Chiesa dei Santi Apostoli.
Chiesa dei Santi Apostoli.
Nonostante i danni subiti dall'alluvione del 1966 sono presenti notevole opere d'arte.
Nella navata sinistra, dall'ingresso:
Acquasantiera di Benedetto da Rovezzano
Sinopia dell'affresco un tempo presente sopra il portale d'ingresso Madonna con bambino in mezzo ad angeli di Paolo Schiavo, discepolo di Masaccio (XV secolo).
Adorazione del Bambino al centro, Arcangelo Raffaeale con Tobiolo e Sant'Andrea apostolo, dipinti su tavola di Maso da San Friano (XVI secolo).
Monumento funebre di Oddone Altoviti di Benedetto da Rovezzano (1507).
Tabernacolo eucaristico in terracotta invetriata policroma di Giovanni Della Robbia, incastonato in plutei marmorei già appartenenti alla tomba di Donato Acciaiuoli con frammenti colpiti di una Deposizione (scuola fiorentina del XIV secolo).
Nell'abside:
Tomba dell'Arcivescovo Antonio Altoviti con una nicchia e due volute legate alle porticine laterali (Giovanni Antonio Dosio), sormontate dai busti di Carlo Magno e Oddo Altoviti, il mecenate della chiesa (Giovanni Caccini).
Jacopo di Cione e Niccolò Gerini, Madonna col Bambino in trono tra angeli e santi, Adorazione dei Magi (1383)
Nella navata destra:
Tomba di Bindo Altoviti, con monumento allegorico della Carità di Bartolomeo Ammannati del 1570, sulla porta della sagrestia.
Allegoria della Concezione di Giorgio Vasari (1541)
Visita con Conosci Firenze questa meravigliosa Chiesa:
Visite di Conosci Firenze:
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Le campne di Busto Arsizio (VA)-rione Sacconago
Busto Arsizio (VA)-Sacconago
Chiesa Parrocchiale dei Ss. apostoli Pietro e Paolo
Concerto di 6 campane in Re3 calante
Angelo Bianchi-Varese 1912
Distesa delle 4 campane medie per la Santa messa festiva Vespertina delle ore 18. (ore 17:30)
Domenica sono stato anche a Gorla minore a suonare, ma purtroppo per dei problemi alla videocamera, non sono riuscito a filmare, mi è stato solo filmata una parte minuscola, dal telefono, ma è molto mossa, e penso di non pubblicarlo...
Campane di San Michele Busto Arsizio(1)
VECCHIO OSPEDALE DI LEGNANO...
Discussione sul futuro di un 'monumento cittadino'
VARESE PRESS. Incidente a Busto
Video da parte di Giuseppe CRISEO
Piazza Plebiscito - Ceglie Messapica
Ceglie Messapica (BR).
Domenica 21 ottobre sono tornate in Piazza Plebiscito le palme e le campane della torre dell'orologio.
Mezzogiorno, il suono delle nuove campane.
Rivolta d'adda vista dal Drone
Uno scorcio della splendida Rivolta
Rivolta d'Adda è un comune italiano di 8 114 abitanti della provincia di Cremona in Lombardia. Già chiamato semplicemente Rivolta
Si tratta del comune più vicino alla maggior parte di altre province Lombarde rispetto a Cremona (65 km), dista da Milano 20 km, Bergamo 30 km, Lodi 22 km, Monza 25 km, Piacenza 55 km (Emilia Romagna), Pavia 55 km, Lecco 55 km.
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele v.03
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Concerto solenne per la S. Messa nella vigilia dell'Immacolata Concezione
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Un sentito ringraziamento a Pruneri64 per la registrazione.
Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele v.04
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Distesa a 12 campane come richiamo per la S. Messa nella vigilia della Domenica delle Palme
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
2014-06-29: S. Messa solenne di SS. Pietro e Paolo a Pieve Albignola (PV)
29-06-2014: Campane e S. Messa solenne cantata del dei SS. Pietro e Paolo a Pieve Albignola (PV).
Celebra l'Arciprete Don Massimo Fusari
Gruppo Corale Beato Padre Pianzola
Tastiera: ing. Michele Cuzzoni.
