ed emozionante, del Giardino Salvi.
Quasi un anno di restauri, molti i sopralluoghi della Soprintendenza belle arti e paesaggio di Verona. La loggia è esposta all'umidità di risalita. Nel 2017 in vista del restauro, era stato realizzato un consolidamento delle fondazioni con micropali, come a Venezia. E a Vicenza nella città che è la vetrina delle opere di Palladio, gli universitari di architettura di Venezia espongono nella loggia i loro progetti per il giardino Salvi Valmarana, i percorsi delle mura e la Rocchetta, il Teatro Olimpico, la chiesa di Santa Maria Nova, la Villa di Bertesina. Il tutto in mostra fino a Sabato prossimo, 18 maggio. (
Chiesa di Santa Maria In colle vista dall'alto
Ritorni a Santa Maria Nuova
Sono tornati ad arricchire il patrimonio della Chiesa di S. Maria Nuova di Fano i pregevoli dipinti di Pietro Vannucci, detto il Perugino, e di Giovanni Santi, recentemente restaurati
L’Incompiuta di Brendola (Vicenza), La cattedrale abbandonata Discover Italy
In un tempo in cui il campanilismo a Brendola era molto aspro, i 4 parroci di Brendola costituirono nel 1926 un comitato per costruire una nuova chiesa atta ad unire tutti i brendolani sotto un unico campanile, che fosse centrale anche geograficamente. Il 14 ottobre 1928 il vescovo Ferdinando Rodolfi giunse al Cerro, l'area acquistata per la costruzione, dando il suo benestare per l'avvio dei lavori. Sotto il progetto dell'architetto Fausto Franco si posò la prima pietra il 3 ottobre 1931 e da subito il progetto si servì dell'unione di forza di molti brendolani di ogni frazione, rigorosamente volontari, usando le pietre del Monte Comunale e la sabbia del Guà, procedendo con una tale fretta da chiedere al vescovo il permesso di poter lavorare di domenica. Nell'estate del 1933 erano già visibili le colonne erette; quando l'arciprete si ammalò 2 anni dopo, i lavori non cessarono e i capi di famiglia continuarono a portare materiale e costruire. Sulla cima della facciata viene posta una imponente statua di San Michele Arcangelo alta 4 m, scolpita da Giuseppe Zanetti.
In piena Seconda guerra mondiale però, il cantiere si bloccò senza più ripartire, per cause ancora non completamente chiare. L'edificio, alto 28,5 m e ampio 1 124 m², resta incompiuto a un passo dal completamento, ben visibile sul colle del Cerro, lasciato al degrado per più di 60 anni, durante i quali vengono proposti vari progetti senza mai alcuna conclusione. Nel 2009 viene finalmente approvato un progetto di riqualificazione, i lavori hanno preso il via nel 2011.
Durante i terremoti dell'Emilia del 2012, la testa della statua dell'Angelo dell'Incompiuta subisce una sollecitazione tale da spezzarsirimasta intatta, è stata riposizionata il mese successivo.
basilica cuore di vicenza
In occasione della presentazione del libro Merita un monumento di Antonio di Lorenzo con interventi di Nicoletta Martelletto e Vladimiro Riva, editore Terraferma per Consorzio Vicenzaè
Madonna di Pietralba - La storia del Santuario dal 1553 ai giorni nostri narrata da un frate
Il Santuario della Madonna di Pietralba (in tedesco Wallfahrtsort Maria Weißenstein, in ladino Santuarie de Baissiston) è uno dei principali santuari in Alto Adige, collocato a 1 520 m s.l.m., tra i paesi di Nova Ponente e Monte San Pietro (Petersberg) Bolzano . La storia - Il Santuario fu fondato nel 1553, dopo il ritrovamento della statuetta miracolosa, una Pietà in alabastro, effettuato da un contadino del luogo, Leonhard Weißensteiner (da cui il nome del santuario), al quale sarebbe apparsa la Vergine Maria, guarendolo dalla sua malattia. A titolo di ringraziamento, la Madonna gli avrebbe chiesto di erigere una chiesetta, dove coloro che lo volessero potessero andare a lodarla e invocarla. Tale cappella divenne ben presto molto frequentata, tanto che fu necessario costruire un edificio più grande.