Inizio: Oggi è giorno di festa - Canto al Vangelo: Alleluia ed oggi ancora (solo ritornello) - Offertorio: Antica eterna danza - Santo (del Gen Rosso) - Mistero della fede - Per Cristo... Amen (triplo) - Comunione: Le tende - Finale: Ave Maria di Arcadelt - Uscita: Marcia Pontificia di Gounod (organo solista)
Registrazione:
pp = Principale Flauto 8 + Corni dolci 8' 3F
p = Principale dolce 8 + Corno dolce 8
mp = Principale 8 e Ottava 4
MF = Coro Violini 5F 8
F = Principale 16, 8', 4' e 2' + Ripieno 6 file
Le campane by Vernon Howl — 6.30.13
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Campane di Busto Arsizio (VA), Chiesa di S. Michele v.02
Busto Arsizio (VA)
Chiesa Prepositurale di San Michele Arcangelo
Concerto di 11 campane in SIb2 + VII minore
Concerto a 9 in DO3 minore per la S. Messa nella solennità dell'Immacolata Concezione
La chiesa di San Michele arcangelo è una delle chiese principali della città, insieme alla basilica di San Giovanni. Il tempio sorge su un'antica fortificazione longobarda, distrutta verso la fine del XIII secolo, ed è intitolato al patrono della città. Il campanile della chiesa era in origine usato come torre di vedetta del castello ed è l'unica struttura della fortificazione longobarda ancora in piedi. Costruita in pietra e ciottoli, la torre venne edificata nel corso del IX secolo, risultando così la più antica costruzione di Busto Arsizio. La prima costruzione della chiesa in forma basilicale a navata unica, viene fatta risalire al XIV secolo: a quell'epoca erano presenti quattro cappelle laterali, oltre all'altare maggiore. La torre campanaria venne adibita a campanile, sopraelevata e dotata di tre campane nel corso del 1559. La chiesa venne ricostruita al fine di aumentarne la capienza tra il 1653 e il 1679, su disegno di Francesco Maria Ricchino. A causa di impedimenti per via di fossato e bastioni, l'orientamento della chiesa venne capovolto in modo tale che il campanile, un tempo adiacente la zona absidale, si ritrovò sul fianco della facciata. L'altare maggiore venne eretto tra il 1752 e il 1753, su disegno di Biagio Bellotti, in sostituzione di un altare in legno del XVII secolo. Nel 1796 venne completata la facciata, mentre le pareti dell'edificio e la volta della navata, furono restaurate nel 1834. Le antiche campane cinquecentesche rimasero funzionanti fino al 1889, anno in cui si decise di fondere un nuovo concerto di dodici campane, due in più della basilica di San Giovanni, fuse appena tre anni prima dal varesino Bizzozero. Il concerto di dodici campane venne fuso da Barigozzi, per un peso complessivo di 8923 kg. La facciata barocca è coronata da quattro figure di angeli ai lati, mentre al centro troviamo il santo arcangelo Michele. L'interno della chiesa si presenta a navata unica, con ben cinque cappelle laterali per lato, e interamente affrescato nel corso del secondo dopoguerra da alcuni pittori lombardi. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale nel 1924 e ufficialmente completata con l'edificazione dei transetti e l'ampliamento dell'abside, arricchito da un organo Mascioni nel 1945. All'interno della chiesa si conserva il corpo del martire romano san Felice, estratto dalle catacombe di Priscilla e concesso da papa Innocenzo X il 5 aprile 1650, con la facoltà di essere trasportato ed esposto alla pubblica venerazione dei fedeli di questa chiesa. Rivestito da una tunica bianca e con un manto rosso, il corpo del martire è conservato in una delle cappelle laterali; san Felice è compatrono della prepositurale. All'esterno della chiesa è ancora visibile il vecchio mortorio, edificato entro i confini dell'area del cimitero tra il 1761 e il 1764, su progetto di Biagio Bellotti.
Nota, fonderia e anno di fusione
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
LA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
(LAb Fratelli Barigozzi, Milano 1889)
SOL Fratelli Barigozzi, Milano 1889
FA Fratelli Barigozzi, Milano 1889
MIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
RE Fratelli Barigozzi, Milano 1889
DO Fratelli Barigozzi, Milano 1889
SIb Fratelli Barigozzi, Milano 1889
Le campane di Busto Garolfo (MI) - Concerto 1
Busto Garolfo (MI), Chiesa Prepositurale dei Santi Salvatore e Margherita
Concerto di 9 campane in Sib2 (Pasquale Mazzola 1889; Do4, Sib3, La3 Roberto Mazzola 1960; Re3 Angelo Bianchi 1948; Do3 Carlo Filippi 1970)
Concerto solenne a 9 campane per la S. Messa nella vigilia della festa patronale della Madonna del Rosario
La prima testimonianza ufficiale dell’esistenza della chiesa dei Santi Salvatore e Margherita risale al XIII secolo, risultando inserita nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero sotto le dipendenze della pieve di Dairago. La chiese venne citata nella visita pastorale di mons. Palestra nel 1416 come parrocchia. L'antica chiesa esistente venne ampiamente modificata nel XVI secolo, per via del consistente aumento della popolazione, e ampliata. I lavori terminarono nel 1542, anno considerato significativo e assunto come data di fondazione. Il tempio fu consacrato il 15 Aprile 1570 dall'arcivescovo Carlo Borromeo, che la dedicò ai santi Salvatore e Margherita. La presenza della torre campanaria venne in questa occasione più volte sottolineata, anche se è plausibile che questo fosse risalente al periodo di costruzione della primitiva chiesa; la torre possedeva tre campane. Dopo la visita di san Carlo la parrocchia diviene un’istituzione religiosa e spirituale molto fiorente, tanto che già nel XVII secolo questa era dotata di pregiati arredi sacri e ricche decorazioni di valenti artisti: Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano, i Fiammenghini e il Morazzone tra i nomi più altisonanti. Il coro ligneo venne realizzato da Carlo Garavaglia, uno dei maggiori intagliatori del Seicento lombardo, nel corso del 1642. La torre venne dotata di una quarta campana nel 1753, mentre nel luglio 1771 si optò per un nuovo concerto di cinque campane. La fonderia incaricata fu quella di Innocenzo Bonavilla, che gettò i cinque bronzi con una parte del materiale delle vecchie campane, fino a ottenere una tonalità di Re maggiore. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale con un decreto datato 10 Febbraio 1887, per volere dell'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana. Due anni più tardi (1889), essendo ormai divenuta tragica la situazione dell’incastellatura lignea di sostengo delle campane, si decise per la sostituzione dell'intelaiatura. In contemporanea la popolazione optò per la fusione di un nuovo concerto di sei campane, opera della ditta Pasquale Mazzola di Valduggia, per un peso complessivo di 7893 kg. L'edificio subì un imponente restauro tra il 1926 e il 1938, arrivando ad assumere le dimensioni e l’aspetto odierni. Il 9 settembre 1942 un incaricato della ditta Barigozzi di Milano lasciò in parrocchia il modulo per la requisizione delle campane a scopi bellici. Si dovevano requisire alcune campane, esattamente per la metà del peso del concerto, ma il prevosto si oppose fermamente al ministero riuscendo a fermare la requisizione. La quarta campana venne crepata da un fulmine nel 1948 e prontamente rifusa rifusa nello stesso anno dalla ditta Bianchi di Varese. Nel 1960 si decise per l'elettrificazione del concerto, nel frattempo portato a nove campane grazie all'aggiunta di tre campane minori da parte di Roberto Mazzola. La facciata venne ultimata nel 1961. Nel 1970 si crepò anche l'ottava campana, rifusa lo stesso anno. La chiesa venne definitivamente risanata tra il 2002 e il 2004, grazie ad alcuni interventi di natura strutturale e pittorica, votati a ripristinare i dipinti e le decorazioni danneggiate dall'usura del tempo e da alcune infiltrazioni.
Le campane di Gambolò (PV) Fraz. Garbana
Garbana, Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria
Diocesi di Vigevano
Concerto di 3 campane in Fa3
Fuse da: ??
Sistema: Ambrosiano
Distesa a 3 campane (suonata 2 volte) per la Santa Messa Festiva delle ore 9.45 nella XXV Domenica di T.O. (Ore 9.25)
- Ringrazio il Parroco, Don Marco Torti, ed il Sacrista per la disponibilità! -
Ed ecco finalmente le campane di Garbana, una piccola frazioncina di Gambolò completamente immersa nelle risaie, che ha un interessante concerto di 3 campane abbastanza grosse... arrivato alle 9.15 aspetto la Partenza delle campane ma niente.. così entro in chiesa, ma non trovo nessuno, esco e vedo arrivare Don Marco, Parroco di Tromello, che data la mancanza di sacerdoti a Garbana celebra messa lì. Una volta chiesto l'orario di suonata mi dice che le campane suoneranno alle 9.30, così mi piazzo ma alle 9.25 le vedo partire... computer con orario in anticipo? no.. perchè dopo la distesa suonano i tocchi e ripartono! Nel ringraziare don Marco però egli mi spiega che è stato il sacrestano a farle partire prima per farmi riprendere un suonata più lunga! :D A presto!