I lavori iniziarono nel 1638, furono completati nel 1654 e la sua consacrazione si ebbe nel 1673. Il convento fu invece costruito nel 1722. Questa nuova chiesa comprende tuttora una vetrata dove si può ammirare una statua della Madonna Addolorata con Gesù deposto dalla croce sulle sue ginocchia, la cappella originaria costruita da Leonhard, l'altare maggiore con foglie in oro e argento, affreschi di Adam Mölk, del Pussjäger, di A. Siber e di F. Haider. Il luogo fu rilevato nel 1718 dall'Ordine dei servi di Maria di Innsbruck. Nel 1787 il santuario fu soppresso dall'imperatore Giuseppe II e la statuetta fu trasferita a Laives; la chiesa fu profanata e adibita a deposito legname.
Nel 1836 il santuario, riacquistato dai servi di Maria di Innsbruck, torna a essere un luogo di preghiera; nel periodo fascista i monaci di lingua tedesca furono sostituiti con monaci di lingua italiana, appartenenti ai servi di Maria di Vicenza, che lo curano ancora oggi.
Il 24 agosto 1885 una copia della statua della Madonna Addolorata fu nuovamente collocata nella chiesa, assieme a una processione che ha coinvolto oltre 130 sacerdoti e 15.000 credenti, con la presenza dell'allora vescovo della diocesi di Trento Giovanni Giacomo della Bona. In occasione di una visita di papa Giovanni Paolo II, il santuario fu elevato alla dignità di basilica minore. In preparazione del Giubileo del 2000 fu rinnovato l'ostello della gioventù e la casa del pellegrino.Dal 1993 al 22 febbraio 2012, padre Lino Pacchin è stato il priore del santuario. Nel suo futuro i servi di Maria gli hanno affidato l'incarico di priore provinciale di tutti i santuari della Lombardia e del nord-est. Fisicamente padre Lino è stato spostato al santuario della Madonna di Monte Berico, a Vicenza.Tuttora presso il santuario vi sono corridoi con centinaia di ex-voto, ovvero le testimonianze di gratitudine della gente verso la Madonna. Accanto alla basilica, si trova la cappella di San Pellegrino Laziosi, patrono dei malati di tumore, e un luogo denominato penitenzieria dove si ha la possibilità di potersi confessare.
Il Santuario è affidato alla custodia dei frati Servi di Maria.
Pietro Vannucci detto il Perugino, Annunciazione, Fano, Chiesa s. Maria Nuova (manortiz)
Fano - Pietro di Cristoforo Vannucci, detto il Perugino - Annunciazione
Chiesa di Santa Maria Nuova
olio su tavola, 212 x 172 cm
1488-1490.
L'Annunciazione, oggi conservata presso la chiesa di S. Maria Nuova, fu realizzata dal Perugino tra il 1488 e il 1490 per l'Ordine dei francescani osservanti di Fano. L'opera raffigura l'Angelo del Signore che, recante in mano il giglio bianco simbolo della purezza, porta l'annuncio alla Vergine pacatamente sorpresa durante la lettura di un libro. La scena si svolge secondo uno schema composto e piacevole entro una struttura architettonica di pilastri e volte che dirige lo sguardo dello spettatore verso il paesaggio collinare aperto sullo sfondo; in alto si trova il Dio Padre che, entro un nimbo luminoso circondato da cherubini, benedice l'avvento di Cristo e invia la colomba dello Spirito Santo.
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Ravenna - Basilica di Santa Maria in Porto
Vicenza
Vicenza, ripresa da un punto di vista insolito...quando ancora si poteva...
Video realizzato qualche anno fa ma ancora attuale.
Ponte degli Angeli
Palazzo Chiericati
Basilica Palladiana
Torre Bissara
Piazza dei Signori
Ponte San Michele
Duomo di Vicenza
San Lorenzo
Porta Castello
Ponte Pusterla
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VIcenza VIsioni introduzione mostra
La mostra nasce da una collaborazione istituzionale tra l’Università Iuav di Venezia, il Comune di Vicenza e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, sancite istituzionalmente da protocolli di intesa che hanno come oggetto la promozione di modalità di studio e ricerca finalizzate a sviluppare la formazione e la didattica dei corsi di studio che hanno come oggetto luoghi e architetture di notevole interesse culturale segnalate dalle amministrazioni.