Le campane di Pregnana Milanese (MI) - Distesa completa
Pregnana Milanese (MI), Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Concerto di 5 campane in RE3
Fratelli Ottolina 1928
Distesa a 5 campane per la S. Messa festiva
L’origine del culto cristiano in questa zona risalirebbe ai tempi di sant'Ambrogio. Anticamente intorno alla chiesa sorgeva un cimitero, del quale ci rimane una colonna alla cui sommità vi è posta una croce in ferro battuto, come testimonianza storica. Nel corso della sua storia la chiesa venne più volte demolita, ricostruita e restaurata. I primi documenti datati ci parlano dell'arcivescovo Carlo Borromeo, che ne ordinò il restauro durante la visita pastorale del 28 aprile 1570. Altre date significative sono la posa dell'orologio nel 1770 e l'ampliamento conclusosi nel 1899. Il campanile della chiesa venne dotato di cinque grandi campane nel 1928, in sostituzione dei precedenti bronzi ormai divenuti troppo consumati per annunciare le funzioni. Nel 1935 la chiesa era ormai divenuta troppo piccola per contenere il crescente numero dei fedeli; il parroco perciò si impegnò per ottenere il nulla osta, ma morì senza vedere realizzato il suo proposito nel 1938. Con il lascito del vecchio parroco il nuovo pastore si adopera da subito per la realizzazione delle idee del suo predecessore. A metà dell'anno successivo vengono gettate le fondamenta, grazie ad alcuni uomini del paese. Il pittore della nuova chiesa, Natale Penati, lavorò per circa due anni affiancato da collaboratori e da esperti decoratori, sotto la guida sapiente del parroco don Giuseppe Fumagalli, studiando attentamente i soggetti da dipingere sulle pareti. La chiesa venne solennemente consacrata dal cardinale Schuster il 30 giugno 1945, mentre l'adiacente chiesa vecchia viene trasformata in un salone.
Kalù e Kenta con le campane di Vezzano
Le campane di Busto Garolfo (MI) - Concerto 2
Busto Garolfo (MI), Chiesa Prepositurale dei Santi Salvatore e Margherita
Concerto di 9 campane in Sib2 (Pasquale Mazzola 1889; Do4, Sib3, La3 Roberto Mazzola 1960; Re3 Angelo Bianchi 1948; Do3 Carlo Filippi 1970)
Concerto solenne a 9 campane per la S. Messa nella solennità dell'Immacolata Concezione
La prima testimonianza ufficiale dell’esistenza della chiesa dei Santi Salvatore e Margherita risale al XIII secolo, risultando inserita nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero sotto le dipendenze della pieve di Dairago. La chiese venne citata nella visita pastorale di mons. Palestra nel 1416 come parrocchia. L'antica chiesa esistente venne ampiamente modificata nel XVI secolo, per via del consistente aumento della popolazione, e ampliata. I lavori terminarono nel 1542, anno considerato significativo e assunto come data di fondazione. Il tempio fu consacrato il 15 Aprile 1570 dall'arcivescovo Carlo Borromeo, che la dedicò ai santi Salvatore e Margherita. La presenza della torre campanaria venne in questa occasione più volte sottolineata, anche se è plausibile che questo fosse risalente al periodo di costruzione della primitiva chiesa; la torre possedeva tre campane. Dopo la visita di san Carlo la parrocchia diviene un’istituzione religiosa e spirituale molto fiorente, tanto che già nel XVII secolo questa era dotata di pregiati arredi sacri e ricche decorazioni di valenti artisti: Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano, i Fiammenghini e il Morazzone tra i nomi più altisonanti. Il coro ligneo venne realizzato da Carlo Garavaglia, uno dei maggiori intagliatori del Seicento lombardo, nel corso del 1642. La torre venne dotata di una quarta campana nel 1753, mentre nel luglio 1771 si optò per un nuovo concerto di cinque campane. La fonderia incaricata fu quella di Innocenzo Bonavilla, che gettò i cinque bronzi con una parte del materiale delle vecchie campane, fino a ottenere una tonalità di Re maggiore. La chiesa venne elevata alla dignità prepositurale con un decreto datato 10 Febbraio 1887, per volere dell'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana. Due anni più tardi (1889), essendo ormai divenuta tragica la situazione dell’incastellatura lignea di sostengo delle campane, si decise per la sostituzione dell'intelaiatura. In contemporanea la popolazione optò per la fusione di un nuovo concerto di sei campane, opera della ditta Pasquale Mazzola di Valduggia, per un peso complessivo di 7893 kg. L'edificio subì un imponente restauro tra il 1926 e il 1938, arrivando ad assumere le dimensioni e l’aspetto odierni. Il 9 settembre 1942 un incaricato della ditta Barigozzi di Milano lasciò in parrocchia il modulo per la requisizione delle campane a scopi bellici. Si dovevano requisire alcune campane, esattamente per la metà del peso del concerto, ma il prevosto si oppose fermamente al ministero riuscendo a fermare la requisizione. La quarta campana venne crepata da un fulmine nel 1948 e prontamente rifusa rifusa nello stesso anno dalla ditta Bianchi di Varese. Nel 1960 si decise per l'elettrificazione del concerto, nel frattempo portato a nove campane grazie all'aggiunta di tre campane minori da parte di Roberto Mazzola. La facciata venne ultimata nel 1961. Nel 1970 si crepò anche l'ottava campana, rifusa lo stesso anno. La chiesa venne definitivamente risanata tra il 2002 e il 2004, grazie ad alcuni interventi di natura strutturale e pittorica, votati a ripristinare i dipinti e le decorazioni danneggiate dall'usura del tempo e da alcune infiltrazioni.