Il percorso intrapreso ha permesso di orientare tematicamente i programmi didattici nel secondo e terzo ciclo di formazione, in particolare nel corso di Restauro Architettonico del CdL Magistrale in Architettura per il Nuovo e l’Antico, in occasione di tesi di Laurea e nei percorsi di tesi di Specializzazione della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio SSIBAP.
Gli attori istituzionali di questa collaborazione sono stati Emanuela Sorbo per l’Università Iuav di Venezia, Raffaella Gianello per il Comune di Vicenza e Giovanna Battista per la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza.
In mostra sono presentati alcuni dei casi di studio su cui è stata compiuta questa forma sperimentale e innovativa di didattica in cui alle lezioni di tipo tradizionale si sono affiancati sopralluoghi, seminari collettivi e revisioni ex-cathedra, con l’idea di promuovere una esperienza di insegnamento aperta al modo delle istituzioni che lavorano nel campo dei beni culturali.
Gli esiti dei percorsi formativi in mostra raccolgono VIsioni di VIcenza che hanno come comune denominatore di essere progetti e strategie per beni e luoghi di notevole interesse culturale, quali il Giardino Valmarana Salvi e le architetture che lo compongono, Villa Gazzotti a Bertesina, il teatro Olimpico, la Chiesa di Santa Maria Nova di Vicenza, le mura di Vicenza e
la “Rocchetta”.
Per questi luoghi studenti e giovani architetti hanno immaginato futuri possibili in equilibrio tra conservazione della memoria e sperimentazione progettuale come VIsione/VIsioni di futuri possibili per la città di VIcenza.
Chiesa di Sant'Orsola a Palermo
Abruzzo - Il fascino del sacro - Italia.it
L'Abruzzo è una regione in cui spiritualità, arte e storia si fondono insieme. Partendo dalla Majella Madre, chiamata montagna sacra e luogo di culto sin dalla preistoria, vi accompagniamo in un tour alla scoperta dei luoghi di culto e preghiera.
Il turismo religioso in Abruzzo si lega in modo viscerale alla montagna, ai suoi segreti, ai suoi silenzi; quei silenzi che Fra Pietro da Morrone andò a cercare proprio sulla Majella prima di essere eletto Papa sotto il nome di Celestino V, unico pontefice dimissionario della storia della Chiesa.
Visitiamo l'Eremo di Sant'Onofrio, alle pendici rocciose del Morrone, rifugio inaccessibile e impervio come pochi altri. Qui Fra Pietro si ritirò in preghiera fino all'arrivo, nel 1294, degli inviati del Conclave di Perugia, giunti fin lì per chiedergli di diventare Papa. Il Frate venne eletto Pontefice a L'Aquila, nella magnifica Basilica di Collemaggio, gravemente danneggiata dal terremoto dell'aprile del 2009, e proprio a Collemaggio concesse la così detta Perdonanza, ossia l'indulgenza plenaria per i fedeli confessati e comunicati che entrano nella Basilica attraverso la Porta Santa dai vespri del 28 agosto a quelli del 29.
L'indulgenza plenaria venne concessa da Clemente XVI anche alla Chiesa di San Paolo a Campli, dove i fedeli, salendo in ginocchio i 28 gradini in legno della Scala Santa, ottengono la remissione di tutti i peccati e delle pene in perpetuo.
La visita a Campli continua con la splendida Collegiata trecentesca di Santa Maria in Platea, vero e proprio scrigno d'arte sacra.
Campli va scoperta e con essa tante altre realtà dell'Abruzzo che meritano di entrare in un moderno itinerario del Grand Tour.
LA CHIESA DI SAN ROCCO ASCOLI SATRIANO FG
PER LA SERIE LE CHIEDE DI ASCOLI OGGI 20 SETTEMBRE 2015 LA CHIESA DI SAN ROCCO
Chiesa Santa Caterina di Strada Maggiore
Origins of this church go back to 12th century. Reconstruction in 1600s by Fiorini transformed it and again in 1832 by Gasparini. Ancient and beautiful art work inside is attributed to Gessi, Calvi, Dardini, Gandolfi, Guardassoni and Baldi. The monastery was also used as a poor house.